Bucato asciutto in tutta comodità: guida alle asciugatrici migliori del momento

Sempre a fianco della lavatrice nelle abitazioni nordeuropee, in Italia l'asciugatrice inizia a diffondersi solo negli anni '90. Ma in poco tempo conquista una buona fetta di utenti, soprattutto fra chi è impossibilitato a stendere il bucato all'aperto, specie durante la stagione fredda. A fronte degli evidenti vantaggi offerti dalle migliori asciugatrici, non manca qualche contro in termini di consumi elettrici e sostenibilità. Di questo e altro parliamo nella nostra guida, pensata per offrire a tutti un valido supporto in fase di acquisto.
migliori asciugatrici

Come scegliere l’asciugatrice

Ecco raccolti gli elementi principali per chi si trovi a valutare l’acquisto di un’asciugatrice

Riscaldamento dell’aria – La prima grande distinzione da fare è fra asciugatrice a resistenza elettrica e asciugatrice a pompa di calore, la prima più economica, la seconda più efficiente. Differenti nel modo in cui riscaldano l’aria per l’asciugatura, le due famiglie di prodotti rappresentano, rispettivamente, tradizione ed innovazione. 

Smaltimento dell’umidità - Un’ulteriore importante ragionamento riguarda il sistema con cui l’elettrodomestico smaltisce l’umidità sottratta al bucato. Ed in questo caso, possiamo parlare di modelli a evacuazione o condensazione. Più complessi da montare, i primi prevedono un tubo che convogli il vapore all’esterno. Mentre l’asciugatrice a condensazione smaltisce la condensa trasformandola in acqua. 

Installazione e posizionamento A differenza dei modelli ad espulsione che impongono l’installazione di un tubo per lo smaltimento del vapore, il sistema a condensazione risulta più pratico e semplice, non richiedendo l’intervento di un tecnico specializzato. In linea generale, misure ed estetica dell’asciugatrice sono del tutto analoghe a quelle della lavatrice, fattore che consente anche l’installazione a colonna dei due elettrodomestici. 

Consumi – A parità di capacità e tipo di programma impostato, un’asciugatrice con pompa di calore sarà sempre meno energivora di un equivalente modello a resistenza. Non a caso, questi ultimi non superano mai la classe B in efficienza mentre i primi arrivano anche alla A+++. Per verificare i consumi dell’asciugatrice, è sempre bene consultare la relativa energy label che riporta anche altre utili informazioni sull’elettrodomestico. 

Quanto costa un'asciugatrice?

prezzo asciugatrici
L'accoglienza iniziale del pubblico italiano rispetto all'asciugatrice è stata abbastanza fredda. In un Paese con clima temperato e molto sole, usare un elettrodomestico al posto della naturale ventilazione poteva sembrare un paradosso negli anni '60. Ma circa 30 anni dopo, le cose sono cambiate e l’elettrodomestico si è fatto decisamente largo. Oggi troviamo in commercio modelli di vari tipi. Accanto a quelli a resistenza elettrica, si è aggiunta l'asciugatrice a pompa di calore. Mentre le macchine a gas stentano ancora ad entrare nel mercato nostrano. I prezzi variano a seconda delle caratteristiche dell’elettrodomestico, delle funzioni speciali presenti e dei consumi. Ma di solito, spendendo di più all'inizio, avremo costi in bolletta inferiori. È questo il bivio principale: scegliere un modello economico ma poco efficiente o una costosa asciugatrice a pompa di calore che si mostri risparmiosa nel tempo. Per soddisfare le esigenze di un pubblico trasversale, abbiamo selezionato le migliori asciugatrici suddividendole in fasce di prezzo. Si parte con i prodotti economici, con budget massimo fissato a 350 euro. Alzando l'asticella fino a 500 euro, ci muoviamo all’interno della fascia media. Oltre tale soglia, si apre la fascia alta, territorio dei modelli top di gamma.
(Dati aggiornati a febbraio 2023 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 350 euro)

L’asciugatrice a pompa di calore offre un’efficienza superiore rispetto alla controparte con resistenza elettrica. Per questo, anche nella fascia economica, abbiamo privilegiato prodotti del primo tipo. Non manca, però, un proposta pensata per chi intenda risparmiare il più possibile. Ci riferiamo all’asciugatrice a condensazione Candy CSE C8LF-S, in cui l’aria è riscaldata da una classica serpentina elettrica. Forte di un’ampia scelta di programmi, vanta un cestello da 8 Kg. Ma pecca, come è facile immaginare, sul versante dei consumi, limitandosi alla classe B. Molto meglio si comporta la Beko DRX823N, asciugatrice a pompa di calore con tanto di tecnologia OptiSense che rileva il livello di umidità del bucato. E, cosa non da poco, riduce di parecchio i consumi grazie alla classe energetica A++. Analoga nelle caratteristiche, l’asciugatrice Hoover HLE H8A2TE-S aggiunge una succosa gamma di funzioni smart pensate per semplificare le operazioni. Sfruttando il Wi-Fi e l’app Hoover Wizard, infatti, è possibile gestire l’elettrodomestico a distanza (anche tramite comandi vocali), ricevere consigli d’uso e alert sulle attività di manutenzione. Altrettanto evoluta ma più capiente è l’asciugatrice Candy CSOE H10A2DE-S, il cui generoso cestello da 10 Kg è dedicato ai grandi nuclei familiari. Molto interessante è il sistema di raccolta dell’acqua di condensa Easy Case integrato nell’oblò.

Fascia media (da 350 a 500 euro)

Con un budget di spesa superiore, le performance crescono. Ma le asciugatrici di fascia media, tutte con pompa di calore, eccellono anche in termini di consumi. Fra le più interessanti per rapporto qualità-prezzo, ecco spuntare l’asciugatrice Beko DRX923W, essenziale ma decisamente efficace. Dotata di ampio cestello da 9 Kg, non si fa mancare una generosa dotazione di programmi e funzioni, fra cui l’ottimo sistema antipiega. Ed è arricchita da una spia che segnala quando il filtro è da pulire. Seppur con una capacità leggermente inferiore, l’asciugatrice a pompa di calore Hotpoint Ariston NT M11 82K IT è fra le più rapide nel portare a casa il lavoro. Notevole è la tecnologia ActiveCare che riduce al minimo l’usura dei capi durante il ciclo. Mentre il filtro EasyCleaning si pulisce in un attimo. A chi intenda acquistare un elettrodomestico al top per efficienza, poi, consigliamo l’asciugatrice a condensazione Smeg DT393PIT. Forte della classe A+++, è ai vertici anche per silenziosità. In più, è impreziosita da un bel display touch di facile lettura. In ultimo ma non per importanza, l’asciugatrice Bosch WTH85V08II rappresenta il meglio della categoria entro i 500 euro. Leggermente più energivora della precedente, compensa con tecnologie di lavaggio all’avanguardia, fra cui i sensori AutoDry ed il sistema SensitiveDrying che rispetta i capi al 100%.

Fascia alta (oltre 500 euro)

Superata la soglia dei 500 euro, si apre la fascia alta che racchiude le migliori asciugatrici del momento. Efficienza, silenziosità e qualità nell’asciugatura sono spinte al massimo da tecnologie innovative che migliorano le prestazioni e la semplicità d’uso. Esemplare in tale ottica è l’asciugatrice a condensazione Electrolux EW7H492Y, modello da 9 Kg dotato di eccellente motore inverter a bassa rumorosità. Provvista di ampio display e generosa dotazione di programmi, sfrutta la tecnologia Reverse per invertire la rotazione del cestello, limitando al massimo le pieghe. A chi cerchi ancora maggiore spazio per i capi, consigliamo l’asciugatrice a pompa di calore LG RH10V9AV4W, con cestello da ben 10 Kg. Elettrodomestico smart per eccellenza, non si fa mancare il Wi-Fi per una gestione a distanza. E tramite l’IA LG ThinQ, ottimizza ogni ciclo in base al peso e al tasso di umidità del bucato. Discorso simile per l’asciugatrice A+++ AEG TR8G83GW. Curatissima nel design e ricca di programmi, sfrutta la tecnologia AbsoluteCare per trattare con i guanti ogni tessuto, comprese le fibre sintetiche dei capi tecnici. E concludiamo con un modello dal design minimal e accattivante. L’asciugatrice Samsung DV90BB7445GW ha le carte in regola per accontentare anche l’utente più esigente. Wi-Fi, intelligenza artificiale, 18 programmi personalizzabili e classe A+++: ecco l’identikit di un prodotto al top.  

Vantaggi, struttura e funzionamento dell’asciugatrice

caratteristiche asciugatrice
Molto utile nella stagione fredda, l'asciugatrice offre numerosi vantaggi. Per prima cosa, libera la casa dall’ingombro dello stendino che, oltretutto, rappresenta una fonte di umidità e potenziale muffa. Inoltre, grazie ai rapidi tempi di asciugatura, fa sì che il bucato sia pronto poco dopo essere stato lavato. Ecco perché è un elettrodomestico così utilizzato nel nordeuropa, ovvero in quei paesi talmente freddi da rendere l'asciugatura in esterno quasi impossibile in inverno. Ma come funziona l'asciugatrice? Cominciamo col dire che, a livello estetico, ricorda molto da vicino la lavatrice. Le dimensioni standard, infatti, sono le stesse e non manca un cestello per la biancheria chiuso da uno sportello. Come per la lavatrice, poi, sono disponibili all’acquisto anche modelli di asciugatrice con carica dall'alto. La parte frontale, inoltre, è provvista di una serie di comandi per i vari programmi e, nel caso delle asciugatrici migliori, di un ampio display. Il principio su cui si basa il funzionamento è decisamente semplice. Gli indumenti bagnati, una volta caricati nel cestello, iniziano a ruotare e, contemporaneamente, sono investiti da un getto di aria calda che li asciuga in modo uniforme. Ma le modalità attraverso cui l'aria viene scaldata e l'acqua residua espulsa possono differenziarsi da modello a modello. Nei parliamo nei due paragrafi successivi.

Sistemi di asciugatura a confronto

L'asciugatrice combina aria calda e movimento del cestello per eliminare l'umidità dai capi. Ma come viene riscaldata l'aria? Ecco una domanda fondamentale da porsi se stiamo valutando l'acquisto di un prodotto del genere. Anche perché il tipo di tecnologia utilizzata condiziona notevolmente il prezzo.

Resistenza elettrica

Il sistema più tradizionale e anche più datato è, sicuramente, quello che sfrutta una resistenza elettrica per scaldare l'aria. La resistenza trova posto nella parte posteriore dell'elettrodomestico e, una volta avviato il ciclo, entra in funzione riscaldando l'aria prelevata dall'esterno. Di seguito, il getto, viene indirizzato verso il cestello da un'apposita ventola. Quest’azione, in concomitanza col movimento del cestello, assicura un'asciugatura omogenea al bucato. Le asciugatrici a resistenza elettrica sono, di certo, le più economiche in circolazione. Ma è anche vero che i loro consumi energetici sono talmente alti da trasformare in breve tempo tale vantaggio iniziale in svantaggio. Inoltre, parliamo di elettrodomestici mediamente più inquinanti rispetto a quelli a pompa di calore e a gas. Data la svolta green imposta al mercato di recente, quindi, sono destinate a scomparire nei prossimi anni. Ancora oggi, però, qualche modello in commercio è reperibile.

Le asciugatrici Candy a resistenza elettrica più popolari:
Candy CS C8LF-S
Candy Asciugatrice CSE C8LF-S
Candy Asciugatrice CSE C9LF-S

Pompa di calore

L'asciugatrice a pompa di calore è una variante più tecnologicamente avanzata del modello a resistenza, col quale condivide soltanto l'alimentazione attraverso la rete elettrica di casa. Ma qui il principio riscaldante è affidato al lavoro di un motore che, nella maggior parte dei casi, è di tipo inverter, ovvero capace di lavorare ad intensità variabile gestendo al meglio lo sforzo ed ottimizzando i consumi. Analogo al compressore di un impianto di condizionamento, il motore alimenta un ciclo in cui l'aria viene alternativamente scaldata e raffreddata attraverso l'impiego di un apposito fluido refrigerante. Così facendo, la pompa di calore utilizza l'aria calda per far evaporare l'acqua contenuta nei vestiti. Di seguito, l'aria fredda obbligherà il vapore formatosi a condensare. E l'acqua generata durante il processo verrà raccolta in un'apposita vaschetta. Un'asciugatrice a pompa di calore consuma molta meno energia di un equivalente modello a resistenza elettrica. Ma non solo, anche l'impatto inquinante per il Pianeta risulta decisamente inferiore. A fronte di evidenti vantaggi, tali modelli hanno quasi sempre un costo superiore. Ma la spesa iniziale si ammortizza abbastanza velocemente.

Gas 

Utilizzatissima nel Regno Unito, l'asciugatrice a gas offre un risparmio in bolletta ancora più significativo, sfruttando una risorsa energetica più economica per scaldare l'aria. Esistono sia modelli a metano che a GPL ed i secondi ci permettono di risparmiare ancora di più per via del costo vantaggioso della materia prima. Potenti ed efficienti, questi modelli vengono spesso usati nelle lavanderie professionali, essendo in grado di gestire facilmente anche grossi carichi di lavoro. Inoltre, il riscaldamento immediato dell'aria rende più brevi i tempi di ogni ciclo. Seppur poco diffuse nel nostro Paese e molto costose, le migliori asciugatrici a gas rappresentano l'investimento più conveniente sul lungo periodo. Di contro, però, il complesso impianto di scarico di fumi e vapori richiede, per l'installazione, un tecnico specializzato ed una spesa consistente.

Sistemi per espellere l’umidità

Oltre ai meccanismi con cui l'asciugatrice scalda l'aria, è importante considerare i sistemi che le permettono di eliminare l'umidità generata dall’asciugatura. Due sono le possibilità: un impianto che scarica verso l’esterno attraverso un tubo oppure una tecnologia che trasforma il vapore in acqua tramite la condensazione. Vediamoli di seguito:

Condensazione

L'asciugatrice a condensazione è molto semplice da installare e non richiede alcun intervento esterno. È sufficiente, infatti, collegarla alla rete elettrica per farla funzionare. La condensazione non è altro che la fase finale del ciclo di un'asciugatrice a pompa di calore o resistenza. Più nello specifico, l'aria calda fa evaporare l'acqua presente negli indumenti bagnati. Il vapore venutosi a formare, poi, viene riportato allo stato liquido raffreddandosi. Nell'asciugatrice a condensazione, tutta l'acqua prodotta dal processo viene raccolta in una vaschetta da svuotare ad ogni ciclo (nel Magazine di Trovaprezzi.it, Come riutilizzare l'acqua dell'asciugatrice e minimizzare gli sprechi). Parliamo di un gesto semplice che traduce in sé tutti i vantaggi di un sistema meno complesso e dispendioso in termini di installazione.

Evacuazione (o espulsione)

Quando si parla di evacuazione dell'aria, prendiamo in considerazione alcune asciugatrici a resistenza elettrica e tutti gli elettrodomestici a gas. Sono da escludersi, invece, i modelli con pompa di calore che, nella totalità dei casi, lavorano per condensazione. Per smaltire il vapore in eccesso, le asciugatrici ad espulsione richiedono un tubo flessibile da far passare attraverso il muro, sfruttando un apposito buco. Si tratta, naturalmente, di un intervento di cui solo un tecnico specializzato può farsi carico. In più, la tubazione delle asciugatrici a gas dovrà essere in grado di espellere sia i vapori che i fumi prodotti dalla combustione.

Le asciugatrici a condensazione più apprezzate:
LG Asciugatrice RH90V9AVHN
Beko Asciugatrice DRX823N
Smeg DHT83LIT 

Carica dall’alto o frontale: pro e contro

Dal punto di vista estetico, lavatrice ed asciugatrice si assomigliano molto, in particolare osservando l'oblò attraverso cui inserire il bucato. Due sono le modalità di carica fra cui scegliere, ognuna delle quali porta con sé vantaggi e svantaggi. Abbiamo il classico oblò frontale oppure quello posto sul lato superiore, meno diffuso. L'asciugatrice carica dall'alto cela, però, una serie di pro non da poco. In primis, non ci obbliga a chinarci ogni qual volta si debba aprire o chiudere lo sportello. Ed in più, può essere posizionata anche in ambienti molto angusti, senza doverci preoccupare per lo spazio da lasciare all'oblò aperto. Lo svantaggio principale di tale particolare categoria è tutta nella capacità di carico mediamente inferiore rispetto alle asciugatrici con sportello frontale. Queste ultime, inoltre, possono essere disposte in colonna, creando una soluzione salvaspazio che unisce lavatrice e asciugatrice. Indipendentemente dalla famiglia di prodotti a cui siamo interessati, è bene valutare anche l’asciugatrice slim, una variante dalle dimensioni più contenute della media e, proprio per questo, in grado di trovare spazio anche in locali particolarmente stretti (nel Magazine di Trovaprezzi.it, Asciugatrici slim: la guida completa e i tre migliori modelli). In ultimo ma non per importanza, il fattore prezzo. Un'asciugatrice con carica frontale, infatti, costa mediamente meno di un equivalente modello con carica dall'alto.

Le asciugatrici con carica frontale più popolari:

Capacità di carico e durata del ciclo

L'asciugatrice offre, in media, una capacità di carico inferiore a quella della lavatrice, compresa fra i 4 e i 10 chili. Naturalmente, le dimensioni dell'elettrodomestico influenzano direttamente tale valore e, prendendo in considerazione un'asciugatrice compatta, vedremo la capacità di carico scendere rispetto ad un modello con misure standard. Espressa sempre in modo chiaro nell'etichetta energetica, va rapportata al numero di persone che compongono il nucleo familiare. Se questo ammonta al massimo a due unità, un'asciugatrice slim da 5 o 6 chili sarà più che sufficiente. Per famiglie più numerose, invece, è bene ricorrere a modelli con cestello più grande. Venendo alla durata del ciclo, invece, possiamo dire che è influenzata, in larga parte, dalla potenza dell'elettrodomestico e dalla maggiore o minore velocità con cui riesce a scaldare l'aria. In tale ottica, un'asciugatrice a gas resta imbattibile. Ma le criticità in fase di installazione e nello smaltimento dei fumi fanno pendere l’ago della bilancia verso le alternative con pompa di calore. I modelli più evoluti, poi, mettono in campo tecnologie innovative pensate per ottimizzare l'asciugatura e risparmiare risorse energetiche, rendendo i cicli più rapidi. In concreto, per un programma standard di capi in cotone, i tempi possono variare da 80 a 200 minuti.

Dimensioni e modalità di installazione

Le misure standard dell'asciugatrice sono le stesse della lavatrice: 60x60x85 cm. E tale fattore, a livello di installazione, rende molto diffusa la soluzione da interno con lavatrice e asciugatrice a colonna. Così facendo, nello spazio di un solo elettrodomestico ne vengono montati due, sia in configurazione da incasso che freestanding. Ovviamente, in caso di necessità, specialmente se lo spazio a disposizione è poco, è possibile optare per un'asciugatrice slim con larghezza pari a 45 cm. Se però questi modelli sono provvisti di carica dall'alto, il montaggio a colonna non è una strada percorribile. Restando in tema di installazione, vi sono differenze fra l'asciugatrice a condensazione e ad evacuazione. Nel primo caso, infatti, la tecnologia impiegata non richiede il montaggio di uno scarico verso l'esterno per il vapore. E, di conseguenza, non rende necessario l'intervento del tecnico specializzato, indispensabile invece per l'asciugatrice ad espulsione. Ancora più complessa risulta l'installazione di un'asciugatrice a gas, per il fatto che la tubazione deve espellere sia i vapori che i fumi derivanti dalla combustione.

Programmi principali e funzioni speciali

Man mano che saliamo di prezzo, la qualità dell'asciugatrice cresce. Ma anche il numero di programmi di cui è dotata e le eventuali funzioni aggiuntive. Vediamo insieme quali sono le opzioni per l'asciugatura più utili:

Programmi principali

Abbiamo già parlato della somiglianza estetica fra lavatrice e asciugatrice. Ciò che, però, ancora non abbiamo approfondito sono i programmi che i due elettrodomestici hanno in comune. Capi di cotone, sintetici, lana e delicati: ecco alcune delle modalità di asciugatura che non possono mai mancare a bordo di entrambi. Nel caso dell’asciugatrice, però, a variare non è la temperatura dell'acqua ma quella dell'aria. Inoltre, l'intensità del getto svolge un ruolo chiave e deve essere gestita in base al tipo di bucato da asciugare. L'asciugatura dei capi in cotone è, di solito, più breve perché può essere effettuata a temperature più alte. Gli indumenti sintetici, essendo più delicati, richiedono temperature più basse e tempi più lunghi. Vale lo stesso per la lana, tessuto che necessita di ancora maggiori attenzioni tanto da meritare un programma specifico. Diffusissimi anche fra i modelli economici sono, poi, i programmi antipiega e quelli denominati in genere "pronto stiro". Il primo, concluso il ciclo, continua a far ruotare il cestello fino a che non apriremo l'oblò, con lo scopo di limitare al massimo lo stropicciamento degli indumenti. Il secondo, invece, è perfetto per le camicie poiché le inumidisce e le prepara per la stiratura. Molto interessante è anche il programma refresh, ottimo per rinfrescare gli abiti puliti al cambio di stagione. E quello antiallergico, pensato per combattere con efficacia acari e pollini, grazie alle elevate temperature.

Funzioni speciali

Le migliori asciugatrici in circolazione sono provviste di display, comandi touch e segnalatori acustici che annunciano la fine del ciclo. Lo schermo si rivela utilissimo perché fornisce informazioni in tempo reale e ci mostra costantemente il tempo mancante alla fine del ciclo. Inoltre, attraverso la funzione timer potremo impostare la partenza ritardata dell'asciugatrice e farla lavorare negli orari in cui il costo dell'energia è inferiore. Altra feature speciale molto importante è il rilevamento da parte dell'elettrodomestico della quantità di umidità presente nel bucato. Nei modelli più recenti, grazie a tale modalità automatica, basterà caricare la macchina e lasciare che sia essa a gestire tempi e temperature. Nell'asciugatrice a condensazione, poi, possono trovare spazio programmi di pulizia automatica dei filtri. Infine, i modelli più tecnologicamente avanzati sono anche dotati di funzioni smart che sfruttano la rete Wi-Fi e specifiche app per smartphone per controllare l’elettrodomestico a distanza. Ma non solo: molte delle app realizzate dai vari produttori offrono anche consigli d’uso, reminder per la manutenzione dell’elettrodomestico e notifiche di eventuali malfunzionamenti.

Efficienza e costi: leggere l’etichetta energetica

etichetta energetica asciugatrice
L'efficienza dell'asciugatrice si misura in ragione delle risorse energetiche che esige per garantire un'asciugatura ottimale. In tal senso, i costi in bolletta possono variare molto in base al tipo di elettrodomestico scelto ed alla tecnologia con cui funziona. Per aiutare il consumatore a destreggiarsi fra i tanti prodotti in commercio, è stato istituito a livello europeo l'obbligo di un'etichetta energetica che raccolga molte utili informazioni sul prodotto. Imparare a leggerla è fondamentale per capire come l'asciugatrice lavori e quanto consumi: 

Classe energetica

Nella parte alta dell'etichetta, appena sotto la specifica di marca e modello, trova posto la classe energetica, espressa con una lettera compresa fra A+++ e D. È questo il cuore dell'energy label perché esprime l'efficienza energetica dell'elettrodomestico. Mentre un'asciugatrice a condensazione può raggiungere la classe massima, i modelli a resistenza elettrica non riescono a superare la B. E questo mostra con chiarezza come le macchine della prima categoria siano molto meno energivore. Oltre alla classe di appartenenza, troviamo nell’etichetta il numero di kWh consumati ogni anno per alimentare 160 cicli di asciugatura standard di capi in cotone. Un'asciugatrice di classe A+++ a pompa di calore richiede, per raggiungere l'obiettivo, circa 200 kWh annui che, in bolletta, si traducono in 40 euro. Di contro, un modello a resistenza elettrica di classe B vedrà, come minimo, consumi e costi raddoppiati. In tal senso, a fronte di una spesa iniziale più sostanziosa, il riscaldamento con pompa di calore ha la meglio sul lungo periodo.

Le migliori asciugatrici di classe A+++:
Smeg DHT73LIT
AEG Asciugatrice T8DEC947
Bosch WTX87MH9IT

Il fattore rumorosità

Espressa in decibel (dB), l’indicazione della rumorosità massima di un'asciugatrice deve sempre comparire sull'etichetta energetica. A produrre l'inquinamento sonoro, nella fattispecie, sono la centrifuga ed il getto d'aria che entra nel cestello. Ma va detto che, rispetto alle macchine a resistenza elettrica, un'asciugatrice a pompa di calore risulta mediamente meno rumorosa. Parlando in termini di decibel, 65 circa è il valore massimo fatto riscontrare dalle asciugatrici migliori. Ma alcuni speciali modelli sono provvisti di tecnologie innovative in grado di portare la rumorosità fino alla soglia dei 60 dB, sfruttando programmi speciali pensati proprio per tale scopo. Inoltre, grazie alla bassa rumorosità, un'asciugatrice di fascia alta può anche lavorare nelle ore notturne, senza arrecare troppo disturbo a noi e ai nostri vicini. 

Ulteriori informazioni

Oltre alla classe energetica ed alla rumorosità, l'etichetta mostra altre utili informazioni in forma di pittogrammi. Appena sotto il valore dei consumi espressi in kWh annui, trovano posto tre simboli che indicano, procedendo da sinistra a destra, la tipologia di asciugatrice in questione (elettrica o a gas), il tempo stimato per un ciclo di asciugatura standard e la capacità massima espressa in chili. Per i modelli che sfruttano la condensazione per eliminare il vapore in eccesso, infine, è presente un pittogramma aggiuntivo. Parliamo di una vaschetta di raccolta stilizzata che fa riferimento alla classe di efficienza del sistema di condensazione, espressa con lettere comprese nel range A/G

Consigli pratici per risparmiare

L'etichetta energetica ci mostra quali sono le asciugatrici migliori in termini di costi e consumi annui. Ma ciò che spenderemo a fine mese non dipende solo dalle caratteristiche tecniche dell'asciugatrice. Di fondamentale importanza è anche il modo in cui utilizziamo l’elettrodomestico. Riempire il cestello fino alla capacità massima è fondamentale per contenere i consumi. Così come spingere la centrifuga alla velocità più alta per accorciare i tempi di asciugatura. Ma è anche il livello di asciugatura desiderato ad esercitare un notevole peso sui consumi. Mantenere gli indumenti leggermente umidi, infatti, ha il duplice vantaggio di renderli più facili da stirare e alleggerire la bolletta. Inoltre, se il modello scelto lo consente, programmare la partenza ritardata e far lavorare la macchina nella fascia oraria notturna ci permette di sfruttare una tariffa quasi sempre più conveniente. Infine, non si può prescindere da una manutenzione regolare dei filtri per far funzionare l'elettrodomestico al meglio. E nel caso dell’asciugatrice a condensazione, dallo svuotamento della vaschetta dell'acqua dopo ogni ciclo.

Manutenzione e pulizia

Una manutenzione periodica dell’asciugatrice permette all’elettrodomestico di funzionare a dovere. Le operazioni da compiere sono poche e semplici ma vanno ripetute ad intervalli regolari. Secondo le indicazioni presenti sul manuale, il filtro del cestello andrebbe pulito ad ogni asciugatura. In realtà, tale passaggio si può compiere ogni 4 o 5 cicli e consiste nello smontare il filtro e lavarlo con acqua. Ma è possibile utilizzare anche un aspirapolvere per rimuovere pelucchi e lanugine residui. Nell'asciugatrice a condensazione, poi, troviamo il filtro del condensatore, componente fondamentale per assicurare prestazioni ottimali. Collocato quasi sempre in basso, è contenuto in un cassetto estraibile. Una volta raggiunto il filtro, basterà pulirlo con l'aspirapolvere e, magari, usare un pennellino per spazzolare la griglia e liberarla dalla sporcizia in eccesso. Il tutto ogni sei mesi. Alcuni dei modelli più recenti di fascia alta, poi, possono vantare un sistema autopulente per il condensatore, in grado di gestire in automatico tale incombenza. L'asciugatrice a condensazione è altresì dotata di una vaschetta per l'acqua che andrebbe svuotata ad ogni ciclo. Infine, per la pulizia del cestello, basta usare acqua e aceto o, in alternativa, bicarbonato di sodio. A bordo delle migliori asciugatrici, infine,sono presenti spie luminose che segnalano la necessità di un intervento di manutenzione. E se dotate di Wi-Fi, saranno in grado di inviare notifiche al nostro smartphone.

Asciugatrice e lavatrice contro lavasciuga

Come spesso accade, quando un elettrodomestico accorpa le funzioni di due differenti macchine, le prestazioni generali tendono ad abbassarsi. Ed è esattamente questo il caso della lavasciuga, pensata per fare le veci di lavatrice e asciugatrice. A fronte di una comodità senza paragoni in termini di spazio e ad una certa convenienza economica, la lavasciuga non offre la stessa qualità nel lavaggio e nell'asciugatura di due prodotti separati e progettati appositamente per un unico scopo. L'acquisto di una lavatrice e di una buona asciugatrice a condensazione rimane la scelta migliore per avere un bucato ben lavato ed asciugato. Per chi vive in un appartamento molto piccolo e privo di balconi, però, la lavasciuga può offrire notevoli vantaggi in quanto a comfort e spazio. Ma i limiti in termini di capienza del cestello potrebbero rappresentare una barriera insormontabile, specialmente per i grandi nuclei familiari. Questo perché la capacità di asciugatura espressa in Kg è sempre inferiore a quella messa in campo durante il lavaggio. Molto comune, ad esempio, è il rapporto 6/4 Kg per lavaggio e asciugatura. In questo caso, volendo asciugare tutto il bucato, dovremo limitare a 4 Kg i cicli di lavaggio, non sfruttando l’elettrodomestico a pieno carico.
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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