Qualità sonora e comfort: guida alle migliori cuffie wireless

Le cuffie wireless hanno rivoluzionato l’ascolto di qualità attraverso la straordinaria comodità della tecnologia Bluetooth. Il mercato attuale offre una varietà enorme di modelli, che si differenziano per forme, colori, materiali e funzioni. Prestazioni del microfono e durata della batteria: ecco due aspetti chiave in fase di scelta. Ad essi si aggiunge il fattore prezzo, sempre in primo piano nella nostra guida. E proprio per fornire a tutti un aiuto concreto, abbiamo selezionato le migliori cuffie senza fili, suddividendole in tre fasce di prezzo ben distinte.
migliori cuffie wireless

Come scegliere le cuffie wireless

Ecco sintetizzati alcuni punti chiave per scegliere le cuffie giuste:

Tipologia – Le cuffie wireless Bluetooth si sono imposte sui modelli a infrarossi e radiofrequenze grazie alla superiore versatilità. All’interno della categoria, però, non mancano differenze fra cuffie in-ear, on-ear e over-ear. Dimensioni e peso sono i principali elementi di distinzione, con le prime decisamente compatte, le seconde più grandi e le terze ancora più imponenti. La struttura, poi, ha una ricaduta sulle prestazioni e sulla trasportabilità. Ecco perché, prima di acquistare, è bene ascoltare le singole esigenze. 

Bontà dei materiali – Una volta definita la tipologia giusta, arriva il momento di valutare la bontà dei materiali costruttivi, dai quali dipende il comfort del prodotto. Gommini soffici per le cuffie Bluetooth in-ear e imbottiture comode per quelle on-ear e over-ear: ecco gli elementi cruciali. Senza contare che i modelli dedicati allo sport dovrebbero essere certificati contro schizzi, polvere e sudore. 

Qualità audio - All’aumentare del prezzo, crescono anche la qualità audio e la resa microfonica che dipendono dal tasso tecnologico dei singoli componenti e dall’evoluzione della parte software. Ma non sono da trascurare le specifiche tecniche valide per qualsiasi diffusore audio, ovvero le dimensioni dei driver, la risposta in frequenza, la sensibilità, l’impedenza e la dinamica.

Autonomia – Da 4 a oltre 30 ore: la durata della batteria varia sensibilmente in funzione della propria capacità, del tipo di utilizzo e delle ottimizzazioni software operate dalla casa madre. In tal senso, a chi si muove con frequenza, consigliamo cuffie senza fili dalla solida autonomia. Per un impiego prevalentemente casalingo, invece, tale caratteristica passa in secondo piano.

Il prezzo delle cuffie wireless

prezzo cuffie wireless
Le cuffie wireless costano mediamente di più dei modelli con cavo. Oltre a funzionare attraverso una tecnologia più evoluta, hanno anche bisogno di batterie e di un cavo o una dock per la ricarica. Il tutto va a influire sul costo finale, anche se non in modo così significativo come potremmo immaginare. Possiamo dire che, a parità di caratteristiche tecniche e funzioni, le cuffie senza fili costano dai 10 ai 50 euro in più. Molto dipende, infatti, dalla fascia di prezzo di appartenenza. Fra prodotti economici, ad esempio, la differenza si percepisce molto meno che tra cuffie top di gamma. Sistemi attivi per la riduzione del rumore, effetto surround, connettività NFC e Bluetooth Multipoint: ecco alcune funzionalità aggiuntive che portano il prezzo delle cuffie a salire ulteriormente. Ma anche l’impiego di materiali costruttivi di qualità e le certificazioni contro schizzi e polvere influenzano significativamente il costo. Nella guida abbiamo valutato tutti questi elementi e proposto prodotti appartenenti a tre distinte fasce di prezzo. Per chi ha un budget massimo di spesa pari a 30 euro, il terreno di ricerca sarà la fascia economica. Comprese fra 30 e 80 euro, poi, abbiamo le migliori cuffie wireless di fascia media. Infine, superata tale soglia, si entra nella fascia alta.

(Dati aggiornati a settembre 2023 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 30 euro)

Colorate, leggere e semplici da usare: le cuffie wireless di fascia economica sono ideali per l’ascolto in mobilità, rivolgendosi all’utente non troppo esigente in termini di qualità audio. A rispondere perfettamente all’identikit ci pensano le NGS Artica Chill, cuffie on-ear wireless disponibili in nero e nell’accattivante colorazione verde. Molto ben costruite a dispetto di un prezzo decisamente economico, sanno anche essere confortevoli grazie all’archetto ben imbottito. A chi cerca una superiore resa sonora, invece, consigliamo le cuffie senza fili JVC HA-S36W, proposte nelle varianti bianco, blu e nero. Solide e concrete, celano sotto un design stringato una buona dose di tecnologia. Notevole davvero il microfono integrato che dà vita a telefonate cristalline. In più, le basse frequenze risultano chiare e non invasive. Tutti i controlli, inoltre, sono a portata di mano sul padiglione destro. Con le Philips TAH4205, il salto in avanti è servito. Gran parte del merito va al Bluetooth 5 che assicura una riproduzione sonora bilanciata e tanta stabilità alla connessione. Stilosamente minimal, sono disponibili in rosso, blu, bianco e nero. Sempre da Philips arrivano le prime cuffie wireless in-ear della nostra selezione. Parliamo delle TAT2236, ancora una volta tripudio cromatico e tecnologico. Dotate di compatta custodia per la ricarica, offrono fino a 18 ore di ascolto ininterrotto. E non si fanno mancare la certificazione contro gli schizzi.

Fascia media (da 30 a 80 euro)

Solida autonomia, buona resa audio e ottima qualità costruttiva: ecco gli elementi comuni a tutte le cuffie senza fili di fascia media. Dedicate a chi cerca qualcosa di più a livello sonoro, brillano anche per design e comfort. È questo il caso delle cuffie wireless on-ear JBL Tune 510BT. Dotate di morbidi padiglioni e un archetto superiore che le tiene sempre stabili, eccellono anche in fase di riproduzione, potendo contare su driver da 32 mm. Ma a colpire ancora di più è l’autonomia di quasi 40 ore, un traguardo che le pone fra le migliori in assoluto. Virando verso le cuffie Bluetooth in-ear, ecco spuntare le LG Tone Free FP5. Seppur con altoparlanti da soli 8 mm, la bontà sonora si mantiene ad alti livelli, sia in fase di ascolto musicale che durante le chiamate. Parte del merito va al Bluetooth 5.2 che riproduce il suono in modo fedele e preciso. Mentre il sistema attivo di cancellazione del rumore agisce efficacemente nell’isolare l’ascoltatore. Ancora meglio si comportano le Samsung Galaxy Buds2, cuffie senza fili ultracompatte il cui peso non supera i 5 grammi. Realizzate in un mare di colorazioni, sono ergonomiche e a prova di schizzi. E non si fanno mancare la soppressione attiva dei rumori. Tornando ai modelli a padiglione, le Sennheiser HD 350BTdettano legge all’interno della fascia media. Cuffie over-ear wireless di grande concretezza, spiccano a livello sonoro ma si comportano bene anche per trasportabilità. Ripiegandosi su se stesse, infatti, vanno a occupare pochissimo spazio.

Fascia alta (oltre 80 euro)

Le orecchie più esigenti troveranno appagamento nella fascia alta che raccoglie le migliori cuffie senza fili attualmente in commercio. Si parte bene con le Sony WF-C700N, cuffie wireless di tipo in-ear impreziosite da colorazioni molto originali, come il verde salvia o il lavanda. Belle e leggere, sfruttano il Bluetooth Multipoint per connettersi a vari device contemporaneamente. E non si fanno mancare la tecnologia Noise Cancelling che è un must-have in questa categoria. A Samsung risponde Apple con le AirPods di terza generazione, cuffie eccezionali sotto ogni punto di vista. Provviste di due microfoni e custodia di ricarica compatta, offrono una solida autonomia di circa 35 ore. Al top anche in fase di ascolto, sfruttano l’assistenza di Siri per semplificare i controlli. Spostandoci sul terreno delle cuffie wireless over-ear, ecco spuntare le Bose QuietComfort 45, ormai un classico di fascia alta. Fra le migliori nella cancellazione dei rumori esterni, brillano anche per comfort grazie a un archetto morbido e padiglioni ben imbottiti. Eccezionalmente isolate, sono anche utilizzabili con un cavo di tipo jack all’occorrenza. Discorso simile per le cuffie Bluetooth over-ear Sony WH-1000XM5, forse le più performanti della selezione a livello puramente sonoro. Elegantemente lineari nel design, mettono in campo uno stabile Bluetooth Multipoint e la compatibilità con gli assistenti vocali di Google e Amazon.

Tutti i vantaggi delle cuffie wireless

caratteristiche cuffie wireless
Le cuffie cablate, ovvero provviste di cavo, offrono ancora oggi la migliore resa sonora nell’ascolto musicale. Non a caso, sono largamente utilizzate in ambito professionale, specie negli studi di registrazione. Notare le differenze rispetto a un buon paio di cuffie wireless non è, però, così semplice, a meno di non possedere un orecchio estremamente fine. Di contro, le cuffie senza fili offrono vantaggi non da poco nell’utilizzo quotidiano. In casa, al lavoro, sui mezzi pubblici: ovunque le andiamo a sfruttare, cuffie del genere assicurano un comfort superiore e una libertà d’azione unica. Se escludiamo i modelli a infrarossi, infatti, con le altre tipologie di auricolari senza fili possiamo muoverci con naturalezza mentre ascoltiamo musica, guardiamo un film o ci dedichiamo al gaming, al sicuro da fastidiosi ingarbugliamenti. E viene meno l’incubo del cavo che si rompe perché schiacciato o tirato malamente. Ma gli auricolari wireless sono ideali anche per chi fa sport. In bici o a piedi, le cuffie senza filo regalano una libertà di movimento totale e possono anche prevenire distrazioni pericolose. In aggiunta, questi particolari modelli sono realizzati con materiali a prova di schizzi, urti e accumuli di polvere che potrebbero danneggiarli nel tempo. 

Cuffie senza fili dedicate agli sportivi:
Shokz OpenRun Pro
Sennheiser CX200 True Wireless
Bose Sport Earbuds

Fonte immagini: Web

Dimensioni e peso: la ricaduta su comfort e prestazioni

Un buon paio di cuffie wireless riproduce un suono di qualità senza rinunciare al comfort. Oltre alla morbidezza dei materiali, la comodità di un paio di cuffie si lega strettamente al peso. Più è contenuto, minore sarà il carico su collo e spalle. Ma sono anche le dimensioni a determinarne la maggiore o minore praticità d’uso. Senza considerare il fattore trasportabilità, diretta conseguenza delle misure stesse. Peso e dimensioni di un paio di cuffie Bluetooth in-ear sono in generale trascurabili. Il primo si ferma a pochi grammi mentre le misure compatte ci consentono di racchiuderle senza problemi nel palmo della mano. Con i modelli on-ear e over-ear, detti rispettivamente sovraurali e circumaurali, le cose cambiano. Parliamo in questo caso di cuffie senza fili che poggiano sul padiglione auricolare o esternamente ad esso e che in mobilità offrono una comodità inferiore rispetto agli auricolari classici e alle cuffie in-ear. Anche il peso, che in media si assesta sui 250 grammi, differenzia non poco i modelli con grande padiglione esterno da quelli più compatti e tascabili. In termini di prestazioni, però, peso e dimensioni fanno sentire la propria importanza. Cuffie più voluminose, infatti, racchiudono driver più pesanti e acusticamente performanti. 

Cuffie on-ear wireless più popolari:
Sony MDR-RF811RK
Sony WH-CH520
Marshall Major IV

Bluetooth, infrarossi, radiofrequenze: connettività a confronto

Tre sono le tecnologie utilizzate per far comunicare le cuffie senza fili con la fonte sonora. Di seguito vedremo come funzionano e quali sono i relativi pro e contro:

Bluetooth 

Le cuffie Bluetooth sono le più versatili e semplici da usare. E poiché ogni dispositivo smart in circolazione è provvisto di Bluetooth, vantano anche una solida compatibilità. Veloci da configurare, si collegano con facilità a telefoni, tablet, portatili, televisori e impianti stereo. Il tutto senza bisogno di ricevitori o altri device da associare alla fonte sonora. Molto buona è la qualità audio, così come la stabilità del segnale che copre un raggio d’azione di circa 10 metri. I prodotti di fascia alta, però, possono anche funzionare a distanze superiori, sempre se dotati dello standard Bluetooth 5, il più evoluto e recente. 

Infrarossi 

Il vantaggio principale delle cuffie wireless a infrarossi è di natura economica. Questi modelli, infatti, per via della tecnologia un po’ vetusta che impiegano, costano meno rispetto agli altri. Hanno, però, dei limiti evidenti in quanto a comodità d’uso. Per prima cosa, hanno bisogno di un emettitore di infrarossi da collegare alla fonte sonora, il quale entra in comunicazione con le cuffie attraverso onde di luce invisibili a occhio nudo. Qualora un corpo estraneo si frapponesse fra gli auricolari e il trasmettitore, il segnale verrebbe meno. Stesso discorso nel caso in cui ruotassimo la testa in un’altra direzione rispetto a quella da cui proviene il segnale. Insomma, la libertà d’azione è piuttosto limitata, così come la distanza che gli infrarossi riescono a coprire. In sintesi, auricolari wireless di questo tipo si prestano soprattutto per la visione di film o l’ascolto di musica da un impianto Hi-Fi.

Radiofrequenze

Gli auricolari senza fili che sfruttano le radiofrequenze rappresentano una via di mezzo fra cuffie a infrarossi e cuffie Bluetooth. Hanno bisogno di un trasmettitore come le prime ma offrono, come le seconde, una libertà di movimento pressoché assoluta. Rispetto agli infrarossi, vengono impiegate le onde radio: le stesse sfruttate dal Wi-Fi del nostro smartphone per connettersi alla rete di casa. La qualità audio che le radiofrequenze assicurano è altissima, la migliore fra le tre tecnologie presentate. Parliamo di una resa sonora che si avvicina molto a quella delle cuffie con cavo. La distanza che tali onde riescono a percorrere è molto estesa, arrivando fino a 100 metri. E questo ci consente di muoverci con una certa disinvoltura senza perdere il segnale. In più, non dovremo preoccuparci di porte e pareti, dato che queste frequenze le attraversano senza problemi. 

Cuffie a radiofrequenze più apprezzate:
Meliconi HP Easy Digital
Sennheiser RS 120
Sony MDR-RF895RK

Funzioni esclusive delle cuffie Bluetooth

Le cuffie wireless a radiofrequenze brillano per qualità del suono e quelle a infrarossi nel prezzo. Ma sono le cuffie Bluetooth a offrire la migliore esperienza d’uso, potendosi connettere agilmente alla maggior parte dei device tecnologici che ci circondano. Ecco di seguito tre funzioni esclusive di questi modelli:  

App per smartphone

Alcuni degli auricolari Bluetooth senza fili più interessanti prevedono un’app per smartphone che ne espande le potenzialità. Una volta installata e collegata alle cuffie, ci permette di equalizzare il suono a nostro piacimento, così come il livello di riduzione dei rumori esterni, se disponibile. In certi casi, poi, potremo personalizzare i comandi vocali tramite l’app. Oltre a ricevere utili informazioni sul funzionamento delle cuffie e su come farle rendere al meglio.

Connettività NFC e Bluetooth Multipoint

La trasmissione NFC rende possibile il collegamento fra device mettendoli fisicamente in contatto. Presente ormai su tutti gli smartphone, trova posto anche su alcune cuffie Bluetooth. Sarà, quindi, sufficiente accostarle al telefono per effettuare il riconoscimento. Il Multipoint, invece, è una tecnologia che ci consente di tenere connesse le cuffie a più device contemporaneamente, rendendo più semplici le operazioni quotidiane.

Cuffie Bluetooth con tecnologia Multipoint:
Sony WH-1000XM4
Sony WH-CH720N
Jabra Evolve2 Buds

Le specifiche tecniche più importanti

In questa breve parentesi di natura tecnica, mettiamo in luce le caratteristiche da valutare quando stiamo scegliendo un nuovo paio di cuffie wireless. Da tali fattori, infatti, dipende la qualità finale del suono:

Dimensioni del driver

Più grande è il driver, migliore è la resa sonora. Alle cuffie senza fili si applicano le stesse regole valide per gli speaker di un impianto stereo. Ma nel caso delle cuffie, gli altoparlanti sono decisamente più piccoli. C’è molta differenza, però, fra auricolari in-ear e cuffie a padiglione. Mentre nel primo caso, il driver ha un diametro massimo di qualche millimetro, nel secondo può raggiungere anche i 6 cm.

Risposta in frequenza

La risposta in frequenza ci dice quali frequenze sonore le cuffie riusciranno a coprire. Naturalmente, più ampio è tale range, migliore sarà la qualità. La risposta in frequenza si esprime in Hertz (Hz) utilizzando sempre due valori numerici che delimitano lo spettro. Un buon paio di cuffie dovrebbe, come minimo, riprodurre tutte le frequenze udibili dall’orecchio umano, incluse nell’intervallo 20/20.000 Hz.

Sensibilità

La sensibilità si lega strettamente al volume massimo che gli auricolari wireless possono raggiungere senza distorcere il suono. Acquistare un modello che offra un volume molto alto ma non pulito è sconsigliato. La sensibilità si esprime in decibel (dB): maggiore è tale valore, più alto sarà il volume raggiungibile senza distorsioni. Per fornire un esempio concreto, possiamo dire che 82 dB sono un ottimo compromesso fra picco di volume e assenza di disturbo nel suono. 

Impedenza

Anche l’impedenza (espressa in Ohm) riguarda da vicino il volume. Ma in questo caso, facciamo riferimento alla resistenza che le cuffie esercitano sul segnale elettrico che le alimenta. A una maggiore resistenza, corrisponde un volume più basso ma un suono di qualità migliore. Non a caso, le cuffie per uso professionale hanno valori d’impedenza molto alti e compensano la mancanza di volume utilizzando un amplificatore. 

Dinamica

L’ultima specifica tecnica presa in considerazione ha a che fare con la struttura esterna delle cuffie. Sul lato che non si trova a contatto con l’orecchio, infatti, può trovare posto una serie di forellini che permettono all’aria e al suono di fuoriuscire. In questo caso, parliamo di cuffie con dinamica aperta in grado di riprodurre le frequenze in modo molto fedele. Di contro, però, la pressione sonora sarà inferiore. Le cuffie con dinamica chiusa, invece, non consentono alle frequenze di uscire, isolando l’orecchio dai rumori esterni. Il risultato è un suono più ovattato e compresso, in altre parole meno naturale. 

Cuffie senza fili con driver XL:
JBL Live 660NC
Panasonic RP-WF830
Corsair Virtuoso RGB

Autonomia e tempi di ricarica

Le cuffie wireless hanno bisogno di batterie per funzionare. A fronte di una lunga serie di elementi positivi che le rendono preferibili ai modelli con cavo, in questo frangente mostrano qualche limite. Il pensiero di sostituire o ricaricare le batterie, infatti, non ci sfiorerà nemmeno se scegliamo i classici auricolari con jack. In tal senso, i modelli migliori sono quelli che offrono una grande autonomia e tempi di ricarica veloci. Per prima cosa, dobbiamo fare una distinzione fra cuffie senza fili a infrarossi e modelli Bluetooth e a onde radio. Le prime, infatti, lavorano con batterie sostituibili; le seconde con un battery pack integrato, in modo simile a uno smartphone. La ricarica avviene attraverso un cavo da collegare alla rete elettrica. Ma alcuni auricolari wireless prevedono delle apposite dock su cui poggiarli per avviare in automatico la ricarica, soluzione che si mostra, senza dubbio, più comoda. La durata della batteria varia da 4 a oltre 30 ore e dipende da tanti fattori, specialmente dalla capacità della stessa. Ma la presenza di funzionalità aggiuntive, come ad esempio la riduzione attiva dei rumori esterni, fa scendere drasticamente l’autonomia. C’è di buono, però, che molti auricolari senza fili prevedono un’uscita jack che permette loro di funzionare anche se le batterie sono scariche. 

Cuffie wireless dalla solida autonomia:
Klipsch T5 True Wireless
Samsung Galaxy Buds2 Pro
Apple AirPods Pro

Cuffie wireless con microfono

La componente multimediale delle cuffie senza fili verrebbe pesantemente penalizzata dall’assenza del microfono. E infatti, la maggior parte dei modelli in circolazione lo prevede. In particolare, alle cuffie Bluetooth il microfono non può proprio mancare, se consideriamo che sono spesso utilizzate in coppia con lo smartphone. Ma effettuare chiamate in modo semplice non è l’unico vantaggio di avere un microfono integrato nelle cuffie wireless. I modelli di ultima generazione, infatti, ci permettono di impartire comandi vocali alle cuffie per controllare le impostazioni di riproduzione e chiamata senza muovere un dito. A livello strutturale, data l’assenza del cavo, il microfono si colloca direttamente sul padiglione delle cuffie wireless on-ear e over-ear. Sfruttato largamente sulle cuffie da gaming, il microfono può anche sporgere dal padiglione attraverso un archetto per posizionarsi davanti alla bocca. Il microfono ad archetto, oltre ad assicurare una qualità del suono di ottimo livello, offre una stabilità senza paragoni, ideale durante le concitate azioni di gioco. Nel caso delle cuffie in-ear, invece, il microfono è spesso ancorato al laccetto (o alla struttura rigida) che le tiene unite. Ma se consideriamo i modelli di tipo buds, sarà integrato in uno dei due auricolari.

L’importanza dei materiali costruttivi

A livello costruttivo, i componenti delle cuffie wireless più importanti sono quelli a stretto contatto con l’orecchio. Nel caso dei modelli in-ear, ci riferiamo ai gommini in silicone da infilare all’imbocco del condotto uditivo. Forniti in almeno 3 o 4 differenti formati, hanno lo scopo di isolare acusticamente l’orecchio e rendere stabile la cuffia. Le cuffie Bluetooth con gommini in schiuma sono le migliori perché, in modo simile a un materasso in memory, prendono la forma dell’orecchio, aderendo molto bene. Per le cuffie on-ear e over-ear, invece, è l’area esterna dell’orecchio a essere chiamata in causa. Poggiando per lungo tempo sul padiglione auricolare, infatti, è necessario che le imbottiture siano il più possibile confortevoli. Per questo, sono composte da un cuore in gommapiuma e un rivestimento morbido in plastica, silicone o pelle traspirante. E lo stesso tipo di trattamento può essere utilizzato per l’archetto che unisce i padiglioni delle cuffie poggiandosi sopra la testa. I materiali costruttivi impiegati per realizzare la scocca sono, in genere, di natura plastica. E, talvolta, sono anche in grado di offrire protezione contro urti, schizzi e polvere. Particolarmente indicate in ambito sportivo, queste cuffie sono sempre corredate da una certificazione (IPX4, IPX7, IP68…) che ne attesta il livello di resistenza.

Cuffie wireless a elevata ergonomia:
Jabra Evolve2 65
Beats Studio3 Wireless
Shokz OpenSwim

Comandi e funzioni aggiuntive

Molte delle cuffie wireless in-ear sono provviste di un pulsante singolo sull’auricolare utile a rispondere alle chiamate, avviare o interrompere la riproduzione e attivare le funzioni vocali. In certi casi, poi, tale comando unico è di tipo touch. Mentre le cuffie senza fili più grandi (on-ear e over-ear) prevedono un numero maggiore di comandi, anche declinati a mo’ di ghiere. Cancellazione attiva del rumore ed effetto surround: ecco due interessanti funzioni aggiuntive che abbiamo approfondito di seguito.

Active noise control

Fra isolamento acustico e riduzione attiva del rumore c’è una notevole differenza. Nel primo caso, parliamo della naturale capacità delle cuffie a padiglione di isolare i rumori esterni attraverso l’utilizzo di materiali più pesanti e una costruzione ben fasciante. Ma anche i modelli in-ear, grazie al posizionamento all’imbocco del canale uditivo, attutiscono molto i suoni provenienti dall’esterno. L’active noise control (ANC) è, invece, un sistema più tecnologicamente avanzato per isolare l’orecchio. Producendo delle frequenze opposte a quelle del rumore, alcuni auricolari senza fili sono in grado di annullarlo. Per funzionare è necessario un microfono posto nel guscio delle cuffie capace di captare il rumore esterno. Un circuito elettronico interno, poi, crea un suono identico ma in controfase, ovvero spostato di 180 gradi. Tale suono viene quindi riprodotto assieme alla musica, andando a coprire il rumore esterno. Quando è attivo, l’ANC consuma le batterie in modo più deciso e per questo l’autonomia tenderà a diminuire. Da notare, però, che risultati efficaci si ottengono solo con rumori prolungati e costanti, come quello di un aspirapolvere, di un trapano o di un aereo in volo. 

Effetto surround

Le migliori cuffie wireless possono contare su un sistema surround che rende l’esperienza d’ascolto più coinvolgente. Ottimi per la visione di film, questi modelli sono ideali anche in ambito gaming. L’effetto surround più efficace è quello che si ottiene attraverso cuffie dotate di più speaker, fino a 5 per orecchio, in grado di proporre all’ascoltatore un suono che proviene realmente da diverse angolazioni. I modelli con surround virtuale, invece, offrono una simulazione dell’effetto meno realistica perché ottenuta con soli due speaker. Non mancano, poi, cuffie compatibili con il Dolby Atmos, una tecnologia surround che riesce a collocare i suoni in modo più preciso nello spazio attorno a noi.  

Cuffie wireless con ANC efficace:
Sony WH-1000XM4
Bose QuietComfort 45
Apple AirPods Max
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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