Pulizia e consumi contenuti: guida all’acquisto delle migliori lavastoviglie

L’ampia offerta di lavastoviglie presenti sul mercato rende complessa la scelta del nuovo elettrodomestico. Tanti sono i fattori da considerare, in particolare spazio occupato, capienza e funzionalità. Ma non solo. Ad esercitare un notevole peso sono anche i programmi a disposizione. E le eventuali funzioni speciali di cui la lavastoviglie è provvista. Scegliere sulla base delle reali esigenze è il primo passo per un acquisto consapevole. Lavastoviglie da incasso o a libera installazione, lavastoviglie piccola o di dimensioni standard: ecco le principali tipologie in commercio, ciascuna pensata per una specifica utenza. Oltre alle misure e alla capacità interna, a variare sono anche i sistemi di lavaggio, i consumi e le emissioni acustiche. Il tutto senza sottovalutare l’aspetto economico. E non a caso la guida parte proprio da qui, da una selezione dei migliori modelli in commercio suddivisi in fasce di prezzo.
miglior lavastoviglie

Prima dell'acquisto: hai le idee chiare?

Ecco di seguito un breve sommario dei temi trattati nella guida, pensato per rendere più semplice l’individuazione degli argomenti che ti interessano:

Prezzo
La scelta della nuova lavastoviglie spesso parte da qui, dal ragionamento intorno al prezzo (Nel Magazine di Trovaprezzi.it, Top 10 delle lavastoviglie più cercate). Valutare il budget a disposizione è il primo passo da fare per inquadrare al meglio il tipo di elettrodomestico su cui puntare l’attenzione. Per questo, la nostra ormai classica selezione di prodotti prevede una suddivisione in tre fasce di prezzo.

Storia breve della lavastoviglie
Le lavastoviglie da incasso o freestanding attualmente in commercio sono figlie di un’evoluzione tecnologica che ha radici lontane. In questa sezione abbiamo racchiuso un breve excursus storico sull’elettrodomestico e qualche sfiziosa curiosità.

Componenti base e funzionamento 
Due paragrafi specifici sono stati dedicati al modo in cui la lavastoviglie lavora. Nel primo, abbiamo messo sotto la lente di ingrandimento i componenti di cui è costituita, nel secondo il funzionamento vero e proprio. Ma anche i vari sistemi di sicurezza di cui è provvista.

Principali tipologie di lavastoviglie
Le differenze fra i vari modelli non sono solo estetiche ma anche strutturali. E incidono sul posizionamento e l’installazione dell’elettrodomestico. Lavastoviglie ad incasso, a libera installazione, lavastoviglie slim e da appoggio: ecco le principali tipologie in commercio.

Dimensioni e capacità di carico
Altri due elementi chiave da valutare in fase d’acquisto sono spesso collegati l’un l’altro. Parliamo delle dimensioni esterne della lavastoviglie e della capacità di carico espressa in numero di coperti. Ad influenzare quest’ultima, però, può anche entrare in gioco l’organizzazione dello spazio interno.

Sistemi di lavaggio e programmi base
Non tutte le lavastoviglie lavorano allo stesso modo. E qui vedremo come si comportano i differenti sistemi di lavaggio. Inoltre, andremo ad analizzare i programmi  più comunemente impiegati.

Funzioni speciali e controlli evoluti
Ai programmi base si affiancano features speciali comuni solo alle lavastoviglie di fascia alta, fra cui spicca la connettività Wi-Fi. Ma anche i controlli possono farsi più evoluti sfruttando display LED e pannelli touch.

I consumi della lavastoviglie
Parlando di consumi della lavastoviglie, è importante valutare sia quelli elettrici che idrici. E attraverso una corretta lettura dell’etichetta energetica, si ha modo di scegliere in modo consapevole privilegiando l’efficienza.

Il fattore rumorosità
Sebbene la lavastoviglie non sia annoverata fra gli elettrodomestici più rumorosi, valutarne le emissioni acustiche si rivela importante, soprattutto se intendiamo farla lavorare di notte.

Installazione e disposizione degli allacci
Posto che l’installazione della lavastoviglie richiede sempre l’intervento di un tecnico esperto, in questo paragrafo vedremo quali sono i tre allacci indispensabili. E quanto siano vincolanti in termini di posizionamento dell’elettrodomestico.

Manutenzione e consigli d’uso
In conclusione, qualche utile consiglio d’uso per far funzionare bene l’elettrodomestico e non rovinare le stoviglie. Il tutto senza dimenticare quelle semplici pratiche di manutenzione che consentono alla lavastoviglie di durare di più e lavare meglio.

Quanto costa una lavastoviglie?

prezzo lavastoviglie
Fra le variabili che influiscono maggiormente sull'acquisto di una nuova lavastoviglie, il prezzo è forse la più importante. Se la cifra da investire è limitata, dovremo fare qualche compromesso. Ma se il budget è abbastanza consistente, potremo sbizzarrirci, optando per un modello ad alta efficienza e, magari, provvisto di tre cestelli anziché due. Molto dipende anche dal tipo di posizionamento, ovvero se abbiamo bisogno di una lavastoviglie da incasso o una a libera installazione. In aggiunta, qualora lo spazio a disposizione fosse particolarmente ristretto, potremo optare per una lavastoviglie slim o un modello d'appoggio. In entrambi i casi, il prezzo risulterà un po’ più elevato rispetto ai prodotti di dimensioni standard. Con lo scopo di rendere più facile l'acquisto, abbiamo deciso di suddividere la categoria in tre fasce di prezzo: economica, media e alta. La prima racchiude lavastoviglie in offerta con prezzo massimo fissato a 250 euro. E pur se parliamo di prodotti entry-level, la qualità si mantiene su buoni livelli. La fascia media, compresa fra 250 e 450 euro, raccoglie modelli dalle solide prestazioni e di classe energetica superiore. Infine, superata quota 450 euro, si entra di diritto nella fascia alta, terreno delle lavastoviglie di punta progettate dalle aziende più importanti, mantenendo un occhio di riguardo per il design ed i materiali costruttivi.
(Dati aggiornati ad aprile 2021 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 250 euro)

La fascia economica, con tetto di spesa massimo fissato a 250 euro, riserva interessanti sorprese, grazie alle molte lavastoviglie in offerta disponibili online. Parliamo di modelli piuttosto semplici in quanto a funzionalità ma decisamente affidabili nel lavaggio. Buona anche l’efficienza energetica che risulta, mediamente, molto conveniente per il consumatore. Indesit DIE 2B19 è un valido esempio di ottimo rapporto qualità-prezzo. Questa lavastoviglie da incasso a scomparsa totale è un prodotto entry-level essenziale e dal design sobrio, forte di quattro programmi versatili ed una capacità di 13 coperti. Simile nelle caratteristiche è la lavastoviglie Hotpoint Ariston HI 3010 che brilla in quanto a silenziosità. Le misure si mantengono standard e la buona classe energetica offre un vantaggioso rapporto fra prestazioni e consumi. Il terzo modello che vogliamo presentare, la Candy CDI 1L38-02, ha diversi elementi in comune con i primi due, eccellendo nel design grazie all’elegante maniglione frontale color metallo. Funzione delay timer, programma rapido potente e bassi consumi idrici completano il quadro. In ultimo ma non certo per importanza, abbiamo scelto una lavastoviglie a libera installazione estremante completa. Beko DFN05311S, oltre a distinguersi per un’estetica curata in colorazione argento, conta su cinque programmi ben progettati dalla casa madre.

Fascia media (da 250 a 450 euro)

Le lavastoviglie di fascia media sono parche nei consumi e ricche di programmi fra cui scegliere. In più, questa fetta di mercato raccoglie varie tipologie di modelli che si differenziano per dimensioni e posizionamento dei comandi. Cominciamo con una delle lavastoviglie slim dal miglior rapporto qualità-prezzo. Beko DIS15014 misura solo 45 cm in larghezza e si adatta alla perfezione a cucine di piccole dimensioni. Completa in tutto, offre la possibilità di lavare fino a 10 coperti. Parlando di lavastoviglie ad incasso di dimensioni standard, Electrolux EES47311L ci ha impressionato per la straordinaria efficienza energetica. In aggiunta, propone all’utente programmi di lavaggio evoluti, la funzione Auto Off ed il comodissimo segnale visivo di fine ciclo Beam on floor. Anche Candy CDSN 2D520PX è una lavastoviglie da incasso ma non a scomparsa totale. In questo caso, comandi e display restano visibili anche durante il lavaggio, grazie al frontalino a vista. Efficiente e silenziosissima, fa segnare una rumorosità massima di soli 43 dB. E lava fino a 15 coperti. Concludiamo con una lavastoviglie a libera installazione dall’affidabilità unica. Bosch SMS25AI02J, pur molto essenziale nei programmi, punta tutto sulla praticità d’uso e sulla qualità del lavaggio.

Fascia alta (oltre 450 euro)

Presenza del terzo cassetto per le posate, rumorosità e consumi contenuti, programmi intelligenti ed altamente personalizzabili: ecco l’identikit della lavastoviglie di fascia alta. A ciò si aggiunge una cura del design formidabile che si traduce in soluzioni estetiche moderne e all’avanguardia. Il primo modello della nostra selezione è la lavastoviglie da incasso Whirlpool WIO3T133DEL, con capacità di 14 coperti. Velocità e precisione nel lavaggio e nell’asciugatura sono i punti di forza di un modello che assicura consumi ridottissimi. Anche Samsung DW60R7050BB è una lavastoviglie ad incasso a scomparsa totale. Provvista di elegante maniglia frontale, offre solide prestazioni per tutti i giorni, mostrandosi fra le più silenziose in assoluto. Grazie alla funzione Extra Silence, infatti, la rumorosità si abbassa di 2 dB rispetto al lavaggio ECO. Ottimizzata anche per stoviglie molto fragili, vanta un efficace sistema di autolavaggio e sterilizzazione denominato Self Clean. Smeg ST2FABCR è un altro modello ad alto tasso tecnologico, impreziosito da scelte estetiche in puro stile vintage. Lo sportello bombato color crema, infatti, dà accesso ad una macchina automatica ed efficiente, forte di nove programmi di lavaggio che traggono vantaggio dal sensore di rilevazione del livello di sporco. In conclusione, abbiamo scelto un modello top di gamma da incasso dalle linee molto sobrie. La Bosch SMV88UX36E lavora in modo eccellente, lavando fino a 13 coperti e consumando pochissimo.

Storia breve della lavastoviglie

lavastoviglie da incasso
La lavastoviglie ha alle spalle più di cento anni di storia. Dopo gli esperimenti piuttosto fallimentari di metà ’800, bisogna attendere il 1886 per veder nascere il primo rudimentale modello di lavastoviglie davvero funzionante. Il merito è dell’inventrice statunitense Josephine Cochrane che, aiutata dal meccanico George Butters, brevetta la prima macchina capace di sfruttare la pressione dell’acqua per la pulizia dei piatti. Nel 1924 l’inglese William Howard Livens inventa una lavastoviglie domestica provvista di molte delle funzioni attualmente disponibili. Mentre la prima lavastoviglie europea dotata di motore elettrico vede la luce nel 1929 su spinta dell’azienda tedesca Miele, ancora oggi leader del mercato degli elettrodomestici. Al pari dell’aspirapolvere, però, occorre attendere il Secondo Dopoguerra per assistere al boom commerciale della lavastoviglie. Fra le varie curiosità legate all’elettrodomestico, ce n’è una davvero stramba. Oltre che come strumento per il lavaggio, infatti, c’è chi utilizza la lavastoviglie per cucinare. Impiegando contenitori ermetici e ben sigillati, infatti, tranci di pesce, verdure, frutta e carne battuta beneficiano di una cottura costante a bassa temperatura che conferisce loro notevole morbidezza e gusto. Il merito è, soprattutto, dei lavaggi con temperatura compresa fra i 50 ed i 70 gradi.

I componenti principali della lavastoviglie

Le migliori lavastoviglie in commercio sono un vero e proprio concentrato di elettronica e meccanica. Grazie alla presenza di un motore elettrico, la lavastoviglie è in grado di riscaldare l’acqua prelevata direttamente dall’impianto idrico e spruzzarla ad alta pressione sui piatti. Durante le diverse fasi del lavaggio vengono prelevati da apposite vaschette il detersivo, il sale e il brillantante, tutti prodotti utili a sciogliere lo sporco, ridurre il calcare dell’acqua e limitare gocce e residui sulle stoviglie pulite. La pompa è un elemento fondamentale della lavastoviglie, perché si occupa del prelievo e dello scarico dell’acqua grazie a sistemi di chiusura e apertura automatizzata delle valvole. La componentistica elettronica è opportunamente separata dallo spazio di alloggiamento dei cestelli per il lavaggio, dotato di chiusura ermetica e di svariati rivestimenti per aumentare l’isolamento e ridurre il rumore del motore. In base al modello scelto, la lavastoviglie può contare su programmi semplici o funzioni evolute. Al secondo gruppo appartiene, ad esempio, l’emettitore di ioni negativi che elimina i cattivi odori. Mentre la pietra naturale zeolite è in grado di convertire l’umidità in calore favorendo un’asciugatura ecologica. Infine, alcune macchine integrano sistemi di addolcimento dell’acqua per limitare ulteriormente la formazione del calcare.

Funzionamento della lavastoviglie e sistemi di sicurezza

Non appena avviata, la lavastoviglie incamera l’acqua grazie alla pompa di carico collegata all’impianto idrico. Una volta riscaldata mediante una resistenza elettrica, l’acqua incorpora il detersivo liquido presente nella vaschetta o lo scioglie se è in forma di tabs. In entrambi i casi, la soluzione viene spinta verso gli irroratori posizionati sulla parte superiore e inferiore dell’elettrodomestico. Il lavaggio vero e proprio avviene grazie alla pressione con la quale questi ultimi, roteando, spingono il detergente sulle stoviglie, rimuovendo lo sporco. L’apposita pompa di scarico si occupa di far defluire l’acqua sporca nelle fognature e, dopo un breve intervallo, la lavastoviglie si rifornisce nuovamente di acqua pulita e riscaldata per la fase di risciacquo senza detersivo. Scaricata anche l’acqua del risciacquo, la lavastoviglie provvede ad aumentare il calore dell’aria o ad azionare un’apposita ventola per l’asciugatura. Ogni azione compiuta dall’elettrodomestico avviene secondo sistemi e programmi di lavaggio ben precisi. 

Avendo a che fare contemporaneamente con acqua e corrente elettrica, è indispensabile che tutte, e non solo le migliori lavastoviglie presenti sul mercato, siano dotate di efficienti sistemi di sicurezza. Il dispositivo antiallagamento (elettrico o meccanico) consente la raccolta dell’acqua e il blocco del flusso in caso di funzionamento anomalo o perdite. Mentre il sistema di antisurriscaldamento è in grado, mediante un termostato, di verificare che le resistenze elettriche non generino troppo calore, sforando i parametri predefiniti. Grazie ad un sistema antitrabocco, poi, la lavastoviglie mette immediatamente in funzione la pompa di scarico qualora i livelli d’acqua dovessero risultare troppo elevati. In modo analogo, un dispositivo salvagocce si occupa di raccogliere nella vasca antiallagamento eventuali perdite provenienti dal tubo di carico, nel caso in cui la pressione dell’acqua risulti superiore al livello normale. Anche lo sportello, infine, è provvisto di un apposito sistema di blocco durante il lavaggio, per scongiurare malaugurati allagamenti.

Tipologie di lavastoviglie a confronto

Non tutte le cucine sono uguali. I produttori lo sanno bene e, per far fronte ai vari scenari d’uso, costruiscono modelli di lavastoviglie con design, misure e forme differenti. La lavastoviglie più comune nelle nuove abitazioni è la lavastoviglie da incasso, spesso inserita in fase di progettazione della cucina e dotata di rivestimento coerente con lo stile della mobilia. Totalmente indipendente rispetto ai mobili della cucina è poi la lavastoviglie a libera installazione, disponibile anche in versione slim. Mentre i modelli da appoggio vantano misure ultracompatte e possono essere posizionati anche sopra il piano della cucina. Ecco di seguito, il nostro approfondimento sulle principali tipologie di lavastoviglie in commercio.

Lavastoviglie da incasso 
Le lavastoviglie da incasso  sono le più vendute in assoluto. Si installano in un apposito vano della cucina regalando all’intero ambiente sobrietà e ordine. Una lavastoviglie da incasso completamente integrata è una lavastoviglie a scomparsa totale, dotata di sportello rivestito da un pannello coerente col design della cucina. La programmazione viene gestita tramite un display e comandi posti sul bordo superiore dello sportello, che diventano inaccessibili quando quest’ultimo è chiuso o l’elettrodomestico è in funzione. In assenza di display visibile, la fine del ciclo è sempre annunciata da un segnale acustico. Mentre i modelli più evoluti proiettano sul pavimento una luce di avviso. A fianco dei modelli a scomparsa totale, non mancano lavastoviglie ad incasso con frontalino a vista. In questo caso, display e comandi sono accessibili anche in fase di lavaggio.

Lavastoviglie a libera installazione
La lavastoviglie a libera installazione è pensata per essere posizionata in qualsiasi angolo della cucina, vincolando l’installazione alla sola disposizione degli attacchi di luce e acqua. Non dovendo essere incassata e nascosta dietro un pannello, è rivestita sui fianchi con il materiale utilizzato per lo sportello. Pannello dei comandi e display sono sempre ben visibili, mostrando in tempo reale lo stato del programma in esecuzione. A livello di design, il mercato offre prodotti molto semplici e spartani ma anche modelli dalle linee curate ed eleganti. E una lavastoviglie freestanding è la soluzione perfetta per chi intenda inserire l’elettrodomestico in una casa già arredata, senza stravolgere il volto estetico e funzionale della cucina. 

Lavastoviglie da appoggio
Scherzosamente detta “lavastoviglie da single”, la lavastoviglie da appoggio è un elettrodomestico dalle misure estremamente compatte, ideale per il lavaggio di piccole quantità di piatti, bicchieri e posate. Pensata per ambienti dalle dimensioni contenute, può essere appoggiata su qualunque ripiano, mobile o superficie libera, occupando un volume di spazio di poco superiore a quello necessario per un forno a microonde. Chi vive in un monolocale e impiega quotidianamente poche stoviglie troverà molto vantaggiosa la lavastoviglie da appoggio, strumento adatto anche ad una seconda casa.

Dimensioni e capacità interna

Alcune normative europee hanno regolamentato nel tempo le dimensioni degli elettrodomestici più comuni. Una lavastoviglie standard è larga 60 cm e risulta perfetta per le necessità di una famiglia numerosa che la utilizzi quotidianamente. Di tipo slim, invece, è la lavastoviglie larga 45 cm ed è la scelta ideale per un single o una coppia. Il numero di coperti lavabili è inferiore rispetto a quello di una lavastoviglie standard, ma la minore capacità coincide con un ingombro ridotto e consumi di acqua ed energia elettrica più contenuti. Le lavastoviglie mini, anche dette lavastoviglie da appoggio vantano misure considerevolmente ridotte in termini di altezza e profondità rispetto alle tipologie standard e slim. Parliamo delle lavastoviglie più compatte in commercio, pensate per essere utilizzate facilmente anche in spazi ristretti per il lavaggio di piccoli carichi. La capacità è un fattore strettamente correlato alle dimensioni della lavastoviglie e si misura in numero di coperti che l’elettrodomestico è in grado lavare ad ogni ciclo. Valutare la capacità di carico di una lavastoviglie sulla base delle reali esigenze è fondamentale per ottimizzarne l’ingombro ed i consumi. La capacità di una lavastoviglie dipende anche dall’organizzazione dello spazio interno concepita dal produttore, oltre che dal numero di cestelli presenti. Se i modelli standard prevedono due cestelli (superiore e inferiore), oggi non mancano lavastoviglie in grado di accoglierne un terzo. Una lavastoviglie da 12 coperti monta di solito due cestelli. Quando i cestelli salgono a tre, la capienza della lavastoviglie può anche raggiungere i 16 coperti. Il merito è, soprattutto, di un cassetto interamente dedicato alle posate che sostituisce il tradizionale cestino rimovibile, liberando spazio nel piano inferiore.

Sistemi di lavaggio e programmi base

Nell'ampio panorama di offerte di lavastoviglie, è possibile individuare quattro sistemi di lavaggio principali. Il sistema di lavaggio alternato prevede che l’acqua venga indirizzata dagli irroratori alternativamente verso il cestello superiore e quello inferiore. Con il lavaggio a impulsi, invece, la pressione e l’angolazione dei getti d’acqua variano in base al tipo di lavoro che l’elettrodomestico dovrà svolgere. Ammorbidire o eliminare con decisione lo sporco dalle stoviglie, infatti, non richiederà la stessa pressione.
I modelli con sistema di lavaggio traslante, poi, sfruttano un braccio mobile posto nella parte inferiore per spostare gli irroratori e raggiungere ogni angolo della lavastoviglie. Mentre il lavaggio orbitale conta su due irroratori sovrapposti che, roteando, spingono l’acqua sulle stoviglie in modo deciso. In merito ai programmi di lavaggio disponibili, le differenze principali riguardano la temperatura dell’acqua (compresa fra i 50 ed i 70 gradi) e la durata del ciclo. Ma non mancano combinazioni di risparmio energetico ed ottimizzazione dei consumi di acqua e corrente (Nel Magazine di Trovaprezzi.it, Le migliori lavastoviglie per risparmiare acqua ed energia). Senza contare i programmi di ammollo, risciacquo e mezzo carico. Le migliori lavastoviglie sul mercato, infine, montano sensori speciali che, in base al livello di sporco, scelgono automaticamente i programmi di lavaggio da avviare. 

Funzioni speciali e controlli evoluti

Il movimento meccanico delle moderne lavastoviglie è avviato e gestito da una sofisticata scheda elettronica. Ma l’evoluzione tecnologica delle lavastoviglie è palesata anche da funzioni speciali e comandi di nuova concezione. I display led retroilluminati, ad esempio, mostrano simboli e cifre che identificano le diverse fasi del ciclo di lavaggio. Mentre alcuni modelli di lavastoviglie presentano eleganti pannelli touchscreen in alternativa ai tradizionali pulsanti. Un’altra funzione avanzata particolarmente preziosa è il delay timer, ovvero la possibilità di far partire automaticamente il programma di lavaggio desiderato ad un orario preciso. In questo modo, sfruttando le fasce con un costo ridotto della corrente (come, ad esempio, sera e notte), si ha la possibilità di risparmiare significativamente in bolletta. Negli ultimi anni, infine, sono comparse sul mercato le lavastoviglie Wi-Fi,come il modello Miele G 7560 SCVi, interamente controllabili a distanza tramite smartphone o tablet. Sfruttando apposite app disegnate specificamente dalle varie aziende produttrici, è anche possibile ricevere in tempo reale dati sui consumi e su eventuali malfunzionamenti. Ma anche consigli d’uso e reminder legati alla manutenzione dell’elettrodomestico.

I consumi della lavastoviglie

etichetta energetica lavastoviglie
Obbligatoria per tutti gli stati membri dell’Unione Europea, l’etichetta energetica della lavastoviglie contiene una serie di informazioni specifiche sull’elettrodomestico, suddivise in sezioni. Anche chiamata energy label, ha subìto un recente ammodernamento volto a renderla di più semplice lettura. Ma l’entrata in vigore delle nuove etichette energetiche avvenuta il primo marzo 2021, intende anche uniformare i criteri di calcolo, individuando una corrispondenza fra le classi energetiche di differenti elettrodomestici. Vediamo di seguito quali informazioni contiene:

Prodotto, produttore e QR code
La prima sezione racchiude i dati identificativi dell’apparecchio, fra cui il codice seriale del modello ed il nome del produttore. Sul fianco destro, inoltre, campeggia il QR code, una delle novità introdotte dall’ultima revisione. Scansionando il codice con lo smartphone, avremo accesso all’etichetta in versione digitale, potendo così leggerla in qualsiasi momento senza sforzo. In più, sarà possibile visionare i dati del database EPREL, contenente svariate informazioni sugli elettrodomestici, come ad esempio la reperibilità dei pezzi di ricambio.

Classe di efficienza e consumi energetici
La parte centrale è il cuore dell’etichetta perché mostra, attraverso delle lettere, la classe di efficienza energetica del prodotto, partendo dalla G per arrivare alla A. Man mano che ci spostiamo verso la lettera A, la lavastoviglie si fa più “green”, abbassando i consumi e mostrandosi più rispettosa dell’ambiente. Appena sotto, l’etichetta riporta il consumo elettrico dell’elettrodomestico, espresso in kWh (kilowattora) e calcolato sulla base di 100 cicli di lavaggio con programma ECO. Oggi, le lavastoviglie di ultima generazione consumano anche meno di 1 kWh per lavaggio, grazie al perfezionamento dei programmi e all’efficienza dei componenti interni. 

Informazioni aggiuntive
Nella parte inferiore dell’energy label, infine, trovano posto alcune utili informazioni aggiuntive, sempre relative ad un singolo ciclo svolto impostando il programma di lavaggio ECO. Si parte con il numero di coperti che la lavastoviglie riesce a lavorare per proseguire con il consumo medio espresso in litri. Nel secondo caso, gli apparecchi più recenti, impiegano mediamente 10-15 litri d’acqua per ogni lavaggio, un valore straordinario se si pensa che qualche anno fa le lavastoviglie ne consumavano anche 50. Il terzo pittogramma, invece, corrisponde alla durata del lavaggio. Anche il livello di rumorosità è una variabile chiave sempre specificata nell’energy label. Ma di questo argomento tratteremo approfonditamente nel paragrafo successivo.

Il fattore rumorosità

A differenza di elettrodomestici intrinsecamente rumorosi, come la lavatrice o l’aspirapolvere, le migliori lavastoviglie in offerta sul mercato sono generalmente molto silenziose e poco fastidiose per le nostre orecchie. Le migliorie messe in atto oggi per limitare le emissioni acustiche tracciano una linea di demarcazione netta rispetto ai modelli di qualche anno fa. Il tutto grazie all’impiego di rivestimenti fonoassorbenti perfezionati e all’ottimizzazione del circuito idraulico. Le lavastoviglie più silenziose in commercio sono in grado di emettere anche meno di 45 dB (decibel), un livello di rumorosità paragonabile a quello che si percepisce in una biblioteca. Come per tutti i parametri, la rumorosità di una lavastoviglie acquisisce più o meno importanza in base alle esigenze specifiche dell’utilizzatore. La scelta di un modello particolarmente silenzioso è vivamente consigliata per chi intenda programmare la lavastoviglie e farla lavorare di notte. Mentre chi andrà ad impiegare l’elettrodomestico nelle ore diurne avrà meno preoccupazioni in tal senso. Specie se la lavastoviglie è installata in un ambiente ampio, capace di disperdere il rumore in modo naturale. Data l’importanza di questo indicatore, il fattore rumorosità è sempre specificato nell’energy label della lavastoviglie. Posto nell’angolo destro inferiore, è associato al pittogramma di uno speaker acceso. Due sono i modi per esprimere il livello di emissioni acustiche della lavastoviglie: un valore numerico in decibel ed una classe di rumore aereo compresa fra le lettere D e A.

Installazione della lavastoviglie: gli allacci di luce e acqua

La lavastoviglie, al pari della lavatrice, è un elettrodomestico all’apparenza semplice che, però, cela un funzionamento piuttosto complesso. Per comodità d’utilizzo e maggiore semplicità di installazione, ogni tipo di lavastoviglie, che sia una lavastoviglie slim, come Miele G 4620 SC, oppure una lavastoviglie da incasso, come Bosch SMV40D70EU, va montata in corrispondenza del lavandino della cucina. Tre sono gli allacci di cui la lavastoviglie ha bisogno: una presa di corrente per l’alimentazione elettrica, un impianto idrico per rifornirsi d’acqua e un impianto fognario per scaricarla una volta terminato il ciclo di lavaggio. L’intervento di un idraulico competente per la predisposizione di questi attacchi è sempre indispensabile. E sulla base del posizionamento di prese e tubi, è necessario fare calcoli precisi riguardo alla collocazione e all’incasso dell’elettrodomestico. Nelle abitazioni un po’ datate e prive degli attacchi a muro progettati appositamente per la lavastoviglie, è possibile installarla lo stesso sfruttando il sifone del lavandino per lo scarico dell’acqua sporca. Il tutto sempre previo sopralluogo da parte di tecnici qualificati. 

Manutenzione della lavastoviglie e consigli d’uso

Avendo a che fare con grasso, sporco e residui di cibo, ogni tipo di lavastoviglie (che sia una lavastoviglie da incasso oppure una lavastoviglie a libera installazione) richiede periodiche operazioni di pulizia e manutenzione che limitino guasti, malfunzionamenti e presenza di cattivi odori. Oltre alla pulizia regolare del filtro, almeno una volta al mese consigliamo di eseguire un lavaggio a vuoto ad alta temperatura, utilizzando le normali pastiglie da lavastoviglie. In alternativa è possibile fare ricorso a prodotti naturali. Il sale da lavastoviglie, ad esempio, è un potente anticalcare, mentre aceto, limone e bicarbonato sono ottimi per eliminare grassi, incrostazioni e residui dalle pareti e dai componenti della lavastoviglie. I modelli più moderni sono dotati di spie e sensori che segnalano eventuali ostruzioni agli ugelli degli irroratori, che, in ogni caso, è bene controllare visivamente di tanto in tanto. Inoltre, gli esperti sconsigliano di lasciare la lavastoviglie inutilizzata per un periodo superiore alle due settimane, onde evitare l’accumulo eccessivo di calcare. Grazie alle molteplici funzioni e all’impiego dei migliori detersivi per lavastoviglie, l’elettrodomestico si presta al lavaggio di un gran numero di oggetti, anche non strettamente legati al mondo della cucina. Giocattoli, spugne, rasoi, pennelli: ecco qualche esempio. Parlando di bicchieri di cristallo, invece, l’attenzione è d’obbligo. Sebbene tutte le lavastoviglie prevedano almeno un programma specifico, la corretta disposizione di calici e bicchieri nel cestello è la chiave per evitare malaugurate rotture. Anche cucchiai e taglieri di legno rischiano di rovinarsi se lavati troppo spesso in lavastoviglie. E lo stesso vale per le lame dei coltelli di pregio, per cui è consigliata una delicata pulizia a mano. Infine, a causa dell’elevata pressione dei getti d’acqua, piatti dipinti a mano, pentole antiaderenti o accessori in ottone potrebbero rovinarsi in lavastoviglie, perdendo colori, rifiniture e patine protettive.
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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