Da diversi anni i consumi e tutti gli aspetti legati alla sostenibilità, sono diventati di primaria importanza nella valutazione di acquisto degli elettrodomestici. Le aziende produttrici si sono impegnate per offrire apparecchi sempre più efficienti e con consumi sempre più ridotti, in modo da avere un impatto più basso sull’ambiente e sulle bollette dei consumatori! Introdotta nell’Unione Europea nel 1995, nel 1998 in Italia è diventata obbligatoria l’etichetta energetica, che contiene informazioni importanti riguardo le prestazioni, le caratteristiche e i consumi dei diversi elettrodomestici.
Con le continue innovazioni tecnologiche e soprattutto vista l’urgenza di trovare soluzioni al disastro climatico che stiamo vivendo, l’Unione Europea ha deciso di aggiornare le etichette energetiche, introducendo una nuova scala di valutazione. Che cosa cambierà? E da quando? Come dovremo leggere la nuova classificazione? Scopriamolo in questo articolo.
La nuova etichettatura energetica nasce dall’esigenza di fare chiarezza nella mente dei consumatori: secondo l’Unione Europea, infatti, il sistema di tripla A non ha aiutato nell’acquisto di dispositivi a minor consumo energetico, anzi ha creato confusione nei consumatori, che hanno difficoltà a scegliere prodotti più ecologici e sostenibili. Man mano che progredivano le innovazioni tecnologiche, la classe A+++ non era più sufficiente a indicare l’effettiva efficienza dei prodotti: sono state introdotte allora diciture come “A+++-30%”, decisamente poco chiare e incoerenti con l’etichetta, che continuava a riportare solo la sigla A+++. I consumatori non riuscivano più a percepire il reale vantaggio di acquistare un elettrodomestico piuttosto che un altro.
Alla luce di tutto questo, l’Unione Europea ha deciso di proporre una nuova classificazione e ha aggiornato il sistema di etichettatura energetica. Ecco che cosa cambierà.
Ci sono alcune novità che saltano subito all’occhio guardando una nuova etichetta energetica.
In questo modo, le etichette dovrebbero offrire una maggiore trasparenza e una più semplice leggibilità per il consumatore finale. L’Unione Europea ha già dichiarato che le classi più elevate saranno volutamente lasciate vuote per incentivare i produttori a investire nell’innovazione tecnologica e nella sostenibilità dei propri elettrodomestici. Per esempio, un frigorifero attualmente in classe A++ potrebbe ritrovarsi in classe C.
Secondo la normativa della Commissione Europea, il passaggio alla nuova classificazione avverrà infatti per gradi in modo da dare il tempo alle case produttrici di organizzarsi con i nuovi parametri. Dal 1 marzo 2021 la nuova etichetta energetica diventa obbligatoria su tutti gli elettrodomestici venduti nei negozi fisici e online. I modelli con la vecchia etichettatura potranno comunque essere venduti fino al 30 novembre 2021, così da permettere ai rivenditori di smaltire i prodotti già in loro possesso: dal 1 dicembre 2021 sarà vietato vendere elettrodomestici che riportano la vecchia etichetta energetica.
La nuova normativa è obbligatoria in tutti i paesi membri dell’Unione Europea e anche per alcuni paesi extra UE come Norvegia e Svizzera.
Ecco quali apparecchi saranno coinvolti dal cambiamento dell’etichetta energetica.
Inoltre, anche le sorgenti luminose (ossia le lampadine) dovranno riportare la nuova etichetta ma a partire dal 1 settembre 2021.
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