Se lo scenario di una casa intelligente appariva fino a qualche anno fa un concetto astratto, e quasi impossibile da applicare nella vita reale, oggi la sua realizzazione appare più che mai concreta e allo stesso tempo accessibile.
Bastano difatti uno speaker con assistente virtuale integrato ed una lampadina connessa, con una spesa complessiva di circa 40 euro, per iniziare a costruire il proprio ecosistema smart casalingo e sperimentarne i vantaggi.
Va precisato che tutti i dispositivi devono essere connessi alla stessa rete Wi-Fi per poter dialogare, inoltre è importante scegliere device che utilizzino il medesimo sistema di comunicazione al fine di gestire la smart home senza intoppi.
In questa guida spiegheremo come muovere i primi passi nella creazione di un ecosistema smart, le principali regole da seguire e quali sono i dispositivi essenziali per rendere intelligente ogni ambiente della casa.
Il metodo più semplice per dare il via ad un sistema casalingo intelligente è quello di dotarsi di uno smart speaker. Amazon, Google e Apple offrono una serie di soluzioni, pensate per tutte le tasche, con cui compiere in modo agevole il primo passo verso un ecosistema smart.
Tra gli speaker attualmente più diffusi troviamo l’Amazon Echo Dot di 4° generazione, con a bordo l’assistente Alexa, e il Google Nest Mini, che adopera il noto assistente di Google.
La perfetta integrazione dei rispettivi assistenti virtuali permette anche agli utenti meno esperti di cimentarsi da subito con i comandi vocali, accedendo ad un universo di funzioni tutte da scoprire. Lo smart speaker è difatti in grado di assumere il ruolo di centro di controllo della smart home, da cui poter gestire tutti i dispositivi connessi che andranno man mano ad aggiungersi in casa.
Con la voce si potrà, ad esempio, dire alle luci di accendersi o spegnersi, attivare il termostato e controllare la temperatura di un ambiente, riprodurre sul TV un film o la serie preferita, alzare o abbassare le tapparelle e così via.
Se, invece, in casa si intendono installare dispositivi di videosorveglianza il nostro consiglio è di rivolgersi ad uno smart display. Questi device aggiungono alle funzioni di uno smart speaker la comodità di uno schermo da cui poter osservare le immagini della videocamera di sicurezza o del videocitofono.
Ne sono un valido esempio l’Amazon Echo Show 8, con display da 8 pollici e assistente virtuale Alexa, oppure il Google Nest Hub di seconda generazione, con schermo touch da 7 pollici e tutti i servizi Google a bordo.
Ottenere un sistema di illuminazione intelligente in un ambiente specifico o in tutta la casa richiede pochi sforzi. Il primo step consiste nel dotarsi di lampadine connesse, in grado cioè di comunicare con la rete Wi-Fi e di rispondere ai comandi di un assistente vocale come Google, Alexa o Siri.
Philips è tra i leader del settore grazie alla linea di illuminazione smart Philips Hue, in grado di offrire compatibilità con tutti e tre i sistemi citati. Per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo consigliamo il Philips Hue White Starter Kit che include anche l’hub necessario per collegare fino a 50 lampade.
Un’alternativa più economica può essere costituita dalle lampadine intelligenti V-TAC, in vendita singolarmente e compatibili con l’assistente di Google e Alexa.
Dopo aver connesso le lampade alla rete Wi-Fi sarà possibile chiedere all’assistente virtuale di accendere o spegnere le luci senza dover ricorrere al classico interruttore. In più si potrà stabilire l’intensità dell’illuminazione di una stanza, regolare la luce su calda o fredda, impostare un orario di accensione e spegnimento automatico.
Le videocamere smart possono aumentare il livello di sicurezza di un’abitazione. Grazie alla possibilità di connettersi alla rete Wi-Fi sono in grado di mostrare le immagini di ciò che accade in una zona della casa direttamente sullo smartphone, collegato da remoto, su uno smart display o sul TV.
Basterà chiedere a Google o Alexa di inquadrare la cucina, l’ingresso o il garage per controllare la situazione in tempo reale. È possibile anche ricevere una notifica quando viene rilevato un movimento, attivando la funzione dedicata, o utilizzarle come sistema di monitoraggio se si lasciano da soli degli animali in casa.
L’installazione è immediata, grazie all’assenza di fili eccetto quello di alimentazione, mentre la configurazione avviene in pochi passaggi tramite app.
Tra le soluzioni per esterno segnaliamo la Google Nest Cam Outdoor, che può essere adoperata anche con Alexa, mentre se si cerca una videocamera da mettere all’interno la nostra scelta ricade sulla performante Netatmo Welcome, dotata di riconoscimento facciale.
Grazie ad un ecosistema smart ben strutturato è possibile avere maggiore controllo sul sistema di riscaldamento domestico e, di conseguenza, di risparmiare energia. Per farlo è necessario dotarsi di una serie di dispositivi specifici, che includono termostato e valvole termostatiche intelligenti.
Attraverso un termostato smart è infatti possibile tenere sempre sotto controllo, anche da remoto, la temperatura ambientale e regolarla all’occorrenza. Grazie ai comandi vocali si può chiedere all’assistente virtuale di alzare o abbassare la temperatura, di spegnere il riscaldamento o di accenderlo ad un orario prestabilito.
Utilizzando una valvola termostatica intelligente, invece, il controllo ambientale può essere effettuato sul singolo termosifone. Il dispositivo dialoga difatti con il termostato e con l’intero sistema smart domestico permettendo di scegliere in quale ambiente disattivare il riscaldamento.
In questo modo si evita uno spreco energetico riscaldando, ad esempio, stanze che non si utilizzano. Tra i produttori specializzati in questo settore segnaliamo Netatmo, con kit all-inclusive e dall’installazione rapida, e Tado, che propone una linea completa di dispositivi dedicati all’efficienza energetica casalinga.
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