Cosa è importante sapere
- Google continua a innovare il mercato degli smart speaker con proposte sempre originali
- La gamma di prodotti del brand viene continuamente aggiornata grazie a un rapido cambio generazionale tra i vari dispositivi
- I device Google offrono un'ottima esperienza sonora e due possibili modalità di interazione: via voce e attraverso gli schermi touchscreen
- Tra i punti di forza dei diffusori Google ci sono la possibilità di utilizzo dei comandi vocali, la totale interazione con l’ecosistema software del marchio e prezzi competitivi
Perché acquistare i diffusori Google?
Dalla compagnia che più di altre ha cambiato il modo di organizzare e ricercare informazioni, era lecito attendersi un approccio originale al mondo dell’audio. E Google, anche in questo ambito, non ha tradito le attese. La sua offerta di diffusori wireless e smart display comprende oggi prodotti in grado di coprire tutte le possibili esigenze di ascolto di un pubblico sempre più esigente. Perché la fruizione di musica e contenuti multimediali in genere è diventata più interattiva, soggettiva, immediata. Tutti termini che è facile associare ad alcuni degli speaker di maggior successo della casa di Menlo Park. A cominciare da Google Nest Mini, il prodotto più semplice della linea, ma probabilmente il più significativo perché include in sé tutti i pilastri dell’offerta audio dell’azienda: interattività, supporto ai comandi vocali, un gran numero di funzioni sempre aggiornate. E alla base, come sempre, una configurazione audio capace di far godere appieno delle proprie canzoni preferite in ambiente domestico. L’ideale, in altre parole, per vivere la musica liquida nel modo più personale possibile.
Un ecosistema completo: le caratteristiche dei diffusori Google
Uno dei segreti del successo dell’offerta di diffusori Google coincide con la capacità di saper unire hardware e software. Forte della sua esperienza nello sviluppo di soluzioni software di successo (prime tra tutte il sistema operativo Android), l’azienda può proporre oggi un vero e proprio ecosistema composto da prodotti che rispondono a differenti necessità. Apparecchi come Google Nest Audio, così, nascono per valorizzare le playlist create sulle maggiori piattaforme di streaming audio online. Un dispositivo pensato per una fruizione rapida della musica, ma capace di fornire un sound di prima qualità. Allo stesso tempo, ecco device come Google Nest Hub (seconda generazione). Uno smart display da 7 pollici con driver da 43,5 mm in grado non solo di offrire un'esperienza sonora di ottimo livello, ma anche di proporre tutta la comodità di uno schermo touchscreen. Un prodotto che rappresenta la diretta evoluzione dell’originale Google Nest Hub. Questa dinamica di avvicendamento tra modelli viene ripetuta con la maggioranza dei diffusori Google, a dimostrazione della continua evoluzione dell’offerta audio della compagnia. Anche le dimensioni giocano un ruolo di prima importanza. Ad apparecchi piuttosto generosi con le dimensioni, si accompagnano device molto più compatti. Ancora una volta si tratta di prodotti pensati per soddisfare esigenze diverse, ma con un denominatore comune, ovvero quello legato alla proposta di una resa sonora più che adeguata all’ascolto di contenuti multimediali di diverso tipo. Dagli audiolibri ai video su Youtube, passando per le playlist del momento su Spotify.
Tutti le funzioni di Google Assistant al proprio servizio
All’interno dell’offerta di smart device Google, una parte molto importante è recitata dal software. Ben lontani dall’essere solo dei semplici speaker bluetooth, gli apparecchi audio proposti da Big G offrono un numero particolarmente elevato di funzioni. La ricerca di informazioni – vero motore del business di Google – riveste un ruolo centrale. In pochi attimi è possibile ottenere aggiornamenti su meteo, traffico e cronaca. Allo stesso tempo, è semplice impostare promemoria, puntare la sveglia, impostare una routine di operazioni da effettuare nel giorno e nell’ora stabiliti. Queste e molte altre operazioni possono essere svolte sostanzialmente in due modi: con la voce o con le mani. Nel primo caso, il raffinato sistema di riconoscimento vocale di Google consente di interagire con i device audio semplicemente pronunciando pochi, semplici comandi preceduti dalle formule "Ok, Google" o "Hey Google". È questo il caso di dispositivi come lo speaker Google Nest Mini, che grazie ai suoi microfoni a lungo raggio è in grado di riconoscere i suoni emessi a lunga distanza. Nei prodotti dotati di schermo, l’esperienza invece ricalca – seppur in modo semplificato – quanto proposto da un moderno tablet. Utilizzando il touchscreen, infatti, è possibile gestire opzioni, ricercare video, oppure controllare gli altri device smart connessi alla rete domestica (ad esempio telecamere wireless). Cambia pure il feedback ricevuto. Non più solo le parole dell’assistente vocale, ma anche immagini e video. Ecco quindi che, partendo dalla semplice funzione di riproduzione di musica, gli smart speaker Google espandono il loro ruolo all’interno dell’offerta di intrattenimento domestico, proponendo una maniera nuova e originale di vivere i contenuti multimediali.
Il prezzo dei diffusori Google
I device audio Google sono tutt’altro che apparecchi costosi e difficilmente accessibili. Anche i dispositivi più sofisticati, infatti, rientrano in una fascia di prezzo vicina alle possibilità economiche di una larga fetta di pubblico. Alla base dell’offerta rientrano i modelli di smart speaker sprovvisti di schermo, acquistabili per meno di € 30. Dispositivi ideali per chi vuole soprattutto ascoltare musica in modo immediato e veloce. Salendo di prezzo, intorno ai € 50, si incontrano ancora prodotti dedicati alla riproduzione sonora, ma dotati di una configurazione hardware superiore. Come Google Home, munito di due altoparlanti dinamici da due pollici. Scorrendo le varie opzioni del catalogo si arriva ai modelli con touchscreen, con un costo di poco superiore ai € 60. Anche in questo caso, il prezzo è tutt’altro che proibitivo, a dimostrazione della volontà dell'azienda di rendere questi prodotti il più possibile accessibili. Un altro fattore da tenere in considerazione è il costante rinnovamento del catalogo. Alcuni dei device disponibili oggi costituiscono la seconda o terza iterazione di apparecchi introdotti solo qualche anno fa. Questa dinamica fa sì che i prezzi siano spesso fluidi. In altre parole, i diffusori audio e gli smart speaker che oggi rappresentano il meglio della proposta commerciale della compagnia domani potrebbero essere rimpiazzati, con un conseguente abbassamento di prezzo. A tutto vantaggio, ancora una volta, di chi vuole ascoltare musica in modo immediato e innovativo.