Android è senza dubbio il sistema operativo per smartphone più diffuso al momento. Ciò è possibile grazie alla presenza di smartphone di diverse fasce di prezzo e che ormai riescono a offrire prestazioni degne di nota con pochissime rinunce. Tuttavia, è sempre possibile migliorare l’esperienza d’uso, agendo su alcune specifiche impostazioni che permettono di disabilitare alcune applicazioni e servizi senza i quali non solo evitate di sprecare risorse, ma riuscite ad avere maggiore potenza quando serve.
Sebbene alcuni smartphone offrano funzioni specifiche per migliorare le prestazioni, o il consumo della batteria (come la modalità Stamina sul Sony Xperia XZ3), la guida cercherà di spiegare le azioni da compiere in modo da poter permettere a chiunque di poter trarne beneficio.
Ogni azienda produttrice di smartphone, può avere diversi accordi che portano all’installazione di alcune applicazioni sullo smartphone. Queste applicazioni, se in alcuni casi possono essere utili, in molti altri casi risultano superflue. È dunque opportuno disattivarle o se possibile disinstallarle, tramite le impostazioni.
Per farlo, la procedura è la medesima sia che abbiate uno smartphone entry level come lo Xiaomi Mi A2 Lite, sia un top di gamma come il Samsung Galaxy S10 plus. Recatevi nelle impostazioni del vostro smartphone e cercate la voce “Applicazioni”. Fatto ciò avrete a disposizione un elenco con tutte le applicazioni installate. Individuate quelle superflue, cliccateci e poi selezionate “Disattiva” o “Disinstalla” a seconda dei casi. Sul Xperia XZ3 di Sony, per esempio, l’applicazione Facebook è installata di default e può essere solo disattivata. In tanti altri casi, un antivirus come AVG può invece essere disinstallato del tutto.
Tale procedura ha un doppio beneficio: tutte le applicazioni, infatti, col tempo tendono ad aggiornarsi e ad accumulare tanti dati che vanno a riempire la memoria del nostro smartphone portando a un progressivo rallentamento. Disattivandole, non solo eviterete di riempire lo spazio di archiviazione con un’applicazione che di fatto non usate, ma eviterete rallentamenti progressivi, soprattutto su smartphone di fascia media e bassa, come il Samsung Galaxy A7.
In questo caso ovviamente molto dipende dalle necessità di ognuno di noi. Se alcuni utenti necessitano di avere solo una decina di applicazioni, molti altri potrebbero superare il centinaio di applicazioni installate. In entrambi i casi però, ci sono alcuni consigli che torna utile applicare. Prima di tutto è bene capire quali applicazioni servono davvero e quali sono quelle indispensabili nell’uso quotidiano. Per esempio, possiamo anche installare dieci giochi diversi sul nostro cellulare, ma se poi non li utilizziamo per un mese tanto vale disinstallarli e scaricarli quando ci serviranno.
Stessa cosa dicasi per le applicazioni social e le varie utility. In questo caso può tornare utile scaricare le versioni Lite delle stesse. Per esempio, l’applicazione Facebook risulta molto energivora in termini di risorse e, anche nel caso di smartphone con un’ottima durata della batteria come il Huawei Mate 20 Pro, si rischia non solo di vedere rallentamenti vari, ma anche un consumo anomalo. Diverso il caso dell’applicazione Facebook Lite. È vero che si rinuncia a qualche caratteristica, ma di base ci permette comunque di vedere la timeline, condividere post e interagire con i nostri amici.
Il risparmio energetico è ormai incluso in tutti gli smartphone. Che si tratti di un Galaxy A9 di Samsung, di un Pixel 3 di Google o di un P20 Pro di Huawei, ogni casa ha ormai il suo risparmio energetico. Certo ogni brand lo personalizza in modo da essere più o meno invasivo. Quando attivo, il risparmio energetico agisce infatti su molti parametri, riducendo la luminosità dello schermo, la frequenza del processore e tanto altro. Ciò ha un impatto deciso sulle prestazioni e sulla fluidità, e si potrebbero notare dei rallentamenti importanti. In molti casi, come per esempio nel Sony Xperia XZ2, il risparmio energetico si attiva di default quando la carica residua scende sotto il 30%. È un’impostazione che si può disattivare, ma a discapito di un consumo maggiore.
Il consiglio è quello di usare il risparmio energetico solo quando serve, ovvero in tutti quei casi in cui è più importante che il cellulare rimanga acceso, piuttosto che avere prestazioni maggiori.
Se state usando il vostro smartphone ormai da qualche anno, ne avete fatto un uso molto intenso, installato e disinstallato centinaia di applicazioni, potrebbe tornare utile effettuare un ripristino ai dati di fabbrica. È certamente una soluzione drastica, in quanto tale operazione andrà a eliminare tutti i dati, le configurazioni, gli account, dal vostro terminale, ma da cui potrete trarre diversi benefici.
A tal proposito, è opportuno fare un backup dei propri dati, e quindi salvare le foto e i video fatti, ma è meglio riconfigurare lo smartphone da zero anziché ripristinare il backup. Il perché è presto detto: il ripristino del backup, andrebbe a reinstallare anche eventuali errori o applicazioni o dati di applicazioni disinstallate, che potrebbero causare rallentamenti.
Per fare un ripristino totale è sufficiente andare nelle impostazioni del proprio smartphone, cercare la voce Backup e Ripristino e cliccare su Ripristino. L’operazione richiederà qualche minuto e, dopo essere stata portata a termine, il vostro smartphone ritornerà come nuovo.
Questi sono solo alcuni tra i tanti consigli che si possono dare per avere sempre le migliori prestazioni dal proprio dispositivo Android. Fare attenzione a quali sono le applicazioni installate, attivare il risparmio energetico solo quando se ne ha bisogno ed eseguire una costante e periodica manutenzione, effettuando anche il ripristino, vi permettono di eliminare e ridurre i file temporanei che vengono generati dal sistema operativo, potendo così trarre sempre il massimo dall’hardware. Ovviamente, se tali procedure possono essere effettuate sporadicamente su un top di gamma come il Samsung Galaxy S10 512GB, su un entry level come lo smartphone Xiaomi Mi A2 Lite sarà opportuno effettuarle più di frequente.
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