Ambienti sani e puliti: guida ai migliori purificatori d’aria

Un valido aiuto per igienizzare e sanificare gli ambienti arriva dai purificatori d’aria. Parliamo, in buona sostanza, di ventilatori che risucchiano l’aria dagli ambienti e, attraverso appositi filtri, la restituiscono più sana. Ripulire l’aria da batteri, polveri, pollini, muffe e fumi nocivi: questo il compito svolto dai migliori modelli in commercio. Nella nostra guida ne abbiamo analizzato il funzionamento, prendendo in considerazione le tante variabili da considerare in fase di scelta e abbiamo raccolto i device più interessanti, suddividendoli in fasce di prezzo.
purificatori d'aria

Come scegliere il purificatore d’aria

Cominciamo dalle basi con le principali variabili di scelta:

Dimensioni della stanza – Per effettuare un acquisto azzeccato è sempre bene rapportare le prestazioni  del purificatore d’aria allo spazio in cui verrà collocato. Dando uno sguardo al valore del flusso d’aria e, se presente, dell’indice CADR, non è difficile scovare la giusta corrispondenza. È inutile, infatti, posizionare un prodotto molto potente in un ambiente angusto, e viceversa. Ne parliamo in una specifica sezione della guida.

Tipologie di filtri – Ecco un altro elemento chiave. I filtri, infatti, sono i principali responsabili del corretto funzionamento del device. Filtro HEPA, antipolvere, ai carboni attivi e ai raggi UV: queste le categorie fondamentali. Nei migliori purificatori d’aria, i filtri vengono posizionati in sequenza e cooperano per bloccare e intrappolare differenti forme di inquinanti.  

Funzioni aggiuntive – Se tutti i modelli offrono il controllo della potenza su almeno tre livelli, solo i più evoluti la gestiscono in modo dinamico, rilevando in presa diretta la qualità dell’aria. Connessi a un’app per smartphone, i purificatori d’aria smart si avviano e controllano anche a distanza. E permettono di analizzare in ogni momento il livello di inquinamento domestico. Non mancano, poi, modelli con a bordo le funzioni deumidificatore e ionizzatore.

Design – Per questo peculiare tipo di prodotto, l’estetica ha un impatto significativo. Nascondere alla vista un purificatore d’aria è impossibile. Meglio, quindi, che sia gradevole da osservare. Fra i prodotti di fascia alta, infatti, non mancano veri e propri oggetti di design capaci di nobilitare l’ambiente in cui si trovano.

Quanto costa un purificatore d'aria?

prezzo migliori purificatori d'aria
Il purificatore d’aria, pur semplice a livello costruttivo e funzionale, racchiude filtri dal prezzo non proprio contenuto. Ci riferiamo, in particolare, al filtro HEPA e a quello a carboni attivi, per non parlare dell’ancora più caro filtro a raggi UV. Per tale ragione, difficilmente troveremo prodotti di qualità a un prezzo davvero stracciato. Entro i 150 euro, è già possibile scovare qualche modello che operi una sanificazione ambientale efficace. Pur abbordabili, questi purificatori si comportano piuttosto bene, peccando solo un po’ in quanto a potenza. Con l’ingresso nella fascia media della categoria, le cose si fanno più interessanti. Il budget massimo sale a 250 euro, assicurando molte possibilità di scelta in più. E le prestazioni tendono a salire di livello, al pari della qualità dei filtri. Ma è anche il design a risultare maggiormente curato. In ultimo, per chi sia alla ricerca dei migliori purificatori d’aria in commercio, è la fascia alta il terreno di caccia perfetto. Stile unico, attenzione in fase di assemblaggio e tanta tecnologia: ecco alcuni elementi comuni ai purificatori d’aria più evoluti, silenziosi e ricchi di funzionalità. Di seguito, abbiamo raccolto e suddiviso in fasce di prezzo il meglio in circolazione.
(Dati aggiornati a maggio 2023 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 150 euro)

Per chi si trovi ad acquistare il primo purificatore d’aria, optare per un modello economico potrebbe essere la giusta soluzione. Se soddisfatti dell’investimento, potremo anche sceglierne un secondo da posizionare in un altro ambiente della casa. Il limite dei modelli entry-level, infatti, riguarda la potenza e la portata del flusso d’aria. Cominciamo da uno dei più economici in assoluto. Per meno di 100 euro, infatti, ci portiamo a casa il DCG Eltronic VEAP72, dotato di un buon filtro HEPA e ben due lampade a raggi ultravioletti. Piccolo e leggero, non si fa mancare il telecomando. Simile nel design cilindrico, il purificatore d’aria Hoover HHP30C011 offre di più in quanto a potenza. Con un CADR di 290 m3/h, infatti, si adatta bene anche ad ambienti fino a 25 mq. Gestibile anche via smartphone tramite la ricca e versatile app hOn, è provvisto di sensori che scansionano e riportano in tempo reale la qualità dell’aria. A chi non voglia rinunciare alla sanificazione operata dai raggi UV, consigliamo anche l’HoMedics TotalClean 5-in-1 UV, un purificatore d’aria completo sotto tutti i punti di vista. Oltre a bloccare a dovere fino al 99.97% di inquinanti, infatti, lavora anche come diffusore di aromi grazie al vassoietto da riempire con gocce di oli essenziali. E concludiamo con uno dei migliori purificatori d’aria di fascia economica. Leitz TruSens Z-2000 è la soluzione perfetta per ambienti davvero generosi, anche fino a 35 mq. Curato nel design, è associato al SensorPod esterno che rileva con grande precisione i livelli di inquinanti. Silenzioso e ricco di funzioni, mette in campo un sistema di filtrazione di tutto rispetto.

Fascia media (da 150 a 250 euro)

Con i prodotti di fascia media, bontà costruttiva e design fanno un passo avanti. I sistemi di filtrazione risultano più efficaci e la parola smart diventa protagonista. Prendiamo, ad esempio, il purificatore d’aria Argo Pury Pro, il cui prezzo si colloca di poco sopra il tetto minimo della categoria. Essenziale per estetica e funzionalità, va al sodo con una tecnologia di filtraggio a tre stadi molto accurata. Gestibile tramite smartphone connesso via Wi-Fi, mette in campo tre pratiche modalità: Auto, Sleep e Turbo. Il tutto per ambienti fino a 45 mq. A chi cerchi ancora più potenza, consigliamo il purificatore d’aria Xiaomi Smart Air Purifier 4 Pro, vero best-buy di fascia media. Anche in questo caso le features intelligenti non mancano. E l’app proprietaria del brand cinese le mette a portata di mano in pochi passaggi. Tagliato a misura di monolocale o piccolo appartamento, si mette in luce in spazi fino a 60 mq. E supporta i comandi vocali. Ancora maggiore è la copertura offerta dal Beurer LR 500, uno dei migliori purificatori d’aria entro i 250 euro. Accattivante nelle forme, opera senza difficoltà anche oltre i 100 mq. Ovviamente, parliamo di ambienti senza pareti di tipo open space. Sensori accurati, sistema di filtrazione a prova di inquinanti, app ben fatta: ecco l’identikit di un prodotto valido sotto ogni aspetto. In ultimo ma non per importanza, ecco l’unico device non smart di questa categoria. Beghelli SanificaAria 30 compensa questa mancanza con la qualità di filtri e ventole. E, cosa non da poco, con un design fuori dagli schemi. Si mostra, infatti, come un parallelepipedo bianco tenuto in sospensione da un elegante piedistallo quadrato. 

Fascia alta (oltre 250 euro)

Tecnologie all’avanguardia al servizio della salute: ecco come potremmo riassumere l’identità dei purificatori d’aria di fascia alta. Si parte col piede giusto con il purificatore d’aria Daikin MC55W, realizzato dal brand numero uno in fatto di trattamento aria. Piuttosto compatto in relazione alla potenza, mette in campo un’estetica sobria e funzionale. Provvisto di ottimo filtro HEPA elettrostatico e sistema Flash Streamer che annienta i contaminanti, lavora bene in ambienti fino a 80 mq. E lo fa in modo molto silenzioso. Un altro modello ad alte performance è il purificatore d’aria Mitsubishi MA-E85R che, grazie alla tecnologia Smart Search, scova e blocca anche le particelle nocive più minute. Sebbene il peso di 10 Kg si faccia sentire, le misure restano contenute. E l’estetica dal taglio essenziale non passa inosservata. A chi intenda dare lustro a un ambiente con un eccellente prodotto di design, però, consigliamo il purificatore d’aria Dyson Purifier Cool Formaldehyde. Punta di diamante di una gamma che ha saputo dettare le regole all’intero settore, è un purificatore che lavora bene anche come ventilatore. Il tutto grazie al sistema Air Multiplier brevettato da Dyson. Stiloso e solido, si comporta bene con qualsiasi inquinante, formaldeide compresa. E non si fa mancare un ampio parterre di funzioni smart accessibili tramite l’app MyDyson. Si chiama LG ThinQ, invece, l’app con cui è possibile controllare da remoto il purificatore d’aria LG AS60GDWV0. Fra i migliori in assoluto, unisce potenza, design e un filtrazione a 6 passaggi al top. In più, sfrutta il sistema Clean Booster per orientare il flusso d’aria in qualsiasi direzione.

Combattere i nemici dell’igiene e della salute

filtro purificatori d'aria
AQI sta per Indice di Qualità dell’Aria, un indicatore che descrive il livello di inquinamento atmosferico negli spazi aperti. Con valori compresi fra 0 e 1000, l’AQI negli ambienti domestici è molto simile a quello esterno. È un errore comune pensare che la casa sia al sicuro perché protetta da mura e finestre. In realtà, la mancanza di areazione può solo che favorire il concentrarsi degli inquinanti all’interno. Scegliendo un buon purificatore d’aria è possibile operare una sanificazione degli ambienti, abbassando considerevolmente il livello degli inquinanti. Ma oltre ai fumi tossici presenti nell’aria, molti altri sono i nemici dell’igiene e della salute casalinga. Pensiamo, ad esempio, ai virus, microorganismi il cui potenziale pericoloso varia in base al numero e alla virulenza. Anche gli acari possono rivelarsi dannosi per chi sia colpito con frequenza da allergie (nel Magazine di Trovaprezzi.it, Purificatori d'aria contro le allergie di stagione). E lo stesso vale per i soggetti sensibili alle particelle organiche disperse nella polvere, come ad esempio i residui di pelle. Ma anche pollini, allergeni e muffe rappresentano una minaccia per il benessere in casa. I migliori purificatori d’aria sono validi alleati in questa lotta tutta casalinga, una battaglia dalla quale dipende la nostra salute e quella dei nostri cari.

Come funziona un purificatore d’aria?

Il purificatore d’aria è un dispositivo dal funzionamento semplice, pensato per operare una sanificazione degli ambienti in totale autonomia. Ad essere sanificata, naturalmente, è l’aria che è sottoposta a un ricambio continuo. Per ottenere un’igienizzazione profonda delle superfici, invece, la soluzione arriva dai pulitori a vapore, strumenti cui abbiamo dedicato una specifica guida all'acquisto per l'igienizzazione domestica. I purificatori d’aria sono alimentati con cavo elettrico e possono essere dotati di ruote che ne agevolano lo spostamento. Caratterizzati da un design a torre, non si fanno mancare un display accompagnato da pulsanti o comandi touch. Il cuore del dispositivo è l’aspiratore d’aria, una ventola che la risucchia e la spinge forzatamente attraverso i filtri e poi verso l’esterno. Disponibili in molteplici differenti tipologie, i filtri bloccano e intrappolano microorganismi e inquinanti dispersi nell’aria. La capacità filtrante del purificatore d’aria, quindi, si lega alla qualità dei filtri che, a seconda del tipo, stoppano particelle di differenti dimensioni. E per mantenerne inalterata l’efficacia, è fondamentale pulirli regolarmente e, se necessario, sostituirli.

Purificatori d’aria più popolari:
Samsung AX34R3020WW
Beurer LR200
Dyson Pure Cool

La scelta in base all’ambiente di destinazione

A seconda della propria efficacia, ogni purificatore d’aria garantisce un certo numero di ricambi d’aria all’ora. Va detto, però, che non tutti gli ambienti domestici raccolgono la stessa quantità di microorganismi contaminanti e particelle inorganiche. Cucina e locale lavanderia sono le stanze a maggior rischio perché l’elevata umidità tende a favorire il proliferare delle muffe. Bagno e soggiorno si posizionano un gradino sotto mentre le stanze da letto risultano di base le più pulite. Vediamo di seguito come individuare il miglior purificatore d’aria a seconda della superficie dell’ambiente, tenendo conto di due indicatori: il flusso d’aria e il CADR. 

Flusso d’aria

Riportata quasi sempre sulla confezione o all’interno del libretto d’istruzioni, la portata del flusso d’aria equivale alla quantità d’aria che attraversa il purificatore in un’ora. Espresso in metri cubi orari (m3/h), il valore del flusso d’aria non coincide con la quantità d’aria filtrata e ripulita. Ecco perché è sempre opportuno considerare anche l’indice CADR.

Indice CADR 

CADR è l’acronimo di Clean Air Delivery Rate, traducibile in italiano con “tasso di emissione di aria pulita”. Sempre espresso in m3/h, tale valore risulta più affidabile rispetto al semplice flusso d’aria. Il CADR indica con una certa precisione quanta aria verrà pulita dal purificatore in un’ora, offrendoci un dato decisamente più concreto. Per fare un esempio, un device con CADR di 265 m3/h è l’ideale soluzione per una stanza di 20 metri quadri. Sulla base di questa corrispondenza, è sufficiente rapportare il valore alla reale superficie dell’ambiente (o degli ambienti) per ottenere il massimo dal purificatore. Tale certificazione, però, non è obbligatoria per legge in Europa, essendo stata sviluppata in origine dai produttori americani dell’AHAM (Association of Home Appliance Manufacturers). È piuttosto comune, quindi, non trovare l’indice CADR su prodotti realizzati da marchi non americani, come nel caso dei purificatori d’aria Dyson. In ogni caso, qualora manchi l’indice CADR, è di solito indicata la dimensione dell’ambiente per cui il prodotto è consigliato.

Tipologie di filtri a confronto

Ogni purificatore d’aria è provvisto di filtri, componenti chiave nel processo di sanificazione dell’aria. Attraversando i vari filtri, virus, allergeni e contaminanti presenti nel flusso d’aria vengono bloccati e intrappolati. Col tempo, però, la saturazione dei filtri abbassa la loro efficacia in modo sensibile. E proprio per questo, vanno puliti e sostituiti con regolarità. Ogni filtro è in grado di contrastare particelle di dimensioni differenti. Ecco perché i migliori purificatori d’aria ne prevedono più di uno in sequenza. Griglia quadrangolare o a cilindro: ecco le forme principali in cui sono declinati i filtri, a seconda del dispositivo sul quale vengono montati.

Filtro antipolvere

La prima barriera difensiva contro le sostanze contaminanti è il filtro antipolvere. Molto semplice a livello costruttivo, è un filtro di plastica piuttosto grossolano che blocca meccanicamente le particelle più grandi. I filtri antipolvere, in genere, possono essere lavati e riutilizzati senza troppi problemi. Va, però, detto che sono i meno efficaci contro fumi nocivi e particolato. 

Filtro ai carboni attivi

Una volta che il filtro antipolvere ha eliminato dall’aria parte delle sostanze dannose, entra in gioco il filtro ai carboni attivi, decisamente più avanzato e costoso. Il funzionamento, in questo caso, non è di natura meccanica ma chimica. Filtri del genere sono realizzati a partire da materiali ricchi di carbonio: torba e legno in primis. Attraverso un processo di carbonizzazione che si avvia a temperature molto alte (1000 gradi circa), fra un atomo di carbonio e l’altro si formano dei pori microscopici. E proprio questi minuscoli forellini sono i responsabili dell’azione filtrante dei carboni attivi, presenti in forma granulare. Man mano che l’aria passa attraverso il filtro, infatti, fumi, odori sgradevoli e gas inquinanti vi restano intrappolati. Ottimi contro le polveri sottili, riescono a bloccare anche particelle più piccole di 0.1 micron.

Filtro HEPA

HEPA è l’acronimo di High Efficiency Particulate Air. Parliamo, quindi, di filtri molto efficaci contro il particolato. Ma non solo, poiché fermano egregiamente anche particelle di dimensioni superiori, fra cui polvere e pollini. Filtri del genere trovano spazio sui modelli più performanti. Non a caso, nei purificatori d’aria Philips, Dyson e Xiaomi sono sempre presenti. Il filtro HEPA si compone di svariati strati di fibra di vetro affiancati a formare una barriera protettiva invalicabile per la maggior parte dei contaminanti. 

Filtro ai raggi ultravioletti

Presente solo sui modelli più evoluti, il filtro ai raggi ultravioletti non è altro che una lampada in grado di emettere luce blu sterilizzante. Analogamente ai macchinari utilizzati da barbieri e parrucchieri per igienizzare gli strumenti di lavoro, il filtro UV elimina efficacemente la maggior parte dei microorganismi (virus e batteri) e delle particelle organiche (muffe).

Purificatori d’aria con ottimo potere filtrante:
Olimpia Splendid Futura
Rowenta Pure Air Intense
Jonix Cube 

Funzioni base e funzioni aggiuntive

Specchio della semplicità del purificatore d’aria sono le limitate funzioni di cui è provvisto. Del resto, si tratta di un dispositivo che una volta acceso gestisce in automatico il lavoro, senza richiedere particolari impostazioni all’utente. Ecco perché i comandi del device sono pochi e intuitivi, spesso posti nei pressi di un piccolo display LCD. La presenza del telecomando, inoltre, può rendere più confortevole l’esperienza d’uso. Vediamo di seguito le principali funzioni del prodotto.

Regolazione della potenza

La regolazione della potenza è un’impostazione chiave che potremo controllare manualmente, con il telecomando, attraverso lo smartphone o con la voce. A seconda della potenza erogata, l’aspiratore aria del purificatore varia il proprio flusso. E tale portata impatta in modo significativo sul tempo necessario al device per ricambiare l’aria. Ma agendo sui livelli di potenza è anche possibile tarare il purificatore sulla superficie dell’ambiente in cui è posizionato. Alcuni modelli, poi, prevedono differenti preset automatici. Pensiamo, ad esempio, alla modalità ECO e a quella silenziosa da usare di notte. O alla funzione Boost che spinge il purificatore al massimo per un breve periodo.

Timer 

Altra funzione base molto utile è il timer con cui impostare lo spegnimento automatico del device. A bordo dei migliori purificatori d’aria, poi, il timer si trasforma in vero e proprio orologio, attraverso il quale gestire la programmazione su base giornaliera o settimanale. 

Deumidificatore

Parlando di deumidificatore, si entra nel terreno delle funzioni aggiuntive. Solo i modelli più costosi, infatti, racchiudono al proprio interno tale utilissima feature. L’azione del deumidificatore, infatti, supporta quella del purificatore d’aria, nell’ottica di una più profonda sanificazione domestica. Attraverso l’eliminazione di parte dell’umidità dall’aria, infatti, si limita il propagarsi delle muffe che, in ambienti particolarmente umidi, trovano il proprio habitat naturale.

Sensore di qualità dell’aria

Anche in questo caso, siamo al cospetto di una funzione disponibile solo sui modelli più tecnologicamente avanzati. Il sensore di qualità dell’aria monitora lo stato del nostro ambiente quando il purificatore è in funzione, associando a tale rilevamento una segnalazione visiva in forma di LED ed un valore numerico. A seconda del colore mostrato dalla spia, avremo un’idea chiara della qualità dell’aria. Per fare un esempio concreto, quando il LED si colora di rosso, saremo al cospetto di un ambiente molto inquinato. Al colore verde, invece, corrisponde un buon livello dell’aria. Il giallo, infine, si pone a metà strada.

Funzioni smart

Sempre più diffuse a bordo di elettrodomestici e device casalinghi, le funzioni smart si legano strettamente alla connettività domestica basata sulla rete Wi-Fi. I purificatori d’aria non fanno eccezione e, alcuni dei prodotti più evoluti in commercio sono gestibili da remoto attraverso un’apposita app per smartphone. E sempre attraverso l’applicazione, sarà possibile controllare i flussi d’aria, monitorare la qualità dell’ambiente, impostare il timer e fare un check sull’usura dei filtri.

Ionizzatore: efficacia con qualche limite

ionizzatore
A bordo dei migliori purificatori d’aria è spesso incluso lo ionizzatore, un sistema che sfrutta i legami chimici per eliminare alcune particelle sospese in aria. Pollini, muffe, batteri e fumi, infatti, sono sostanze volatili caricate positivamente che fluttuano nell’ambiente senza depositarsi a terra. Per contrastarne il proliferare, lo ionizzatore immette nell’aria molecole con carica opposta, ovvero negativa. Parliamo per la precisione di ioni di ossigeno, molecole la cui carica attrae naturalmente le particelle con carica positiva. In sostanza, le molecole sospese in aria si uniscono agli ioni emessi dal dispositivo e, pesando di più, precipitano a terra o si attaccano alle pareti. Sebbene, quindi, tali particelle siano ancora in circolazione, ora sono più semplici da eliminare poiché disposte a contatto con le superfici. L’aria ionizzata, però, contiene una piccola percentuale di ozono, elemento dannoso per l’essere umano se respirato in grandi quantità. L’ozono, infatti, può addirittura inasprire nei soggetti predisposti gli effetti respiratori legati a pollini e allergeni. Con lo scopo di tutelare la salute degli utenti, quindi, l’azione degli ionizzatori deve mantenersi entro limiti ben precisi. E proprio per questo, non risulta così efficace come dovrebbe. 

Migliori purificatori d’aria con ionizzatore:
Sharp UA-HD40E-L
Argo PURY
Xiaomi Smart Air Purifier 4

Consumi energetici e rumorosità

La rumorosità del purificatore d’aria si lega strettamente ai propri consumi. In base al livello di potenza a cui il dispositivo lavora, quindi, le emissioni acustiche risulteranno più o meno fastidiose. L’assorbimento energetico medio di un purificatore è di circa 40/50 watt ogni ora, un valore piuttosto basso se paragonato ad altri dispositivi per il trattamento aria, come ad esempio i climatizzatori. Il consumo può oscillare da 10 a 100 watt a seconda del tipo di impiego che ne faremo, salendo con decisione se si attiva il sistema di ionizzazione. Ma risulta, comunque, un dato trascurabile, tanto che per i purificatori d’aria non è prevista per legge alcuna etichetta energetica. Anche per il fattore rumorosità, possiamo fornire dati medi. 40 dB (decibel) è il valore di riferimento e corrisponde a una rumorosità abbastanza contenuta. Ma come per i consumi, il livello di potenza gioca un ruolo decisivo. E se funzionando al minimo, un buon modello emette circa 20 dB, alcuni purificatori raggiungono e superano quota 60 dB. La buona notizia è che i migliori purificatori d’aria includono sempre una modalità notte, pensata per abbassare le emissioni e permetterci di dormire serenamente. 

Purificatori d’aria molto silenziosi:
Dyson Purifier Hot+Cool AutoReact
Beurer LR330
Philips AC 2887

Peso, dimensioni e design

Per il purificatore d’aria, come per altri dispositivi portatili, la maneggevolezza gioca un ruolo chiave. Trasferire un oggetto di 3 Kg è ben diverso dal muoverne uno di 10. E proprio per questo, i modelli più massicci e ingombranti sono spesso provvisti di ruote sul lato inferiore, pensate per garantire agili spostamenti. La variabile peso ha una certa incidenza anche sulle dimensioni, ma è vero anche il contrario. Certo è che i sistemi di sanificazione a torre sono i più diffusi e comuni. Alti e slanciati, si mostrano molto gradevoli a livello estetico. E rispetto ai purificatori dalla massiccia forma squadrata, sono più semplici da collocare in un contesto domestico. In più, possono essere orientati con facilità e, in molti casi, integrano un motorino che permette loro di ruotare mentre sono in funzione. Non mancano, poi, veri e propri capolavori di design, ovviamente fra i modelli più costosi ed evoluti. Provvisto di linee sinuose e accattivanti, l’aspiratore aria di fascia alta brilla nell’estetica, anche grazie all’impiego di materiali pregiati. Fra i più stilisticamente accattivanti, i purificatori d’aria Dyson fanno storia a sé. E sotto una scocca al limite del fantascientifico, batte un cuore tecnologicamente avanzato.

Diffusore di aromi: un gradevole complemento

Pur non sostituendo il purificatore d’aria in alcun modo, il diffusore d’aromi ne può rappresentare un gradevole corredo. Non parliamo, quindi, di un sistema di sanificazione quanto, semmai, di un profumatore per ambienti, il cui scopo è quello di rendere piacevole l’aria respirata in casa. Ampiamente utilizzato per l’aromaterapia, il diffusore aromi elettrico produce anche un benefico relax, andando ad alleviare lo stress. Piccoli e compatti, questi device sono molto curati nel design. Declinati spesso in forma ovale, come nel caso di Purae Aria, possono integrare inserti in legno che li rendono molto eleganti o sfoggiare una raffinata scocca in ceramica, come il Nasoterapia Sun. Parliamo, in questo caso, di un modello con lampada in grado di sostituire in toto le candele profumate. E nel caso del Montefarmaco Vapo Essentia Soffio, la luce cambia colore per unire all’aromaterapia anche la cromoterapia. Inoltre, i prodotti più completi, fra cui il Beurer LB37, sono provvisti di umidificatore e funzione notte. Ma come funziona un diffusore di aromi? Semplice: dopo aver riempito il serbatoio interno con oli essenziali disciolti in acqua (o averli inseriti in un apposito vano riscaldato), un sistema a ultrasuoni produce un’evaporazione del liquido, con conseguente emissione di sostanze profumanti nell’ambiente. 
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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