È arrivato il momento di Honor di rinascere come l’Araba Fenice. Dopo le avversità causate dai divieti imposti dagli Stati Uniti alla casa madre Huawei, la società cinese è pronta a rinascere a nuova vita grazie a Qualcomm e Google. Il primo prodotto sarà Honor 50 che potrà contare sul nuovo processore Snapdragon 778G 5G e su una versione Android completa di tutti i servizi e le applicazioni Google. Presenze che potranno permettere allo smartphone Honor di competere ad armi pari con prodotti a marchio Xiaomi, OPPO e Realme.
Se fino a qualche giorno fa non era ancora confermata la presenza dei servizi Google sui prossimi Honor 50, ora la conferma arriva direttamente dalla divisione tedesca del brand asiatico tramite una risposta su Twitter. Il device continuerà a contare sull’interfaccia grafica proprietaria Magic UI, molto simile alla EMUI di Huawei.
Insomma, la scelta di Huawei di vendere Honor per “salvarle la vita” sembra essere stata azzeccata. Il ritorno dei servizi Google è una notizia positiva sia per la società che per gli utenti. Nel corso degli ultimi due anni, gli utenti si sono ritrovati spesso a non poter godere di ottimi dispositivi Honor e Huawei solamente per la grande mancanza delle app di Big-G che – di fatto – limitavano l’esperienza utente dei clienti occidentali. È stato il caso di Huawei Mate 40 Pro.
Inoltre, il divieto statunitense è arrivato proprio nel momento in cui l’azienda cinese cominciava a spiccare il volo portando così Honor a rallentare, se non addirittura ad arrestare, la propria corsa. Una corsa che ora potrà riprendere per affrontare lungo il percorso gli stessi rivali d’allora: Xiaomi, OPPO e Realme che – assieme a Samsung – si stanno spartendo le quote lasciate scoperte da Huawei in seguito al ban.
Sarà davvero interessante capire come il mercato accoglierà le nuove proposte Honor che dovrebbe svelare anche uno smartphone basato sullo Snapdragon 888, lo stesso di Mi 11, Find X3 Pro e OnePlus 9.
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