Brillantezza ed efficienza si tengono per mano: guida alle migliori lavastoviglie
L’ampia offerta di lavastoviglie sul mercato rende complessa la scelta del nuovo elettrodomestico. Lavastoviglie da incasso o a libera installazione: ecco il primo punto su cui ragionare, andando di seguito a valutare dimensioni esterne, capienza e dotazione di programmi. Il tutto senza sottovalutare i consumi, il fattore rumorosità e l’immancabile aspetto economico. E non a caso la guida parte proprio da qui, da una selezione dei migliori modelli in commercio suddivisi in tre fasce di prezzo: economica, media e alta.
Tutte le guide
Lavastoviglie
Indice
Come scegliere la lavastoviglie
Quanto costa una lavastoviglie?
Storia breve della lavastoviglie
Vai alla categoria Lavastoviglie
Come scegliere la lavastoviglie
Si parte da qualche spunto di riflessione per avvicinarsi all’acquisto con maggiore consapevolezza:
Integrazione con la cucina – Il posizionamento della lavastoviglie (nel Magazine di Trovaprezzi.it, Top 10 delle lavastoviglie più cercate) è vincolato al modo in cui la cucina è strutturata. Optare per una soluzione da incasso è la scelta più comune quando si progetta un ambiente da zero. Ma se l’elettrodomestico viene aggiunto in un secondo momento, è la lavastoviglie freestanding il punto di riferimento. Per entrambe le tipologie, la prossimità con gli allacci di luce e acqua è fondamentale. In sede d’installazione, però, i modelli da incasso richiedono più lavoro.
Dimensioni e capacità di carico – Anche se parliamo di dimensioni, la lavastoviglie a libera installazione risulta più flessibile di quella da incasso che prevede misure standard molto rigorose. Le due tipologie, comunque, sono anche declinate in versione slim che prevede una larghezza di 45 cm a fronte dei canonici 60. Al variare delle misure, cambia anche la capacità di carico. Misurata in numero di coperti, oscilla da 2 a oltre 14.
Programmi e funzioni speciali – Standard, intensivo, eco, mezzo carico, rapido: ecco i programmi base della lavastoviglie, a cui si affiancano di solito le modalità ammollo e risciacquo. Gli elettrodomestici più evoluti, però, possono prevedere un timer per la partenza ritardata, sensori che rilevano il livello di sporco, funzioni antiodore e anticalcare. Le lavastoviglie Wi-Fi, inoltre, sono gestibili a distanza via smartphone.
Efficienza e consumi – Posto che il programma eco è quello ideale per abbattere sprechi e costi, i consumi della lavastoviglie sono sempre dichiarati sull’etichetta energetica. Distinti da classi di efficienza, sono anche espressi in kWh per 100 cicli. Ma l’energy label racchiude tante altre utili informazioni, motivo per cui ne abbiamo approfondito i dettagli in una sezione specifica.
Quanto costa una lavastoviglie?
Se la cifra da investire nella nuova lavastoviglie è limitata, dovremo fare qualche compromesso. Ma se il budget è abbastanza consistente, potremo sbizzarrirci, optando per un modello ad alta efficienza e, magari, provvisto di tre cestelli anziché due. Qualora lo spazio a disposizione sia particolarmente ristretto, potremo optare per una lavastoviglie slim o un modello d'appoggio. In entrambi i casi, il prezzo risulterà un po’ più elevato rispetto a quello dei prodotti di dimensioni standard. Con lo scopo di rendere più facile l'acquisto, abbiamo deciso di suddividere la categoria in tre fasce di prezzo: economica, media e alta. La prima racchiude lavastoviglie in offerta con prezzo massimo fissato a 350 euro e, pur se ci muoviamo fra prodotti entry-level, la qualità si mantiene su buoni livelli. La fascia media, compresa fra 350 e 550 euro, raccoglie modelli dalle solide prestazioni e di classe energetica superiore. Infine, superata quota 550 euro, si entra di diritto nella fascia alta, terreno delle lavastoviglie di punta capaci di coniugare performance, design e qualità costruttiva.
(Dati aggiornati a maggio 2024 e soggetti a variazione nel tempo)
(Dati aggiornati a maggio 2024 e soggetti a variazione nel tempo)
Fascia economica (entro 350 euro)
La fascia economica riserva interessanti sorprese, grazie alle molte lavastoviglie in offerta disponibili online. Parliamo di modelli semplici ma dal funzionamento decisamente affidabile. Cominciamo con le lavastoviglie da incasso, procedendo per capacità crescente. A chi cerca una soluzione a misura di monolocale, la Indesit DI9E 2B10 potrebbe risultare perfetta. Lavastoviglie slim da incasso larga 45 cm, è un modello a scomparsa totale che offre spazio per 9 coperti. Solo discreta la classe di efficienza F, sebbene i consumi siano intrinsecamente tenuti a bada dalle misure compatte. Più grande e capiente, la Beko DIN34320 mette in campo dimensioni standard da incasso e porta la capacità di carico a 13 coperti, migliorando anche le performance energetiche grazie alla classe di efficienza E. Molto lineare il quadro comandi che racchiude pochi ma efficaci programmi e piuttosto contenute le emissioni acustiche che toccano un massimo di 49 dB. Ancora più generosa è la Hotpoint Ariston H2I HUD526 AS che tocca quota 14 coperti e che mette al servizio della pulizia alcuni interessanti programmi aggiuntivi, fra cui il misto, il silenzioso e la modalità di autopulizia. Voltiamo pagina con la Candy CF 3C7L0W, lavastoviglie freestanding dal rapporto qualità-prezzo straordinario. Oltre ad accogliere 14 coperti, infatti, non si fa mancare il silenzioso motore Speed Drive Inverter e le funzionalità smart legate alla connettività di rete.
Fascia media (da 350 a 550 euro)
Le lavastoviglie di fascia media abbassano i consumi ed elevano l’apporto tecnologico. Senza contare che sono molto più curate sul versante estetico. Prendiamo, ad esempio, la Hotpoint Ariston H2F HL626 X, una lavastoviglie freestanding in acciaio inox dal riuscito design squadrato. Oltre a lavare senza problemi 14 coperti, mette in campo il sistema Flexiload per una gestione personalizzata e modulare dello spazio interno. Con la lettera E è certificata nei consumi. Ancora più lineare nelle forme, la Samsung DW60CG550FSR sfodera analoghe prestazioni ma accompagnate da evoluti sistemi di lavaggio. Basti pensare alla tecnologia Auto Open che apre lo sportello a fine ciclo per far fuoriuscire l’umidità e il sistema Hygiene Care pensato per igienizzare le stoviglie con una temperatura di 75 gradi. Concludiamo il trittico dei modelli a libera installazione con la Bosch SPS4EMI24E, una lavastoviglie slim molto ben progettata. Elettrodomestico smart all’avanguardia, offre 10 coperti di capacità e la notevole classe di efficienza C. Ampio e intuitivo il menù che propone programmi adatti a qualsiasi scenario. In ultimo ma non per importanza, la lavastoviglie da incasso Electrolux EES68510L è ancora più virtuosa in termini energetici. Certificata di classe B, lavora ottimamente 14 coperti e sfrutta i led Beam on Floor per illuminare il pavimento a fine ciclo.
Fascia alta (oltre 550 euro)
Rumorosità e consumi contenuti, programmi intelligenti e altamente personalizzabili: ecco l’identikit della lavastoviglie di fascia alta, sempre dotata del terzo cestello per le posate. Si parte bene con la LG DB365TXS, una lavastoviglie 60 cm da incasso di tipo smart. Elettrodomestico a scomparsa totale, lava in modo eccellente 14 coperti grazie al sistema Quadwash a 4 irroratori. Impreziosita dal lavaggio a vapore TrueSteam, brilla anche per efficienza grazie alla classe B. Ancora più risparmiosa, la Bosch SMV8YCX02E raggiunge la vetta della virtuosità energetica con la certificazione di classe A. Sempre connessa al Wi-Fi per offrire all’utente un nutrito parco di funzionalità aggiuntive attraverso l’app Bosch Home Connect, lavora 14 coperti in modo ultrasilenzioso. Virando verso la categoria delle lavastoviglie a libera installazione, ecco spuntare la AEG FFB73747PM, un modello dalla capacità record di 15 coperti. Un po’ meno efficiente delle precedenti, non supera i 40 dB di rumorosità. Al top sul versante estetico grazie alla scocca in acciaio inox dal feeling premium, racchiude il menù nell’ampia superficie a sfioramento posta in alto. Arrivati al culmine della nostra selezione, non potevamo che scegliere un prodotto Miele. La lavastoviglie G 5110 SC, infatti, condensa quasi 100 anni di esperienza creando il connubio perfetto fra performance e semplicità d’uso. E tramite il sistema QuickPowerWash restituisce stoviglie brillanti in meno di un’ora e con consumi ridotti all’osso. 14 coperti è la capacità di carico.
Storia breve della lavastoviglie
La lavastoviglie ha quasi 150 anni di storia alle spalle. Dopo gli esperimenti fallimentari di metà ’800, è nel 1886 che nasce il primo modello davvero funzionante. Il merito è dell’inventrice statunitense Josephine Cochrane che, in coppia al meccanico George Butters, brevetta la prima macchina capace di sfruttare la pressione dell’acqua per la pulizia dei piatti. Solo nel 1924, però, viene corredata dall’inglese William Howard Livens di spruzzatori rotanti e sistema di asciugatura. Da lì a poco, diverrà realtà l’allaccio alle tubazioni domestiche e alla rete elettrica. Sebbene la lavastoviglie abbia raggiunto negli anni ’30 un notevole grado di evoluzione, non arriverà in Italia prima del 1946. Ma occorre attendere almeno altri 15 anni per assistere a un vero boom commerciale. E per quanto le lavastoviglie di oggi siano elettrodomestici smart ad alto tasso tecnologico, condividono con i modelli anni ’60 il funzionamento base. Fra le varie curiosità legate all’elettrodomestico, ce n’è una davvero stramba. Oltre che come strumento per il lavaggio, infatti, c’è chi utilizza la lavastoviglie per cucinare. Impiegando contenitori ermetici e ben sigillati, infatti, tranci di pesce, verdure, frutta e carne battuta beneficiano di una cottura costante a bassa temperatura che conferisce loro notevole morbidezza e gusto. Il merito è, soprattutto, dei lavaggi con temperatura compresa fra i 50 e i 70 gradi.
Funzionamento della lavastoviglie
Il ciclo della lavastoviglie è piuttosto semplice e lineare. Ne descriviamo le fasi salienti attraverso i principali componenti che entrano in gioco, dedicando spazio anche ai sistemi di lavaggio disponibili. Non manca, infine, un approfondimento sui sistemi di sicurezza della lavastoviglie.
Fasi del ciclo e componenti
Non appena avviata, la lavastoviglie incamera l’acqua dalla rete idrica grazie alla pompa di carico alimentata dal motore elettrico. Una volta riscaldata mediante una resistenza, l’acqua incorpora il detersivo liquido presente nella vaschetta o lo scioglie se è in forma di tabs. In entrambi i casi, la soluzione viene spinta verso gli irroratori posizionati sotto i cestelli dell’elettrodomestico. È grazie all’alta pressione dell’acqua e all’azione rotante degli irroratori che il detersivo rimuove lo sporco dalle stoviglie. Successivamente, l’apposita pompa di scarico fa defluire l’acqua sporca nelle fognature e, a seguire, la lavastoviglie si rifornisce nuovamente di acqua pulita e riscaldata per il risciacquo. Dopo averla scaricata di nuovo, ha inizio la fase di asciugatura che sfrutta il calore residuo rimasto all’interno o, in alternativa, un apposito sistema di ventilazione. Nel primo caso, è sempre bene aprire lo sportello a fine ciclo per far defluire l’umidità in eccesso. A seconda del programma scelto, il lavaggio può durare da 30 minuti a oltre 4 ore.
Sistemi di lavaggio
Sono quattro i sistemi di lavaggio principali. Il sistema di lavaggio alternato prevede che l’acqua venga indirizzata dagli irroratori alternativamente verso il cestello superiore e quello inferiore. Con il lavaggio a impulsi, invece, la pressione e l’angolazione dei getti d’acqua variano in base al tipo di lavoro che l’elettrodomestico dovrà svolgere. Ammorbidire o eliminare con decisione lo sporco dalle stoviglie, infatti, non richiede la stessa pressione. I modelli con sistema di lavaggio traslante, poi, sfruttano un braccio mobile posto nella parte inferiore per spostare gli irroratori e raggiungere ogni angolo della lavastoviglie. Mentre il lavaggio orbitale conta su due irroratori sovrapposti che, roteando, spingono l’acqua sulle stoviglie in modo deciso.
Sistemi di sicurezza
Avendo a che fare con acqua e corrente elettrica, le lavastoviglie devono necessariamente essere dotate di efficaci sistemi di sicurezza. Il dispositivo antiallagamento (elettrico o meccanico) consente la raccolta dell’acqua e il blocco del flusso in caso di funzionamento anomalo o perdite. Mentre il sistema di antisurriscaldamento è in grado, mediante un termostato, di verificare che le resistenze elettriche non generino troppo calore, sforando i parametri predefiniti. Grazie a un sistema antitrabocco, poi, la lavastoviglie mette immediatamente in funzione la pompa di scarico qualora i livelli d’acqua dovessero risultare troppo elevati. In modo analogo, un dispositivo salvagocce si occupa di raccogliere nella vasca antiallagamento eventuali perdite provenienti dal tubo di carico, nel caso in cui la pressione dell’acqua risulti superiore al livello normale. Anche lo sportello, infine, è provvisto di un apposito sistema di blocco durante il lavaggio, per scongiurare malaugurati allagamenti.
Lavastoviglie freestanding più apprezzate:
Beko DVN05320X
Bosch SMS2ITI11E
Hotpoint Ariston HFC 3C26 CW X
Beko DVN05320X
Bosch SMS2ITI11E
Hotpoint Ariston HFC 3C26 CW X
Tipologie di lavastoviglie a confronto
Non tutte le cucine sono uguali. I produttori lo sanno bene e, per far fronte ai vari scenari, costruiscono modelli di lavastoviglie con design, misure e forme differenti. La lavastoviglie più comune nelle nuove abitazioni è la lavastoviglie da incasso, spesso inserita in fase di progettazione della cucina e dotata di rivestimento coerente con lo stile della mobilia. Totalmente indipendente rispetto ai mobili della cucina è poi la lavastoviglie a libera installazione, disponibile anche in versione slim. Mentre le lavastoviglie da tavolo (o da appoggio) possono essere posizionate anche sopra il piano della cucina. Ecco di seguito, il nostro approfondimento sulle principali tipologie di lavastoviglie in commercio.
Lavastoviglie da incasso
Le lavastoviglie da incasso sono le più vendute in assoluto. Si installano in un apposito vano della cucina regalando all’intero ambiente sobrietà e ordine. La lavastoviglie a scomparsa totale è rivestita da un pannello coerente col design della cucina, integrandosi alla perfezione nel mobile di destinazione. La programmazione viene gestita tramite display e comandi posti sul bordo superiore dello sportello, che diventano inaccessibili quando quest’ultimo è chiuso o l’elettrodomestico è in funzione. In assenza di display visibile, la fine del ciclo è sempre annunciata da un segnale acustico. Mentre i modelli più evoluti proiettano sul pavimento una luce di avviso. A fianco dei modelli a scomparsa totale, non mancano lavastoviglie ad incasso con frontalino. In questo caso, le impostazioni sono accessibili anche in fase di lavaggio.
Lavastoviglie a libera installazione
La lavastoviglie a libera installazione può essere posizionata con maggiore libertà, vincolando l’installazione alla prossimità degli attacchi di luce e acqua. Non dovendo essere incassata e nascosta dietro un pannello, prevede un rivestimento su fianchi e sportello. Pannello dei comandi e display sono sempre ben visibili, mostrando in tempo reale lo stato del programma in esecuzione. A livello di design, il mercato offre prodotti molto semplici e spartani ma anche modelli dalle linee curate ed eleganti. E una lavastoviglie freestanding è la soluzione perfetta per chi intenda inserire l’elettrodomestico in una casa già arredata, senza stravolgere il volto estetico e funzionale della cucina.
Lavastoviglie da tavolo
Scherzosamente detta “lavastoviglie da single”, la lavastoviglie da tavolo o da appoggio è più compatta dello standard, lavando bene piccole quantità di piatti, bicchieri e posate. Pensata per chi ha poco spazio a disposizione, può essere appoggiata su qualunque ripiano, mobile o superficie libera, occupando un volume di poco superiore a quello necessario per un forno a microonde. Anche detta mini lavastoviglie, gestisce da 2 a 6 coperti, a seconda del modello scelto.
Dimensioni e capacità della lavastoviglie
Misure della lavastoviglie e capacità di carico sono fattori sempre interconnessi. Ne parliamo di seguito in due sezioni separate:
Dimensioni
La lavastoviglie 60 cm rappresenta lo standard più diffuso e apprezzato. Riferito alla larghezza, tale valore si abbina a una profondità di 55/60 cm e un’altezza compresa fra 80 e 90 cm. Valide sia per i modelli a libera installazione che per le lavastoviglie da incasso, i valori di riferimento rendono facilmente compatibili le lavastoviglie con gli ambienti di destinazione. Qualora lo spazio a disposizione sia limitato, entra in gioco la lavastoviglie 45 cm. Anche detta slim, è più stretta e agevole da collocare, sia in modalità freestanding che incasso. Ancora differente il discorso relativo alle lavastoviglie da tavolo, le cui misure di riferimento corrispondono a 45x55x50 cm. Quasi sempre realizzate in versione freestanding, possono anche essere incassate in casi eccezionali.
Capacità
La capacità di carico si misura in numero di coperti che l’elettrodomestico è in grado lavare a ogni ciclo e oscilla da 2 a oltre 14. Valutare tale aspetto sulla base delle reali esigenze è fondamentale per ottimizzare l’ingombro e i consumi. La capacità di una lavastoviglie dipende, in primo luogo, dalle misure esterne. Ma anche l’organizzazione dello spazio interno svolge un ruolo cruciale, così come il numero di cestelli presenti. Se i modelli standard prevedono due cestelli (superiore e inferiore), non mancano lavastoviglie in grado di accoglierne un terzo. Una lavastoviglie da 12 coperti monta di solito due cestelli. Quando i cestelli salgono a tre, la capienza della lavastoviglie può anche raggiungere i 16 coperti. Il merito è, soprattutto, di un cassetto interamente dedicato alle posate che sostituisce il tradizionale cestino rimovibile, liberando spazio nel piano inferiore. Va detto, infine, che le lavastoviglie da incasso offrono in media meno spazio di quelle freestanding perché, a parità di dimensioni, perdono qualche centimetro sui fianchi.
Programmi base e funzioni speciali
Programmi e funzioni speciali permettono alla lavastoviglie di operare sempre nel modo migliore in base al tipo di carico e al livello di sporco. Ma anche nell’ottica di limitare i consumi. Vediamoli insieme:
Programmi più comuni
A distinguere un programma dall’altro sono, soprattutto, la temperatura dell’acqua (compresa fra i 50 e i 70 gradi) e la durata del ciclo. Il programma standard, la cui durata è di circa 2 ore, è perfetto per stoviglie non eccessivamente incrostate. Quello intensivo, però, si rivela utile contro lo sporco più ostinato grazie a temperature più alte mantenute per un periodo più lungo, compreso fra le 2 e le 3 ore. Non manca, poi, un programma ad alto tasso di efficienza. Denominato eco, abbassa le temperature e limita i consumi d’acqua, portando la durata del ciclo anche oltre le 4 ore (nel Magazine di Trovaprezzi.it, Le migliori lavastoviglie per risparmiare acqua ed energia). Fra gli altri programmi base a disposizione, poi, troviamo il rapido, il mezzo carico, l’ammollo e il risciacquo. Le migliori lavastoviglie sul mercato, infine, montano sensori speciali che, in base al livello di sporco, scelgono automaticamente il programma di lavaggio da avviare.
Funzioni speciali
Il movimento meccanico delle moderne lavastoviglie è avviato e gestito da una sofisticata scheda elettronica. Ma l’evoluzione tecnologica dell’elettrodomestico dà anche vita a funzionalità aggiuntive di grande utilità. Pensiamo, ad esempio, all’emettitore di ioni negativi che elimina i cattivi odori. Mentre la pietra naturale zeolite è in grado di convertire l’umidità in calore favorendo un’asciugatura ecologica. In più, alcune macchine integrano sistemi di addolcimento dell’acqua per limitare la formazione del calcare. Un’altra funzione speciale particolarmente preziosa è il delay timer che consente di avviare automaticamente il programma di lavaggio desiderato a un orario preciso. In questo modo, sfruttando le fasce con un costo ridotto della corrente, si risparmia non poco in bolletta. In ultimo ma non per importanza, meritano un breve accenno le lavastoviglie Wi-Fi che espandono le potenzialità dell’elettrodomestico grazie alla connettività di rete. Anche dette lavastoviglie smart, sono controllabili a distanza tramite smartphone o tablet. Sfruttando apposite app, è anche possibile ricevere in tempo reale dati sui consumi e su eventuali malfunzionamenti. Ma anche consigli d’uso e reminder legati alla manutenzione dell’elettrodomestico.
I consumi della lavastoviglie
Obbligatoria per tutti gli stati membri dell’Unione Europea, l’etichetta energetica della lavastoviglie contiene una serie di informazioni specifiche sull’elettrodomestico, suddivise in sezioni. Anche chiamata energy label, ha subìto nel 2021 un ammodernamento che l’ha resa di più semplice lettura. Ma le nuove etichette energetiche intendono anche uniformare i criteri di calcolo, individuando una corrispondenza fra le classi energetiche di differenti elettrodomestici. Vediamo di seguito quali informazioni contiene l’energy label:
Prodotto, produttore e QR code
La prima sezione racchiude i dati identificativi dell’apparecchio, fra cui il codice seriale del modello e il nome del produttore. Sul fianco destro, inoltre, campeggia il QR code, una delle novità introdotte dall’ultima revisione. Scansionando il codice con lo smartphone, avremo accesso all’etichetta in versione digitale, potendo così leggerla in qualsiasi momento. In più, sarà possibile visionare i dati del database EPREL, contenente svariate informazioni sugli elettrodomestici, come ad esempio la reperibilità dei pezzi di ricambio.
Classe di efficienza e consumi energetici
La parte centrale è il cuore dell’etichetta perché mostra, attraverso una serie di lettere, la classe di efficienza energetica del prodotto, partendo dalla G per arrivare alla A. Man mano che ci spostiamo verso la lettera A, la lavastoviglie si fa più green, abbassando i consumi e mostrandosi più rispettosa dell’ambiente. Appena sotto, l’etichetta riporta il consumo elettrico dell’elettrodomestico, espresso in kWh (kilowattora) e calcolato sulla base di 100 cicli di lavaggio con programma eco. Le lavastoviglie di ultima generazione consumano anche meno di 1 kWh per lavaggio.
Informazioni aggiuntive
Nella parte inferiore dell’energy label, infine, trovano posto alcune utili informazioni aggiuntive, sempre relative a un singolo ciclo svolto impostando il programma di lavaggio eco. Si parte con il numero di coperti che la lavastoviglie riesce a lavorare per proseguire con il consumo medio espresso in litri. Nel secondo caso, gli apparecchi più recenti, impiegano mediamente 10-15 litri d’acqua per ogni lavaggio, un valore straordinario se si pensa che qualche anno fa le lavastoviglie ne consumavano anche 50. Il terzo pittogramma, invece, corrisponde alla durata del lavaggio. Anche il livello di rumorosità è una variabile chiave sempre specificata nell’energy label. Ne parliamo approfonditamente nel prossimo paragrafo.
Il fattore rumorosità
Le lavastoviglie di ultima generazione sono notevolmente più silenziose di quelle del passato. Grazie all’impiego di efficaci rivestimenti fonoassorbenti e all’ottimizzazione del circuito idraulico, il rumore prodotto dallo scarico dell’acqua risulta sempre ben attutito. I modelli più silenziosi emettono anche meno di 45 decibel un livello sonoro paragonabile a quello di una conversazione dai toni pacati. Come per tutti i parametri, la rumorosità della lavastoviglie acquisisce più o meno importanza in base alle esigenze specifiche dell’utilizzatore. La scelta di un modello particolarmente silenzioso è vivamente consigliata per chi intenda programmare la lavastoviglie e farla lavorare di notte. Mentre chi andrà a impiegare l’elettrodomestico nelle ore diurne avrà meno preoccupazioni in tal senso specie se la lavastoviglie è installata in un ambiente ampio, capace di disperdere il rumore in modo naturale. Data l’importanza di questo indicatore, il fattore rumorosità è sempre specificato nell’energy label della lavastoviglie. Posto nell’angolo destro inferiore, è associato al pittogramma di uno speaker acceso. Due sono i modi per esprimere il livello di emissioni acustiche della lavastoviglie: un valore numerico in decibel (dB) e una classe di rumore aereo compresa fra le lettere D e A.
Installazione della lavastoviglie: gli allacci di luce e acqua
Per comodità d’installazione e d’utilizzo, la lavastoviglie da incasso così come quella freestanding va montata in corrispondenza del lavandino della cucina. Tre sono gli allacci di cui la lavastoviglie ha bisogno: una presa di corrente per l’alimentazione elettrica, un impianto idrico per rifornirsi d’acqua e un impianto fognario per scaricarla una volta terminato il ciclo di lavaggio. Nelle abitazioni un po’ datate e prive degli attacchi a muro progettati appositamente per la lavastoviglie, è possibile installarla lo stesso sfruttando il sifone del lavandino per lo scarico dell’acqua sporca. In ogni caso, per la predisposizione degli attacchi, è sempre raccomandabile affidarsi a un tecnico specializzato.
Manutenzione e raccomandazioni d’uso
Concludiamo la guida con alcune indicazioni sulla manutenzione e l’uso della lavastoviglie. Valide per qualsiasi tipo di modello, ne migliorano le prestazioni e longevità, allungando la vita anche alle stoviglie delicate:
La cura della lavastoviglie
Avendo a che fare con grasso, sporco e residui di cibo, l’elettrodomestico (che sia una lavastoviglie da incasso oppure una lavastoviglie libera installazione) richiede periodiche operazioni di pulizia e manutenzione che limitino guasti, malfunzionamenti e presenza di cattivi odori. Oltre a pulire regolarmente il filtro, è bene rabboccare di tanto in tanto il serbatoio del sale che svolge una potente azione anticalcare. Almeno una volta al mese, poi, consigliamo di eseguire un lavaggio a vuoto ad alta temperatura con apposite tabs o detersivo liquido. In alternativa è possibile fare ricorso a prodotti naturali. Aceto, limone e bicarbonato, ad esempio, sono ottimi per eliminare grassi, incrostazioni e residui dalle pareti e dai componenti della lavastoviglie. I modelli più moderni sono dotati di spie e sensori che segnalano eventuali ostruzioni agli ugelli degli irroratori, che, in ogni caso, è bene controllare visivamente di tanto in tanto. Inoltre, gli esperti sconsigliano di lasciare la lavastoviglie inutilizzata per un periodo superiore alle due settimane, onde evitare l’accumulo eccessivo di calcare.
Consigli d’uso
Per l’intrinseca fragilità, i bicchieri di cristallo richiedono particolari attenzione durante il lavaggio. Sebbene alcune lavastoviglie prevedano un programma specifico, la corretta disposizione di calici e bicchieri nel cestello è la chiave per evitare malaugurate rotture. Anche cucchiai e taglieri di legno rischiano di rovinarsi se lavati troppo spesso in lavastoviglie. E lo stesso vale per le lame dei coltelli di pregio, per cui è consigliata una delicata pulizia a mano. Infine, a causa dell’elevata pressione dei getti d’acqua, piatti dipinti a mano, pentole antiaderenti o accessori in ottone potrebbero rovinarsi in lavastoviglie, perdendo colori, rifiniture e patine protettive.