iPhone 15 Pro Max è un punto di riferimento per la fotografia su smartphone. Non c’è alcun dubbio sul fatto che Apple sia riuscita a migliorare ulteriormente le performance in quest’ambito del già eccellente iPhone 14 Pro Max. Dallo zoom 5X ai video registrati con il codec d.log: siamo di fronte a un concentrato di tecnologia, in grado di offrire una delle migliori esperienza utente di tutto il 2023. Come sempre accade però, c’è qualche sbavatura. Del resto, il prodotto perfetto non esiste e difficilmente esisterà in futuro.
Nel caso del nuovo top di gamma dell’azienda di Cupertino le poche sbavature dipendono soprattutto dall’A17 Pro. L’inedito processore è un vero e proprio mostro di potenza, ma c’è un’inevitabile altra faccia della medaglia legata alla dissipazione del calore. La scocca, in alcune circostanze, si surriscalda un po’ sopra la media, e questo taglia un po’ le performance della batteria. Nulla che comprometta l’incredibile sensazione di utilizzo che è in grado di restituire il nuovo iPhone 15 Pro Max, ma probabilmente sarà necessario qualche aggiornamento software per limare questi dettagli.
Apple ha incentrato la campagna marketing sull’utilizzo del titanio. Questo materiale è stato adoperato per la cornice, fornendo due vantaggi importanti. Da una parte è stato ridotto di quasi 20 grammi il peso, per cui nell’uso di tutti i giorni il 15 Pro Max appare nettamente più leggero rispetto ad iPhone 14 Pro Max, nonostante la medesima diagonale di schermo. Dall’altra parte la scocca è stata resa più resistente, trattandosi di un materia più robusto (è il medesimo utilizzato nei rover impiegati su Marte) rispetto al metallo e all’acciaio.
iPhone 15 Pro Max rimane un prodotto dalle dimensioni importanti, ma la cura dimagrante fa tutta la differenza del mondo nell’uso quotidiano. Si trasporta molto più facilmente in tasca e stanca molto meno quando lo si tiene tra le mani a lungo. Di contro però il titanio non ha risolto il problema delle ditate e dello sporco, mentre è prematuro valutare la questione graffi. Ci torneremo su magari tra qualche mese, aggiornando questa recensione.
Complessivamente siamo comunque di fronte a un gioiello costruttivo. La colorazione titanio blu (quella del nostro sample di prova) è davvero ben riuscita, così come quella denominata titanio naturale. La presa è salda e non c’è l’effetto saponetta. Ciò non toglie però che si avverta la necessità di utilizzare una cover, soprattutto per un discorso di protezione.
Il display OLED da 6,7 pollici è semplicemente meraviglioso. Apple è maestra nel tarare la resa dei colori che, nonostante la tecnologia utilizzata, appaiono quantomai naturali. In più la luminosità di picco tocca i 2.000 nits, per cui parliamo di un pannello che si vede perfettamente all’aperto, anche sotto la luce diretta del sole. Senza contare come l’ulteriore riduzione delle cornici contribuisca a quella sensazione di immersività che viene completata dagli speaker stereo: gustarsi una serie TV o un video su YouTube è un piacere per gli occhi e le orecchie.
Tutto il sistema è mosso dall’A17 Pro, un chip totalmente inedito e progettato dall’azienda di Cupertino. Ha una potenza impressionante, tanto da consentire di utilizzare su iPhone 15 Pro Max i così detti videogiochi Tripla A, i medesimi che vengono utilizzati sulle console da gioco. Va da sé che qualsiasi operazione svolta venga effettuata con la massima fluidità e velocità: è praticamente impossibile notare dei tentennamenti o dei rallentamenti. A livello di performance bruta, non si è mai visto nulla di simile in ambito smartphone.
Come detto in apertura però, c’è il rovescio della medaglia. La dissipazione del calore mostra il fianco dinanzi a tutta questa potenza. Ecco dunque, di tanto in tanto, percepire un netto surriscaldamento della scocca, specie sulla cornice. Nulla che comprometta l’uso del dispositivo, ma può risultare fastidioso. In più, se ripetuto, ha un inevitabile impatto sull’autonomia, che è in linea con quella di iPhone 14 Pro Max (dunque assolutamente buona), ma che potrebbe essere nettamente migliore grazie al processo produttivo a 3 nanometri dell’A17 Pro. Dettagli su cui il gigante californiano certamente lavorerà a livello software.
A proposito di batteria, finalmente la ricarica è affidata alla porta USB-C, che ha pensionato il connettore Lightning. Apple ha comunque limitato la ricarica rapida a 25 Watt, per cui è necessaria più di 1 ora per passare da 0% a 100%. Una scelta probabilmente operata per salvaguardare la longevità della batteria nel tempo. La porta USB-C supporta comunque l’uscita video (per il collegamento ai monitor esterni), oltre che i vari supporti di memorizzazione (hard disk, penne USB etc.). Davvero molto comoda.
La parte software è invece affidata ad iOS 17, su cui c’è davvero poco da aggiungere. La maturità ormai raggiunta dal sistema operativo degli iPhone non ha probabilmente eguali rispetto a coerenza grafica, funzionalità di ecosistema e supporto software garantito nel tempo.
E veniamo adesso al punto probabilmente più atteso. Sul retro ci sono tre sensori fotografici: il principale da 48 Megapixel, un grandangolo da 12 Megapixel a 120° e un teleobiettivo periscopico da 12 Megapixel in grado di abilitare uno zoom ottico 5X a 120 millimetri equivalenti. Che sia in diurna o in notturna, le immagini scattate da questo smartphone sono di altissimo livello. Stupisce la capacità di gestire la luce artificiale, così come la quantità di dettagli che è in grado di immagazzinare per ciascuna scena ritratta.
Il tanto chiacchierato zoom 5X va compreso. Alla prova dei fatti, non lascia a bocca aperta per un semplice motivo: ci sono smartphone Android in grado di fare meglio in quest’ambito, come il Galaxy S23 Ultra. Ciò non toglie che, rimanendo all’interno della parte ottica, ritrarre in lontananza i soggetti con iPhone 15 Pro Max è un’esperienza incredibile soddisfacente. Il lavoro svolto da Apple è davvero notevole, sotto tutti i punti di vista.
Dove invece non c’è partita per nessuno, sono i video. La possibilità di registrare in 4K a 60 fps con il codec d.log è letteralmente manna dal cielo per i videomaker professionisti. Vengono fuori infatti dei file con una quantità tale di informazioni che è possibile effettuare una color correction vera, proprio come avviene in ambito professionale. Una qualità pazzesca, sia in diurna che in notturna, proprio come la fotocamera frontale da 12 Megapixel.
Difficile non consigliarlo, considerando quanto offerto complessivamente. Certo, parte da 1.489 euro (256 Gigabyte), e questo racconta evidentemente il target di pubblico per cui è stato pensato, ovvero quello dei professionisti: l’acquirente ideale di Apple iPhone 15 Pro Max è chi può trasformare l’investimento per acquistarlo in un vero e proprio ritorno economico.
Siamo comunque di fronte a uno dei migliori smartphone dell’anno, senza alcun dubbio.
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