La Toscana dal respiro internazionale che ha conquistato il mondo
I vini di Bolgheri sono apprezzati in tutto il mondo, rappresentando l’approccio più innovativo della Toscana vinicola. Fortemente ispirati ai vini francesi della zona di Bordeaux, mettono da parte il tradizionale vitigno Sangiovese, prediligendo uve internazionali, come il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc, il Merlot, il Syrah, il Petit Verdot e via dicendo. Ci riferiamo, in questo caso, al vino Bolgheri rosso, di cui eccezionale emblema è il Marchesi Antinori Guado al Tasso Bolgheri Superiore DOC. Ma nell’ambito della denominazione vino Bolgheri DOC non mancano interessantissimi vini rosati e bianchi, come il Gaja Vistamare Ca' Marcanda Toscana IGT a base di uve Vermentino e Viognier. Disposti nel comune di Castagneto Carducci (LI), a pochi passi dalla costa, i vigneti godono di condizioni pedoclimatiche straordinarie. Posizionati in un anfiteatro naturale con le colline alle spalle e il mare di fronte, beneficiano di clima mite e ventilazione costante. Sempre ben assolate, le viti affondano le radici in suoli ricchi di minerali e sostanze nutritive, elementi che si traducono in sapidità gustativa. A fissare gli aromi negli acini, invece, ci pensa una secca escursione termica fra giorno e notte. I rossi di Bolgheri, in particolare, offrono sensazioni uniche al naso e in bocca. Profumatissimi, morbidi e rotondi, sfoderano equilibrio e piacevolezza rari. Il tutto senza farsi mancare l’indispensabile spalla acida e tannini molto eleganti. Tornando brevemente sulle denominazioni, alla Bolgheri DOC, si affianca la Toscana IGT che racchiude vini che sfuggono alle precise regole del disciplinare, come il celeberrimo Masseto. Mentre la DOC Bolgheri Sassicaia è stata creata nel 1994 per dare il giusto risalto a uno dei rossi italiani più rivoluzionari, l’unico ad essersi guadagnato una certificazione esclusiva.
Annate e costi di produzione: il prezzo e le sue variabili
I vini di Bolgheri sono realizzati con cura e dedizione, impiegando uve di qualità altamente selezionate e ciò si traduce inevitabilmente nel prezzo che si mostra più alto della media nazionale. Per portarsi a casa un prodotto base in bottiglia da 0.75 Litri, difficilmente spenderemo meno di 15 euro. All’estremo opposto, si possono superare anche i 500 euro con i vini rossi di maggior peso. Ma l’esborso è destinato a salire ulteriormente se opteremo per una grande bottiglia Magnum da 1.5 Litri o una Jeroboam da 3 Litri. Per mostrare chiaramente come può variare il prezzo di questi vini, abbiamo selezionato e analizzato tre rossi piuttosto diversi in termini di gusto e di budget necessario per l’acquisto. Si comincia con il Marchesi Antinori Il Bruciato Guado al Tasso Bolgheri DOC, un vino quasi imbattibile per rapporto qualità-prezzo. Per circa 25 euro, infatti, ci offre un assaggio gustoso e ben rappresentativo. Realizzato a partire da uve Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah, coniuga sentori fruttati a note balsamiche di menta. Sapido e vivace, si abbina bene a formaggi, salumi e carni grigliate. Si sale di livello con il Tenuta dell'Ornellaia Le Serre Nuove Bolgheri DOC. Affinato 15 mesi in barrique, tira fuori note speziate e sentori di macchia mediterranea. Perfettamente equilibrato in quanto a tannino, acidità e morbidezza, si accompagna a dovere con le grandi ricette regionali a base di selvaggina. Il prezzo è di poco superiore a 50 euro. In ultimo ma non per importanza, non poteva mancare un vino rosso a cui avevamo già accennato in precedenza. Parliamo del Tenuta San Guido Sassicaia Bolgheri DOC, il pioniere dell’intero movimento bolgherese. Armonioso a livello olfattivo e gustativo, offre al palato un’esperienza impareggiabile. Vinificato con uve Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, esalta e si esalta con il cinghiale in umido. Il prezzo varia in base all’annata, partendo da circa 300 euro.
