Oakley Flight Jacket

Grazie ad Oakley, i ciclisti e i campioni della corsa a piedi hanno finalmente trovato il loro occhiale da sole culto. Si tratta di Flight Jacket, un occhiale dalle linee aerodinamiche pensato appositamente per andare a tutta velocità. I velocisti sanno che, per vincere, conta anche solo una frazione di secondo. Per questo hanno bisogno di avere addosso solo accessori leggerissimi. Gli occhiali Flight Jacket sono pensati per chi cerca il top del confort, come anche i Radar EV Path, un paio di occhiali ipertecnologici la cui leggerezza sfida le leggi di gravità. I Flight Jacket hanno una forma a maschera che massimizza il campo di visione nella parte superiore. Per evitare che il sudore ristagni quando fa molto caldo, Oakley ha creato il nuovo ponte Advancer, che permette all’aria di circolare istantaneamente eliminando gli accumuli di calore in corrispondenza della zona oculare ed evitando che durante le competizioni le lenti possano appannarsi. Nella confezione, sono comprese due paia di asticelle intercambiabili di lunghezza differente. Una delle due paia è pensata per essere indossata insieme al casco. Le lenti in Plutonite offrono una protezione totale contro i raggi nocivi del sole. Filtrano infatti sia i raggi UVA, sia i raggi UVB (fino a 400 nm) sia la luce blu, che è la principale responsabile dell’affaticamento oculare. Per quanto riguarda la resistenza, gli occhiali Flight Jacket rispondono alle norme sugli choc ANSI Z80.3, che, tradotto, vuol dire che sono invincibili.

Oakley Flight Jacket in pillole:

• Forma a maschera che massimizza il campo di visione nella parte superiore
• Nuovo ponte Advancer che evita che si accumuli calore nella zona oculare
• Due paia di asticelle incluse intercambiabili di cui una per chi indossa il casco
• Lenti in plutonite per il filtraggio dei raggi UVA UVB e della luce blu

Scritto da Irene Sartoretti

È nata nel 1982 a Perugia, nello stesso concitato giorno in cui l’Italia vinceva ai mondiali. Nella sua città natale, frequenta il liceo classico, per poi abbandonare i vocabolari di greco e latino in favore dell’architettura, studiata a Firenze, ... Leggi tutto