Immagine e suono in perfetta armonia: guida ai migliori TV del momento

Alla classica programmazione TV, i televisori affiancano un'enorme mole di contenuti aggiuntivi. Film, serie, brani musicali: di questo e altro possiamo godere in streaming, attraverso una Smart TV (nel Magazine di Trovaprezzi.it, Classifica delle 10 Smart Tv più cercate) e una connessione di rete. Fulcro di questo hub multimediale a 360 gradi resta, comunque, l’immagine. Non a caso, nella nostra guida ne parliamo approfonditamente prima di affrontare altri aspetti di natura tecnica e funzionale. Il tutto nell’ottica di agevolare la scelta e l’acquisto. 
migliori TV

Come scegliere il nuovo TV

Abbiamo qui riunito gli elementi validi per qualsiasi tipo di modello:

Dimensioni – Le misure dello schermo giocano un ruolo chiave. E non solo perché questo fattore incide sul prezzo. La grandezza del televisore, infatti, andrebbe rapportata al tipo di ambiente in cui intendiamo collocarlo. Nonché alla distanza di visione corretta, un indicatore importante a cui abbiamo dedicato una sezione apposita.

Qualità dell’immagine – Leggere le caratteristiche del display ci permette di capire se siamo al cospetto di un televisore di qualità oppure no. Risoluzione, luminosità, rapporto di contrasto, refresh rate, input lag, ampiezza degli angoli di visione: ecco le principali. Ancor prima, però, è bene distinguere i pannelli LCD da quelli OLED. Nella guida abbiamo dedicato molto spazio all’argomento ma c’è un punto da chiarire subito: i TV OLED costano di più dei TV LCD retroilluminate a LED. Per chi abbia a disposizione un budget limitato, quindi, tali modelli andranno esclusi.

Menù e funzioni smart - Fluidità e completezza del menù condizionano l’utilizzo quotidiano del televisore. In tale ottica, impostazioni troppo complesse potrebbero penalizzare l’intuitività e la godibilità generale. Oltre alle performance hardware, a incidere non poco è il sistema operativo a bordo, l’interfaccia con cui gestire sia i controlli base che le funzionalità intelligenti di una Smart TV.

Comparto audio – Spesso sottovalutato, il suono del televisore contribuisce tanto a completare quel senso di immedesimazione che trae origine dalle immagini. Tutti i modelli in commercio offrono un buon volume ma, se parliamo di qualità, il livello medio non eccelle. Non mancano, comunque, TV all’altezza della situazione, specie se corredate da almeno 4 speaker o, magari, una soundbar.

Quanto costa un TV?

prezzo TV
Non è semplice racchiudere i televisori in fasce di prezzo ben definite perché, per lo stesso modello, le cifre oscillano molto a seconda delle dimensioni del display. Per tale motivo, quando si parla di costo d’acquisto, è sempre bene specificare il valore della diagonale a cui si riferisce. A influire sulla spesa sono anche altri fattori, come la risoluzione dello schermo e il tipo di tecnologia con cui è realizzato. Un TV LED da 40 pollici Full HD, ad esempio, costerà sempre meno di un TV OLED 4K di analoghe dimensioni. Funzioni smart, potenza audio e qualità dell’hardware: ecco ulteriori elementi di valutazione. Per non parlare del design che non di rado fa impennare il costo. Nella nostra consueta selezione, abbiamo suddiviso i vari modelli in tre grandi categorie, cercando di tenere in considerazione tutte le variabili appena presentate. La fascia di prezzo economica, con tetto di spesa posto a 400 euro, comprende i televisori entry-level. Con la fascia di prezzo media (da 400 a 800 euro), invece, si comincia a fare sul serio, in particolare per ciò che riguarda la resa dell’immagine. Ma è oltre gli 800 euro, ovvero nella fascia di prezzo alta, che si incontrano i modelli premium. Tutti i modelli selezionati sono certificati in base al nuovo standard DVB-T2 che assicura ai programmi televisivi una qualità superiore. 

(Dati aggiornati ad aprile 2024 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 400 euro)

Per chi si trovi ad acquistare un nuovo televisore, l’opzione Smart TV resta la più consigliata in termini di completezza dell’offerta e versatilità. Ma se la priorità è spendere il meno possibile, le soluzioni non smart sono sempre disponibili. Prendiamo, ad esempio, lo Smart-Tech 32HN10T3, TV semplice ed economico, dedicato a chi preferisce i programmi televisivi ai contenuti in streaming. Dotato di buon display 32 pollici con risoluzione HD, mette in campo tre ingressi HDMI per il collegamento di device esterni, come una console da gaming, una soundbar o un lettore DVD. Inoltrandoci nel terreno delle Smart TV, ecco spuntare un prodotto dal rapporto qualità-prezzo quasi imbattibile. Identica alla precedente nella diagonale, LG LQ631C porta la risoluzione da HD a Full HD. Minimal nell’estetica, offre tanto a livello di personalizzazione, sfruttando al meglio il buon sistema operativo webOS 22 di LG. Compatto e leggero, non si fa mancare l’HDR. Il prezzo si mantiene inferiore ai 200 euro. La risoluzione 4K è il passo decisivo per chi intenda spingere l’intrattenimento domestico ai massimi livelli. E TCL P635 è un TV ad alta risoluzione che, nel formato da 55 pollici, assicura solide performance. Impreziosito dal sistema operativo Android TV, è intuitivo da gestire e godibile a livello visivo e sonoro. Con pochi euro in più, infine, ci portiamo a casa la Smart TV Samsung CU7172, nello stesso formato. Ottima per luminosità e contrasto, propone menù fluidi e impostazioni ben organizzate. Buono anche il comparto audio grazie a speaker stereo da 20 W.

Fascia media (da 400 a 800 euro)

Quando si parla di qualità dell’immagine, la differenza fra TV di fascia economica e modelli di fascia media si fa più marcata. Panasonic MX700E è una Smart TV 4K che rinuncia ai fronzoli estetici per puntare tutto su luminosità, contrasto e resa cromatica. Il supporto alle più avanzate tecnologie HDR e surround è pressoché totale. In più, il sistema operativo Google TV basato su Android rende l’esperienza d’uso flessibile e personalizzabile. Best-buy tuttofare, costa meno di 500 euro nelle varianti da 50 e 55 pollici. Ancora meglio si comporta il TV LED Sony X75WL, un concentrato di potenza al servizio della famiglia. Sempre arricchito dal sistema operativo di Google, mette in campo un HDR davvero eccellente in rapporto al prezzo. Per i formati 50 e 55 pollici, infatti, sono sufficienti meno di 700 euro. Cristallino a livello audio e potente nel volume, riproduce in modo abbastanza fedele i contenuti con Dolby Atmos surround. Navigando fra i modelli più originali, ecco spuntare il Philips PUS8818, un televisore 4K con refresh rate a 120 Hz che costa qualcosa più del precedente. Oltre alla bontà delle immagini, a colpire è l’immersività offerta dalla tecnologia Ambilight, una serie di LED posti sul retro che proiettano sulla parete in tempo reale i colori riprodotti dalla TV. Disponibile solo sui prodotti Philips, è un valore aggiunto di grande spessore. In ultimo ma non per importanza, la Smart TV Hisense U7KQ si posiziona, nel formato da 55 pollici, a pochi passi dalla fascia alta. Forte di un refresh rate a ben 144 Hz, brilla anche come monitor da gaming. Solida la qualità delle immagini grazie alla tecnologia Mini LED del pannello. Mentre il VIDAA U7 OS restituisce una piacevole esplorazione del menù.

Fascia alta (oltre 800 euro)

I TV OLED sono il punto di riferimento quando si cerca la massima qualità video. Per la fascia alta, quindi, ci siamo concentrati esclusivamente su questi modelli che, rispetto ai TV LED, sono mediamente più cari. Muovendoci appena sopra la soglia degli 800 euro, fa capolino un televisore che, nel formato da 42 pollici, è uno degli OLED più convenienti in relazione alle prestazioni. Parliamo di Panasonic MZ800E, un TV 4K impressionante per profondità del nero e resa cromatica. Arricchito dall’esperienza Google TV, brilla nei contrasti grazie all’efficace HDR. Con Samsung S94C il salto avanti è servito. Da quando il colosso di Seul ha deciso di introdurre la tecnologia Quantum HDR OLED sui propri modelli, la categoria ha acquisito un nuovo agguerrito competitor. Raffinatissimo nel design e ultraconnesso, questo televisore spinge il refresh rate a 144 Hz, regalando immagini luminose, fluide e sempre ben definite. Con circa 1300 euro ci portiamo a casa la variante da 55”. Proposto a circa 200 euro in più, LG OLED G3 è un’altra Smart TV di grande successo nel segmento premium. Altrettanto curata a livello estetico, migliora di generazione in generazione, schiacciando l’acceleratore anche sul comparto audio. Tutti dotati di speaker da 60 W con pieno supporto al Dolby Atmos, i modelli della linea sfruttano la modalità WOW per abbinarsi a una soundbar LG e creare un vero muro sonoro. A concludere degnamente la nostra selezione, ci pensa la Smart TV 4K Sony A80L, top di gamma del gigante giapponese. Disponibile per circa 1700 euro con diagonale da 55 pollici, è la massima espressione di TV intelligente con Android OS. Solida da ogni punto di vista, eccelle con qualsiasi tipo di contenuto. Gran parte del merito va al Cognitive Processor XR che ottimizza ogni frame grazie all’intelligenza cognitiva.

Qualità dell'immagine: il requisito chiave

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L’immagine che appare ai nostri occhi è il risultato di numerose variabili. La bontà del display è, senza dubbio, la più importante. Risoluzione, luminosità e contrasto, infatti, variano a seconda del tipo di pannello montato. Ma vi sono ulteriori elementi da non trascurare, come il refresh rate e l’ampiezza degli angoli si visione. Di seguito, analizziamo questi fattori, riservandoci una sezione a parte per l’HDR: la tecnologia che più ha migliorato la resa delle immagini negli ultimi anni.

Tecnologia del display

Accantonati ormai i televisori al plasma, le aziende produttrici si sono focalizzate su TV con display LCD LED e TV con display OLED. Differenti a livello tecnologico, offrono risultati ben distinguibili. Vediamoli insieme:

LCD LED

In un TV LCD, l'immagine è prodotta da una serie di cristalli liquidi che vengono illuminati da una fonte di luce esterna, posta sul retro del televisore. In passato, tale retroilluminazione era resa possibile da classiche lampade a fluorescenza. Ma dati gli elevati consumi, oggi sono state rimpiazzate da lampade a LED. Ecco perché la stragrande maggioranza dei televisori in commercio è di tipo LCD LED. Pannelli IPS o VA: ecco un’ulteriore distinzione da fare quando si parla di schermi LCD. Le due varianti, infatti, si comportano in modo diverso: i primi eccellendo per ampiezza dell’angolo di visione, i secondi per profondità dei neri e qualità del contrasto. Appartengono alla categoria anche gli evoluti modelli con schermo QLED di Samsung e altri brand. Pur trattandosi sempre di display retroilluminati, la luce LED viene filtrata da nanocristalli (detti anche Quantum Dots) che assicurano una resa ancora più fedele dei colori e una gamma cromatica più estesa. 

OLED

Ben diversi sono i TV OLED. Tale tecnologia non prevede alcun tipo di retroilluminazione poiché ogni pixel è in grado di emettere luce propria, accendendosi e spegnendosi in autonomia. Gli schermi OLED consumano pochissimo, garantiscono una perfetta qualità del nero e sono in grado di riprodurre contrasti eccezionali. Di contro, però, costano più dei pannelli LED e, nei televisori entry-level, non eccellono per luminosità massima.

Risoluzione

La risoluzione del pannello è una specifica comune a ogni televisore. Con questo termine si identifica la densità di pixel presenti sullo schermo, dove con pixel si intende l'elemento più piccolo che compone l'immagine. Maggiore è il numero dei pixel, più alte saranno anche definizione e dettaglio. Uno schermo Full HD in formato 16/9, ad esempio, si contraddistingue per una densità di 1920x1080 pixel. Mentre i televisori con risoluzione 4K possono contare su 3840x2160 pixel. E come è facile immaginare, ben più elevato risulta il numero di pixel che un display 8K riesce a mettere in campo. In questo caso, però, la sbalorditiva qualità dell’immagine non è ancora supportata a sufficienza da un adeguato numero di contenuti disponibili in streaming. Dobbiamo aggiungere, poi, che la densità di pixel non cambia con il variare delle dimensioni dello schermo. È questo il motivo per cui due display con medesima risoluzione ma diagonale diversa, richiedono anche una differente distanza di visione. Ma di questo argomento tratteremo in una sezione a parte.

TV 4K UHD più apprezzate:
Samsung TU7090
Samsung Q60C
LG UQ7500

Luminosità e rapporto di contrasto

Pur senza addentrarci troppo in tecnicismi, la luminosità (o meglio luminanza) di un pannello si misura in nits ed esprime l'intensità luminosa della superficie frontale del display. I migliori televisori possono raggiungere anche i 2000 nits ma la media si assesta sui 500. Più complesso il calcolo relativo al rapporto di contrasto, ovvero la differenza di luminosità che intercorre fra un'immagine nera e una bianca spinta alla massima luminosità. In poche parole, il rapporto di contrasto si esprime con la formula 1000:1, dove il primo valore (variabile a seconda delle specifiche del pannello) esprime il picco di luminanza e il secondo si riferisce al colore nero. Maggiore è tale divario, migliore risulterà la resa dell’immagine. La tecnologia HDR, di cui tratteremo a parte, nasce proprio per enfatizzare il contrasto e offrire colori più vividi, accesi e realistici.  

Refresh rate

Il refresh rate è la frequenza di aggiornamento di uno schermo, caratteristica che ci indica quante volte al secondo l'immagine subisce un refresh. Più alto è tale valore, maggiore risulta la fluidità dell'azione. Misurabile in hertz, ha valori che oscillano fra i 50 e i 250 Hz. In ogni caso, un display a 120 Hz è più che adeguato a garantire un'immagine sempre godibile. Bisogna, invece, diffidare, di quei modelli con valori troppo alti. In molti casi, infatti, le aziende non fanno altro che duplicare le immagini anziché sfruttare una sequenza consecutiva di frame differenti. Così facendo, se è vero che la fluidità cresce, lo stesso non avviene per la qualità.

Angolo di visione

Con questo termine, si indica l'ampiezza dell'angolo entro il quale la visione dei TV manterrà caratteristiche ottimali di luminosità e contrasto. I modelli con elevato angolo di visione sono quelli che ci consentono di godere al meglio delle immagini anche da posizione defilata rispetto al centro del televisore. In pratica, l’angolo di visione risulta decisamente più ampio nei TV OLED rispetto ai modelli LCD. Per questi ultimi, però, è bene fare una distinzione fra pannelli IPS e schermi VA, i primi con angoli di visione notevolmente migliori dei secondi.

L’importanza dell'HDR

Introdotto inizialmente sulle fotocamere digitali per ottimizzare gli scatti, l'HDR ha presto conquistato anche il mercato dei televisori. Acronimo di High Dinamic Range, è una tecnologia rivoluzionaria che porta l'immagine a livelli di luminosità e contrasto mai visti prima. Andando a lavorare sui singoli pixel che costituiscono lo schermo dei TV LED e dei TV OLED, l'HDR produce un incremento della gamma dinamica, introducendo colori non riproducibili in condizioni standard. Per questo, l'immagine si fa più realistica e i contrasti fra zone di luce e d'ombra si vanno accentuando. Presente a bordo di quasi tutti i televisori in commercio, è una tecnologia che richiede contenuti appositamente pensati. Al momento, Netflix e altre piattaforme di streaming supportano l’HDR su gran parte del proprio catalogo. Mentre per gli amanti di contenuti in copia fisica, il formato di riferimento è il Blu Ray 4K HDR. Esistono, infatti, degli standard da tenere in considerazione nel realizzare prodotti del genere: i più noti sono il Dolby Vision, l'HDR10 e l'HDR10+. Ma anche per quel che riguarda i programmi televisivi, esiste una variante dell'HDR. Si chiama HLG e viene già sfruttato con successo dall'emittente televisiva inglese Sky. In Italia, invece, è il canale Rai 4K a trasmettere programmi in tale formato. 

TV con supporto al Dolby Vision:
LG OLED B3
Philips PML9008
Hisense A7K

Dimensioni e distanza di visione ideale

Le dimensioni del televisore incidono non poco sulla qualità di visione. 50 e 55 pollici: ecco i formati di maggior successo al momento, ai quali si aggiungono tante altre taglie, comprese fra i 24 e gli 85 pollici. Ciò che viene misurato, però, non sono i lati del televisore ma la diagonale. E posto che un pollice corrisponde a 2.54 cm, un TV 55 pollici avrà circa 140 cm di diagonale. La distanza di visione corretta varia a seconda della risoluzione, ovvero del numero di pixel di cui è dotato lo schermo. All'aumentare dei pixel, infatti, cresce la definizione dell'immagine e si accorcia la distanza di visione consigliata. In concreto, il nostro 55 pollici richiede una distanza di poco superiore ai due metri se la risoluzione è Full HD e di circa un metro con immagini in 4K. Posto che la scelta dipende anche dalle preferenze personali, esistono delle tabelle che ci permettono di calcolare la distanza giusta per una visione ottimale a seconda della grandezza e della risoluzione del display

TV 55 pollici largamente apprezzate:
Xiaomi A2
Sony X80L
Sony A80K

Le funzioni Smart

La categoria dei televisori è dominata dalle Smart TV, in grado di offrire molto di più rispetto ai modelli di vecchia generazione. E non a caso, i colossi del settore, fra cui primeggiano Samsung, LG e Sony, concentrano la propria produzione su questo tipo di prodotto. Vediamone le caratteristiche principali.

Smart Menù

Collegandosi al Wi-Fi di casa, le Smart TV offrono tanti contenuti fruibili in streaming e svariate features aggiuntive. Data la mole di funzioni presenti a bordo, anche il menù si è via via arricchito. I nuovi televisori, infatti, presentano un'interfaccia grafica accattivante basata su un sistema operativo analogo a quello degli smartphone. I più diffusi sono Android TV, WebOS di LG e Tizen OS di Samsung. Ciascuno con il proprio design, i sistemi operativi ci consentono di accedere alle piattaforme di streaming, di navigare su internet e di scaricare app online. Proprio per l’elevato tasso di multimedialità dei nuovi modelli, i classici telecomandi a infrarossi vengono sostituiti, in certi casi, da telecomandi puntatori. Si tratta di accessori che possono essere orientati verso il display e utilizzati in modo analogo a un mouse, accrescendo l'intuitività dell'esperienza d’uso. 

Streaming di film e serie TV

Specifiche e prezzi delle TV Smart variano anche di molto. Ad accomunare la maggior parte dei modelli, però, è una funzionalità largamente diffusa: la visione di film, documentari o serie TV in streaming. Per farlo è sufficiente collegare il TV al Wi-Fi, scaricare l'app della piattaforma desiderata (Netflix, Amazon Video, YouTube…) e avviare la riproduzione, scegliendo in completa autonomia come e quando usufruire del servizio. 

Download di contenuti

Una volta premuto il tasto sul telecomando corrispondente al menù Smart, ci troveremo di fronte una serie di impostazioni e contenuti navigabili in modo semplice. I televisori economici potrebbero risultare un po’ lenti nel gestire tale operazione, specialmente se le funzioni sono tante e complesse. Qualche rallentamento dell’interfaccia, quindi, si mostra fisiologico nei prodotti entry-level. In ogni caso, uno degli aspetti più interessanti delle Smart TV è la possibilità di scaricare contenuti dalla rete. Come per gli smartphone, infatti, è disponibile un app store, un negozio online dal quale effettuare il download di app, film, serie TV e brani musicali. In particolare, i modelli con a bordo Android TV (e, quindi, il Play Store di Google), ci danno possibilità di personalizzazione davvero enormi.

Intelligenza artificiale e comandi vocali

I televisori più recenti ed evoluti sfruttano l’intelligenza artificiale per offrire un’esperienza d’uso sempre più comoda. Largamente diffusa sui modelli LG e Samsung, tale tecnologia riesce a ottimizzare suono e immagine caso per caso, a seconda del contenuto e della conformazione dell’ambiente in cui il TV trova posto. Ma l’intelligenza artificiale si fa protagonista anche quando intendiamo usare la voce per controllare il televisore. Amazon Alexa, Google Assistant, Apple Siri: ecco i tre principali assistenti vocali che ci consentono di gestire il device, accendendolo, regolandone il volume o cambiando canale. In più, alcuni modelli integrano gli assistenti nativamente, non imponendoci l’acquisto di uno smart speaker esterno. Per controllare ancora più efficacemente il menù del TV, alcuni produttori includono un microfono nel telecomando attraverso il quale interagire in modo più profondo col dispositivo. E dato l’alto tasso tecnologico che il televisore porta in dote, i comandi vocali possono anche essere impiegati per gestire altri device connessi alla rete. Lampade, termostato, robot aspirapolvere, lavatrice: in tale ottica il TV diventa il cuore di un avanzato hub domotico.

TV LG con tecnologia LG ThinQ AI:
LG QNED 82
LG OLED C3
LG OLED C2

Connettività

Sul retro e sul fianco del televisore sono presenti porte e ingressi di vario tipo, che ci permettono di collegarlo con altri device. Oltre a quella cablata, non mancano forme di connettività wireless, ovvero il Wi-Fi e il Bluetooth. Ne parliamo di seguito:

Porte e ingressi fisici 

All’immancabile ingresso per l'antenna, il televisore affianca le porte HDMI. Tale standard, infatti, è in grado di garantire a suono e immagini un’invidiabile qualità. Pensate per connettere un notebook, una console o magari una soundbar, sono in numero minimo di due. Vi sono, poi, gli ingressi USB per collegare il TV a una o più unità dati. Così facendo, potremo visualizzare sullo schermo foto e contenuti provenienti da una fonte esterna. Su alcuni televisori è anche possibile riprodurre film attraverso un apposito programma multimediale che legge il file direttamente dalla pen drive. Molte Smart TV, poi, permettono anche di registrare i programmi televisivi su supporti esterni per vederli in un secondo tempo. Video Composito, S-Video e vano per smart card: ecco altri degli ingressi più diffusi. A essi si aggiungono, infine, l'uscita audio ottica e quella per le cuffie che, però, sta progressivamente scomparendo in favore di soluzioni senza fili. 

Wi-Fi e Bluetooth

Quando parliamo di Smart TV, non possiamo esimerci dal menzionare la connettività wireless. In special modo, ci riferiamo al modulo Wi-Fi che connette il televisore alla rete senza fili. Di grande importanza è anche il Bluetooth, utilissimo per collegare dispositivi esterni al televisore, consentendo ai due device di lavorare insieme. È il caso, ad esempio, di uno speaker Bluetooth, un mouse, una tastiera o un paio di cuffie.

Da smartphone a TV

Sfruttando il Wi-Fi, possiamo mettere in collegamento il nostro smartphone al TV, per riprodurre su grande schermo giochi, video o altri contenuti presenti nel cellulare. Per farlo è sufficiente il protocollo DLNA, supportato anche da televisori economici e datati. Se, poi, vogliamo trasmettere in toto il display dello smartphone, sono indispensabili i protocolli Google Cast o Miracast, non presenti però su tutti i modelli. In loro assenza, possiamo fare ricorso a Chromecast (sempre di Google) o ad Apple TV. In entrambi i casi, è necessario collegare un dispositivo esterno all'uscita HDMI per fare da ponte fra smartphone e TV. Molto più semplice è il sistema offerto da alcuni giganti del settore per mettere in comunicazione i propri device. Pensiamo a Samsung, ad esempio, e alla funzionalità Smart View che offre la possibilità di proiettare lo schermo dello smartphone sul televisore (non per forza Samsung) in pochi secondi.

Smart TV ad alto tasso di connettività:
Samsung QN85B
Philips PUS8118
Panasonic MX600E

Il comparto audio

Spesso sottovalutato in fase di acquisto, il comparto sonoro del TV è più importante di quanto sembri. L’audio, infatti, contribuisce a costruire quella sensazione di immedesimazione che tanto ci piace provare di fronte a un film. Ma non solo, un volume alto e pulito risulta godibile anche se guardiamo un concerto in TV o siamo alle prese con un videogame. Gli speaker dei televisori economici non garantiscono una buona resa del suono, essendo piccoli e dal wattaggio modesto. Ma salendo un po' di livello, la situazione cambia. I TV Philips, ad esempio, montano ottimi altoparlanti sull’intera gamma. TCL, invece, arricchisce i modelli al top con soundbar griffate Onkyo. Non è da meno LG che inserisce sui migliori TV OLED un sistema audio panoramico con supporto al Dolby Atmos surround. Samsung, infine, nei televisori Neo QLED, inserisce degli speaker ultratecnologici caratterizzati da una potenza incredibile in rapporto alle dimensioni. Ma non solo: attraverso il sistema Q-Symphony, soundbar e televisori della linea Q collaborano per dare vita a un suono surround multidirezionale perfettamente armonizzato. I televisori premium, inoltre, sfruttano l’intelligenza artificiale per equalizzare il suono in base al tipo di contenuto e all’ambiente nel quale viene fruito. 

TV con ottimo sistema audio a bordo:
Sony A90K
Samsung S95C
We. by Loewe SEE 55

Design e materiali costruttivi

Il grosso dei televisori in commercio non gode di un design propriamente originale. Molti modelli sono provvisti di cornici in plastica scura dalle dimensioni contenute. Il profilo è sottile ma si fa più pronunciato nella parte bassa dove, talvolta, trovano posto gli speaker. Il sistema d’appoggio può essere dotato di piedi o di base piatta, a forma quadrangolare oppure ovale. Si tratta di forme e dimensioni standardizzate e, in certi casi, un po' anonime. Ma non sempre è così. Alcune aziende, infatti, investono molto nella componente estetica, assegnandole il valore che merita. In fondo, un televisore è anche un elemento d'arredo e, soprattutto in un salotto, è preferibile che si armonizzi al meglio con mobili ed elementi decorativi. Per questo, molti dei nuovi televisori 4K top di gamma prevedono cornici ultrasottili in alluminio. Sempre in metallo può essere realizzata la base di supporto, elegante e dalla forma ricercata. In certi casi, poi, un supporto in vetro posto fra base e TV, ci dà l'illusione che quest'ultimo stia fluttuando nell'aria. Fra i più raffinati nel design, ricordiamo i modelli Samsung The Frame, televisori che si trasformano in quadri da parete. Con approccio simile, LG ha lanciato la Gallery Series, una famiglia di Smart TV dedicate agli appassionati di arte.

TV dal design elegante e ricercato:
We. by Loewe SEE 50
Samsung S90C
Panasonic MZ2000E

Consumi e classe energetica

etichetta energetica TV
Un TV da 50 pollici difficilmente consumerà in un anno più di 50 euro di corrente elettrica. Pur trattandosi di una cifra abbordabile, vale comunque la pena capire come cambino i consumi in base al modello scelto. Per cominciare, è la tecnologia del display ad influire in parte. Sebbene le lampade LED degli schermi LCD siano poco energivore, con i TV OLED si consuma ancora meno, essendo del tutto prive di retroilluminazione. Ma l'impatto maggiore in bolletta si lega alle dimensioni del display e alla classe energetica. Come per molti altri elettrodomestici, infatti, anche per i televisori è prevista un'etichetta energetica che ci aiuta a far luce sul comportamento del device. 

Focus sull’energy label

L’energy label dei televisori è stata sottoposta a una decisa revisione con il nuovo regolamento europeo, entrato in vigore il primo marzo 2021. Attraverso l’impiego di parametri più stringenti, l’energy label spinge i costruttori a realizzare dispositivi sempre più efficienti, declassando i modelli di vecchia generazione. Ecco come è organizzata l’etichetta:

Informazioni generali

La porzione superiore dell’etichetta, uguale per tutti i prodotti, include il nome del brand e del modello. In più, è sempre previsto un QR code che, una volta scansionato, consente all’utente di leggere l’etichetta in formato digitale ma anche di accedere a un database europeo ricco di informazioni aggiuntive. 

Classi di efficienza

La sezione sottostante è la più rappresentativa dell’energy label. Sul lato sinistro trova posto l’elenco delle classi di efficienza energetica, simboleggiate da lettere dell’alfabeto (da A a G) associate a differenti colori. A destra, invece, è impressa in nero la lettera corrispondente al modello in questione. 

Consumi in kWh

Scendendo ancora, incontriamo un valore numerico che svela l’ammontare dei consumi energetici del TV. Espresso in kWh, tale numero specifica i consumi per 1000 ore di utilizzo e non più, come nella precedente energy label, su base annuale. Il tutto, facendo riferimento all’uso del televisore in modalità SDR, ovvero Standard Dynamic Range. Gli stessi consumi di cui abbiamo appena parlato, poi, vengono calcolati anche per la modalità HDR, decisamente meno virtuosa perché lavora con luminosità superiori. In questo caso, inoltre, al valore espresso in kWh per 1000 ore di utilizzo, si aggiunge la relativa classe di efficienza, sempre compresa fra le lettere A e G. 

Dimensioni e risoluzione

In ultimo ma non per importanza, l’energy label ci informa sulla misura della diagonale del display (in cm e pollici) e sulla risoluzione massima orizzontale e verticale in pixel.
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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