Seagate Exos X18 ‎eSATA a partire da 249,82 €

L’ampia lineup di hard disk di Seagate comprende modelli sviluppati in maniera specifica per le imprese. Oltre  a quelli dedicati ai NAS o alla videosorveglianza, come ad esempio, Seagate SkyHawk, è presente, all’interno della gamma, un modello pensato per i server: Seagate Exos X18. Si tratta, nello specifico, di un hard disk progettato appositamente per reggere dei cicli di lavoro importanti e per garantire un accesso rapido ai dati conservati in cloud. Partendo dalle caratteristiche di base, viene proposto nelle versioni con interfaccia SATA III o SAS in base alle necessità, ed è disponibile in diversi tagli di memoria. Si parte da una base di 10 TB e fino al modello più capiente da ben 18 TB. Come anticipato, questi hard disk sono progettati per garantire il migliore funzionamento nei server e nei sistemi in rack in generale. Vengono facilitate, infatti, operazioni come l’analisi dati e operazioni in architetture più dense, senza mai perdere in efficienza. Si parla, nello specifico, di un carico di lavoro di 550 TB all’anno ed un valore MTBF di 2,5 milioni di ore. Da non sottovalutare, inoltre, le funzioni dedicate all’efficienza energetica, in grado di automatizzare le prestazioni tanto nei momenti di attività, quanto in quelli di inattività. Parlando di velocità di trasferimento, i Seagate Exos X18 riescono a raggiungere i 270 MB al secondo. A livello di banda passante, invece, si parla di 6 Gbps per quanto riguarda le versioni SATA III e fino a 12 Gbps per i modelli dotati di interfaccia SAS. Per quanto riguarda la sicurezza, invece, sono presenti un sistema di crittografia hardware AES a 256 bit e protezione tramite password.

Seagate Exos X18 in pillole:

• Hard disk interno progettato per server e armadi in rack
• Spazio di archiviazione da 10 fino a 18 TB per unità
• Velocità di trasferimento fino a 270 MB al secondo
• Disponibile con interfaccia SATA III o SAS

Scritto da Federico Parravicini

Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ... Leggi tutto