Il mouse è una delle periferiche indispensabili per chi usa il PC, in quanto principale dispositivo di input. Per chi con il computer ci gioca il mouse è un dispositivo fondamentale che deve seguire i movimenti di chi lo impugna in maniera precisa e repentina, senza mai sbagliare. Nella partite competitive ogni millimetro è vitale per portare a casa la vittoria, e un mouse non adeguato potrebbe non rivelarsi all’altezza dell’arduo compito.
Per quanto possa sembrare un device semplice, i parametri da considerare in fase di acquisto di un mouse da gaming sono davvero tanti e in questa guida cercheremo di spiegare a cosa si deve fare attenzione.
Il mouse va impugnato. Va da sé che scegliere la forma più adatta alla propria impugnatura è di fondamentale importanza. Al di là dei parametri soggettivi, per cui consigliamo comunque di provare il mouse se possibile prima dell’acquisto, si distinguono attualmente tre tipologie di grip o impugnatura:
Ovviamente queste sono prese di tipo canonico, ma nella realtà ognuno di noi può avere un misto tra diverse tipologie di impugnatura. Proprio per questo è importante comunque provare, se possibile, il mouse.
La maggior parte dei mouse in commercio riporta nel nome la tipologia di presa, come nel caso del Corsair Glaive RGB per i palm grippers, del Corsair M65 Pro per i Claw gripper e del Cougar Gaming 530M per i Fingertip gripper.
I DPI indicano la sensibilità del sensore del mouse. Nella maggior parte delle situazioni però, chi usa il mouse è solito impostare un livello di DPI tra gli 800 e i 1600 DPI, superando difficilmente tali valori. Infatti, andando oltre i 1600 DPI, il puntatore inizierebbe a muoversi troppo velocemente al minimo spostamento, rendendo il controllo molto difficile.
Avere tanti DPI può dunque sembrare inutile, in quanto effettivamente si usano 12.000 o 16.000 DPI solamente nel caso di risoluzioni elevate o schermi molto grandi, ma è anche vero che più saranno i DPI a disposizione, più l’intervallo utile (tra gli 800 e i 1600) offrirà un tracciamento più preciso e affidabile.
Per capire bene cosa meglio soddisfi le proprie esigenze, è bene in questo caso spiegare la tecnologia dietro ad un sensore, specificando che la tecnologia odierna è in grado di ridurre i difetti storici di questi due tipi di sensore, che restituiscono ormai un feedback quasi identico.
Il sensore ottico si contraddistingue per una velocità di tracciamento più elevato, e per l’assenza totale di accelerazione laterale, oltre ad offrire le prestazioni massime sui tappetini o mousepad appositamente studiati per l’uso gaming. Non funziona però su vetro e superfici riflettenti.
Il sensore Laser invece presenta un’accelerazione laterale percepibile, traccia allo stesso modo su tutte le superfici, anche se mal digerisce le superfici in tessuto. Questo è il motivo per cui la maggior parte dei mouse gaming usa un sensore di tipo ottico, mentre i sensori laser vengono impiegati su mouse da lavoro (come il Logitech MX Master) spesso usati anche su scrivanie in vetro.
Anche in questo caso la scelta dipende molto dalle proprie esigenze ma anche dalla tipologia di gioco. In un FPS i pulsanti laterali possono sicuramente tornare utili, ma si tratta spesso di giochi in cui l’attimo è vitale e perdere tempo per trovare il comando corretto potrebbe non essere opportuno. Esistono invece giochi come i MOBA e gli MMO, dove il giocatore è costretto a memorizzare una grande quantità di combinazioni di tasti per poter effettuare tutte le operazioni possibili.
In questo caso, può essere utile avere sul mouse più tasti possibili. È il caso per esempio del Razer Naga Trinity, un particolare mouse con parte laterale configurabile, che può offrire fino a 12 tasti.
Infine, ma non per questo meno importante, il fattore peso. Anche in questo caso la soggettività di chi sceglie passa in primo piano rispetto a qualsiasi consiglio. Di certo chi ha bisogno di fare tanti movimenti in pochi secondi potrebbe gradire maggiormente un mouse leggero, mentre per usi meno frenetici potrebbe essere più soddisfacente un mouse con maggior peso.
I mouse al giorno d’oggi pesano tra i 100 e i 150 grammi, a seconda del modello, ma esistono alcuni particolari dispositivi dedicati al gaming, che offrono la possibilità di modificare il peso, tramite dei piccoli pesi di ottone da installare all’interno della scocca. Sebbene sia ormai raro trovarli, è una possibilità offerta anche dal Logitech G403 Wireless, oppure dal Patriot Viper V570 RGB.
Questi sono i parametri più importanti nella scelta di un mouse da gaming, a cui si aggiungono poi altre caratteristiche, come ad esempio l’illuminazione RGB, che passano però in secondo piano rispetto alle principali funzioni.
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