Samsung Odyssey S27AG500PP a partire da 268,54 €

Tra i monitor gaming di fascia media, il modello Samsung Odyssey S27AG500PP si presenta come una delle soluzioni più bilanciate per chi cerca non solo una qualità dell’immagine elevata, ma anche la migliore fluidità. Si tratta di un monitor PC da 27 pollici di diagonale con schermo flat, dotato di una risoluzione nativa da 2560 x 1440 pixel in formato 16:9. Il design riprende le stesse linee già viste in altri monitor della gamma Odyssey, come il Samsung Odyssey S24AG304NR, presentando cornici laterali molto sottili, che permettono una facile installazione di un secondo monitor in modalità multischermo. La base è solida e permette di mantenere in ordine la propria postazione grazie al passacavi posteriore. Inoltre, si sottolinea la possibilità di regolare la posizione del display modificando liberamente l’inclinazione, l’altezza e la rotazione. Per quanto riguarda il pannello, Samsung Odyssey S27AG500PP adotta un display di tipo IPS, con frequenza di aggiornamento massima di 165 Hz e tempo di risposta di 1 millisecondo. Mantenendo il framerate sbloccato all’interno dei giochi, il supporto della tecnologia Nvidia G-Sync garantisce la massima stabilità dell’immagine, senza il rischio di tearing alle frequenze più elevate. Il monitor è compatibile con tutti i contenuti HDR, raggiungendo un picco di luminosità di 400 nits e un ottimo contrasto dinamico, adatto sia al gaming che all’intrattenimento multimediale. Per quanto riguarda i collegamenti video e audio, infine, sono disponibili sul pannello posteriore una porta HDMI 2.0, un’uscita DisplayPort 1.2 e una presa jack audio da 3,5 mm per il collegamento di speaker esterni o cuffie. Non sono presenti, invece, altoparlanti integrati.

Samsung Odyssey S27AG500PP in pillole:

• Monitor gaming da 27 pollici con risoluzione QHD
• Pannello di tipo IPS con frequenza di aggiornamento di 165 Hz
• Compatibile con Nvidia G-Sync e AMD FreeSync
• Supporto HDR con picco di 400 nits

Scritto da Federico Parravicini

Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ... Leggi tutto