Amministratrice delegata di AMD, Lisa Su ha fatto sapere di recente che entro la metà del 2019 vedremo i processori AMD Ryzen di terza generazione. L’annuncio ufficiale, dunque, sarà probabilmente in concomitanza con il Computex di Taipei, l’evento più importante dell’anno per quanto riguarda l’hardware per Personal Computer.
Dopo il successo di prodotti come il Ryzen 5 2600 o il Ryzen 7 2700X, che hanno permesso ad AMD di riaccendere la competizione con Intel e ravvivare l’intero settore, ora l’azienda si prepara a un nuovo exploit, con ogni probabilità basato sul processo litografico a 7 nanometri già visto sul CPU come l’ AMD EPYC 7251.
Il processore mostrato da Su a Las Vegas conferma tale ipotesi, almeno per il chiplet a sette nanometri, con otto core x86 Zen 2 e un I/O die a 14 nanometri. Anche per questa terza generazione, poi, AMD sembra intenzionata a confermare l’uso del socket AM4, e dovrebbe quindi essere possibile continuare a usare la stessa scheda madre, come per esempio la AsRock Fatal1ty X370 Gaming X – magari perdendo alcune tra le nuove funzioni. Molto probabilmente però arriverà anche un novo chipset, progettato per sfruttare al massimo i Ryzen di terza generazione.
La dirigente di AMD ha mostrato anche i risultati di alcuni test, eseguiti sui primi processori. Non sono risultati definitivi quindi, ma si possono senz’altro considerare almeno indicativi di cosa ci si può aspettare dalle nuove CPU.
Ecco quindi 2057 punti con Cinebench, contro i 1754 punti del Ryzen 7 2700X; il 15% in più di prestazioni con la codifica video, e un risultato che è persino superiore (di poco) a quello dell’Intel Core i9-9900K. Il tutto con un consumo di 133 watt, meno dei 180 watt fatti segnare del processore Intel. Se ne deduce, quindi, che i nuovi processori AMD Ryzen avranno una migliore efficienza – anche se ovviamente la cosa andrà verificata con test indipendenti. Ciliegina sulla torta, le CPU Ryzen 3 saranno anche le prime a supportare le connessioni PCIe 4.0.
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