Sonos ha recentemente lanciato la soundbar Arc Ultra, il prodotto di punta che va a posizionarsi sulla fascia più alta, affiancando la precedente Sonos Arc. A dispetto di quello che si potrebbe pensare, in questo caso il lancio del nuovo prodotto non segue semplici logiche di marketing, cioè lanciare periodicamente una novità, anche se non troppo diversa dalla precedente.
Sonos Arc Ultra presenta validi motivi di interesse perché adotta una tecnologia innovativa per gli speaker integrati, frutto di un’acquisizione effettuata da Sonos. I cambiamenti sono rilevanti e promettono prestazioni decisamente migliori, specialmente per uno dei punti più deboli del modello Arc (non Ultra), cioè la riproduzione dei bassi.
Il cuore della nuova soundbar è rappresentato dalla tecnologia HeartMotion di Mayht, acquisita da Sonos e ribattezzata poi SoundMotion. In pratica cambia completamente la costruzione degli speaker posti all’interno della soundbar. Solitamente questi componenti hanno una forma conica e presentano sul frontale una membrana che muovendosi genera il suono. Questa posizione contrapposta, unita alle altre ottimizzazioni, offre diversi vantaggi.
Anzitutto l’ingombro: SoundMotion occupa meno spazio e questo è di vitale importanza per una soundbar. Sonos ha infatti spiegato che è necessario ridurre l’altezza dei prodotti: molti TV stanno adottando piedistalli sempre più bassi ed è perciò necessario che le soundbar si adattino. Se si mantenessero le stesse dimensioni, si rischierebbe di coprire una parte dello schermo.
Grazie a SoundMotion Sonos Arc Ultra ha ridotto l’altezza da 87 a 75 millimetri. Cala anche la profondità che passa da 116 a 110,6 millimetri. Aumenta invece la larghezza: sono 1.178 millimetri contro i 1.142 di Arc. Gli speaker sono inoltre più leggeri e decisamente più efficienti. Queste due qualità consentono di generare i suoni usando meno energia e con una risposta migliore sulle basse frequenze.
In poche parole SoundMotion promette di portare sul mercato soundbar capaci di suonare più forte senza aumentare l’ingombro (che anzi si riduce) e con bassi più convincenti anche senza l’aggiunta di un subwoofer. Proprio questo era uno dei principali punti di debolezza di Arc, un prodotto ben suonante che abbiamo infatti inserito tra i nostri consigli, ma che senza il subwoofer esterno opzionale non assicura bassi pieni e profondi.
Arc Ultra è indubbiamente un prodotto di fascia più alta rispetto ad Arc. SoundMotion è il componente che fa maggiormente la differenza ma non è l’unico. Cambia anche la configurazione dei canali: sono 9.1.4 su Arc Ultra (14 speaker in totale) contro 5.0.2 per Arc (11 speaker in totale). Questo significa che Arc Ultra può ricostruire un suono avvolgente sfruttando un sistema con molti più canali.
C’è ovviamente una maggiore presenza di bassi data dal woofer SoundMotion, assente su Arc (che senza subwoofer ha solo speaker per i medio-bassi, non per i bassi) e migliora anche la connettività. Il Wi-Fi si aggiorna alla versione 6 e, cosa ancora più importante, c’è ora il Bluetooth in versione 5.3. Ultima ma non meno importante è la combinazione di processore e memoria integrata per gestire tutte le funzioni.
Sonos è infatti sinonimo di ecosistema per la diffusione della musica in tutta la casa. Non parliamo dunque di una semplice soundbar ma di un prodotto che deve anche riprodurre musica in streaming, interfacciandosi con altri dispositivi della stessa marca, non ultimi gli speaker wireless e i subwoofer che permettono anche di creare un vero e proprio sistema home cinema, come accadeva già sulla precedente Arc.
Un hardware più aggiornato può non servire oggi ma assicura teoricamente una maggiore longevità. Sonos Arc Ultra aggiorna il processore: si passa da un Cortex-A53 da 1,4 GHz a un Cortex-A55 da 1,9 GHz. Aumentano infine la RAM, da 2 GB e la memoria integrata, che raddoppia passando da 4 a 8 GB. Ovviamente per il momento le funzionalità offerte non cambiano rispetto ad Arc, ma in prospettiva futura, con i progressivi aggiornamenti della piattaforma Sonos, questa dotazione potrebbe fare la differenza e portare funzioni in più o una maggiore durata nel tempo.
Chi dispone di un budget sufficiente dovrebbe quindi orientarsi su Sonos Arc Ultra: la dotazione è superiore e anche la qualità audio dovrebbe essere migliore (il condizionale è necessario: al momento non abbiamo ancora testato il prodotto), specialmente per chi non affiancherà un subwoofer esterno. Arc resta comunque una scelta valida per chi vuole spendere meno.
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