The North Face: un marchio di abbigliamento, scarpe e accessori sportivi che tutti gli appassionati di montagna e di vita outdoor conoscono. Pochi però sanno come sia andata la sua storia. Il brand nasce nel 1966, quando un giovane scalatore, Douglas Tompkins, stufo di scegliere i propri abiti da montagna nei cataloghi per corrispondenza oppure fra i surplus dell’abbigliamento militare, decide di lanciare un proprio negozio di capi e di scarpe con cui poter vivere la montagna nel migliore dei modi. La prima boutique del brand vede la luce a San Francisco, nel quartiere di North Beach, da cui probabilmente deriva il nome del brand. Ma una leggenda che circola a proposito dell’origine di questo nome così particolare, che in italiano significa Faccia Nord, vuole che il lato esposto a nord di una montagna sia quello più difficile da scalare. Riacquistata due anni più tardi da un giovane e brillante laureato a Stanford, Hap Klopp, la boutique North Face di San Francisco acquista fama in tutta la California e inizia a produrre una propria linea di articoli sportivi nel retrobottega. Vi ricorda qualcosa? Sembra proprio la storia di Steve Jobs, solo che, in questo caso, a essere creati sono capi tecnici con cui sfidare le condizioni più estreme. Sono grandi innovazioni, come l’invenzione del primo zaino da trekking in tessuto leggero con armatura interna o delle prime tende canadesi con armatura flessibile, ad aver fatto del brand californiano un punto di riferimento per gli sportivi professionisti. Alpinisti, sciatori, snowboarders e ultrarunner di fama mondiale scelgono di vestire The North Face perché sono sicuri di indossare capi dalle performance eccellenti. Oltre ai capi tecnici, il marchio propone una linea di abbigliamento sportswear dedicata al tempo libero e che ha una spiccata orientazione lifestyle, perché riprende tutte le ultime tendenze in fatto di abbigliamento athleisure. Di quest’ultima linea, fanno parte felpe, giubbotti, bermuda, pantaloni chino e scarpe come le Litewave di seconda generazione, che sono perfette sia per il running in città che per le passeggiate. Il marchio è oggi parte di un grande gruppo che comprende Timberland e Napapijri, i due altri colossi dell’abbigliamento outdoor. Douglas Tompkins, infatti, nel frattempo ha ceduto l’azienda, per potersi dedicare appieno all’ecologia, tema che lo ha appassionato da sempre. Del suo fondatore, il marchio conserva l’attenzione ambientale, che è oggi una delle sue priorità.