Oggi, in tutto il mondo Prada è sinonimo di eleganza sofisticata, design innovativo e una visione audace che continua a ridefinire il concetto di moda contemporanea. Ma come è nato tutto questo e come si è evoluto nel corso degli anni?
Questo articolo esplorerà le tappe principali della storia di Prada, dalle sue origini artigiane ai vertici della moda globale.
Il marchio Prada è nato nel 1913, quando Mario Prada e suo fratello Martino aprono un negozio di pelletteria chiamato “Fratelli Prada” in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Specializzato in articoli di lusso in pelle, come borse, bauli, valigie, portagioie e accessori da viaggio, il negozio rapidamente si fa notare per la qualità superiore e per il design raffinato dei suoi prodotti. I fratelli Prada si concentrarono fin da subito sull’uso di materiali di altissima qualità e sull’artigianato meticoloso, diventando ben presto una delle migliori destinazioni in città per chi cercava articoli di lusso. Negli ambienti aristocratici meneghini, Prada in breve tempo si afferma come nome conosciuto e apprezzato.
Una svolta importante per l’attività arriva nel 1919, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale: in quell’anno, Prada viene scelta per diventare Fornitore Ufficiale della Real Casa Italiana, tanto che nel logo del marchio viene aggiunto lo stemma e i nodi di Casa Savoia. Questo passo permette a Prada di superare i confini dell’aristocrazia milanese e dell’alta borghesia italiana, per sbarcare anche nei circoli più esclusivi d’Europa: nel 1921, apre il primo negozio a marchio Prada a Londra e nel 1929 negli Stati Uniti, su Madison Avenue a New York.
Nel 1958, alla morte di Mario Prada, sua figlia Luisa diventa proprietaria ma dovremo aspettare il 1978 perché le redini passino in mano alla figlia di Luisa, Miuccia Prada.
Laureata in scienze politiche e con un background nel teatro, Miuccia portò una visione unica e innovativa in azienda, cominciando fin da subito a sperimentare nuovi materiali e idee, alcune davvero rivoluzionarie. La giovane designer ha letteralmente sfidato le convenzioni della moda dell’epoca, valorizzando il minimalismo e l’essenzialità, che nelle sue mani diventano sinonimi di lusso, ma anche di funzionalità: ne è prova la collezione di borse e accessori realizzate in un particolare tessuto nylon effetto seta, che contribuirà in modo importante al successo globale di Prada.
Ma non c’è solo creatività nel bagaglio della giovane donna. Dimostrando di avere anche una visione imprenditoriale oculata e proiettata nel futuro, Miuccia stringe una partnership con Patrizio Bertelli, proprietario di un’azienda attiva nel mercato del cuoio (e, dopo qualche anno, suo marito!). Questa collaborazione porta subito i suoi frutti: grazie all’esperienza nel marketing e all’intuito imprenditoriale di Paolo, l’azienda, dopo un periodo di stallo seguito alla morte del nonno Mario Prada, riprende ad espandersi nel mercato del lusso internazionale.
Nel 1988 arriva la prima sfilata e nel 1992 la fondazione del marchio Miu Miu, fortemente voluto da Miuccia per lanciare un brand tutto al femminile caratterizzato da capi moderni, audaci, sperimentali, adatti alle più giovani.
Prada non è soltanto moda, oggi. Senza dubbio, l’abbigliamento e le iconiche borse Prada hanno reso il marchio uno dei riferimenti di lusso e design del made in Italy.
Borse Prada – Credits: prada.com
Il brand, nel tempo, ampliato la sua gamma per includere calzature, occhiali e occhiali da sole, profumi e persino mobili, acquisendo negli anni anche i marchi inglesi di scarpe Church’s (nel 1999) e Carshoes (nel 2010) e la storica pasticceria milanese Marchesi (nel 2014).
Parallelamente a queste attività, è fortissimo il legame di Prada con il mondo dell’arte. Nel 1993 Miuccia e Patrizio inaugurano la Fondazione Prada, con la missione di stimolare la curiosità intellettuale e di esplorare nuove strade nelle arti visive e nella cultura. Una mission che si è concretizzata negli anni nell’organizzazione di mostre, conferenze ed eventi nelle due sedi di Milano e Venezia. La Fondazione Prada è oggi considerata un punto di riferimento culturale a livello globale. In più, Prada collabora con il FAI, con l’UNESCO e con altre istituzioni impegnate nella valorizzazione delle opere artistiche e culturali.
Come se non bastasse, nel 1997 Prada entra ufficialmente nel mondo della vela, da sempre una grande passione di Patrizio Bertelli. Nasce così il team Luna Rossa, che parteciperà per la prima volta all’America’s Cup e che ancora oggi permette al nostro paese di gareggiare in alcune delle competizioni nautiche più prestigiose al mondo. Nel 2021 Prada è diventato sponsor dell’America’s Cup e così, per la prima volta, le regate che anticipano la competizione hanno preso il nome di Prada Cup (dal 1983, era la Louis Vuitton Cup). Un riconoscimento importante, che premia il grande sforzo di Prada nel supportare l’attività di Luna Rossa. Tra poche settimane, potremo tifare per loro nell’America’s Cup di Barcellona.
Prada S.p.A. è oggi una holding quotata alla Borsa di Hong Kong, con un fatturato di oltre 4,76 milioni di euro nel 2023 e circa 14.000 dipendenti. Alla guida di questo colosso del lusso ci sono ancora loro, Miuccia Prada, in qualità di Amministratore Esecutivo e Co-Direttore Creativo, e Patrizio Bertelli, in qualità di Presidente del gruppo. Ed è probabilmente grazie alla loro sinergia vincente che Prada è ancora oggi un marchio in crescita, che lo scorso anno ha guadagnato circa il 12%: nel 2023 (come negli anni precedenti) è uno dei pochi brand italiani presenti nella classifica dei marchi più di valore insieme soltanto a Gucci e Ferrari.
Il logo di Prada ha subito diverse trasformazioni nel corso degli anni ma la scritta non è mai cambiata. Con la sua semplice essenzialità, rispecchia perfettamente quello che è sempre stato lo stile del brand: attenzione al dettaglio, minimalismo, artigianalità.
Inizialmente, il logo era rappresentato da una corda annodata che formava un ovale, all’interno del quale era bene in vista la scritta “Prada” e sotto “Milano – Dal 1913”, a sottolineare la storicità dell’azienda. A sormontare tutto, lo stemma di Casa Savoia, all’epoca un elemento di grandissimo prestigio. Fu Miuccia a cambiare il logo, negli anni Ottanta, introducendo un triangolo rovesciato ma mantenendo identica la scritta, per non perdere il legame con il passato e un’identità ben definita. Per lo stesso motivo, anche gli altri elementi restano presenti nel nuovo logo, che da quel momento non è più cambiato.
Insomma, Prada è oggi come cent’anni fa sinonimo di Made in Italy di alta qualità, attenzione al dettaglio, cura artigianale, e i suoi successi dimostrano quanto questi valori siano ancora preziosi.
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