Lo sport in tutte le salse possibili e immaginabili. Il marchio di scarpe e abbigliamento sportivi Under Armour piace agli atleti di tutte le discipline, da quelli che praticano il jiu-jitsu ai giocatori di basket passando per i ballerini di danza contemporanea e i golfisti. La storia inizia nel 1996, quando l’ex giocatore di rugby Kevin Plank appende le scarpette al chiodo e decide di passare, dal campo, fin dietro la scrivania. Inizia a disegnare scarpe e t-shirt che uniscano stile e confort. L’obiettivo è che capi e accessori non si riempiano di sudore, ma lascino traspirare la pelle. È così che il marchio arriva a distinguersi da tutti gli altri, proponendo, per pantaloncini e t-shirt da allenamento, gli stessi filati utilizzati prima solo per l’underwear femminile. Si tratta di filati molto morbidi e altamente traspiranti, che regalano un confort impareggiabile. Inizialmente, il marchio si fa conoscere con il semplice passa parola, fino a che la voce non giunge all’orecchio dei grandi atleti. Il primo è Jeff George, che fa conoscere a tutti gli Stati Uniti il brand comparendo sulla copertina di USA Today con una delle t-shirt firmate da Kevin Plank. Da questo momento è stato tutto un susseguirsi di grandi successi, fino al grande arrivo sul mercato europeo del 2006. A dimostrazione che l’innovazione è nel DNA del marchio, c’è lo sviluppo, nel 2011, di una divisa sportiva intelligente. Collegata tramite sensori a un computer, la divisa, battezzata E39, fornisce in tempo reale tutte le informazioni necessarie, come ritmo cardiaco, ritmo respiratorio, temperatura della pelle, velocità e accelerazione. Il nome del brand, in italiano, significa letteralmente sotto la corazza, come quella che protegge i giocatori di rugby. Il nome equivale un po’ all’espressione italiana In una botte di ferro, che indica il fatto di essere al sicuro e al riparo da tutto. Le scarpe del marchio, come le Hovr Phantom da corsa, integrano le tecnologie più avanzate. Fra queste ci sono i sensori connessi, che permettono di tenere sotto controllo le proprie prestazioni e misurare le evoluzioni, nel tempo, delle proprie performance. Sistemi avanzati come la mousse HOVR e la tecnologia Energy Web offrono un’ammortizzazione spettacolare, perché assorbono gli choc e restituiscono tutta l’energia di ritorno di cui il piede ha bisogno. Il brand è oggi sponsor di molte squadre di football, di rugby e di basketball, sia maschili che femminili. Fra gli atleti che prestano il loro volto al brand, c’è la campionessa olimpica di sci Lindsey Vonn, la pattinatrice artistica Kimmie Meissner e il giocatore di basket Brandon Jennings. Anche il boxer Mohamed Ali ha sostenuto in passato il successo del marchio, firmando un contratto di sponsorizzazione. Tutti questi atleti hanno deciso, invece che di farsi sponsorizzare da marchi storici, di puntare su un’azienda giovane e dinamica, che ancora non è molto diffusa in Europa ma che promette di diventare il prossimo marchio sportivo feticcio, accanto a grandi competitors come Nike e Adidas. La sfida è iniziata.