Attivi fin dai primi del ‘300 nella produzione e vendita di vino, i Marchesi Frescobaldi hanno fatto la storia dell’enologia toscana e italiana. Sono poche le aziende in grado di vantare una tradizione così lunga e solida. Ancora meno quelle che sono riuscite a dare continuità e qualità alla propria produzione nell’arco di un periodo così ampio. Attraverso il Rinascimento ed il ‘600, la cantina Frescobaldi ha saputo conquistare il raffinato pubblico cortigiano, raggiungendo anche il successo internazionale presso la corte di Enrico VIII d’Inghilterra. Dal quartier generale posto nella splendida Tenuta di Castiglioni in Val di Pesa, la famiglia Frescobaldi ha costruito un impero che oggi è nelle mani dell’erede Lamberto. Unicità nella diversità: ecco un motto che calza alla perfezione per lo stile Frescobaldi. La cantina toscana, infatti, vanta ben 9 tenute di grande rilievo sul territorio regionale, molte delle quali distanti geograficamente dalla sede centrale. Prendiamo, ad esempio, Tenuta Gorgona, posta nell’omonima isola al largo di Livorno. O Tenuta Ammiraglia, situata nell’area della Maremma. Le altre Tenute, poi, si concentrano attorno a Firenze e a Siena, coprendo l’area del Chianti e di Montalcino. Il Sangiovese è il vitigno simbolo per la produzione Frescobaldi che, però, si esalta anche con uve internazionali, come lo Chardonnay, il Sauvignon Blanc ed il Merlot. E proprio quest’ultimo vitigno, in combinazione al Cabernet Sauvignon, al Cabernet Franc ed al Petit Verdot, raggiunge il massimo delle proprie potenzialità nel terroir bolgherese. Non a caso, anche la celebre Tenuta dell’Ornellaia è di proprietà dei Marchesi Frescobaldi che qui producono l’eccelso Bolgheri Superiore DOC Ornellaia. Vini rossi di grande pregio prendono vita in scenari differenti per clima e condizioni ambientali, dando lustro all’intera viticoltura nazionale. Il Brunello di Montalcino DOCG Castelgiocondo è uno dei vini simbolo della cantina. Prodotto in una delle tenute Frescobaldi di maggior peso, è anche uno dei più conosciuti ed apprezzati nel Mondo. Profumi intensi, struttura complessa ed una notevole propensione all’invecchiamento fanno di questo vino il perfetto abbinamento per un pasto importante, magari con la selvaggina protagonista. Mentre in coppia alla bistecca alla fiorentina, non c’è niente di meglio del Chianti Rufina Riserva DOCG Nipozzano, altro pezzo da novanta in casa Frescobaldi. Ma a fianco dei rossi più austeri, non mancano nel catalogo dell’azienda interessantissimi vini bianchi dal profilo fresco e beverino. Una produzione così ampia e variegata riflette l’eterogeneità dei vari terroir in cui le piante prosperano. Indipendentemente dall’area geografica di riferimento, però, le caratteristiche dei suoli e del clima si mostrano sempre ideali per la coltivazione della vite. Ad accomunare il lavoro nelle differenti tenute, semmai, sono l’impegno e la passione profusi dal capitale umano. Enologi, cantinieri, operai: ogni anello della catena produttiva è un pezzo chiave del puzzle Frescobaldi. In più, l’approccio ai lavori in vigna e cantina è improntato alla sostenibilità, attraverso l’impiego di fonti energetiche rinnovabili. L’agricoltura green made in Frescobaldi, inoltre, punta a ridurre drasticamente l’utilizzo di vetro e fonti idriche, con lo scopo di tagliare in modo netto le emissioni inquinanti di CO2.