Come prevenire e curare la diarrea del viaggiatore

Viaggiare in giro per il mondo è bello ma dover affrontare la dissenteria del viaggiatore un po' meno. Scopriamo come riconoscerla e come prevenirla.
Di Biagio Flavietti 14 Agosto 2023
diarrea del viaggiatore come prevenirla e curarla

Viaggiare è uno dei piaceri della vita e con esso incontrare nuovi popoli, conoscere nuove usanze e assaggiare nuovi alimenti. Ma dietro l’angolo si nasconde la diarrea del viaggiatore o “Vendetta di Montezuma” con tutti i suoi fastidiosi sintomi gastrointestinali. Una patologia legata a cambiamenti delle abitudini alimentari o all’assunzione di acqua e alimenti contaminati da batteri e altri microrganismi patogeni. Con questo articolo indagheremo le principali cause dell’infezione e forniremo i consigli più utili per prevenire ed eventualmente trattare questa disavventura di viaggio con farmaci da banco contro la diarrea e consigli alimentari.

Cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti riguardanti la diarrea del viaggiatore:

Che cos’è la diarrea del viaggiatore?

Chiamata anche “Vendetta di Montezuma”, la diarrea del viaggiatore è uno dei problemi sanitari più comuni tra i viaggiatori e, a seconda della durata della vacanza, può colpire anche fino all’80% dei viaggiatori che si recano in destinazioni definite ad alto rischio. Quali sono queste destinazioni? Si tratta di aree del pianeta meno sviluppate, dove gli standard igienico-sanitari sono più bassi o talvolta inesistenti. In realtà, anche un cambiamento repentino delle proprie abitudini alimentari e delle tipologie di cibo introdotte improvvisamente all’interno della propria dieta possono predisporre lo sviluppo di questa patologia. Maschi e femmine vengono colpiti indistintamente dalla malattia, ma ad essere più predisposti sono i giovani, gli immunodepressi, le persone affette da malattie infiammatorie intestinali o diabete, e coloro che assumono H2 bloccanti o antiacidi, che riducono la barriera acida dello stomaco come primo baluardo di difesa verso i germi contenuti negli alimenti.

Quali sono le cause della diarrea del viaggiatore?

La fonte primaria di infezione per quanto riguarda la diarrea del viaggiatore è l’ingestione di acqua e cibi contaminati da batteri fecali.

La genesi della diarrea del viaggiatore è ricollegabile sicuramente ad agenti infettivi e nello specifico a enteropatogeni batterici che causano la patologia nell’80% dei casi registrati. Tra i batteri più comuni che sono stati isolati nei paesi oggetto di studio c’è l’ Escherichia coli enterotossigenico (Etec). Questo batterio produce una diarrea acquosa molto forte, associata a crampi e febbre bassa o anche del tutto assente. I sintomi si concentrano prevalentemente a livello intestinale e gastrico, ma possono creare debolezza, mal di testa, ipotensione a causa delle ingenti perdite di liquidi e di sali minerali. Oltre a Etec e altri batteri patogeni derivanti da feci e alimenti o acqua contaminate, ci sono anche diverse varietà di agenti virali e parassiti enterici fra i potenziali agenti causali della diarrea del viaggiatore.

cibo contaminato

Quali sono i sintomi della diarrea del viaggiatore?

Il più delle volte l’inizio della malattia è repentino e si manifesta improvvisamente durante il viaggio o per i più fortunati quando oramai si è rientrati a casa. La malattia genera un aumento consistente della frequenza, del volume e del peso delle evacuazioni ed è molto comune anche l’alterazione della consistenza delle feci (diarrea liquida). Un soggetto colpito da diarrea del viaggiatore può avere da 4 a 5 movimenti intestinali abbondanti e acquosi ogni giorno, che possono essere un impedimento per il viaggio, ma anche una fonte di disagio e debilitazione per la salute generale dell’organismo.

Altri sintomi comuni sono:

La maggiorparte dei casi si risolve in 2-3 giorni senza alcun trattamento. La storia naturale della diarrea del viaggiatore si risolve nel 90% dei casi entro una settimana, e nel 98% dei casi si risolve in un mese.

Come prevenire la diarrea del viaggiatore?

Più che il trattamento, per questa patologia è importantissima la prevenzione. I viaggiatori possono minimizzare i rischi di contrarre la diarrea del viaggiatore seguendo un piccolo vademecum fornito dall’Istituto Superiore di Sanità:

  1. Per prima cosa bisogna evitare di acquistare cibi e bevande da venditori ambulanti o altri posti dove sono presenti condizioni igienico-sanitarie scarse o inesistenti.
  2. Evitare di mangiare carni o pesci crudi o poco cotti.
  3. Evitare di mangiare verdura cruda senza averla sbucciata. Anche per la frutta va preferita quella con buccia facilmente rimuovibile, come la banana.
  4. Anche l’acqua del rubinetto, il ghiaccio, il latte non pastorizzato possono essere associati al rischio di diarrea del viaggiatore. Fra le bevande sicure c’è l’acqua frizzante in bottiglia, tè e caffè caldo, birra, vino e acqua bollita o opportunamente trattata. In linea di massima, vanno consumate solo bibite che sono evidentemente sigillate e non presentano segni di manomissione.

Come trattare la diarrea del viaggiatore?

Solitamente è una malattia che si risolve spontaneamente e senza trattamenti farmacologici specifici. In molti, fanno l’errore di utilizzare in prima battuta la loperamide (Imodium) per arrestare le scariche di diarrea. In realtà, all’inizio e, finché è possibile, è utile defecare per permettere l’allontanamento dei germi patogeni dall’intestino.

Tuttavia, possono essere molto utili reidratanti orali come EG Reidrax 7 bustine, per ripristinare i liquidi e i sali minerali persi.

I viaggiatori che manifestano tre o più episodi diarroici nell’arco di 8 ore, specialmente se associati a nausea, vomito, crampi addominali, febbre o sangue nelle feci, possono trovare notevole beneficio nell’uso di una terapia antimicrobica intestinale. Gli antibiotici solitamente vengono prescritti e devono essere assunti per circa 3-5 giorni (a seconda del tipo di antibiotico).
diarrea del viaggiatore rimedi
Il ruolo dei probiotici non è ancora chiaro. In molti li usano come fattore di prevenzione, mentre altri esperti consigliano l’assunzione di integratori di probiotici proprio durante e dopo la comparsa dei sintomi. Tra le varie tipologie di batteri benefici presenti in commercio, quelle maggiormente legate al benessere intestinale sono il Lactobacillus Acidophilus che in genere è indicato nella diarrea con dispepsia o coliti e il Saccharomyces boulardii (Zambon Codex 5 Miliardi), un lievito altamente resistente alle condizioni gastriche, che riesce ad arrivare incolume e a livello intestinale per esplicare la sua azione benefica.

Cosa mangiare in caso di diarrea del viaggiatore?

Molti esperti consigliano anche una dieta specifica chiamata “Bratty diet”, un acronimo che ricorda gli alimenti che è possibile assumere durante queste giornate di malessere:

BRATTY DIET

Bratty Diet

Andranno, invece, evitati alcolici, caffè, bevande zuccherate e sport drink di tipo salino, che essendo iperosmolari e ricchi di zucchero peggiorano la situazione intestinale. Da eliminare anche tutti gli alimenti integrali o ricchi in fibre, come frutta e verdura che possono aumentare la peristalsi intestinale e i fenomeni fermentativi.

Fonti bibliografiche:

Pubblicato il 14 Agosto 2023
Biagio Flavietti
Biagio Flavietti

Biagio Flavietti è un giovane farmacista nato il 20 giugno 1993 a Napoli. Nella stessa città, dopo una maturità classica, consegue la laurea magistrale in Farmacia nel dicembre 2017 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi in farmacologia e farmacoterapia. La tesi mette al centro del suo studio l’analisi e la ricerca di integratori a base...Leggi tutto

Gli articoli, le guide, le recensioni e tutti i contenuti editoriali presenti su Trovaprezzi.it sono scritti esclusivamente da esperti di settore (umani). Non utilizziamo strumenti di intelligenza artificiale per produrre testi o altri contenuti.

Scrivi un commento

Altri articoli che potrebbero interessarti

Segui le migliori offerte su Telegram
Torna su