Il DJI Ronin è stato per molto tempo il gimbal, o stabilizzatore di riferimento per utenti che usano mirrorless e reflex, come per esempio la Sony A7 III o la Panasonic S1, per realizzare video. L’unico contro del dispositivo era il peso elevato, che con utilizzo prolungato poteva causare dolori agli avambracci e poco si prestava al trasporto e all’uso in mobilità.
DJI si è dimostrata però attenta alle richieste degli utenti e ha presentato il Ronin SC, che di fatto migliora proprio il peso, portando il totale a poco più di un chilogrammo. È pensato per essere usato soprattutto con mirrorless che, come per esempio accade per la Sony A6400 o per la Panasonic GH5, presentano corpi piccoli e leggeri.
Peso dunque ridotto di ben il 41% rispetto al precedente Ronin S e con dimensioni di 220 x 200 x 75mm. I motori supportano uno spostamento fino a 2 kg, mentre la batteria sul manico ha una capacità di 2450 mAh e garantisce circa 11 ore di funzionamento. Il blocco motori è libero di ruotare e può essere gestito dal videomaker non solo tramite i controlli presenti sull’impugnatura, tra cui un comodo joystick, ma anche tramite l’applicazione dedicata compatibile sia con dispositivi Android, come il Samsung Galaxy S10 che iOS, come l’iPhone Xs.
Tra le novità principali, il Ronin SC consente adesso di memorizzare la posizione, permettendo ai creativi di iniziare a filmare subito dopo aver montato la fotocamera, evitando di perdere tempo con la calibrazione. Presente anche l’Active Track 3.0 e il Force Mobile, che consentono rispettivamente di tracciare un soggetto, tramite l’uso di uno smartphone collegato al gimbal e di sincronizzare i movimenti dello smartphone con quelli del gimbal a una distanza massima di 25 metri.
Il prezzo è la vera novità: mentre il DJI Ronin S costava 749 euro, il Ronin SC viene proposto a soli 359 euro nella versione base, per arrivare a 459 euro in dotazione con diversi accessori.
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