Il DJI Neo non è solo un drone, bensì un personal drone, quindi esplicitamente progettato per agevolare nella ripresa personale. A differenza infatti dei droni più gettonati, come ad esempio il DJI Mavic Air 3 oppure il DJI Mini 4 Pro, si può fare totalmente a meno del radiocomando o del visore DJI Goggles N3, e sfruttare routine prestabilite (ma personalizzabili) presenti sull’app DJI per smartphone Android e iPhone. Ovviamente è disponibile anche la versione DJI Neo Fly More Combo dotata di radiocomando, hub di ricarica e tre pacchetti batteria. DJI Neo in versione standard (con un solo pacco batteria) costa 199 euro, mentre la confezione più completa costa 349 euro.
DJI Neo è un piccolo drone che pesa solo 135 grammi e quindi non richiede patentino o altri documenti. Può trovare posto in un tascone o uno zainetto; può decollare e atterrare sulla mano. Potenzialmente è un dispositivo ideale per la famiglia oppure da regalare ai ragazzi che vogliono avvicinarsi a questo mondo. Le sue quattro pale rotanti dispongono anche di paraeliche, ma è comunque bene ricordare che il drone non dispone della tecnologia per evitare automaticamente gli ostacoli. Inoltre è bene ricordare che non essendo particolarmente potente non può volare con il vento e ha difficoltà a seguire un oggetto oltre i 20–25 km/h. Mentre la distanza massima che può raggiungere è di circa 40-50 metri, dopodiché si rischia la perdita del segnale.
Integra il supporto ai sistemi di posizionamento satellitari GLONASS, GPS, Galileo e BeiDou. Una delle componenti chiave è la videocamera basculante frontale che grazie all’intelligenza artificiale è in grado di tracciare costantemente chi usa lo smartphone per il controllo. La risoluzione massima è 4K a 30 frame al secondo, ma si può scegliere in alternativa quella Full HD 1080p a 60 frame al secondo. Volendo si possono fare anche foto da 12 Megapixel di risoluzione.
La resa complessivamente è accettabile, ma decade in condizioni di bassa luminosità; l’ideale è sempre una giornata assolata. Va bene insomma per creare un proprio archivio di ricordi oppure condividere ogni ripresa sui social. Non bisogna però aspettarsi la qualità finale dei droni molto più costosi e professionali usati dai creator su YouTube. La batteria in dotazione consente un’autonomia di circa 15 minuti, mentre la ricarica è affidata alla porta USB-C integrata. La memoria invece ha una capienza massima di 55 minuti se si impiega la risoluzione Full HD, poiché si parla comunque di 22 GB.
Una volta avviata l’app DJI e completata la procedura di abbinamento con il drone è sufficiente scegliere una delle routine a disposizione. L’alternativa è quella di scorrerle direttamente sul drone cliccando un tasto specifico presente nella parte dorsale. Per altro ogni volta che si seleziona una voce viene comunicata dall’altoparlante integrato.
L’app è comunque più comoda. Si può scegliere fra: Dronie (inquadra l’utente e si allontana mantenendo il tracciamento), Cerchio (inquadra e compie un giro di 360°), Ascesa (inquadra e sale in verticale), Faro (segue l’utente rimanendo sospeso in un punto), Spirale, Boomerang, Direction Track (inquadra da davanti l’utente e procede all’indietro) e Follow (segue l’utente da dietro). Le opzioni di personalizzazione consentono di regolare la distanza dall’utente (massimo 40 metri) e l’altezza massima (massimo 20 metri).
C’è anche la possibilità di comandare manualmente il Neo, ma è davvero una modalità un po’ grossolana che consiglierei in casi di emergenza. Ad ogni modo si accende il drone, si sceglie la routine, si posiziona il drone sulla propria mano e poi basta cliccare sul tasto verde sullo schermo. Poi basta nuovamente mettere la mano davanti, al termine della routine o quando lo si desidera, e il drone atterra nuovamente. Per quanto riguarda l’audio viene fruttato il microfono dello smartphone, anche se l’ideale sarebbe quello di disporne di uno esterno magari collegato via Bluetooth.
Il DJI Neo è perfetto per iniziare ad avvicinarsi al mondo della ripresa via drone. Facilissimo da usare e soprattutto con una qualità finale per i video accettabile. Anche l’autonomia e lo spazio di archiviazione sono corretti per il tipo di uso. E poi per le routine c’è la prospettiva che vengano ampliate nel tempo, come è già avvenuto grazie all’aggiornamento software. Il prezzo è molto accessibile e nel caso nel tempo si cambi idea non si hanno grandi cifre sulla coscienza. Ovviamente sarebbe da prediligere la versione standard che si controlla solo con lo smartphone e magari procedere all’acquisto di un radiocomando in seconda battuta, con la prospettiva che possa essere impiegato in futuro con altri modelli magari più potenti.
DJI ha appena presentato DJI Neo, un drone ultraleggero che pesa solo 135 grammi e si distingue per la sua capacità di essere controllato senza radiocomando. Questo piccolo gioiello può decollare e
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