Il Google I/O tenutosi nella giornata di ieri allo Shoreline Amphitheatre di Mountain View, in California, ha svelato tantissime novità a cui Google sta lavorando, quasi tutte basate sull’intelligenza artificiale. Durante l’apertura della conferenza, il CEO Sundar Pichai ha esordito dicendo: “Investiamo nell’intelligenza artificiale da più di dieci anni. Siamo in piena era Gemini, ma siamo solo all’inizio“. Questo “inizio” non poteva non influire su uno dei servizi di punta dell’azienda: il motore di ricerca Google, usato ogni giorno da miliardi di persone sui propri smartphone e computer, che ora diventa molto più proattivo grazie ad alcune funzioni AI su cui vogliamo focalizzarci.
Il cuore delle novità che riguardano il celebre motore di ricerca è rappresentato da AI Owerviews, una funzione grazie alla quale le risposte che vengono generate dall’intelligenza artificiale vengono mostrate in cima ai risultati di ricerca per la stragrande maggioranza delle query (le richieste che gli utenti fanno al motore di ricerca). La funzione in questione, che per la cronaca è stata annunciata lo scorso anno, ora diventa accessibile in tutto il territorio degli Stati Uniti ed entro la fine del 2024 dovrebbe essere estesa anche in altri mercati per raggiungere un miliardo di persone circa.
Viene spontaneo chiedersi se le funzioni AI non “cannibalizzeranno” i risultati organici dei siti Web facendo progressivamente perdere loro visibilità (e, di conseguenza, introiti pubblicitari). Secondo Google, in realtà, succederà l’esatto contrario. In base a quanto dichiarato dall’azienda: “I collegamenti inclusi in AI Overviews ottengono più click che se la pagina fosse apparsa come un elenco Web tradizionale per quella query. Man mano che espandiamo questa esperienza, continueremo a concentrarci sull’invio di traffico prezioso a editori e creatori“.
Oltre ad apportare benefìci agli editori che pubblicano contenuti di qualità, queste novità andranno soprattutto a migliorare l’esperienza utente, che potranno contare su risultati di ricerca più pertinenti e organizzati meglio anche dal punto di vista grafico. Per alcune ricerche, come quelle relative a ricette, libri, musica, film, etc., infatti, Google mostrerà una nuova pagina di risultati organizzata dalla sua intelligenza artificiale.
Tramite l’iscrizione a Search Labs, inoltre, sarà possibile sfruttare funzioni avanzate per approfondire argomenti complessi e porre domande articolate in un’unica ricerca, ottenendo però output esaustivi in una singola pagina.
In queste settimane la serie Pixel 10 è al centro dell’attenzione, infatti i modelli di Google sono stati avvistati durante le riprese di uno spot pubblicitario, oltre che in alcuni render, e
Google solitamente svela il design dei suoi futuri dispositivi Pixel alcuni mesi prima del lancio ufficiale. Per esempio, i dettagli della serie Pixel 9 sono stati rivelati nel mese di luglio, in
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