Gli SSD di tipo M.2 NVMe, sono particolari supporti di archiviazione che garantiscono un ingombro molto ridotto con prestazioni in lettura e scrittura elevatissime. Il Crucial P1 è il primo SSD NVMe dell’azienda e tra i suoi punti di forza c’è un ottimo rapporto qualità prezzo.
È infatti in grado di raggiungere velocità fino a 2 GB/s e 1,7 GB/s rispettivamente in lettura e scrittura e le unità da 500GB e 1TB vengono proposte con prezzi tra i 90 e i 180 euro circa, alti se comparati ai normali SSD SATA, ma ben più bassi rispetto ad altri SSD NVMe come per esempio il Samsung 970 EVO.
Voto: 7,5/10
Prima di addentrarci nella recensione, è opportuno analizzare le specifiche tecniche di questo SSD. Crucial è un marchio dedicato alla produzione di prodotti consumer e gestito da Micron, una delle poche aziende a produrre memorie di tipo NAND flash. Ciò pone Crucial in vantaggio rispetto ad altri competitor, perché riesce ad avere accesso a tali memorie a un prezzo più competitivo.
Il P1 è da subito disponibile nelle varianti da 500GB e di 1TB, ma è prevista anche una versione da 2TB. Come di consueto in questa tipologia di SSD, le prestazioni offerte variano tra una capacità e l’altro. La versione da 500GB si ferma infatti a 1900MB/s e 950MB/s in lettura e scrittura sequenziale, mentre quella da 1TB raggiunge i 2000MB/s e i 1700 MB/s. Si tratta dunque di differenze importanti, che andranno a influenzare la decisione finale del consumatore.
Per consentire il raggiungimento di queste velocità, il Crucial P1 è dotato della tecnologia Hybrid-Dynamic Write Acceleration. Come buona parte degli SSD inoltre, è dotato di un buffer SLC in grado di migliorare le prestazioni: tale buffer è da 5GB sul modello da 500GB e di 12GB su quello da 1TB ed è coadiuvato da un ulteriore buffer dinamico che si adatta a seconda della quantità di dati archiviata, fino a consumare un massimo del 14% della capacità usabile.
Nonostante la garanzia di 5 anni, a causa della memoria NAND di tipo QLC, la resistenza è inferiore rispetto ad altre alternative. Anche in questo caso varia a seconda della capacità, passando da un minimo di 100TBW fino ai 200TBW per il modello da 1TB. Si tratta comunque di una durata molto elevata, ma altri SSD NVMe da 1TB garantiscono e spesso superano una durata di 600TBW.
Il Crucial P1 ha un consumo molto basso: in idle si attesta ad appena 80mW e arriva a un massimo di 8W. Crucial ha integrato diversi sistemi contro il surriscaldamento, tra cui l’Adaptive Thermal Protection e RAIN, che offre una ridondanza dei dati per evitare perdite accidentali. Il P1, al contrario di altri prodotti non supporta la codifica hardware AES 256bit.
Voto: 8/10
Come buona parte dei prodotti Crucial, anche il P1 viene corredato dal software Acronis True Image, che permette di clonare il sistema operativo e i dati del vecchio hard disk o SSD, oppure di effettuare il backup. È un software che funziona bene e ormai più che collaudato dopo diversi anni di supporto.
Il P1 ha un formato M.2 2280 a singola faccia, termine che significa che i componenti sono installati solo su un lato, per quanto riguarda i modelli da 500GB e da 1TB, mentre il modello da 2TB è a doppia faccia, dunque con i componenti visibili su entrambi i lati, cosa che comporta anche uno spessore maggiore.
Il modello da 1TB ha 931GB di spazio usabile dopo la formattazione e tutti i modelli hanno 1MB di DRAM per ogni Gigabyte di NAND.
Voto: 7/10
Per testare un SSD il modo migliore è quello di compararlo con altri prodotti sulla stessa fascia di prezzo o, sulla carta, che riescano a garantire prestazioni molto simili. Proprio per questo durante i nostri test abbiamo affiancato l’Intel SSD 660p, un SSD davvero molto simile al Crucial P1 anche per quanto riguarda la componentistica usata, il Plextor M9Pe, il Samsung 970 EVO, il WD Black e l’Adata XPG Gammix S11, ovvero le principali soluzioni disponibili ad oggi.
In generale, le prestazioni del Crucial P1 sono davvero molto vicine rispetto a quelle dell’Intel 660p, a ulteriore conferma che i componenti di base usati in ambedue i prodotti sono i medesimi. Si posiziona dunque in piena fascia media, restituendo risultati non da primo della classe, ma comunque costanti in tutti i test, da quelli di puro benchmark, che sfruttano al limite le prestazioni, a quelle di uso reale con trasferimento dati e caricamento di varie applicazioni. In quest’ultimo caso, si evince tuttavia come il P1 offra nell’uso reale prestazioni inferiori rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare, di poco superiori a quelli di un SSD SATA.
Sorprendono invece i consumi, molto bassi, soprattutto considerando le prestazioni offerte: durante un trasferimento dati di 50GB, il P1 ha richiesto solamente 2,5 Watt, leggermente superiore rispetto all’MX500, sempre di Crucial, ma con il doppio della velocità.
Voto: 7,5/10
Il Crucial P1 è un SSD che a fronte di una scheda tecnica di tutto rispetto, con memoria NAND QLC e buone prestazioni in lettura e scrittura, offre prestazioni mediamente più basse rispetto ad altri prodotti concorrenti. Non è dunque un dispositivo top di gamma, ma a suo favore c’è un prezzo molto competitivo che nella versione da 1TB si attesta a circa 200 euro, circa 40 euro in più rispetto ad un SSD SATA di pari capacità.
Va da sé dunque che il giudizio è positivo per il buon rapporto tra prestazioni -comunque superiori a qualsiasi SSD SATA sul mercato- e prezzo, ma se state cercando prodotti migliori in assoluto, meglio preferire il Samsung 970 EVO, nelle versioni da 500GB e 1TB, oppure il Corsair Force MP510.
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