L’ipotiroidismo è una patologia in cui la ghiandola tiroidea non produce una quantità sufficiente di ormoni tiroidei (T3 e T4), che sono fondamentali per permettere diverse funzioni fisiologiche. Questi ormoni, infatti, aiutano a controllare il metabolismo, la temperatura corporea ma anche la gestione dell’energia e tante altre funzioni importanti per il corpo umano. Pur essendo una malattia principalmente femminile, l’ipotiroidismo può colpire anche l’uomo e presentare dei collegamenti anche con la carenza di iodio. In questo articolo esploreremo tutti i sintomi dell’ipotiroidismo, le differenze esistenti con l’ipotiroidismo subclinico e quali sono le strategie per affrontare questa patologia, sia dal punto di vista della dieta consigliata che delle opzioni terapeutiche a livello farmacologico o di integrazione alimentare.
La tiroide è una ghiandola situata all’altezza del collo e fondamentale per diverse funzioni fisiologiche dell’organismo. Questo organo rilascia ormoni importanti nel sangue, come la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3), che sono responsabili del metabolismo energetico, della produzione di calore e di molte altre funzioni indispensabili per il corpo umano. Quando la tiroide presenta una disfunzione per cui la ghiandola non produce abbastanza ormoni tiroidei si parla di ipotiroidismo. In questo caso, il corpo rallenta e tutte le sue funzioni metaboliche diventano meno performanti.
I sintomi dell’ipotiroidismo possono variare da persona a persona e dipendono dal grado di disfunzione della ghiandola tiroidea. Tra i più comuni e caratterizzanti troviamo sicuramente:
Le donne, che manifestano in modo molto più frequente la patologia ipotiroidea, possono andare incontro a sintomi specifici come ad esempio:
Per ipotiroidismo subclinico si intende una forma lieve della patologia, in cui la tiroide produce una quantità più bassa di ormoni tiroidei, ma non si hanno ancora sintomi evidenti della malattia. Infatti, in questo caso i valori ormonali della tiroide possono essere lievemente alterati, ma non abbastanza da causare i sintomi caratteristici. Quello che si può avvertire nel caso di ipotiroidismo subclinico è una leggerissima stanchezza, un aumento di peso moderato e difficoltà nella concentrazione.
L’ipotiroidismo e l’ipotiroidismo subclinico sono diagnosticati attraverso analisi del sangue specifiche, che valutano la presenza dell’ormone TSH (ormone che stimola la tiroide a produrre ormoni) e degli ormoni T3 e T4. Di seguito verranno riportati i valori medi di questi ormoni nelle tre diverse condizioni:
TSH (Tireotropina)
T4 Libero (Tiroxina)
T3 Libero (Triiodotironina)
Nota bene: i valori riportati sono generici e possono variare a seconda del laboratorio e delle specifiche tecniche di analisi utilizzate. Bisogna sempre rifarsi ai valori di riferimento forniti dal proprio laboratorio d’analisi e far consultare il responso ad un medico.
La tiroidite di Hashimoto è una particolare condizione di ipotiroidismo caratterizzata da una risposta autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca per errore la ghiandola tiroidea. In questo modo, si ridurrà la capacità di sintesi degli ormoni tiroidei e si andrà incontro a una forma di ipotiroidismo con tutti i sintomi sopraelencati. Tra i sintomi addizionali potrebbe essere presente anche l’ingrossamento della tiroide (gozzo) e l’aumento nel sangue dei livelli di anticorpi che vanno contro il tessuto tiroideo.
Il trattamento e la cura dell’ipotiroidismo dipendono principalmente dalla causa sottostante e dalla gravità della condizione. Tuttavia, il trattamento farmacologico più comune è la terapia sostitutiva con levotiroxina. Questo ormone sintetico va a sostituire la quantità di ormone tiroideo mancante, cercando di sopperire alle sue funzioni alterate. Proprio per questo motivo è necessario monitorare periodicamente i livelli di TSH e T4 tramite analisi del sangue, in modo che il medico possa adattare il dosaggio della levotiroxina.
Solo in caso di rari tumori o gozzi di grandi dimensioni può rendersi necessaria l’operazione chirurgica per rimuovere la parte di tiroide compromessa dalla malattia.
L’alimentazione per l’ipotiroidismo è fondamentale per supportare il trattamento farmacologico e migliorare i sintomi della malattia. Di seguito vengono riportate alcune linee guida dietetiche da seguire e alcune integrazioni che possono essere utili per migliorare il benessere dei soggetti ipotiroidei:
Fonti bibliografiche:
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