Negli ultimi anni, le Bento Box hanno smesso di essere una curiosità esotica e sono diventate molto popolari anche in Italia. Non si tratta semplicemente di un contenitore per il pranzo di origine giapponese, ma quasi di un fenomeno culturale: la Bento Box è infatti diventata un simbolo di benessere, attenzione all’alimentazione sana e creatività culinaria.
Questa tradizione giapponese, che unisce l’attenzione all’equilibrio nutrizionale con una presentazione esteticamente piacevole, offre un modo innovativo e soddisfacente di preparare e consumare i pasti fuori casa. Niente a che vedere quindi con la classica schiscetta dove buttiamo gli avanzi della sera prima per poi mangiarli in ufficio in pausa pranzo!
Se siete interessati all’argomento per ricominciare la routine con una pausa pranzo più gratificante, sana e gustosa, questo articolo potrà darvi ottimo spunti. Ecco di cosa parleremo.
Con il termine “Bento” in giapponese ci si riferisce al pasto singolo confezionato in un contenitore per essere consumato fuori casa, oggi in ufficio. La sua essenza va quindi oltre il semplice concetto di pausa pranzo o di pranzo al sacco, ma implica una grande attenzione nella preparazione, nella disposizione e nell’equilibrio degli alimenti che andranno a comporre il pasto. Preparare una Bento Box è un atto di amore e di cura: il pasto non deve essere solo nutriente e gustoso ma anche piacevole alla vista, quindi anche la presentazione in qualche modo riflette l’affetto di chi prepara il cibo.
Estetica e funzionalità, come spesso accade nella cultura orientale, si incontrano quindi anche nella tradizione delle Bento Box.
Proprio per rispettare il significato con cui sono nate, le Bento Box moderne devono necessariamente avere alcune caratteristiche e peculiarità.
Come abbiamo visto, il concetto di Bento Box è molto ampio e parte dall’idea di preparare un pasto bilanciato e completo per una persona a cui si vuole bene. Fondamentale è quindi includere nella Bento una fonte di carboidrati, una di proteine e una o più porzioni di verdure: questa combinazione garantisce un apporto energetico e nutritivo adeguato. Questo non significa quindi che nella Bento Box si debba trasportare soltanto sushi o alimenti di origine orientale, anzi: possiamo tranquillamente riempirla con le nostre ricette preferite, l’importante è mantenere la varietà e la proporzione dei macronutrienti.
Ecco qualche esempio.
Tutto questo deve essere assemblato in modo da risultare piacevole alla vista. Il cibo non va semplicemente “buttato dentro” al contenitore ma disposto con cura, utilizzando combinazioni di colori vivaci, forme diverse e persino texture variegate. Questa cura, come abbiamo visto, non riflette solo un’attenzione all’estetica ma rende il pasto più soddisfacente: d’altronde, lo sappiamo che si mangia prima con gli occhi!
I vantaggi di adottare la filosofia delle Bento Box, dunque, sono tanti. Non soltanto si mangia meglio e in modo più equilibrato, ma si guadagna anche in praticità perché tutto viene trasportato nello stesso contenitore.
Proprio per la popolarità che hanno acquisito negli ultimi anni, oggi troviamo tantissime Bento Box in vendita, quindi ecco qualche consiglio sulle caratteristiche da valutare prima dell’acquisto.
Infine, una nota sul design! Abbiamo detto quanto l’estetica sia importante, quindi scegliete una Bento Box che vi piaccia anche visivamente: che sia minimale ed elegante o colorata e divertente, l’aspetto del modello che sceglierete può sicuramente influenzare il piacere di usarlo ogni giorno.
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