Apple ha aggiornato i suoi MacBook Pro a metà 2018, con nuovi processori e nuovi prezzi. Non è cambiato molto rispetto ai modelli dello scorso anno, ma se state cercando un nuovo portatile sottile e leggero che abbia MacOS, fareste bene a valutarli, grazie a prestazioni maggiori e migliore autonomia. Peccato per il prezzo, che rimane comunque alto rispetto alle caratteristiche.
Resta però una certezza: ogni volta che esce un nuovo MacBook, meglio non acquistare le vecchie versioni, a meno di non trovare prezzi particolarmente allettanti.
Voto: 8/10
La versione da 13 pollici con touchbar, oggetto del nostro test, parte dai 2099 euro per il modello con SSD da 256GB per arrivare ai 2349 euro per quella da 512 GB. Oltre ai nuovi processori e schede grafiche, ci sono ora quattro porte Thunderbolt 3, non più due. Un’aggiunta ben gradita per tutti coloro che intendono usare una GPU esterna tramite apposito box.
Rinnovate anche le unità SSD, uno dei motivi principali del costo elevato: sono infatti di tipo NVMe ad altissime prestazioni e garantiscono velocità fino a 3GGB/s in lettura e scrittura. Velocità che si nota quando si accende il Mac, si passa da un account all’altro o si lancia un applicativo piuttosto pesante.
Voto: 8,5/10
Dal punto di vista estetico i cambiamenti sono pressoché inesistenti. La scocca è infatti rimasta la stessa, così come peso e dimensioni. Identico anche il pannello, il sempre ottimo retina con risoluzione di 2560 x 1600 pixel, in grado di offrire un’ottima fedeltà cromatica e visibilità anche sotto la luce diretta del sole.
Presenta la tecnologia TrueTone, la stessa disponibile anche su iPhoneX e iPad Pro: questa funziona grazie a un sensore di luminosità, che riesce a regolare le impostazioni in modo da offrire in qualsiasi momento la migliore visibilità senza affaticare gli occhi.
La tastiera è invece rimasta la stessa con meccanismo a farfalla e quindi molto delicata. I tasti hanno una corsa brevissima a cui è difficile abituarsi anche dopo un periodo d’uso piuttosto prolungato. La TouchBar è invece il tratto distintivo del nuovo MacBook Pro 13: se idealmente riesce a fornire più tasti e dunque migliorare l’interazione con la maggior parte delle applicazioni, nell’uso quotidiano risulta molto facile sfiorarla accidentalmente. A ogni modo la sua utilità dipende fortemente dall’applicazione utilizzata: se con molti programmi è perfettamente integrata, con altri risulta praticamente superflua.
La webcam rimane la solita con risoluzione 720p: peccato, perché dato il prezzo era lecito aspettarsi un aumento della risoluzione. Eccellente il trackpad, come da tradizione sui MacBook, offre un’ampia superficie e un’interazione semplice e affidabile.
Voto: 8,5/10
L’aggiornamento con i nuovi processori i5 e i7, consentono la riproduzione di video con codec HEVC meglio noto come H.265, che permette di mantenere la qualità H.264 ma dimezzando lo spazio occupato dai file. Codificare un video da 57 minuti con risoluzione FullHD ha impiegato un’ora e 33 minuti, un tempo che equivale praticamente alla metà rispetto allo stesso test eseguito con il Mac Mini. Merito del processore Quad Core con Hyper-Threading Intel Core i7.
A migliorare le prestazioni anche l’arrivo della nuova patch che porta il software MacOS alla versione 10.13.6. Un aggiornamento specifico per migliorare i problemi di throttling termico di cui erano afflitti i MacBook della prima metà del 2018. Problemi adesso risolti con un notevole miglioramento sulle prestazioni generali del dispositivo. La GPU integrata, una Iris Plus 655, non offre grandi prestazioni per quanto riguarda l’elaborazione grafica: chi lavora con software di grafica e necessita maggiore potenza, dovrà optare per l’uso di un box esterno con GPU dedicata.
Voto: 9/10
Per effettuare i test sull’autonomia abbiamo effettuato un loop di riproduzione con VLC Media Player con luminosità al 50%. Il MacBook Pro da 13 pollici con touchbar ha riprodotto video per 10 ore e 35 minuti prima di fermarsi. Un risultato nettamente migliore rispetto alle 6 ore e 37 minuti del modello che va a sostituire, che migliora dunque sensibilmente le prestazioni nell’uso quotidiano, consentendo di affrontare una giornata lavorativa media, senza necessità di dover portare con sé l’alimentatore.
8,5/10
Come tutti i dispositivi in commercio, anche il MacBook Pro da 13 pollici ha pro e contro. Sicuramente migliorate le prestazioni, grazie alla nuova CPU, ma che si scontra con un prezzo elevato che per il modello di accesso tocca i 2099 euro.
C’è però anche un nuovo disco SSD molto prestazionale e soprattutto il display con modalità TrueTone e le quattro porte Thunderbolt 3, che consentono di usare questo portatile come una macchina professionale a tutti gli effetti.
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