Comfort domestico al giusto prezzo: trova la caldaia perfetta con la nostra guida

L’acquisto della caldaia non deve necessariamente essere delegato in toto ad un tecnico specializzato. È ovvio che solo un esperto potrà svolgere il lavoro d'installazione e di manutenzione della caldaia ma, in quanto alla scelta del modello, è importante poter dire la nostra. Il punto di partenza è sempre lo stesso: circoscrivere le personali esigenze ed optare per un prodotto che le possa soddisfare appieno. E questa guida nasce per offrire a tutti la possibilità di acquistare con consapevolezza. Non manca, ovviamente, una nutrita selezione delle migliori caldaie sul mercato, suddivise per fasce di prezzo. 
migliori caldaie

Come scegliere la caldaia

Apriamo il nostro approfondimento dagli elementi davvero indispensabili:

Rapporto volume/potenza – Ecco uno dei primi ragionamenti da fare quando si sta scegliendo una nuova caldaia (nel Magazine di Trovaprezzi.it, Come scegliere la caldaia). La potenza dell’elettrodomestico, infatti, deve necessariamente essere rapportata al volume da scaldare. Monolocale e grande appartamento, quindi, non richiederanno la stessa potenza. In una sezione apposita della guida, vediamo come effettuare il calcolo.  

Tipologia – Posto che la caldaia a condensazione, salvo rare eccezioni, è l’unica opzione possibile, non mancano differenze fra modelli a muro e a basamento. I primi, ideali per appartamenti e abitazioni singole, sono relativamente compatti e si installano a parete. Le caldaie a basamento, invece, si collocano a terra e nascono per riscaldare condomini, fabbriche e locali commerciali. E come è naturale che sia, sono molto più imponenti e potenti.

Posizionamento – le caldaie murali a condensazione possono essere installate indistintamente all’aperto e al chiuso, assicurando la massima versatilità possibile. Ma nel caso in cui sia necessario montare una caldaia a camera aperta, le regole cambiano. Questa particolare tipologia di prodotto, infatti, va collocata obbligatoriamente all’esterno. E solo se in condomini che scarichino i fumi attraverso canne fumarie collettive ramificate.

Combustibile – La caldaia a gas resta la tipologia più diffusa nelle nostre case. Complice l’aumento del costo del combustibile, però, stanno prendendo piede anche le caldaie a pellet. Meno energivore ed inquinanti, richiedono di contro una manutenzione più frequente. E, cosa non da poco, hanno un costo decisamente elevato.

Quanto costa una caldaia?

prezzo caldaia
Quindici anni è la durata media di una caldaia. Ovviamente, la longevità del prodotto si lega strettamente al tipo di utilizzo cui è stato sottoposto nel tempo. Senza contare se abbia ricevuto o meno una manutenzione corretta e regolare. In ogni caso, parliamo di macchine molto longeve, il cui prezzo d'acquisto abbastanza elevato giustifica una durata fuori dal comune rispetto ad altri elettrodomestici. Certo, si può risparmiare parecchio optando per una caldaia a camera aperta, sempre che sia possibile effettuarne l’installazione nel nostro contesto domestico. Per chi abbia un budget iniziale un po’ più alto, però, la scelta della caldaia a condensazione resta fortemente consigliata. Con un elettrodomestico del genere, infatti, sarà possibile beneficiare di consumi inferiori e rendimento più elevato. Sempre più diffuse nelle nostre case, le caldaie a condensazione fanno anche registrare emissioni inquinanti notevolmente più basse rispetto ai modelli di vecchia generazione. Ciò detto, abbiamo comunque selezionato caldaie per tutte le tasche. E le abbiamo suddivise in tre fasce di prezzo: economica (entro 600 euro), media (da 600 a 1000 euro) e alta (oltre i 1000 euro).
(Dati aggiornati a ottobre 2022 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 600 euro)

Una caldaia di fascia economica è la soluzione ideale per chi decida di contenere la spesa all’acquisto, sebbene modelli più evoluti offrano prestazioni migliori e consumi più bassi. La caldaia a camera aperta è la più comune sotto i 600 euro. Siamo al cospetto di prodotti essenziali e robusti che portano a casa il lavoro egregiamente. Si parte da Savio Acta, disponibile in variante da 24 o 28 kW. Un po’ anonima nel design, punta tutto sulla semplicità, attraverso pochi intuitivi comandi. Dotata di doppio scambiatore, recupera parte del calore dei fumi per lavorare in modo più efficiente. Discorso simile per la caldaia murale Riello Start LN. Progettata per l’utilizzo a metano, esce di fabbrica con un kit per la conversione al gpl. Fra i punti di forza di questo modello, segnaliamo la buona velocità di riscaldamento e l’efficace sistema antigelo che la rende perfetta per l’installazione su un balcone. Ancora meglio si comporta la caldaia Beretta Ciao LX nella gestione delle basse temperature esterne. Rispetto al modello precedente con antigelo fino a 0 gradi, qui la soglia di tolleranza si abbassa a -3 gradi. Corredata da un piccolo display LCD per il controllo delle impostazioni principali, è tanto funzionale quanto pratica da gestire. E concludiamo con l’unica eccezione alla regola di fascia economica. Hermann Saunier Duval Themis Condens, infatti, è una caldaia a condensazione dallo straordinario rapporto qualità-prezzo. Venduta a poco meno di 600 euro, è il modello giusto per risparmiare sia al momento dell’acquisto che sulle spese in bolletta.

Fascia media (da 600 a 1000 euro)

Superata la soglia dei 600 euro, la caldaia a condensazione diventa protagonista. Per chi abbia un buon budget a disposizione, si tratta di una scelta fortemente consigliata, considerando l’elevata efficienza del sistema e il minor potenziale inquinante. Cominciamo da una delle più semplici. La caldaia Ariston Cares Premium si posiziona appena sopra il limite minimo della fascia media. Disponibile in variante da 24 e 30 kW, è venduta con kit di scarico fumi GPL compreso. Curata nel design e arricchita da un bel display LCD, monta una pompa modulante di nuova concezione che abbassa ulteriormente gli sprechi energetici. Spendendo qualcosa di più, ci portiamo a casa la prestante caldaia Beretta Ciao AT dall’estetica subito riconoscibile. Forte di un efficace scambiatore secondario, mette in campo un’efficienza di tutto rispetto, grazie alla certificazione di classe B nel riscaldamento degli ambienti e di classe A nella produzione di acqua calda sanitaria. Molto interessanti sono le performance della caldaia Ferroli Bluehelix Pro RRT, compatibile anche per l’installazione ad incasso. Proposta nei tagli da 24, 28 e 32 kW, offre sempre la giusta potenza in base alle dimensioni dello spazio abitativo. In ultimo ma non per importanza, Baxi Luna Air è una grande caldaia a condensazione da incasso difficile da battere in termini di consumi. Sia nel riscaldamento che nella produzione di acqua sanitaria, infatti, è certificata di classe A

Fascia alta (oltre 1000 euro)

Potenza da vendere, silenziosità, impatto ambientale contenuto: ecco l’identikit della caldaia di fascia alta, anche capace di mettere in campo varie funzionalità aggiuntive. Apriamo alla grande la nostra selezione con l’ottima caldaia a condensazione Ariston Genus One Net. Proposta nei tagli da 24, 30 e 35 kW, si mostra elegante nel design e smart nel funzionamento. Oltre all’ampio display touch con cui controllare i vari parametri, è corredata da un cronotermostato Wi-Fi che ne consente la gestione da remoto, sfruttando un’app per smartphone molto ben fatta. Più essenziale nell’estetica e nelle funzionalità si mostra la caldaia Beretta Meteo Green E che, però, regala un comfort di livello superiore. Grazie all’efficace accumulatore, infatti, la fruizione di acqua calda è istantanea. 25 e 30 kW: ecco le due varianti fra cui scegliere. Per chi cerchi ancora maggiore potenza, la risposta arriva dalla caldaia Vaillant EcoTEC plus VMW che mette in campo fino ad un massimo di 35 kW. Adatta per grandi contesti abitativi, è certificata di classe A sia in modalità riscaldamento che nella produzione di acqua sanitaria. In più, può connettersi alla rete attraverso il pacchetto smart acquistabile separatamente. Chiudiamo la nostra selezione con l’imponente caldaia a condensazione Immergas Victrix Zeus, le cui dimensioni generose sono giustificate dalla presenza di un ampio boiler di accumulo per l’acqua calda. Venduta nei tagli da 25 e 32 kW, è la quintessenza del confort domestico.

Uno sguardo alla normativa vigente

caldaia smart
La caldaia a condensazione rappresenta il futuro del settore, mostrandosi più parca nei consumi e meno dannosa per l'ambiente. In realtà, possiamo già parlare di presente, a seguito dell'entrata in vigore della direttiva europea EcoDesign. Denominata anche ErP (Energy related Products) e valida dal 26 settembre 2015, ha impresso all’intero comparto una svolta sostenibile. A farne le spese è stata la vecchia caldaia a camera stagna dalle emissioni inquinanti molto elevate. Dopo una prima fase caratterizzata dallo stop imposto alla produzione di tali modelli, ad oggi ne è vietata anche la commercializzazione, fattore che ne ha decretato la scomparsa. Anche per le caldaie a camera aperta sono state messe in atto norme piuttosto stringenti che, tuttavia, ne rendono ancora possibile l’installazione ma solo in particolari circostanze, ovvero per sostituire un modello analogo montato all’esterno in condomini o unità plurifamiliari. Ma solo in presenza di canne fumarie collettive ramificate (CCR). Nessuna limitazione, invece, per i modelli a condensazione che rispettano in toto i parametri imposti dalla normativa. Ecco perché optare per una caldaia del genere, oltre a risultare obbligatorio nella maggior parte dei casi, è un gesto di grande civiltà.

Come funziona una caldaia elettrica?

Descrivere nel dettaglio il funzionamento di una caldaia elettrica richiederebbe una guida a parte. Pertanto, abbiamo sintetizzato di seguito solo i meccanismi base di un classico modello a gas alimentato elettricamente. Per prima cosa, possiamo notare che sulla parte frontale trovano spazio i comandi, di norma tre: un selettore per gestire le modalità riscaldamento/acqua sanitaria e due manopole per regolare le temperature. A non mancare mai, inoltre, sono due lancette: una che ci indica la temperatura e l'altra la pressione. Ogni caldaia elettrica è collegata ad una presa della corrente ed alla rete del gas, attraverso un apposito tubo. Quando apriamo il rubinetto dell'acqua calda o facciamo partire i termosifoni, una candela accende la fiamma, alimentata dal gas e dall'ossigeno. Successivamente, ci troviamo di fronte ad un bivio. A gestire acqua calda e riscaldamento sono, infatti, due circuiti differenti. Nel primo caso, tramite l'allaccio alla rete idrica, l'acqua fredda viene scaldata sfruttando la fiamma prodotta nella camera di combustione. Con lo stesso principio, anche l'acqua destinata ai radiatori subisce un aumento di temperatura. Ma questo secondo circuito è chiuso, al contrario del primo, e l'acqua in circolo resta sempre la stessa. In ultimo, i fumi prodotti dalla combustione vengono espulsi attraverso la canna fumaria. E nel caso della caldaia a condensazione, parte del calore da essi prodotto viene recuperato e reimmesso nel sistema.

Caldaie a condensazione più apprezzate:
Bosch Condens 2200 24 C 23
Ariston Clas One
Ferroli Bluehelix K 50

Tipologie principali a confronto

Sappiamo che dal 26 settembre 2015 le stringenti norme europee vietano ai produttori di costruire caldaie di vecchia generazione: a camera stagna e a camera aperta. Per quanto i modelli del secondo tipo siano ancora installabili, seppur con notevoli limitazioni, sono le caldaie a condensazione la scelta vincente per efficienza e rispetto dell’ambiente. Ecco, di seguito, le principali differenze fra le due tipologie attualmente in commercio.

Caldaia a condensazione

La caldaia a condensazione, ben rappresentata dal modello Ferroli Bluehelix Tech RRT, rappresenta un balzo in avanti notevole in termini di consumi e sostenibilità. Il tutto grazie al recupero di parte del calore dei fumi espulsi che, attraverso la condensazione, si trasforma in acqua da reimmettere in circolo. Così facendo, si ha un duplice beneficio: si eliminano i fumi a temperatura inferiore e si consuma meno energia. È vero che una caldaia del genere costa almeno il 30% in più rispetto ad un modello a camera aperta classico. Ma è anche vero che l'investimento si ripaga in pochi anni, grazie ad un'efficienza superiore del 15% circa.

Caldaia a camera aperta

Quando parliamo di camera ci riferiamo a quella di combustione, ovvero al vano della caldaia in cui si forma il mix fra combustibile ed aria. Nei modelli a camera aperta, come si evince dal nome stesso, il vano non è chiuso rispetto all'ambiente esterno ma, attraverso un buco posto frontalmente, l'aria viene immessa all’interno. Inoltre, gli scarti della combustione vengono espulsi con tiraggio naturale, sfruttando l’intrinseca propensione dei gas a salire verso l'alto. Parliamo di caldaie molto economiche che, però, mostrano dei limiti riguardo all'installazione. Infatti, non avendo un sistema di espulsione forzata dei fumi, possono essere montate solo all'esterno.

Caldaie a camera aperta dalle buone prestazioni:
Beretta Ciao LX
Riello Start LN
Baxi Luna Duo-tec+

Installazione della caldaia: le varie modalità

Tipologie differenti di caldaia possono imporre diverse modalità d'installazione. Non è, infatti, il solo funzionamento a distinguere i vari modelli ma è fondamentale parlare anche del dove e del come possono essere montati. Va precisato, inoltre, che solo un tecnico specializzato dovrà occuparsi dell'installazione, così da garantire il rispetto degli standard di sicurezza. Vediamo, di seguito, le principali distinzioni.

Caldaie murali o a basamento

Il nome stesso di questi modelli ne definisce le caratteristiche chiave. Le caldaie murali, infatti, vanno installate a muro, fissate in modo da rimanere sospese, fattore che gioca a favore di chi abbia una casa piccola. In questo modo, lo spazio è ottimizzato, sia che si monti all'interno che all'esterno, ad esempio in balcone. Ma parliamo di modelli dalla capacità abbastanza contenuta, adatti per le esigenze di una singola famiglia. Discorso opposto per le caldaie a basamento, da posizionare a terra e provviste di capacità decisamente superiore. Altro vantaggio di tale tipologia è la buona predisposizione a lavorare con il pellet, a patto che il serbatoio del combustibile sia grande a sufficienza per assicurare un uso prolungato senza dover ricaricare. Perfette per un condominio o per l'utilizzo industriale, occupano uno spazio notevole e richiedono, di solito, un ambiente apposito in cui essere installate.

Caldaie da interno o da esterno

La caldaia a condensazione può essere posizionata sia dentro che fuori casa, assicurando il massimo in termini di versatilità. In un ambiente chiuso, infatti, non sottrae l’aria respirabile ma utilizza quella recuperata in fase di combustione attraverso un sistema di tiraggio forzato. Per le caldaie a camera aperta, invece, è obbligatorio il montaggio all’esterno, magari su un balcone. E questo perché, non essendo provviste di tiraggio forzato, rischierebbero di immettere fumi di scarico fra le mura domestiche. 

Caldaie da incasso o freestanding

Nella maggior parte dei casi, la caldaia è a libera installazione, ovvero resta in vista sulla parete in cui è montata. Esistono, però, anche caldaie da incasso, da inserire all'interno di un mobile o in una nicchia nel muro. Si tratta, in genere, di modelli per uso domestico dalla capacità contenuta, prodotti che hanno il vantaggio di essere poco invadenti a livello estetico. 

Caldaie murali dall’ottimo rapporto qualità-prezzo:
Riello Start AR
Ferroli Bluehelix Alpha
Beretta Ciao AT

Gas e biomasse: combustibili a confronto

In ambito di riscaldamento domestico, la transizione dal gasolio al gas ha rappresentato uno storico spartiacque. Pur trattandosi sempre di combustibili fossili destinati ad esaurirsi col tempo, in quanto ad efficienza ed emissioni dannose, i gas fanno registrare un passo in avanti notevole. Senza considerare la facilità di approvvigionamento, attraverso la rete nazionale che porta il metano praticamente ovunque. Attualmente, però, il crescente successo dei biocombustibili sta facendo scricchiolare il trono della caldaia a gas. In particolare, è la caldaia a pellet a diffondersi sempre di più. Vediamo meglio le differenze fra i due tipi di combustibile.

Gas (metano e GPL)

Il primo elemento da mettere in evidenza è che fra metano e GPL la differenza è abissale. Siamo, infatti, di fronte a due combustibili fossili con comportamento nettamente differente ed il metano è migliore non solo in quanto a consumi ma anche in termini di sostenibilità. Non a caso, il GPL è ancora presente in Italia solo laddove la rete nazionale del metano non arriva. Parlando in concreto, una caldaia a GPL consuma due volte tanto la corrispondente versione a metano. E anche la quantità di CO2 immessa nell'atmosfera è molto superiore. Fra i due tipi, quindi, la scelta appare semplice. Ma, rispetto a legna e pellet le cose cambiano: vediamo come.

Biocombustibili (legna e pellet)

Appartengono al gruppo dei biocombustibili tutte quelle fonti energetiche dette rinnovabili, di origine soprattutto vegetale. La legna è il biocombustibile più antico di tutti, caratterizzato da emissioni inquinanti piuttosto contenute e buon potere calorico. Ma è il pellet a rappresentare il massimo dell'efficienza energetica, grazie a consumi estremamente ridotti. Come abbiamo visto, fra metano e GPL, la differenza risulta significativa. E col pellet si riesce a limare ancora un po' la spesa mensile in bolletta. Ma la vera rivoluzione riguarda le emissioni, molto meno dannose per l'ambiente. A questo punto, decretare il vincitore fra i combustibili per caldaia sembrerebbe una formalità. Dobbiamo, però, evidenziare anche gli svantaggi della caldaia a pellet, in primis: il costo. È vero che l'investimento iniziale si ripaga col tempo ma è anche vero che spesso il prezzo d'acquisto si rivela proibitivo. Parliamo, infatti, di modelli più complessi a livello strutturale perché provvisti di serbatoio per il combustibile che la caldaia preleva in autonomia. Inoltre, il pellet deve essere caricato manualmente, a meno che la caldaia non sia collegata ad una cisterna dalle grandi dimensioni, caso più unico che raro all’interno di un condominio. Dovremo, quindi, fare costantemente attenzione al livello del combustibile e rabboccarlo quando necessario. In aggiunta, anche la pulizia e la manutenzione della caldaia a pellet sono operazioni da ripetere quasi quotidianamente onde evitare malfunzionamenti.

Potenza e volume: la giusta caldaia per ogni ambiente

Una regola chiave per acquistare la caldaia giusta è sceglierla in base al volume da scaldare (nel Magazine di Trovaprezzi.it, Caldaie eco e smart: come risparmiare e non inquinare). In tale ottica, le differenze fra un monolocale e un grande appartamento balzano subito all’occhio. In media, una caldaia a condensazione è provvista di 24 kW di potenza ma non è detto che siano necessari tutti per scaldare casa nostra. Un calcolo veloce ci permette di capirlo al volo. Dovremo, dapprima, rilevare il volume dell'appartamento e, successivamente, moltiplicarlo per il fabbisogno di calore specifico, un coefficiente variabile a seconda dello stato della nostra abitazione. Una casa ottimamente coibentata avrà un coefficiente più basso rispetto ad un edificio vecchio e privo di isolamento termico. Misurabile in kW/m², tale coefficiente può oscillare fra 0,03 e 0,12. Ma facciamo un esempio concreto. Il volume di un'abitazione di 100 m² ammonta a 270 m³. Moltiplicando tale valore per il fabbisogno di calore specifico medio (0,08 kW/m²), otteniamo un risultato di 21,6 kW, leggermente inferiore alla potenza della caldaia di cui abbiamo parlato in apertura di paragrafo. Ma con una coibentazione della casa al top, ci basterà una caldaia da 8,1 kW. All'opposto, per scaldare un'abitazione dalla struttura vetusta, potrebbero occorrere fino a 32,4 kW. 

Leggere l'etichetta energetica

Dal 2015, con l'entrata in vigore della direttiva europea EcoDesign, è cambiata anche l'etichetta energetica della caldaia, nell'ottica di una più semplice lettura delle informazioni relative al prodotto. L'elemento che subito balza all'occhio e che dovremo valutare attentamente è la classe energetica, differente per il riscaldamento (da G ad A++) e la produzione di acqua sanitaria (da G ad A). Tali indicatori, nel caso della caldaia a condensazione, sono frutto di un comportamento particolarmente virtuoso. Di contro, la caldaia a camera aperta fa registrare risultati meno esaltanti. Oltre alla classe energetica, l'etichetta rileva sempre il livello di rumorosità del modello, espresso in dB, e la potenza termica nominale in kW. Anche in questo caso, il dato è molto importante per capire se stiamo scegliendo la caldaia giusta in base al volume del nostro appartamento. Da notare, infine, la differenza fra potenza termica nominale e potenza al focolare. Mentre la prima misura la quantità di calore immesso nell'ambiente dalla caldaia, la seconda (non presente nell'etichetta energetica) rileva quello presente all'interno della camera di combustione. Dal rapporto fra i due valori, capiamo quanto il sistema sia efficiente.

Comodità d'uso: le funzioni più utili

Di base, una caldaia è provvista di pochi comandi essenziali, pensati per gestire il differente funzionamento in estate e inverno. E oltre al tasto on/off, è sempre presente anche quello per il reset, da usare soprattutto in caso di blocco. Ad innescare l'accensione della fiamma saremo noi attraverso il termostato di casa o i rubinetti. Con un cronotermostato, invece, potremo anche controllare la temperatura ambientale tramite programmi preimpostati o personalizzabili, in grado di ottimizzare i consumi e semplificarci la vita. Esistono, poi, delle funzioni aggiuntive particolarmente utili per incrementare l'efficienza delle caldaie murali. Vediamole insieme.

Sistemi antiblocco, antigelo e anticalcare

Quasi tutti i modelli più recenti ne sono provvisti mentre i più datati sono spesso afflitti dalle problematiche derivanti dalla loro assenza. Il più importante è proprio il primo: il sistema antiblocco, che funziona in modo semplice, attivando la caldaia almeno una volta al giorno ed impedendo i malfunzionamenti della valvola. Il sistema antigelo, invece, entra in gioco quando le temperature si fanno prossime allo zero, per impedire all'acqua della caldaia di congelarsi. Anche in questo caso, è attraverso l'accensione della fiamma per pochi secondi che si scongiura il rischio di interruzioni nel funzionamento. Infine, per evitare il formarsi del calcare, un apposito sistema mantiene regolare l'intensità della fiamma, evitando di raggiungere le temperature alle quali il calcare stesso si origina.

Caldaia con accumulo d'acqua

Si tratta di una variante della caldaia a condensazione, provvista di un bacino interno in cui l'acqua sanitaria rimane sempre calda, anche se non apriamo il rubinetto per lunghi periodi. In pratica, alla caldaia si aggiunge un boiler capace di tenere costante la temperatura dell'acqua, rendendola pronta all'uso in qualsiasi momento. Tale funzione si mostra particolarmente utile quando la famiglia è numerosa e l'acqua calda sanitaria viene usata da più utenti in contemporanea. Di contro, però, una soluzione del genere occupa uno spazio superiore.

Funzioni smart

Quando si usa il termine "smart", ci si riferisce comunemente ad un device elettronico che funziona sfruttando la rete Internet. E le migliori caldaie a condensazione non fanno eccezione. Tali modelli si collegano al Wi-Fi di casa e al cronotermostato. A questo punto, attraverso un'apposita app per smartphone, ne potremo controllare il funzionamento, regolando i parametri del cronotermostato da remoto. Oltre a poter gestire i programmi, avremo sotto mano in tempo reale il quadro completo dei consumi e riceveremo notifiche in caso di malfunzionamenti.

Pulizia e manutenzione

Come tutti i sistemi di riscaldamento con scarico di fumi annesso, anche la caldaia necessita di manutenzione regolare. Ma, al contrario di una stufa a pellet che può essere pulita direttamente dall'utente, le caldaie murali richiedono l'intervento di un tecnico specializzato. E tutte le operazioni da esso svolte andranno a finire nel libretto di impianto, un documento ufficiale che racconta la storia della caldaia. Nel libretto troviamo appuntate le tappe cruciali della vita della nostra caldaia: la prima accensione, gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, gli eventuali guasti. Il tutto certificato dalla competenza del tecnico stesso. Al contrario della pulizia annuale della caldaia a gas, la manutenzione ufficiale è obbligatoria e va ripetuta ad intervalli regolari, come indicato nello stesso libretto. Ma in cosa consiste quest'operazione? Di norma, il tecnico effettua un controllo visivo dell'impianto volto a rilevare eventuali malfunzionamenti, pulisce il bruciatore e lo scambiatore. Inoltre, verifica che il tiraggio della canna fumaria lavori correttamente e che la ventilazione dell'ambiente (se la caldaia è installata in interno) sia sufficiente. In conclusione, viene stilato un verbale che riporta nel libretto l'esito dell'operazione.

Il design della caldaia

Un aspetto della caldaia che passa di frequente inosservato è proprio quello estetico. Sì, perché si tratta, di solito, di un elettrodomestico di grandi dimensioni, tozzo e poco elegante, che si tende a nascondere più che a valorizzare. Senza contare che, di frequente, viene montato all'esterno e risulta difficilmente visibile. Ma non sempre è così. I modelli più recenti ed evoluti, infatti, puntano con decisione sul design. Parliamo, quasi esclusivamente, delle migliori caldaie a condensazione, provviste di elevata efficienza energetica, da installare in cucina senza compromettere troppo l’estetica dell’ambiente. Oltre alle dimensioni più contenute, questi modelli offrono soluzioni cromatiche particolari, come la Daikin D2CND, caldaia a condensazione bicolore, metà nera e metà bianca. Oppure, sfoggiano un look total black, come nel caso della serie Junkers Black. Anche i materiali hanno un impatto notevole sul design della caldaia. Ed infatti, alcuni modelli presentano frontalmente un raffinato mantello in vetro temprato al titanio. Parliamo di caldaie che mettono in campo di frequente grandi display dall’aspetto futuristico, contornati da eleganti tasti a sfioramento. 
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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