Efficienza e comfort si tengono per mano: guida all’acquisto della caldaia
L’acquisto della caldaia non deve necessariamente essere delegato a un tecnico specializzato. Se è vero che i lavori d'installazione e di manutenzione richiedono per forza un intervento esperto, in quanto alla scelta del modello, è importante poter dire la nostra. Il punto di partenza è sempre lo stesso: circoscrivere le personali esigenze e optare per un prodotto che le possa soddisfare appieno. E questa guida nasce per offrire a tutti la possibilità di acquistare con consapevolezza. Non manca, ovviamente, una nutrita selezione delle migliori caldaie sul mercato, suddivise in tre fasce di prezzo.
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Indice
Come scegliere la caldaia
Quanto costa una caldaia?
Caldaia: lo stato delle cose
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Come scegliere la caldaia
Apriamo il nostro approfondimento dagli elementi davvero indispensabili:
Rapporto volume/potenza – Ecco uno dei primi ragionamenti da fare quando si sta scegliendo una nuova caldaia. La potenza dell’elettrodomestico, infatti, deve necessariamente essere rapportata al volume da scaldare. Monolocale e grande appartamento, quindi, non richiederanno la stessa potenza. In una sezione apposita della guida, vediamo come effettuare il calcolo.
Tipologia – Posto che la caldaia a condensazione, salvo rare eccezioni, è l’unica opzione percorribile, è bene valutare le differenze fra modelli a muro e a basamento. I primi, ideali per appartamenti e abitazioni singole, sono relativamente compatti e si installano a parete. Le caldaie a basamento, invece, si collocano a terra e nascono per riscaldare condomini, fabbriche e locali commerciali. E come è naturale che sia, sono molto più imponenti e potenti.
Posizionamento – le caldaie murali a condensazione possono essere installate indistintamente all’aperto e al chiuso, assicurando la massima versatilità possibile. Ma nel caso in cui sia necessario montare una caldaia a camera aperta, le regole cambiano. Questa particolare tipologia di prodotto, infatti, va collocata obbligatoriamente all’esterno. E solo in condomini che scarichino i fumi attraverso canne fumarie collettive ramificate.
Combustibile – La caldaia a gas resta la tipologia più diffusa nelle nostre case. Complice l’aumento del costo del combustibile, però, stanno prendendo piede anche le caldaie a pellet. Meno energivore e inquinanti, richiedono di contro una manutenzione più frequente. E, cosa non da poco, hanno un costo decisamente elevato.
Quanto costa una caldaia?

Quindici anni è la durata media di una caldaia. Ovviamente, la longevità del prodotto si lega strettamente al tipo di utilizzo cui è stato sottoposto nel tempo. Senza contare se abbia ricevuto o meno una manutenzione corretta e regolare. In ogni caso, parliamo di macchine molto longeve, il cui prezzo d'acquisto abbastanza elevato giustifica una durata fuori dal comune rispetto ad altri elettrodomestici. Certo, si può risparmiare parecchio optando per una caldaia a camera aperta, sempre che sia possibile effettuarne l’installazione nel nostro contesto domestico. Per chi abbia un budget iniziale un po’ più alto, però, la scelta della caldaia a condensazione resta fortemente consigliata. Con un elettrodomestico del genere, infatti, sarà possibile beneficiare di consumi inferiori e rendimento più elevato. Sempre più diffuse nelle nostre case, le caldaie a condensazione fanno anche registrare emissioni inquinanti notevolmente più basse rispetto ai modelli di vecchia generazione. Ciò detto, abbiamo comunque selezionato caldaie per tutte le tasche. E le abbiamo suddivise in tre fasce di prezzo: economica (entro 800 euro), media (da 800 a 1200 euro) e alta (oltre i 1200 euro).
(Dati aggiornati a novembre 2024 e soggetti a variazione nel tempo)
(Dati aggiornati a novembre 2024 e soggetti a variazione nel tempo)
Fascia economica (entro 800 euro)
Vasta e variegata, la fascia economica racchiude prodotti per tutte le esigenze. Cominciamo dall’unica caldaia a camera aperta della nostra selezione, ricordando che questo tipo di prodotto può essere installato solo in specifiche condizioni, tema che abbiamo approfondito nel corso della guida. Ferroli DIVAtech D LN è il tripudio della semplicità. Venduta molto al di sotto del limite di prezzo fissato, è una caldaia murale di tipo classico, declinata in due varianti: da 24 o 30 kW. Vincente sul versante della compattezza, lo è meno nei consumi. Molto più efficiente si rivela la Hermann Saunier Duval Semiatek Condens, una delle più convenienti caldaie a condensazione in commercio. Proposta nei tagli da 24 e 28 kW, si installa a parete occupando davvero poco spazio. Cuore del modello è il bel display frontale che combina intuitività e facilità di lettura. Disponibile in configurazioni identiche, la Vaillant EcoTEC Intro VMW è un’altra caldaia a condensazione dalla solida affidabilità. Dotata di robusto scambiatore in acciaio inox, integra un display touch luminoso. In più, grazie alla connessione e-bus, si collega senza difficoltà agli ultraprecisi cronotermostati dell’azienda tedesca. E concludiamo con la Savio Inoxdens Moon disponibile con 25 kW di potenza, entro la soglia degli 800 euro. Forte di un design spigoloso un po’ fuori dalle righe, richiede maggiore spazio per il posizionamento rispetto alle caldaie incontrate fino ad ora. Istantanea della produzione di acqua calda sanitaria, si fa smart con l’aggiunta del kit opzionale Savio Connect.
Fascia media (da 800 a 1200 euro)
Superata la soglia degli 800 euro, la caldaia a condensazione fa un balzo avanti tecnologico ed estetico. A rappresentare bene tale approccio è la Daikin D2CND che porta in dote una suggestiva bicromia bianca e nera. Fra le più compatte della categoria, esce di fabbrica in 4 configurazioni di potenza: 24, 28, 32 e 35 kW. Efficiente e silenziosa, pesa solo 27 kg ed è impreziosita dal Daikin Eye, un occhio luminoso con LED che si illumina di rosso in caso di guasto, segnalando chiaramente il codice di errore relativo. Più spartana nelle linee, la Immergas Victrix Tera punta con decisione sulla concretezza. Del resto, essendo progettata per l’incasso, l’estetica passa in secondo piano. Sempre ben protetta dall’Omni Container Immergas, è disponibile nei tagli da 24 e 28 kW. E con il kit Wi-Fi opzionale, diventa smart. Altra caldaia a condensazione di fascia media molto interessante è la Vaillant EcoTEC Pro VMW +. Analoga per potenza alla precedente, può essere alimentata indistintamente da gas metano o propano, nel secondo caso installando l’apposito kit di conversione. Certificata di classe A+ in modalità riscaldamento, è una delle più risparmiose in questa fascia di prezzo. In ultimo ma non per importanza, con la Hermann Saunier Duval Micra 4 Condensing da 25 kW l’uscita dell’acqua calda sanitaria è sempre rapida e precisa. Gran parte del merito va al sistema Acquaspeed che la eroga in pochi istanti alla temperatura impostata. Profonda solo 24 cm, è pratica da collocare anche in spazi molto angusti.
Fascia alta (oltre 1200 euro)
Potenza da vendere, silenziosità, impatto ambientale contenuto: ecco l’identikit della caldaia di fascia alta. Prendiamo, ad esempio, la Riello Family, un’affidabile soluzione disponibile in tre configurazioni: 25, 30 e 35 kW. Molto semplice da impostare e gestire, si tinge di note smart grazie al sistema di controllo remote RiCLOUD che lavora in coppia all’app Riello RiCLOUD Thermostat. In più, sfrutta una tecnologia di combustione autoadattiva per abbassare i consumi ed esaltare l’efficienza. A chi cerca una caldaia con resistenza alle intemperie di livello superiore, consigliamo invece la Beretta Meteo X. Pensata per lavorare efficacemente anche a -15 gradi, è protetta da una scocca indistruttibile. Integrabile con altri sistemi di riscaldamento grazie alla progettazione Hybrid Ready, è gestibile senza problemi da remoto. Altro pezzo da novanta di fascia alta, la Bosch Cerapur è una caldaia a condensazione da incasso. Ideale per l’installazione all’esterno, è certificata di classe A sia in riscaldamento che nella produzione di acqua sanitaria. Agevole da impostare anche all’interno grazie al cronotermostato connesso, forma una coppia perfetta con l’apposita struttura da incasso venduta separatamente. Ci avviciniamo alla vetta con la Baxi Nuvola Duo-tec+, un modello che prende il meglio dei precedenti e aggiunge una feature non da poco: un generoso boiler di accumulo che mantiene 40 l di acqua sempre calda e pronta all’uso. Cambiamo categoria con l’ultimo prodotto selezionato. La Nordica Extraflame PK, infatti, è una potente caldaia a pellet di ultima generazione con serbatoio da ben 75 kg. Declinata in tre tagli (15, 20 e 30 kW), eroga energia pulita per tutta la casa.
Caldaia: lo stato delle cose

La caldaia a condensazione rappresenta lo standard del momento. L’unica alternativa percorribile, infatti, arriva dai sistemi con pompe di calore che, pur risultando ancora più efficienti e sostenibili, hanno costi di acquisto e installazione molto impegnativi. E se tali tecnologie rappresentano il futuro del settore, il presente è saldamente in mano alla caldaia a condensazione.
Normativa e incentivi
A decretare il successo di questi prodotti ha contribuito l'entrata in vigore della direttiva europea EcoDesign. Denominata anche ErP (Energy related Products) e valida dal 26 settembre 2015, ha impresso all’intero comparto una svolta sostenibile. A farne le spese è stata la vecchia caldaia a camera stagna dalle emissioni inquinanti molto elevate. Dopo una prima fase di stop imposto alla produzione di tali modelli, ad oggi ne è vietata anche la commercializzazione. Anche per le caldaie a camera aperta sono state messe in atto norme piuttosto stringenti che, tuttavia, ne rendono ancora possibile l’installazione ma solo in particolari circostanze, ovvero per sostituire un modello analogo montato all’esterno in condomini o unità plurifamiliari. Ma solo in presenza di canne fumarie collettive ramificate (CCR). A consolidare il ruolo centrale della caldaia a condensazione, entra poi in gioco la direttiva europea EPBD del 2024. Anche denominata Case Green, proroga la scadenza entro cui è possibile installare questa tipologia di modello fino al 2040. Ma se progettata per lavorare con i Green Gas (combustibili puliti di nuova generazione), non è previsto alcun limite temporale per la caldaia a condensazione. Meno favorevole, invece, è lo stato delle cose riguardante gli incentivi fiscali. Ecobonus, Bonus ristrutturazione e Superbonus 70%, salvo proroghe dell’ultimo minuto, saranno fruibili solo fino a fine 2024.
Come funziona una caldaia elettrica?
Descrivere nel dettaglio il funzionamento di una caldaia elettrica richiederebbe una guida a parte. Pertanto, abbiamo sintetizzato di seguito solo i meccanismi base di un classico modello a gas alimentato elettricamente. Per prima cosa, possiamo notare che sulla parte frontale trovano spazio i comandi, di norma tre: un selettore per gestire le modalità riscaldamento/acqua sanitaria e due manopole per regolare le temperature. A non mancare mai, inoltre, sono due lancette: una che ci indica la temperatura e l'altra la pressione. Ogni caldaia elettrica è collegata a una presa della corrente e alla rete del gas, attraverso un apposito tubo. Quando apriamo il rubinetto dell'acqua calda o facciamo partire i termosifoni, una candela accende la fiamma, alimentata dal gas e dall'ossigeno. Successivamente, ci troviamo di fronte a un bivio. A gestire acqua calda e riscaldamento sono, infatti, due circuiti differenti. Nel primo caso, tramite l'allaccio alla rete idrica, l'acqua fredda viene scaldata sfruttando la fiamma prodotta nella camera di combustione. Con lo stesso principio, anche l'acqua destinata ai radiatori subisce un aumento di temperatura. Ma questo secondo circuito è chiuso, al contrario del primo, e l'acqua in circolo resta sempre la stessa. In ultimo, i fumi prodotti dalla combustione vengono espulsi attraverso la canna fumaria. E nel caso della caldaia a condensazione, parte del calore da essi prodotto viene recuperato e reimmesso nel sistema.
Caldaie a condensazione più apprezzate:
Bosch Condens 2200 24 C 23
Ariston Clas One
Riello Residence
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Tipologie principali a confronto
Sappiamo che dal 26 settembre 2015 le stringenti norme europee vietano ai produttori di costruire caldaie di vecchia generazione: a camera stagna e a camera aperta. Per quanto i modelli del secondo tipo siano ancora installabili, seppur con notevoli limitazioni, sono le caldaie a condensazione la scelta vincente per efficienza e rispetto dell’ambiente. Ecco, di seguito, le principali differenze fra le due tipologie attualmente in commercio.
Caldaia a condensazione
La caldaia a condensazione rappresenta un balzo in avanti notevole in termini di consumi e sostenibilità. Il tutto grazie al recupero di parte del calore dei fumi espulsi che, attraverso la condensazione, si trasforma in acqua da reimmettere in circolo. Così facendo, si ha un duplice beneficio: si eliminano i fumi a temperatura inferiore e si consuma meno energia. È vero che una caldaia del genere costa almeno il 30% in più rispetto a un modello a camera aperta classico. Ma è anche vero che l'investimento si ripaga in pochi anni, grazie a un'efficienza superiore del 15% circa.
Caldaia a camera aperta
Quando parliamo di camera ci riferiamo a quella di combustione, ovvero al vano della caldaia in cui si forma il mix fra combustibile e aria. Nei modelli a camera aperta, il vano non è chiuso rispetto all'ambiente esterno ma, attraverso un buco posto frontalmente, l'aria viene immessa all’interno. Inoltre, gli scarti della combustione vengono espulsi con tiraggio naturale, sfruttando l’intrinseca propensione dei gas a salire verso l'alto. Parliamo di caldaie molto economiche che, però, mostrano dei limiti riguardo all'installazione. Infatti, non avendo un sistema di espulsione forzata dei fumi, possono essere montate solo all'esterno.
Caldaie a camera aperta dalle buone prestazioni:
Beretta Ciao LX
Riello Start LN
Chaffoteaux Inoa Ultra
Beretta Ciao LX
Riello Start LN
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Installazione della caldaia: le varie modalità
Tipologie differenti di caldaia possono imporre diverse modalità d'installazione. Non è, infatti, il solo funzionamento a distinguere i vari modelli ma è fondamentale parlare anche del dove e del come possono essere montati. Va precisato, inoltre, che solo un tecnico specializzato dovrà occuparsi dell'installazione, così da garantire il rispetto degli standard di sicurezza. Vediamo, di seguito, le principali distinzioni.
Caldaie murali o a basamento
Il nome stesso di questi modelli ne definisce le caratteristiche chiave. Le caldaie murali, infatti, vanno installate a muro, fissate in modo da rimanere sospese, fattore che gioca a favore di chi abbia una casa piccola. In questo modo, lo spazio è ottimizzato, sia che si monti all'interno che all'esterno, ad esempio in balcone. Ma parliamo di modelli dalla capacità abbastanza contenuta, adatti per le esigenze di una singola famiglia. Discorso opposto per le caldaie a basamento, da posizionare a terra e provviste di capacità decisamente superiore. Altro vantaggio di tale tipologia è la buona predisposizione a lavorare con il pellet, a patto che il serbatoio del combustibile sia grande a sufficienza per assicurare un uso prolungato senza dover ricaricare. Perfette per un condominio o per l'utilizzo industriale, occupano uno spazio notevole e richiedono, di solito, un ambiente apposito in cui essere installate.
Caldaie da interno o da esterno
La caldaia a condensazione può essere posizionata sia dentro che fuori casa, assicurando il massimo in termini di versatilità. In un ambiente chiuso, infatti, non sottrae l’aria respirabile ma utilizza quella recuperata in fase di combustione attraverso un sistema di tiraggio forzato. Per le caldaie a camera aperta, invece, è obbligatorio il montaggio all’esterno, magari su un balcone. E questo perché, non essendo provviste di tiraggio forzato, rischierebbero di immettere fumi di scarico fra le mura domestiche.
Caldaie da incasso o freestanding
Nella maggior parte dei casi, la caldaia è a libera installazione e resta in vista sulla parete in cui è montata. Esistono, però, anche caldaie da incasso, da inserire all'interno di un mobile o in una nicchia nel muro. Si tratta, in genere, di modelli per uso domestico dalla capacità contenuta, prodotti che hanno il vantaggio di essere poco invadenti a livello estetico.
Caldaie murali dall’ottimo rapporto qualità-prezzo:
Savio Inoxdens HE
Ferroli Bluehelix Alpha
Beretta Ciao AT
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Gas e biomasse: combustibili a confronto
In ambito di riscaldamento domestico, la transizione dal gasolio al gas ha rappresentato uno storico spartiacque. Pur trattandosi sempre di combustibili fossili destinati a esaurirsi col tempo, in quanto a efficienza ed emissioni dannose, i gas fanno registrare un passo in avanti notevole. Senza considerare la facilità di approvvigionamento, attraverso la rete nazionale che porta il metano praticamente ovunque. Attualmente, però, il crescente successo dei biocombustibili sta facendo scricchiolare il trono della caldaia a gas. In particolare, è la caldaia a pellet a diffondersi sempre di più. Vediamo meglio le differenze fra i due tipi di combustibile.
Gas (metano e GPL)
Il primo elemento da mettere in evidenza è che fra metano e GPL la differenza è abissale. Siamo, infatti, di fronte a due combustibili fossili con comportamento nettamente differente e il metano è migliore non solo in quanto a consumi ma anche in termini di sostenibilità. Non a caso, il GPL è ancora presente in Italia solo laddove la rete nazionale del metano non arriva. Parlando in concreto, una caldaia a GPL consuma due volte tanto la corrispondente versione a metano. E anche la quantità di CO2 immessa nell'atmosfera è molto superiore. Fra i due tipi, quindi, la scelta appare semplice. Ma, rispetto a legna e pellet le cose cambiano: vediamo come.
Biocombustibili (legna e pellet)
Appartengono al gruppo dei biocombustibili tutte le fonti energetiche rinnovabili di origine soprattutto vegetale. La legna è il biocombustibile più antico di tutti, caratterizzato da emissioni inquinanti piuttosto contenute e buon potere calorico. Ma è il pellet a rappresentare il massimo dell'efficienza energetica, grazie a consumi estremamente ridotti. Come abbiamo visto, fra metano e GPL, la differenza risulta significativa. E col pellet si riesce a limare ancora un po' la spesa mensile in bolletta. Ma la vera rivoluzione riguarda le emissioni molto meno dannose per l'ambiente. A questo punto, decretare il vincitore fra i combustibili per caldaia sembrerebbe una formalità. Dobbiamo, però, evidenziare anche gli svantaggi della caldaia a pellet, in primis: il costo. È vero che l'investimento iniziale si ripaga col tempo ma è anche vero che spesso il prezzo d'acquisto si rivela proibitivo. Parliamo, infatti, di modelli più complessi a livello strutturale perché provvisti di serbatoio per il combustibile che la caldaia preleva in autonomia. Inoltre, il pellet deve essere caricato manualmente, a meno che la caldaia non sia collegata a una cisterna dalle grandi dimensioni, caso più unico che raro all’interno di un condominio. Dovremo, quindi, fare costantemente attenzione al livello del combustibile e rabboccarlo quando necessario. In aggiunta, anche la pulizia e la manutenzione della caldaia a pellet sono operazioni da ripetere quasi quotidianamente onde evitare malfunzionamenti.
Potenza e volume: la giusta caldaia per ogni ambiente
Una regola chiave per acquistare la caldaia giusta è sceglierla in base al volume da scaldare. In tale ottica, le differenze fra un monolocale e un grande appartamento balzano subito all’occhio. In media, una caldaia a condensazione è provvista di 24 kW di potenza ma non è detto che siano necessari tutti per scaldare casa nostra. Un calcolo veloce ci permette di capirlo al volo. Dovremo, dapprima, rilevare il volume dell'appartamento e, successivamente, moltiplicarlo per il fabbisogno di calore specifico, un coefficiente variabile a seconda dello stato della nostra abitazione. Una casa ottimamente coibentata avrà un coefficiente più basso rispetto a un edificio vecchio e privo di isolamento termico. Misurabile in kW/m², tale coefficiente può oscillare fra 0,03 e 0,12. Ma facciamo un esempio concreto. Il volume di un'abitazione di 100 m² ammonta a 270 m³. Moltiplicando tale valore per il fabbisogno di calore specifico medio (0,08 kW/m²), otteniamo un risultato di 21,6 kW, leggermente inferiore alla potenza della caldaia di cui abbiamo parlato in apertura di paragrafo. Ma con una coibentazione della casa al top, ci basterà una caldaia da 8,1 kW. All'opposto, per scaldare un'abitazione dalla struttura vetusta, potrebbero occorrere fino a 32,4 kW.
Caldaie da 24 kW molto performanti:
Vaillant EcoTEC Intro VMW
Immergas Victrix Tera
Ariston Alteas One Net
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Leggere l'etichetta energetica
Dal 2015, con l'entrata in vigore della direttiva europea EcoDesign, è cambiata anche l'etichetta energetica della caldaia, nell'ottica di una più semplice lettura delle informazioni relative al prodotto. L'elemento che subito balza all'occhio e che dovremo valutare attentamente è la classe energetica, differente per il riscaldamento (da G ad A++) e la produzione di acqua sanitaria (da G ad A). Tali indicatori, nel caso della caldaia a condensazione, sono frutto di un comportamento particolarmente virtuoso. Di contro, la caldaia a camera aperta fa registrare risultati meno esaltanti. Oltre alla classe energetica, l'etichetta rileva sempre il livello di rumorosità del modello, espresso in dB, e la potenza termica nominale in kW. Come visto in precedenza, il dato è molto importante per capire se stiamo scegliendo la caldaia giusta in base al volume del nostro appartamento. Da notare, infine, la differenza fra potenza termica nominale e potenza al focolare. Mentre la prima misura la quantità di calore immesso nell'ambiente dalla caldaia, la seconda (non presente nell'etichetta energetica) rileva quello presente all'interno della camera di combustione. Dal rapporto fra i due valori, capiamo quanto il sistema sia efficiente.
Caldaie a condensazione più efficienti:
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Vaillant EcoTEC plus VMW
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Comodità d'uso: le funzioni più utili
Di base, una caldaia è provvista di pochi comandi essenziali, pensati per gestire il differente funzionamento in estate e inverno. E oltre al tasto on/off, è sempre presente anche quello per il reset, da usare soprattutto in caso di blocco. A innescare l'accensione della fiamma saremo noi attraverso il termostato di casa o i rubinetti. Con un cronotermostato, invece, potremo anche controllare la temperatura ambientale tramite programmi preimpostati o personalizzabili, in grado di ottimizzare i consumi e semplificarci la vita. Esistono, poi, delle funzioni aggiuntive particolarmente utili per incrementare l'efficienza delle caldaie murali. Vediamole insieme.
Sistemi antiblocco, antigelo e anticalcare
Quasi tutti i modelli più recenti ne sono provvisti mentre i più datati sono spesso afflitti dalle problematiche derivanti dalla loro assenza. Il più importante è proprio il primo: il sistema antiblocco, che funziona in modo semplice, attivando la caldaia almeno una volta al giorno e impedendo i malfunzionamenti della valvola. Il sistema antigelo, invece, entra in gioco quando le temperature si fanno prossime allo zero, per impedire all'acqua della caldaia di congelarsi. Anche in questo caso, è attraverso l'accensione della fiamma per pochi secondi che si scongiura il rischio di interruzioni nel funzionamento. Infine, per evitare il formarsi del calcare, un apposito sistema mantiene regolare l'intensità della fiamma, evitando di raggiungere le temperature alle quali il calcare stesso si origina.
Caldaia con accumulo d'acqua
Si tratta di una variante della caldaia a condensazione, provvista di un bacino interno in cui l'acqua sanitaria rimane sempre calda, anche se non apriamo il rubinetto per lunghi periodi. In pratica, alla caldaia si aggiunge un boiler che tiene costante la temperatura dell'acqua, rendendola pronta all'uso in qualsiasi momento. Tale funzione si mostra particolarmente utile quando la famiglia è numerosa e l'acqua calda sanitaria viene usata da più utenti in contemporanea. Di contro, però, una soluzione del genere occupa uno spazio superiore.
Funzioni smart
Quando si usa il termine smart, ci si riferisce comunemente a un device elettronico che funziona sfruttando la rete Internet. E le migliori caldaie a condensazione non fanno eccezione. Tali modelli si collegano al Wi-Fi di casa e al cronotermostato. A questo punto, attraverso un'apposita app per smartphone, ne potremo controllare il funzionamento, regolando i parametri del cronotermostato da remoto. Oltre a poter gestire i programmi, avremo sotto mano in tempo reale il quadro completo dei consumi e riceveremo notifiche in caso di malfunzionamenti.
Pulizia e manutenzione
Come tutti i sistemi di riscaldamento con scarico di fumi annesso, anche la caldaia necessita di manutenzione regolare. Ma, al contrario di una stufa a pellet che può essere pulita direttamente dall'utente, le caldaie murali richiedono l'intervento di un tecnico specializzato. E tutte le operazioni da esso svolte andranno a finire nel libretto di impianto, un documento ufficiale che racconta la storia della caldaia, tenendo nota della prima accensione, degli eventuali guasti e degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il tutto certificato dalla competenza del tecnico stesso che, seguendo le tappe indicate nel libretto, effettua un controllo periodico dell'impianto volto a rilevare eventuali malfunzionamenti, pulisce il bruciatore e lo scambiatore. Inoltre, verifica che il tiraggio della canna fumaria lavori correttamente e che la ventilazione dell'ambiente (se la caldaia è installata in interno) sia sufficiente. In conclusione, viene stilato un verbale che riporta nel libretto l'esito dell'intervento.
Il design della caldaia
Un aspetto della caldaia che passa spesso inosservato è proprio quello estetico. Parliamo, infatti, di un elettrodomestico di grandi dimensioni, tozzo e poco elegante, che si tende a nascondere più che a valorizzare. Senza contare che, di frequente, viene montato all'esterno e risulta difficilmente visibile. Alcuni dei modelli più recenti ed evoluti, però, fanno segnare un’inversione di tendenza a livello di design, andandosi ad armonizzare bene con l’ambiente di destinazione, quasi sempre la cucina. Le migliori caldaie a condensazione, oltre a dimensioni più contenute, sfoggiano un look inconsueto, spesso declinato in bianco e nero o total black. Anche i materiali hanno un impatto notevole sul design della caldaia. E infatti, alcuni modelli presentano frontalmente un raffinato mantello in vetro temperato al titanio. Parliamo di caldaie che sfoderano grandi display dall’aspetto futuristico, contornati da eleganti tasti a sfioramento.