Uno dei motivi per cui grandi e piccini aspettano il periodo del Carnevale sono proprio i dolci tipici! Non solo ogni regione ma anche diverse città della stessa regione hanno le proprie tradizioni: frittelle e chiacchiere sono solo i più famosi tra i 12 milioni di chili di dolci carnevaleschi ogni anno vengono consumati dagli italiani nelle due settimane che precedono il Martedì Grasso. La cosa che accomuna tutte le prelibatezze di questo periodo sono gli ingredienti semplici come farina, zucchero, miele, uova e riso, a conferma del fatto che si tratta di dolci che venivano preparati in ogni casa per essere offerti a famiglia e amici prima delle restrizioni della Quaresima. Al forno o fritti, ecco una carrellata delle preparazioni tipiche del periodo di Carnevale, regione per regione.
Ne esiste una variante praticamente per ogni regione d’Italia e sono senza dubbio il dolce che meglio caratterizza il periodo del Carnevale. Il nome con cui sono più famose è chiacchiere, come sono conosciute in Lombardia e Campania, ma le varianti linguistiche sono innumerevoli: in Calabria nastrine, in Liguria e Piemone bugie, in Emilia Romagna e in Lazio frappe, in Toscana cenci e in Veneto crostoli.
Sembra che il nome ufficiale sia proprio chiacchiere, che si fa risalire alle lunghe chiacchierate che la Regina Margherita di Savoia era abituata a intrattenere con dame e cortigiani. Il cuoco napoletano di sua maestà si ispirò dunque alle chiacchiere della regina per dare il nome a questi semplici ma deliziosi nastri croccanti fatti con farina, uova, burro e zucchero e fritti. Ogni regione aromatizza l’impasto con un ingrediente diverso, dalla vaniglia alla grappa al vino bianco. C’è chi le frigge in una pentola piena di olio bollente e chi utilizza la friggitrice; per una versione più leggera, si può provare con la cottura in forno oppure nella friggitrice ad aria.
Un altro tipico manicaretto carnevalesco sono delle piccole frittelle fatte con ingredienti semplici, di cui praticamente ogni regione propone la sua versione. L’origine di questi dolcetti è antica, pare che risalga addirittura al XVIII secolo: accomunati dalla forma sferica e da una spolverata di zucchero dopo essere state fritte, cambiano nome e consistenza da una regione all’altra. In Emilia Romagna, Lazio e Liguria sono conosciute come castagnole e sono semplicissime palline di pasta dolce fritta aromatizzate con un po’ di liquore. In Lombardia troviamo più o meno la stessa ricetta, ma in questo caso si chiamano tortelli e non sono alcolici, solo aromatizzati con una bella grattugiata di scorza di limone. In Veneto si aggiungono pinoli e uvetta per preparare le fritole mentre in Toscana le frittelle sono a base di riso.
Nel Meridione, accanto alle preparazioni più comuni, si mantengono anche alcune ricette tradizionali antiche e più particolari. È il caso del sanguinaccio, tipico di Basilicata e Campania e preparato appunto con il sangue del maiale a cui veniva aggiunto cioccolato fondente, caffè, zucchero e altri deliziosi aromi. Altri dolci tipici della Basilicata sono i taralli al naspro, ovvero glassati, e ravioli fritti ripieni di ricotta e zucchero, mentre uno dei dolci campani più famosi restano gli struffoli, le palline di pasta fritte e ppi decorate con miele, frutta candita e confettini colorati. In Puglia non si festeggia senza taralli dolci e cartellate, pasta arrotolata fritta e bagnata con il vincotto. In Molise, dalla stessa base di pochi e semplici ingredienti, si ottengono canestrelle, nucchetelle e ciambelline, nelle Marche non mancano mai i ravioli di castagne e in Calabria le nacatole, a forma di gnocco.
Ci sono poi le torte, perché non ci si fa mancare proprio niente in questo periodo di stravizi golosi e leccornie! In Campania è famoso il migliaccio, una torta di farina di miglio, sempre più spesso sostituita con il classico semolino, arricchita con canditi e cannella. A Firenze non è Carnevale senza la schiacciata alla fiorentina, soffice e golosa, caratterizzata da un impasto e una preparazione semplicissimi e da un delizioso aroma di arancia; a pochi chilometri di distanza, a Pistoia e provincia, è tipico invece il berlingozzo, una morbida ciambella a base di uova, farina, zucchero, burro e scorza di limone. Se a Lodi si prepara una deliziosa torta di mandorle conosciuta come tortionata, in Sicilia si festeggia con la testa di turco, un prelibato dolce al cucchiaio composto da strati di pasta sfoglia o chiacchiere, crema al limone e cannella.
Insomma, in qualunque regione d’Italia vi troviate, non mancano certo le prelibatezze con cui festeggiare il Carnevale!
Immagini: GettyImages; Web e Ohga!
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