Scegliere il miglior piano cottura per casa propria non è una scelta banale, anche perché oggi ne esistono tante tipologie e ognuna di queste presenta vantaggi e svantaggi. I più comuni nelle case degli italiani rimangono ancora oggi i piani cottura a gas, ma negli ultimi anni abbiamo assistito all’ingresso sul mercato di tante nuove tipologie di piani cottura elettrici e di quelli a induzione; non molti conoscono le differenze tra queste ultime due tipologie, anzi la maggioranza di noi ritiene che siano sinonimi. Scopri qui i prezzi dei piani cottura aggiornati in tempo reale.
In realtà si tratta di prodotti ben distinti tra loro e in questo articolo andremo proprio a scoprire le caratteristiche degli uni e degli altri.
Come abbiamo anticipato, oggi esistono tre tipologie principali di piani cottura: a gas, elettrici (in vetroceramica) e a induzione. Scopriamo subito le caratteristiche di ognuno di questi.
I piani cottura a gas sono i più diffusi in Italia, coprendo una quota di mercato superiore al 90%. Si tratta però di una tipologia non più molto efficiente paragonata ai nuovi modelli: la fiamma, infatti, non scalda soltanto la pentola ma anche l’aria circostante, con una dispersione di calore molto elevata che incide ovviamente sulla bolletta del gas! La maggioranza dei piani cottura a gas hanno 4 fuochi, che hanno una larghezza standard di 60 cm, ma negli ultimi anni stanno prendendo piede i modelli a 5 fuochi e persino quelli a 6, per chi ha una cucina spaziosa e ama particolarmente stare ai fornelli.
Il piano cottura a gas ha ovviamente anche dei vantaggi: innanzitutto è la tipologia più economica ma anche la più versatile (esistono tantissimi modelli in commercio tra cui scegliere) e la più facile da gestire (è molto facile capire la potenza della fiamma perché questa è ben visibile).
Passiamo ora ai piani cottura elettrici, che si dividono in due tipologie: i radianti, che funzionano grazie al riscaldamento di una resistenza elettrica e gli alogeni che sono alimentati da luci a infrarossi. Entrambe le tipologie sono rivestite in vetroceramica, un materiale infrangibile e resistente anche alle altissime temperature. Si tratta sicuramente di modelli sicuri e pratici, facilissimi da pulire perché hanno una superficie piatta ma molto dispendiosi dal punto di vista energetico. E in caso di blackout, ovviamente smettono di funzionare!
Se decidete di acquistare un piano cottura elettrico, meglio optare per uno a lampade alogene: la tipologia a radiante, infatti, è ormai caduta in disuso perché non particolarmente efficiente e molto lenta a scaldarsi. I piani cottura elettrici alogeni, invece, funzionano molto bene: le piastre raggiungono velocemente alte temperature, le cotture sono veloci e non c’è pericolo di asfissia perché non viene utilizzato gas. Lo svantaggio principale è che le lampade alogene vanno sostituite e hanno un costo abbastanza elevato; inoltre, non si possono usare tutte le tipologie di pentole, sono indispensabili quelle dal fondo piatto.
Infine, i piani cottura a induzione, alimentati da corrente elettrica e rivestiti in vetroceramica proprio come quelli elettrici, si differenziano per il meccanismo di funzionamento: questi modelli infatti sono dotati di speciali bobine che creano un campo magnetico che viene convertito in calore al momento dell’accensione; questo significa che possono essere utilizzati solo con certi tipi di pentole, realizzate appositamente per questa tipologia di piano cottura. Il calore viene dunque generato completamente dalle pentole e non c’è nemmeno una minima dispersione; per lo stesso motivo, sono da evitare mestoli e cucchiai in metallo per cucinare ed è sconsigliato l’utilizzo di questi piani a chi porta pace-maker.
I vantaggi dei piani a induzione sono parecchi: innanzitutto sono molto facili da pulire, si scaldano in pochissimo tempo, garantiscono una cottura rapida e uniforme e offrono il massimo rendimento senza la minima dispersione energetica; inoltre, a differenza dei piani elettrici che rimangono caldi per molto tempo dopo che sono stati utilizzati, i piani cottura a induzione operano a temperature molto più basse e quindi anche il rischio ustioni e scottature è minimizzato!
Il loro unico svantaggio? I piani cottura a induzione sono molto più costosi delle altre tipologie!
Al momento il piano cottura più efficiente in termini di consumi è quello a induzione: non solo perché i tempi di cottura sono più rapidi ma anche perché hanno un rendimento molto alto. Questo significa che la dispersione di energia è ridotta al minimo, anche perché il piano cottura a induzione scalda solo il fondo della pentola, mentre i piani cottura a gas non consentono di sfruttare al meglio il calore che producono, con elevate dispersioni.
La scelta dipende da tantissimi fattori ma soprattutto dalle proprie abitudini e dal budget a disposizione.
Il piano cottura a gas è la scelta migliore se non volete spendere troppo e se cercate una soluzione versatile (si può utilizzare infatti qualsiasi tipologia di pentola). Inoltre, è molto facile cucinare con un piano a gas perché si vede bene la potenza della fiamma.
Il piano cottura elettrico alogeno invece è la soluzione ideale per chi cerca sicurezza e velocità nelle preparazioni: infatti, le piastre raggiungono alte temperature molto velocemente e non c’è pericolo di asfissia perché non viene utilizzato gas.
Anche i piani cottura a induzione sono veloci e sicuri, ma non solo. Sono molto pratici (si puliscono in un attimo) ed efficienti perché lavorano a basse temperature e non c’è la minima dispersione energetica, quindi anche i consumi saranno ridotti. Se avete un buon budget a disposizione, probabilmente il piano cottura a induzione è la scelta più efficiente attualmente in commercio.
Buongiorno DrGee, prenderemo spunto dal suo suggerimento per un articolo sul tema. Grazie!
Infatti mi collego al signore che giustamente si sa la differenza tra i 3 piani di cottura….
Ma una persona quando compra un piano cottura va oltre il costo del piano cottura. L’informazione che nessuno ti dice è: quanto spendo con gas quanto spendo con Elettricità
Esempio : sappiamo tutti che i piani ad induzione hanno bisogno di almeno 6 kw per funzionare correttamente.
Sappiamo che occorrono 5 minuti per far bollire una pentola di acqua per la pasta…
Ma quello che non sappiamo è quanto risparmio al mese usando un piano ad Induzione.
Questo è interessante sapere.
Quanto costa il piano non è importante se poi recupero l’investimento.
Spero di essere stato chiaro.
L’argomento trattato è stato semplice chiaro e sintetico, complimenti.
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Buon articolo, ma credo che si sia tralasciato l’aspetto più importante, ovvero il costo di utilizzo di ciascuna tipologia con un’analisi dei consumi medi annui, o anche più semplicemente il costo per ora di utilizzo a potenza massima.