Recensione Fitbit Inspire e Fitbit Inspire HR, piccoli e funzionali

Di Vittorio Pipia 22 Aprile 2019
Fitbit Inspire e Inspire HR

Fitbit Inspire HR e Fitbit Inspire sono i nuovi fitness tracker dell’azienda statunitense. Puntano a un pubblico giovane, attento allo stile e all’attività fisica ma senza grandi pretese. La versione di Fitbit HR è dotata di sensore del battito cardiaco e di un braccialetto con cinghia, oltre che di alcune funzioni un po’ più avanzate accessibili tramite l’interfaccia touch.
Altro aspetto interessante sono i prezzi: Inspire parte da circa 70 euro, mentre Inspire HR da circa 95 euro. Si posizionano dunque come dispositivi di accesso nella gamma Fitbit, che prevede anche i modelli Charge 3, Versa Lite, Versa e il top di gamma Ionic.
Li abbiamo provati per qualche settimana, sia nell’uso quotidiano che durante l’attività sportiva, affiancandoli a sportwatch avanzati come il Polar Vantage V. Vediamo insieme come si comportano nella nostra recensione.

Costruzione e materiali

Voto: 8/10

All’interno della confezione vengono forniti in entrambi i casi i dispositivi insieme a un cavo di ricarica con aggancio magnetico, e braccialetti delle misure S e L, per poterli adattare facilmente sia a polsi femminili che maschili. Entrambi i dispositivi sono molto colorati e disponibili in quattro colori diversi.
Sono realizzati in plastica e l’unico pulsante presente è sulla sinistra. Nella parte inferiore ci sono i contatti per la ricarica, mentre sul Fitbit Inspire HR fa bella mostra di sé il sensore del battito cardiaco.
Fitbit Inspire e Inspire HR
I braccialetti sono in silicone, morbidi e molto leggeri e una volta indossati praticamente non si sentono. Pesano infatti poco più di 90 grammi e avendo una larghezza di solo un centimetro, ci si dimentica di averli addosso.
Il display è di tipo OLED e offre un’ottima visibilità sotto alla luce diretta del sole ma anche al buio grazie alla retroilluminazione. Si accende in automatico semplicemente ruotando il polso, oppure premendo sul pulsante laterale.

Come funzionano

Voto: 8/10

Il display è dotato di Touch, tramite il quale si interagisce con tutte le funzioni del dispositivo. Uno swipe dal basso verso l’alto permette di accedere ai dati relativi alla nostra attività quotidiana, come passi, calorie bruciate, sonno, mentre scorrendo dall’alto al basso abbiamo la possibilità di avviare un timer, il cronometro, entrare nelle impostazioni o far partire il monitoraggio delle attività. Quest’ultima opzione non è presente sull’Inspire, per un motivo ben preciso: è un dispositivo pensato per un uso casual e non strettamente legato alle funzioni fitness, causa anche dell’assenza del sensore del battito cardiaco.
Sensore battito cardiaco Fitbit Inspire HR
Tolta questa eccezione, funzionano esattamente allo stesso modo, anche se abbiamo notato che il Fitbit Inspire tende a contare circa il 5% di passi in più, nonostante lo stesso utilizzo.

Monitoraggio attività fisica e sonno

Voto: 7,5/10

Una volta terminata la procedura di configurazione iniziale, entrambi i Fitbit inizieranno a monitorare in maniera completamente automatica i passi e il sonno non appena andremo a dormire. Non sono dotati di GPS, ma si agganciano al GPS dello smartphone tramite le impostazioni. Monitorando sia la corsa che l’attività in bici, ciò permetterà di poter tracciare in maniera precisa il percorso svolto, ovviamente a seconda di quanto sarà preciso il GPS dello smartphone usato.
Monitoraggio attività Fitbit Inspire HR
Anche senza GPS però la distanza viene calcolata in maniera abbastanza precisa, con uno scarto in genere di circa 100 metri per ogni chilometro per corso. A meno di non avere specifiche esigenze di allenamento, sono dati piuttosto accettabili.
Il monitoraggio dei passi è invece decisamente ottimistico. Confrontando Fitbit Inspire e Fitbit Inspire HR con altri fitness tracker, abbiamo rilevato che sono sempre i dispositivi che contano più passi sul totale, in genere fino al 30% in più.
Monitoraggio sonno Fitbit Inspire HR
Un aspetto che soddisfa pienamente è invece il monitoraggio del sonno. In questo caso, grazie all’algoritmo e all’esperienza che Fitbit ha sviluppato con gli anni, i dati raccolti sono molto precisi. I due Inspire riescono infatti a rilevare ogni piccolo risveglio notturno, oltre che a identificare con un margine di qualche minuto l’ora in cui ci addormentiamo e ci risvegliamo.

Autonomia e notifiche

Voto: 7,5/10

Tramite l’applicazione si può decidere quali notifiche far arrivare agli Inspire. Sono compatibili con le notifiche di tutte le applicazioni, anche di terze parti, oltre che ovviamente quelle di sistema. La notifica verrà dunque mostrata sul display con un’anteprima del messaggio. Con le applicazioni che lo consentono sarà possibile interagire o mandare risposte brevi preimpostate.
Pulsante laterale Fitbit Inspire
Ovviamente si tratta di un’interazione minima, date anche le dimensioni del display, ma più che sufficiente considerando anche la buona potenza della vibrazione.
L’autonomia è stata un po’ sotto le aspettative. Nonostante Fitbit dichiari circa 5 giorni di durata, siamo arrivati con un uso normale e con le notifiche da 8 app attive, a soli 3 giorni dovendo poi ricaricare sia l’Inspire che l’Inspire HR.

Conclusioni

Voto: 7,5/10

Si tratta di due dispositivi chiaramente dedicati agli utenti che vogliono sì monitorare la propria attività fisica, ma senza alcuna velleità competitiva. Sono fitness tracker semplici da utilizzare e da configurare, alla portata di tutti e che grazie alle dimensioni ridotte e al peso contenuto possono essere indossati tutto il giorno senza alcun fastidio.

I Fitbit Inspire sono impermeabili
I prezzi sono di circa 70 euro per la versione di Ftitbit Inpire senza sensore del battito cardiaco, che consigliamo a chi desidera un dispositivo che di base notifichi, conti i passi, monitori il sonno e sia impermeabile. L’Inspire HR è invece disponibile a circa 95 euro ed è un dispositivo che si adatta maggiormente a chi desidera fare sport a livello amatoriale, grazie anche alla presenza del sensore del battito cardiaco. Entrambi purtroppo non sono in grado di rilevare il nuoto.

Pubblicato il 22 Aprile 2019
Vittorio Pipia
Vittorio Pipia

Nato nel 1992 ho sempre avuto una grande passione per i motori e per la tecnologia, passioni che ho poi sempre coltivato fino a farle diventare parte del mio lavoro. Da circa 6 anni provo, analizzo diversi prodotti delle più svariate categorie, dall’intrattenimento audio-visivo fino agli elettrodomestici passando per la domotica. Analisi che condivido poi online in diversi modi, con...Leggi tutto

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