(Questo articolo, pubblicato nel Magazine di Trovaprezzi.it il 14 maggio 2019, è stato aggiornato in data 27 aprile 2020)
La risoluzione 8K ha fatto ufficialmente il suo debutto nella grande distribuzione a partire da IFA 2018, evento durante il quale Samsung ha mostrato per la prima volta la sua gamma di televisori 8K destinati al grande pubblico. Da allora sono tantissime le aziende che si sono aggiunte, tra cui Sharp, ma anche Sony con i suoi ZG9 Master Series. Le alternative continuano ad aumentare ma dall’altro lato la risoluzione 4K diventa sempre più accessibile con i modelli più economici che costano poco più di 300 euro.
Nel 2020 dunque è più sensato acquistare un televisore 8K guardando al futuro o puntare a un buon compromesso con risoluzione 4K?
Anticipiamo subito che non c’è una risposta che vada bene per chiunque, in quanto alle considerazioni tecniche e di prezzo si aggiungono i gusti personali e le proprie esigenze. Anche la tipologia di contenuto può far propendere verso un modello anziché qualche altro: chi usa il televisore per giocare con la console cercherà specifiche diverse rispetto a chi vuole la migliore qualità possibile per godere di un’esperienza cinematografica.
Ci sono poi vantaggi e svantaggi nel prendere una o l’altra decisione.
Un televisore 8K oggi ha costi decisamente elevati che talvolta superano le decine di migliaia di euro. Un altro oggettivo problema è la dimensione: avere una risoluzione così elevata spinge i produttori a creare pannelli sempre più grandi che arrivano a 85 pollici e talvolta si spingono anche a 98 pollici. Dispositivi difficili da gestire in un ambiente quotidiano.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono i pro e i contro e cosa sarebbe meglio scegliere.
Risoluzione è un termine che indica semplicemente il numero di pixel del pannello del televisore. Il pixel è la singola unità di luce che permette di creare l’immagine che poi vediamo sullo schermo. Immaginate la tecnica pittorica del puntinismo: come nei quadri di George Seurat ogni piccolo puntino era l’unità elementare che formava l’immagine finale, così il pixel ha lo stesso compito. Più sono piccoli i puntini e più l’immagine sarà definita. Proprio per questo motivo, l’immagine è più definita passando da un televisore FullHD (1920 pixel sul lato orizzontale e 1080 pixel sul lato verticale) a uno in 4K (3840 x 2160 pixel). Lo sarà ancora di più arrivando all’8K, ovvero 7680 x 4320 pixel.
Ovviamente però, come non si può riempire un contenitore in maniera eccessiva evitando che lo stesso trabocchi, non si possono inserire tanti pixel in superfici troppo piccole. Motivo per cui i televisori 8K vengono spesso proposti con diagonale dai 65 pollici in su, mentre difficilmente troveremo un televisore FullHD con diagonale maggiore di 40 pollici.
Nel primo caso non ci sarebbe alcun vantaggio pratico nell’aumentare in maniera spropositata la risoluzione, nel secondo caso invece si avrebbero dei pixel troppo grandi e l’immagine risulterebbe sgranata.
Risoluzione non fa rima con qualità. Così come un quadro puntinista non si può giudicare solamente per il numero di puntini presenti, anche lo schermo di un televisore non si potrà giudicare solamente per la risoluzione. Esistono ottimi pannelli fullHD e pessimi pannelli 4K ma come fare a distinguerli? Il modo migliore è quelli di vederli di persona. Se non si può fare bisognerà valutare alcuni parametri come la luminosità massima, la copertura dello spazio colore, il contrasto statico e quello dinamico, la presenza o meno di un’eventuale calibrazione.
Dunque, ci sono molti parametri da valutare, a cui si aggiungono inevitabilmente i gusti personali e le proprie preferenze. C’è chi preferisce un’immagine più sgargiante, chi dei colori più naturali, c’è chi vuole un ottimo audio integrato, chi invece preferisce creare un impianto audio ad hoc.
Perché dunque si punta sempre di più alla risoluzione 8K? Si tratta di normale progresso tecnologico. Come siamo passati dalla risoluzione 144p ai primi contenuti in HD, si passerà da contenuti in fullHD e 4K all’8K in maniera graduale. Siamo però ancora all’inizio e i costi sono purtroppo ancora elevati: i televisori 8K hanno costi ancora elevati, come ogni nuova tecnologia.
Costi che non sono dovuti solamente all’aumento di risoluzione ma anche per l’implementazione di tecnologie molto avanzate per l’upscaling dei contenuti. La maggior parte dei contenuti disponibili oggi sono infatti a risoluzione inferiore e un semplice aumento della risoluzione potrebbe portare ad artefatti poco gradevoli.
Samsung nei suoi QLED, ma anche Sony, LG e tantissimi altri lavorano dunque alacremente per riuscire a gestire tali algoritmi che consentono di visualizzare sui moderni televisori anche contenuti datati.
I contenuti 8K sono poi molto rari. Le Olimpiadi di Tokyo avrebbero avuto il compito di lanciare tale risoluzione a livello globale, ma sono state rinviate al 2021 a causa del contenimento causato dalla diffusione del Covid-19.
Molto probabilmente la vera diffusione della risoluzione 8K e quindi di monitor e televisori in grado di supportare tutti quei pixel, si avrà con il definitivo avvento della connettività 5G, che garantisce non solo velocità di trasferimento dati più elevate, in grado dunque di supportare il flusso video generato dai contenuti 8K, ma anche una maggiore stabilità di rete e una diffusione più capillare.
Visti dal vivo però, i contenuti originali in 8K visti su un display con tale risoluzione risultano sbalorditivi, con un dettaglio e una nitidezza inimmaginabili fino a qualche tempo fa.
La risoluzione 4K è sicuramente quella più diffusa oggi, perlomeno nel mondo della produzione video e dell’Home Entertainment. I televisori 4K sono disponibili a partire da circa 350 euro, come l’Hisense B7120, ma coprono tutte le fasce di prezzo. Basti pensare all’LG C9 e B9, ma anche ai Sony AG9 Master Series con pannelli OLED di assoluta qualità.
La risoluzione 4K è più facile da gestire oggi, sia per quanto riguarda la creazione dei contenuti sia per quanto riguarda la loro diffusione.
I costi sono inferiore e le tecnologie hanno avuto lo sviluppo necessario per essere alla portata di tutti. Una risoluzione che è si inferiore al 4K, ma che su pannelli con diagonale da 50 a 75 pollici è ancora oggi più che sufficiente e pienamente godibile anche se guardiamo la TV a distanza ravvicinata.
L’HDR e il Dolby Vision hanno fatto il resto, permettendo di aumentare la qualità della riproduzione, la fedeltà dei colori e quindi l’immersione. Oggi la maggior parte dei televisori 4K risulta essere un compromesso migliore, dal punto di vista del rapporto tra prezzo e prestazioni, rispetto a un modello con risoluzione in 8K.
Come ogni nuova tecnologia, sarà necessario qualche anno prima che la diffusione della stessa possa permettere un progressivo abbassamento dei prezzi.
Sul mio televisore Samsung UE49NU8000 TXZT nuovo si è danneggiato il pannello senza che sia caduto o abbia subito urti, l’assistenza ufficiale dice che si tratta di danno accidentale (provocato da chi non si sa) e quindi non coperto da garanzia. E’ il prezzo che dobbiamo pagare a queste nuove tecnologie?
Ciao Mario
Che io sappia questi televisori non hanno difetti di fabbrica noti, ma come sempre può capitare l’esemplare difettoso. Sicuramente non è giusto che non ti riconoscano la garanzia se le cose stanno come dici. Purtroppo in questi casi l’unica è rivolgersi a un’associazione di consumatori o a un avvocato.
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Salve o comprato un Samsung 60 pollici 3 anni fa e si sono bruciati dei led certe volte si vede altri no è possibile che una tv duri 3anni ?