I migliori smartphone per ascoltare musica

Di Luca Salerno 30 Settembre 2020
i migliori smartphone per ascoltare musica

Quando si parla di qualità della musica sui dispositivi mobile molto spesso si guarda o alle cuffie, preferibilmente dotate delle ultime tecnologie, o alla qualità offerta da servizi in streaming come Spotify, Tidal o Amazon Music (queste ultime due mettono a disposizione anche brani in alta definizione). Molto più raramente, invece, si prendono in considerazione i requisiti che dovrebbero avere i migliori smartphone per ascoltare musica.

Sul fronte hardware, abbiamo visto arrivare un numero sempre crescente di modelli in grado di supportare i codec per l’Hi-Res Audio, ovvero il sonoro in alta definizione che grazie a una frequenza di campionamento pari a 44,1 kHz e a una profondità di 16-bit è in grado di riprodurre musica con una qualità superiore a quella dei CD audio, anche se questo supporto fisico sembra destinato a tornare in futuro grazie ad alcuni progetti in corso per dei nuovi modelli di lettori portatili.

Ecco perché abbiamo voluto raccogliere in questa guida cinque modelli di smartphone secondo noi più adatti ad ascoltare musica e ideali per sfruttare in pieno l’abbonamento ai servizi di musica in alta definizione e le tecnologie più avanzate eventualmente presenti sugli ultimi modelli di cuffie come le Sony WH-1000XM4. La scelta di un buon modello di cuffie o auricolari è infatti fondamentale per apprezzare le qualità audio di uno smartphone e per questo vi rimandiamo alla nostra guida su come scegliere le cuffie Bluetooth e su quali comprare.

LG G8S ThinQ: la tecnologia audio più avanzata del settore

LG G8s ThinQ

Il modello di fascia media LG G8S ThinQ è uno dei migliori smartphone per ascoltare musica disponibili nel 2020 e d’altronde LG ha una discreta storia alle spalle di modelli dall’ottima resa audio. Partendo dalle caratteristiche del comparto audio, questo modello ha un DAC 32-Bit Hi-Fi Quad. I DAC sono ormai lo standard su tutti gli smartphone dato che servono a convertire un segnale digitale in analogico per trasmetterlo, ad esempio, a un paio di cuffie con cavo. Questo tipo di convertitore si trova anche nelle ultime cuffie wireless in modo da poter eseguire la conversione direttamente nel dispositivo.

Il Quad DAC presente su LG G8S ThinQ è una tecnologia sviluppata in maniera proprietaria da LG e include quattro sub-DAC attraverso i quali passa il segnale audio per essere via via migliorato. Il fatto che la decodifica avvenga in 32-bit e con un sample rate di 384 kHz significa che potenzialmente la qualità è superiore ai 16-bit e ai 44.1 kHz di un formato CD. Sul fronte software, questo modello oltre al classico equalizzatore, ha anche un preset, che rappresenta una sorta di equalizzatore secondario ma gestito direttamente dal DAC.

Tra le altre opzioni che vale la pena segnalare, c’è anche quella che permette di gestire il volume direttamente dalle impostazioni del DAC. Un altro vantaggio di questa tecnologia sviluppata da LG è quello che permette di avere due modalità: una a bassa impedenza (fino a 50 ohm) e una ad alta impedenza (fino a 600 ohm) che consente prestazioni particolarmente elevate con modelli come le Sennheiser HD600 che hanno un’impedenza di 300 ohm.

Inoltre LG G8S ThinQ supporta anche il DTS:X Virtual Surround per la riproduzione su cuffie, altoparlanti separati o impianti casalinghi come l’apprezzato Denon AVR-X4500H. Sotto il profilo hardware, sullo smartphone sono state integrate delle tecnologie come lo Speaker Crystal Sound OLED che sfrutta il display come cassa di risonanza. A questo si aggiunge anche uno speaker boombox, che con una cassa di risonanza interna e l’altoparlante sulla parte inferiore dello smartphone, riesce a rendere i bassi ancora più corposi.

Xiaomi Mi 10 Pro: ottima resa audio, oltre le specifiche tecniche

Xiaomi Mi 10 Ice

Xiaomi Mi 10 Pro è uno dei top di gamma più completi sotto ogni punto di vista e anche l’audio non è da meno. Questo modello è la dimostrazione che le specifiche tecniche da sole non spiegano tutto sulla qualità audio di uno smartphone: alla prova dei fatti si è infatti rivelato come uno dei modelli con la migliore resa audio attualmente sul mercato.

Questo modello infatti ha un soundstage ampio, ricostruisce un’ottima dimensione spaziale del suono e la resa dei bassi è tra le migliori ascoltate su uno smartphone. In generale il suono risulta molto definito e anche se non raggiunge i livelli di altri smartphone, i 15 livelli del volume risultano piuttosto naturali.

Inoltre il Mi 10 Pro è uno smartphone che si presta particolarmente alla riproduzione della musica e degli altri contenuti audio, anche se con la musica la resa è superiore rispetto ai film. Sotto il profilo hardware, questo modello presenta due doppi altoparlanti a 7 magneti e supporta codec audio come PCM, AAC/AAC+/eAAC+, MP3, AMR-NB e WB, FLAC e WAV. Per quanto riguarda l’audio ad alta definizione, sono presenti le certificazioni Hi-Res Audio e Hi-Res Wireless Audio; questi standard sono ormai molto diffusi e supportati su auricolari come i Sony WI-1000X oltre che sulle cuffie over-ear.

Asus ROG Phone 3: per gli amanti della musica e dei videogiochi

Asus ROG Phone 3

Non dovrebbe stupire più di tanto che un modello come l’Asus ROG Phone 3, progettato e dedicato per il gaming, sia anche in grado di dare prestazioni ottime nel comparto audio. D’altronde il sound design è una componente fondamentale dei videogiochi di oggi.

Alcune delle caratteristiche implementate su questo modello sono tra le più avanzate del settore: basta citare la correzione della risposta in frequenza e una tecnologia di bassi virtuali. In particolare, è l’hardware di questo ROG Phone 3 a renderlo uno dei migliori smartphone per ascoltare musica anche senza bisogno di cuffie. Il merito è dei due altoparlanti posizionati frontalmente con 7 magneti che sfruttano il Dirac HD Sound, una tecnologia di ottimizzazione dell’audio digitale che in futuro arriverà via software promettendo di migliorare la resa audio di qualsiasi cuffia, come è stato mostrato in via sperimentale al CES 2020 su modelli come le Beats Solo3 Wireless.

Il suono dell’Asus ROG Phone 3 è particolarmente bilanciato, con un soundstage piuttosto ampio e un’ottima resa dei livelli del volume che riducono al minimo le distorsioni e permettono di distinguere il suono con chiarezza anche ai livelli più bassi. L’unica pecca è la risposta ai bassi non sempre ineccepibile.

Tra le altre caratteristiche c’è il supporto allo standard Hi-Res Audio 192 kHz a 24-bit standard e una modalità gaming che migliora l’esperienza di gioco e la possibilità di localizzare la provenienza dei suoni. Infine, l’app AudioWizard permette di memorizzare diversi profili di ascolto scegliendo tra diverse bande di frequenza. Nel complesso, possiamo dire che questo modello ha migliorato molti aspetti del suo predecessore anche sul comparto sonoro dimostrandosi un eccellente smartphone sia per giocare che per ascoltare musica.

Samsung Galaxy S20 5G: la connessione dati ideale per i brani HD

Samsung Galaxy S20

 

Il futuro dello streaming in alta qualità è legato anche al 5G. Come sa bene chi, almeno una volta, ha estratto file musicali loseless dai propri CD, questi hanno dimensioni molto più grandi rispetto agli MP3 standard. Questo significa, nel caso delle piattaforme di streaming come Tidal, che per poter usufruire al meglio della qualità HD servono costanti velocità di trasmissione dati che possono essere garantite dal Wi-Fi e, quando questo non è disponibile, dal 5G.

L’ultima serie di flagship Samsung non delude le aspettative sia in termini di connessione dati che di qualità audio. Oltre a supportare il 5G, questo modello è infatti compatibile con tutti i codec audio più recenti come DSD 64/128PCM a 32-bit. A questi si aggiunge anche la compatibilità con il Dolby Atmos per quei film e contenuti audio-video che li supportano.

In merito alla qualità del suono questo si presenta nel complesso più bilanciato sulle voci, con frequenze medie leggermente smorzate in favore di bassi più potenti. L’audio spaziale è inoltre sopra la media rispetto a questi dispositivi e il suono si dimostra sempre definito e naturale anche ai livelli di volume più alti. 

A questo si aggiungono anche i due speaker stereo e il supporto allo standard per il Bluetooth 5.0 che permette di collegare lo smartphone a due dispositivi contemporaneamente. Bisogna aggiungere che inclusi nella confezione ci sono anche degli auricolari AKG che si connettono via USB-C e già incluse in alcuni modelli precedenti.

Apple iPhone 11: accoppiata vincente con gli AirPods 

Apple-iPhone-11-64GB

Se avete un iPhone 11 o una versione Pro e siete degli amanti della musica probabilmente avrete gli AirPods di prima o di seconda generazione. Lo smartphone Apple, non a caso, riesce a esprimere tutto il suo potenziale grazie alla tecnologia presente su questi due modelli di auricolari (oltre, ovviamente, che con la versione Pro). Questi due dispositivi sono, infatti, l’accoppiata ideale per chi è allo stesso tempo fan Apple e amante della musica.

Sotto il comparto audio iPhone 11 e 11 Pro sono praticamente identici e funzionano al meglio con i chip W1 degli AirPods originali e quello H1 della seconda generazione di auricolari Apple. I modelli di smartphone dell’anno scorso avevano inoltre aggiunto l’audio spaziale e la tecnologia Dolby. A queste caratteristiche si aggiunge anche un livello di volume personalizzabile e gli altoparlanti stereo posizionati nella parte superiore e in quella inferiore dello smartphone, le cui dimensioni sono leggermente inferiori rispetto a quelli, ad esempio, dell’11 Pro Max, il che rende un po’ più basso il suono emesso dagli speaker.

L’aspetto positivo è che ascoltando la musica anche al massimo volume, i suoni non risultano mai distorti ma sempre cristallini e piuttosto naturali. Gli unici aspetti meno convincenti della resa audio sono relativi ai bassi, con un’estensione limitata rispetto a quella garantita da altri dispositivi. Infine vale sempre la pena ricordare che né iPhone 11 e iPhone 11 Pro hanno un’uscita audio jack da 3,5 millimetri.

Pubblicato il 30 Settembre 2020
Luca Salerno
Luca Salerno

Da circa 17 anni mi occupo di giornalismo ed editoria, mentre ad ancora prima risale la mia passione per la tecnologia iniziata nei lontani anni ‘80 con un Commodore 64. Questi due interessi sono stati sempre una costante nella mia vita e ritengo che riuscire a conciliarli nella mia attività professionale sia un vero privilegio.

La mia formazione universitaria in Scienze...Leggi tutto

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