Home Theater: guida all’intrattenimento casalingo di qualità

Film, serie TV, videogiochi: ecco tre tipi di contenuti che risultano molto più coinvolgenti con un impianto audio potente. Grazie agli home theater è possibile ottenere un grande risultato che si costruisce per mezzo dell'effetto surround. Un buon sistema ci offre un suono avvolgente, rotondo, tridimensionale, aumentando a dismisura il senso di immedesimazione nella scena che si sta guardando. Ma di tipologie in commercio ce ne sono tante, a partire dagli home theater 2.1 per arrivare ai modelli 7.1, passando per le soundbar, molto meno ingombranti. In questa guida ti spieghiamo come scegliere quello giusto per casa tua, a seconda della potenza necessaria e del budget a disposizione.
migliori home theater

Come scegliere un buon sistema home theater?

Con il passare degli anni, grazie alle innumerevoli innovazioni in campo tecnologico, i televisori a schermo piatto hanno via via assunto dimensioni sempre più sottili; se questo da una parte è sicuramente un vantaggio perché l’ingombro nel salotto di casa si riduce al minimo, dall’altra non si ha più lo spazio necessario per montare dei diffusori potenti per la propagazione del suono. Così si vedono film a una qualità video sempre più straordinaria ma spesso si ha la sensazione che l’audio non sia adeguatamente sufficiente. Per sopperire a questa mancanza sono nati i sistemi home theater a più elementi che migliorano notevolmente il suono: ascoltare l’audio di un film o quello di un programma televisivo sarà molto coinvolgente. Alcuni modelli hanno modalità di audio preimpostate come quella per il gaming: giocare a un videogioco sarà davvero avvincente. Esistono diversi modelli di home theater che differiscono per i componenti di cui sono formati; ce ne sono alcuni con il subwoofer e quelli senza: chi ama i film d’azione non può non averlo. Il collegamento al televisore può essere wireless oppure con i fili. Chi ha poco spazio in casa può valutare l’acquisto di una moderna barra sonora con sub esterno. Quanta potenza è necessaria? Meglio un sistema da 80 watt o uno da 360? E gli altoparlanti quanti devono essere? In questa guida affronteremo tutti questi aspetti in modo da potere effettuare una scelta consapevole.

Quanto costa un home theater?

prezzo home theater
Se ciò di cui abbiamo bisogno è un po' di volume in più per il televisore di casa, la scelta può ricadere tranquillamente su una soundbar economica. Ma se la ricerca della qualità sonora è un aspetto imprescindibile, tale soluzione potrebbe rivelarsi inadeguata. Il punto di partenza, in ogni caso, è capire quale sarà il tipo di utilizzo che ne faremo. Soundbar o home theater non sono la stessa cosa e, mentre le prime risultano compatte e discrete nel design, i secondi appaiono spesso ingombranti e ricchi di componenti da posizionare nella stanza. Se un home theater 5.1, ad esempio, è dotato di cinque casse, un sistema 7.1 ne ha addirittura due in più. Inoltre, l'amplificatore degli home theater systems può essere dotato di lettore CD, DVD e Blu-Ray, con conseguente aumento del prezzo. Vale lo stesso se prendiamo in considerazione le funzionalità proprie degli home theater senza fili, come il Bluetooth o il Wi-Fi. Per questo, abbiamo inserito i migliori modelli in tre differenti fasce di prezzo, così da aiutarti a scegliere in base al budget. La fascia economica è quella al di sotto dei 100 euro, la media è compresa fra 100 e 300 euro, la fascia alta parte dai 300 euro
(Dati aggiornati a dicembre 2020 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 100 euro)

La fascia entry-level comprende quasi esclusivamente le soundbar provviste di due canali audio. All'interno del corpo allungato di questi device e nascosti da un'apposita griglia, infatti, trovano posto due speaker. In certi casi, poi, è presente nel pacchetto anche un subwoofer per dare maggiore spinta ai bassi. Uno dei modelli meno costosi è il Trevi SB 8310 TV a un solo canale e con una potenza complessiva di 15 Watt; al suo interno ha uno slot per la lettura delle schede microSD TransFlash, utile se si hanno delle canzoni salvate sopra. Un modello che non costa molto ma che dà parecchie soddisfazioni è il Samsung HW-T420 che ha una potenza complessiva di 150 watt ed è composto da una barra del suono e da un sub da posizionare a terra. Ha 2.1 canali e la connettività può essere anche wireless: in pochi passaggi ci si può collegare al televisore di casa oppure a dispositivi mobili come smartphone e tablet per la riproduzione di contenuti musicali. Valido il modello Panasonic SC-HTB8 con due diffusori per una potenza di 80 watt: la barra pesa solamente 100 grammi per cui un vantaggio è sicuramente quello di poterla spostare da una parte all’altra della propria abitazione senza limiti. La Sony HT-SF150 è una barra del suono di fascia economica con 2 canali: l’ideale da inserire in ambienti domestici non molto grandi; grande valore aggiunto è la funzione S Force PRO Front Surround in grado di riprodurre il suono a 360°. Con l’ingresso HDMI Arc si possono collegare tutti gli strumenti audio per il televisore mentre, con la connessione Bluetooth, si può collegare al proprio smartphone al fine di ascoltare le canzoni preferite direttamente da lì. 

Fascia media (da 100 a 300 euro)

Il primo modello che troviamo in questa fascia è la barra LG SJ3 che con i suoi 300 Watt emoziona chiunque; tra i formati supportati vi è il DTS e il DTS Digital Surround. Inoltre riesce a leggere i file MP3 e WMA: così si può usare per la musica, magari che si è salvata su chiavetta USB. La barra Yamaha YAS-109 ha una forma allungata tondeggiante e il suono è surround DTX con tecnologia 3D; ha la funzione Clear Voice che consente di avere il parlato delle serie tv o dei talk show molto più chiaro in modo da comprendere ogni singola espressione. Il sistema ha 5.1 canali di cui 5 all’interno della barra e l’altro è rappresentato dal sub: guardare i film d’azione darà tutto un altro impatto. Molto simile è la Yamaha YAS 108 con 2 canali e massima potenza in uscita di 120 Watt: va bene per ambienti non troppo grandi. Il formato di audio integrato prevede il DTS Virtual: X. Ha la modalità gioco per i grandi appassionati di videogames che vogliono un audio per un’esperienza ancora più coinvolgente. La Sony HT-S2R0 inizia a essere ancora più sofisticata perché composta dalla soundbar, il sub e due speaker laterali. La modalità wireless utilizza la connessione Bluetooth nella versione 5.0: si può connettere anche ai dispositivi mobili come smartphone e tablet per la riproduzione di contenuti musicali. Quando l’home theater è in azione sprigiona i suoi 400 Watt di potenza: sono proprio tanti e consentono di vedere al meglio sia i film che i programmi televisivi. Chi vuole apportare un tocco di classe in casa può puntare sul modello Bose Solo5 TV: ha una forma compatta che si inserisce in ogni arredamento domestico. Prima di passare all’ultima fascia concludiamo con il Samsung HW-Q60T: ha un design razionale ed è composto da 5.1 canali che vanno a erogare 360 Watt di potenza. 

Fascia alta (oltre 300 euro)

In questa fascia troviamo le barre del suono più performanti in assoluto: sono per quel pubblico di nicchia che vuole avere solo il meglio. Il Samsung Hw-Q70T ha un design semplice con forme perfettamente squadrate. I canali sono 3.1.2 e la potenza massima in uscita è di 330 Watt: è ben dosata e ci si può divertire; ha la connettività Wi-Fi e in poco tempo si collega a ogni tipologia di dispositivo. Ha la funzione Adaptive Sound che tramite uno speciale algoritmo sceglie la modalità migliore del suono in base alla scena che si sta guardando. Il JBL Bar 5.1 trasforma il suono di un normale televisore in quello di una sala cinematografica. La potenza erogata è di 510 Watt, notevole viste le dimensioni ridotte. Il sub, con una grandezza di 10 pollici, ha dei bassi potenti, precisi e, soprattutto, rispettosi del suono originale; la funzione JBL SoundShift consente di passare dall’audio di un dispositivo a quello di un altro in maniera istantanea. Stupendo il sistema Bose Bass Module 500 dotato di un particolare elemento in grado di calibrare l’audio. Chi vuole osare ancora di più può prendere in considerazione la barra sonora Sonos Arc (nel Magazine di Trovaprezzi.it, Recensione Sonos Arc: la soundbar che sembra un home theatre): è elegante sia nel colore bianco che in quello nero. All’interno della barra ci sono 11 driver che hanno alti davvero definiti, i mid-range sono dinamici e i bassi super curati. Il collegamento si può effettuare senza fili, in questo caso con il Wi-Fi, oppure con HDMI, ethernet LAN e dispone di un ingresso audio digitale ottico.

Il cinema a casa grazie ai sistemi home theater

caratteristiche home theater
Quando la qualità audio del nostro televisore non ci basta più, è tempo di considerare l'acquisto di un sistema home theater. Anche perché, oltre ad una potenza superiore e ad un suono più definito, potremo sfruttarlo in molti modi diversi. Parliamo, infatti, di un impianto capace di amplificare praticamente qualsiasi fonte. Oltre al segnale proveniente dal televisore di casa, un home theater 2.1 (o superiore) è in grado di ridare vita ai nostri CD, DVD e Blu-Ray, nel caso sia dotato dell'apposito lettore integrato. Ma non solo: grazie alla porta USB presente su alcuni modelli, potremo comodamente ascoltare i nostri file musicali oppure, grazie alla connessione wireless, riprodurli in streaming dallo smartphone o dal PC. Il tutto beneficiando degli standard audio più moderni come il Dolby Surround ed il DTS. Il grande coinvolgimento di un impianto del genere cresce ancora con gli home theater 5.1, come il modello Samsung HW-Q800T che possono contare su ben cinque casse ed un subwoofer. E con altri due speaker aggiuntivi posti alle nostre spalle, gli home theater 7.1 assicurano un suono avvolgente a 360 gradi. Disponibili in kit completi e pronti per essere installati, rappresentano anche un elemento d'arredo, soprattutto se realizzati con materiali di pregio. Ma troviamo in commercio anche vari sistemi componibili, da costruire col tempo, aggiungendo gli elementi gradualmente. Infine, grazie al Wi-Fi integrato, alcuni modelli sono in grado di mostrare sul televisore un menù ricco di funzioni aggiuntive, trasformandolo di fatto in una Smart TV.

I componenti del sistema

Perché ad ogni sistema home theater corrisponde sempre una numerazione del tipo 2.1, 5.1 o 7.1? Tali valori si riferiscono al numero di speaker che vanno a costituire l'impianto, al netto del subwoofer che viene contato separatamente. Ma oltre agli altoparlanti, vi è un altro componente imprescindibile: l'amplificatore. Vediamo ora come tutti questi elementi lavorano assieme.

L'amplificatore
Il ruolo chiave dell'amplificatore consiste nel fungere da raccordo per l'intero sistema. Parliamo di una scatola di dimensioni variabili che riceve il segnale dalla sorgente audio e lo invia a tutti gli altoparlanti. Nel caso di un home theater 2.1, ad esempio, avremo un amplificatore e due diffusori. Un impianto 5.1, invece, sarà provvisto di cinque casse. L'home theater 7.1, infine, prevedrà sette altoparlanti, di cui due laterali e altrettanti posteriori. In aggiunta, in ogni sistema sarà sempre presente un subwoofer da utilizzare per la riproduzione dei bassi profondi. Maggiore è il numero delle casse, più impegnativo è il lavoro dell'amplificatore che dovrà anche prevedere altrettanti ingressi e cavi. Il tutto a meno che due o più casse non siano wireless e quindi in grado di supportare il collegamento all'home theater senza fili. Oltre a ricevere e smistare il segnale audio, l'amplificatore può anche fungere da sorgente per il suono e le immagini. Esistono, infatti, alcuni modelli provvisti di lettore CD, DVD o Blu-Ray integrato. Ma anche di ingressi USB che ci permettono di inviare al televisore i contenuti di una chiavetta o di un hard disk esterno.

I migliori home theater a 2.1 canali:
Samsung HW-T450

Gli altoparlanti
In numero variabile da due a sette, gli speaker di un home theater hanno un'importanza cruciale per la resa qualitativa finale. Parliamo sempre di due speaker frontali per i sistemi 2.1 mentre i modelli 5.1 aggiungeranno una terza cassa frontale e due laterali, in grado di riprodurre gli effetti stereo più nitidamente. Negli impianti 7.1, infine, l'aggiunta di due diffusori posteriori garantisce un suono a tutto tondo. Oltre alla loro disposizione ambientale, la qualità degli speaker si lega molto ai materiali con cui sono costruiti. Casse in legno, ad esempio, risultano più risonanti rispetto a quelle in plastica. Ma anche le dimensioni dei coni contano molto e, con un diametro maggiore, aumentano anche le vibrazioni trasmesse. Infine, ogni diffusore può contenere al proprio interno più di un cono. Se sono due o tre, ad esempio, parliamo rispettivamente di speaker a due vie oppure a tre. In questi casi, coesisteranno nella stessa cassa coni di dimensioni medie (midrange) e piccole (tweeter), in grado di riprodurre rispettivamente le frequenze medie e le alte. Per i bassi profondi, invece, avremo il subwoofer: l'altoparlante più grande e pesante da posizionare sempre a terra.  

Gli home theater a 5.1 canali più popolari:

Il successo delle soundbar

Le soundbar trovano posto sempre più di frequente nelle nostre abitazioni. Parliamo di quelle barre di forma allungata in grado di amplificare il suono della TV o di una fonte esterna. Ma quali sono le differenze fra soundbar e home theater? Per prima cosa, la forma e le dimensioni. Tali sistemi, infatti, sono composti al massimo da due elementi (soundbar e subwoofer) e, proprio per questo, risultano molto discreti e facili da installare. Inoltre, privilegiando le connessioni wireless, vanno ad eliminare quasi del tutto i fastidiosi e antiestetici cavi tradizionali. Sottili e dal design moderno, hanno anche il vantaggio di integrarsi bene nella stanza, senza appesantirne l'arredo. A livello di prestazioni, però, le differenze si sentono. Una soundbar standard, infatti, è paragonabile ad un sistema home theater 2.1, ovvero dotato di subwoofer e due altoparlanti. Ma se vogliamo un'esperienza audio più coinvolgente avremo bisogno di un numero superiore di casse, passando ad un classico home theater 5.1 o 7.1. È pur vero che i modelli più costosi ed evoluti permettono il collegamento di ulteriori diffusori, rappresentando solo il punto di partenza di un impianto ben più potente. 

Le soundbar più popolari:

Cosa determina la qualità del suono?

Ad influenzare la qualità audio di un home theater sono molteplici fattori, partendo dalla potenza dell'impianto per arrivare al modo in cui sono realizzati i diffusori. Ma anche il loro posizionamento svolge un ruolo chiave. Vediamo meglio insieme queste variabili.

La potenza
Quando parliamo di potenza di un sistema, pensiamo subito ai Watt RMS e familiarizzare con questa unità di misura è importante per effettuare una scelta oculata. La potenza in Watt RMS, infatti, è la massima raggiungibile da una soundbar o un home theater senza creare distorsioni. In pratica, è il vero limite di potenza da non superare per avere un'esperienza d'ascolto godibile, priva di disturbi e armonicamente corretta. I Watt PMPO, invece, misurano la potenza massima di un sistema in senso assoluto, valore che ci indica il limite superato il quale l'home theater potrebbe danneggiarsi irreparabilmente. Dobbiamo, quindi, evitare di confondere le due unità di misura, ponendo il massimo dell'attenzione sulla prima. Risultanti dalla somma numerica delle potenze di tutti gli speaker, i Watt RMS di un impianto possono variare da meno di 100 a più di 1000.

La risposta in frequenza
Se con i Watt RMS misuriamo la potenza pura degli home theater systems, la risposta in frequenza ci dice quante e quali frequenze sonore l'impianto riuscirà a riprodurre. E, naturalmente, maggiore sarà tale range, migliore sarà la fedeltà del suono. L'unità di misura della risposta in frequenza è l'Hertz (Hz) che esprime valori oscillanti numericamente fra 20 e 20.000. Tale, infatti, è l'intervallo che l'orecchio umano è in grado di percepire. In sostanza, i sistemi la cui risposta in frequenza si avvicina maggiormente a tali valori risultano essere i migliori.

Numero e qualità degli altoparlanti
A parità di livello, un home theater 7.1 regalerà un'esperienza d'ascolto nettamente superiore ad un modello 5.1 o 2.1. Ma dovendo confrontare sistemi differenti per prezzo e prestazioni, il numero di altoparlanti può non rappresentare più un metro di valutazione qualitativa oggettiva. Certo è che l'effetto di coinvolgimento dato da sette speaker è impossibile da replicare con solo due componenti. Ma il valore assoluto della casse va ben oltre l'aspetto numerico. Due ottimi diffusori, ad esempio, assicureranno un suono nettamente migliore rispetto a quello offerto da sette casse mediocri. A sancire la qualità di un altoparlante sono i componenti interni ed il materiale usato per il case, meglio se si tratti di legno. Inoltre le membrane dei coni possono essere realizzate in materiali differenti, a partire dalla cellulosa, passando per la plastica e l'alluminio. Le migliori in assoluto restano, comunque, quelle in titanio e kevlar.

La connettività

Le porte per i collegamenti fisici non possono mancare sul retro dell'amplificatore ma il loro numero varia in base a quello degli speaker. E gli stessi altoparlanti di un home theater sono provvisti di ingressi attraverso i quali comunicare con l'amplificatore. Inoltre, molti modelli sono dotati anche di connettività wireless:
 
Connettività via cavo
I cavi che uniscono l'amplificatore agli speaker esercitano un peso fondamentale sulla resa acustica finale e, in base alla loro qualità, il suono cambierà molto. Vanno infilati negli appositi ingressi che possono essere di vario tipo: i classici analogici RCA da 3,5 mm, i più moderni connettori da 4,2 mm e quelli provvisti delle meno pratiche mollette per stringere il filo di rame. Inoltre, sempre sul retro dell'amplificatore (soundbar o home theater non fa differenza), trovano posto un paio di uscite HDMI per il collegamento al televisore o ad altri device. Non mancano, poi, le porte USB in cui inserire chiavette o hard disk esterni e l'ingresso ethernet per il collegamento internet via cavo. Infine, alcuni modelli sono provvisti della porta per l'antenna TV, in grado di ricevere il segnale e inviarlo al televisore attraverso il cavo HDMI. 
 
Connettività wireless
Immancabile per i modelli più recenti ed evoluti, la connettività wireless ci offre soluzioni molto comode sia per quel che riguarda l'installazione delle casse che per la trasmissione del segnale audio. Posto che la migliore qualità audio si otterrà sempre e solo con i cavi, è comunque possibile connettere due o più speaker col Bluetooth, evitando così ingarbugliamenti ed inestetismi. O nel caso degli home theater 7.1, connettere 5 speaker via cavo ed i soli diffusori posteriori in modo wireless. Ma il Bluetooth può svolgere anche un altro ruolo chiave, permettendoci di collegare smartphone o PC direttamente al sistema per poi avviare lo streaming dei file audio. In certi sistemi, sarà possibile svolgere le stesse operazioni anche sfruttando il Wi-Fi di casa che, oltretutto, assicura una migliore resa del suono. Infine, tale tipo di connessione permette ad alcuni home theater systems di effettuare lo streaming di contenuti dalle apposite piattaforme online (Netflix, Amazon Video, YouTube…) e inviare il tutto al televisore di casa. 

Le app per smartphone

I sistemi home theater provvisti di connettività wireless ci offrono la possibilità di associare loro il nostro smartphone per avere una serie aggiuntiva di funzioni. E a tal proposito, quasi ogni produttore di soundbar o home theater ha progettato un'app esclusiva per interagire con i propri impianti. Sony SongPal o Bose Soundtouch sono solo due esempi di app pensate appositamente per sistemi monomarca. Ma anche Yamaha, Pioneer, Panasonic, LG e Samsung, solo per dirne alcuni, ne sono provvisti. Una volta connesso il nostro telefono all'amplificatore, potremo utilizzarlo come telecomando, accendendolo o spegnendolo ma anche regolandone le impostazioni principali. Inoltre, sfruttando le potenzialità del Bluetooth o del Wi-Fi, è possibile ascoltare in streaming le playlist presenti sullo smartphone attraverso i diffusori degli home theater systems. In più, avremo in mano il controllo dei singoli altoparlanti, potendone regolare il volume e l'equalizzazione uno per uno. In questo modo, potremo davvero creare con il sistema home theater senza fili il nostro suono personale. Saremo noi, quindi, a decidere se far prevalere le frequenze basse oppure gli alti. O magari, alzare il volume dei medi per dare più consistenza alla voce.

I sistemi home theater wireless più apprezzati:

Installazione e posizionamento degli speaker

Ciò che la maggior parte della clientela cerca in un sistema home theater sono potenza e suono definito. Ma raggiungere tali obiettivi senza fare troppa fatica è un altro elemento da non sottovalutare. Per questo la fase dell'installazione dovrebbe risultare il più semplice e veloce possibile. Per cominciare, va detto che la differenza fra un home theater 2.1 ed un modello provvisto di altoparlanti aggiuntivi non si evidenzia solo nella qualità del suono. Il secondo tipo, infatti, richiederà più tempo per essere predisposto. In particolare, la collocazione dei diffusori merita un piccolo approfondimento. Nel caso, ad esempio, di un home theater 5.1, avremo una cassa frontale, 2 leggermente più defilate e altrettante disposte perpendicolarmente al nostro sguardo. Senza contare la presenza del subwoofer che è importante posizionare a terra così da favorire il propagarsi delle frequenze basse lungo il pavimento. In realtà, anche gli altri diffusori possono essere pensati per stare a terra e, in tal caso, vengono definiti "a torre". Ma esistono anche i modelli "da scaffale" che, invece è preferibile tenere sollevati. La disposizione dei componenti non è, quindi, così semplice come si potrebbe pensare. Una volta che tutto è stato predisposto, infine, occorrerà del tempo per trovare il giusto sound, lavorando sull'equalizzazione delle frequenze e sui volumi dei singoli speaker. 

Menù smart e controlli

Nel caso in cui il nostro televisore non sia di ultima generazione, il sistema home theater può anche svolgere la funzione di Smart TV. Grazie alla connessione ethernet o Wi-Fi, infatti, ci permette di effettuare lo streaming di contenuti video dalle più importanti piattaforme del settore. E potremo anche scaricare app dallo store online del produttore per arricchire l'interfaccia grafica del sistema che potremo visualizzare comodamente sullo schermo del televisore. A livello di controlli e comandi, invece, soundbar o home theater sono provvisti quasi sempre di un apposito telecomando per accendere il dispositivo, selezionare la fonte da cui carpire il segnale e regolare l'equalizzazione del suono. Ma non solo: sarà anche possibile impostare un timer per lo spegnimento del sistema o per il passaggio alla modalità stand-by, utile per risparmiare qualcosa in termini energetici. E ciò vale, soprattutto, per gli home theater 7.1, ovvero i sistemi più potenti ed energivori. Raramente, invece, troveremo i controlli sulle casse mentre sull'amplificatore avremo di solito il tasto on/off e una manopola per gestire il volume.

Peso e dimensioni

Dimensioni e peso variano sensibilmente in funzione della potenza. Questo è ciò che accade per la maggior parte degli home theater systems, per quanto non manchino le eccezioni. I sistemi home theater Bose, ad esempio, si distinguono per l'incredibile compattezza dei componenti e, nonostante ciò, la qualità del suono resta eccellente. Mediamente, un home theater 5.1, completo di amplificatore e diffusori, può avere un peso anche di 10 Kg. Mentre una più semplice soundbar difficilmente supererà i 2 kg. Già qui siamo di fronte ad un bivio importante e dovremo capire bene quanto spazio ci porterà via l'installazione dell'impianto prima di effettuare l'acquisto. Per una camera piccola, ad esempio, ha poco senso prevedere un sistema home theater 7.1 con altoparlanti da posizionare a terra perché occuperebbe una superficie troppo ampia. Meglio optare per casse a scaffale, da appoggiare su una mensola o una libreria. Oltre alle dimensioni dei diffusori, anche la loro forma gioca un ruolo chiave in fasce di scelta. Ne esistono di molti tipi ma, in media, l'altezza degli speaker non supera i 20 cm mentre quella del subwoofer è sempre un po' superiore poiché il cono ha un diametro maggiore. Ma sono presenti in commercio anche home theater con casse di altezza decisamente più generosa. Denominati altoparlanti "a torre", possono misurare in altezza fino a 100 cm e contenere fino a 5 coni.

I materiali costruttivi ed il valore del design

Per molti clienti conta solo la qualità del suono che è, in effetti, l'obiettivo principale di un impianto home theater. Ma date le dimensioni spesso generose di questi sistemi e le molte casse da disseminare nella stanza, uno sguardo all'aspetto estetico non guasta. Per prima cosa, ciò che differenzia i vari prodotti (che siano soundbar o home theater) a livello di design è lo stile: moderno oppure vintage. Nel primo caso, il colore dominante è il nero mentre, nel secondo, quello del legno. E tale materiale, oltre a dare un tocco retrò agli home theater systems, denota anche una scelta di qualità, favorendo decisamente la resa acustica. Gli speaker possono essere squadrati o tondeggianti, tozzi o più allungati, provvisti di coni a vista oppure incassati nella struttura e nascosti da una griglia metallica. Qui a contare molto è il gusto. Ma va detto che, quando le membrane degli altoparlanti sono gialle, è di solito un buon segno in termini di suono. Questo colore, infatti, è quello del kevlar, una particolare fibra di aramide che si caratterizza per la grande flessibilità e resistenza. Utilizzata per molteplici scopi, dà il meglio anche in ambito acustico, garantendo una fedele riproduzione delle frequenze.

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