L’aloe vera è una pianta grassa che cresce nelle zone calde del mondo (soprattutto in Africa e nella penisola arabica), in grado di sopravvivere alle temperature estreme perché capace di trattenere i liquidi nelle sue foglie carnose. Già gli egizi e i greci utilizzavano la pianta per le sue proprietà curative; tale tradizione si è mantenuta nei secoli, infatti, ancora oggi vengono sfruttati i suoi attivi con azione benefica sia a livello topico che sul tratto gastrointestinale. Sono tanti gli integratori a base di aloe che si trovano in commercio: ci sono i gel a base di aloe in grado di attenuare le alterazioni cutanee, come ustioni o punture di insetti, ma anche formulati di aloe vera da bere che agiscono sullo stomaco e sulla mucosa intestinale. Proprio a causa del suo largo impiego la decisione presa dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) e ribadita dalla circolare attuativa del 2021 promulgata dal Ministero della Salute Italiano, che sancivano il ritiro dal mercato di alcuni prodotti a base di aloe, hanno colto alla sprovvista coloro che usano abitualmente formulati che contengono gli estratti di questa pianta.
Scopriamo quali sono tutte le proprietà dell’aloe e capiamo quale categoria di formulati contenenti aloe è stata ritirata dal mercato e perché.
Dalle piante dell’aloe vera si possono estrarre due tipi di preparati, entrambi utilizzati dalle aziende farmaceutiche e cosmetiche.
Quando si parla di succo di aloe ci si riferisce alla sostanza che si lascia colare dalla foglia una volta recisa. Tale liquido, poi, viene concentrato con l’esposizione all’aria o con l’ebollizione.
Dalla foglia, grazie a spremitura o macerazione, si può ottenere anche un estratto, che deve essere purificato con differenti metodologie prima di essere assunto per bocca. In vendita sono disponibili molti succhi di aloe ottenuti in questo modo, da prendere a stomaco vuoto, utilizzando l’apposito misurino presente sul tappo. Marco Viti Dr. Viti Succo di Aloe 100% Puro 1l è un prodotto concentrato senza l’aggiunta di acqua, Zuccari Aloevera2 Succo Puro d’Aloe + Antiossidanti è arricchito di molecole in grado di contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi mentre Esi Aloe Vera 24 pocket si trova in bustine monouso, molto pratiche da portare sempre con sé, ed è addizionato anche di succo di mirtillo.
Nel succo di aloe ci sono prevalentemente antrachinoni, tra cui l’emodina, che ha azione lassativa e conferisce sapore amaro alla bevanda, ed enzimi che favoriscono il processo digestivo.
Incidendo le foglie, invece, si svela una polpa gelatinosa che costituisce il gel. Quest’ultimo si trova in commercio in differenti formulati per uso topico, come Esi Aloe Vera Gel Puro e Specchiasol Aloe Vera Gel.
Il gel è formato da acqua e dal 3% di attivi, tra cui i glucomannani, nello specifico l’acemannano, che a livello cutaneo favorisce l’idratazione ed è usato dalla pianta per trattenere l’acqua. A questo si aggiungono sali minerali come cromo, ferro, fosforo, magnesio, manganese, potassio, rame, selenio, sodio e zinco, vitamine, in particolare quelle del gruppo B, la C e la E, aminoacidi, e polifenoli, come l’aloesina, con azione antiossidante.
L’aloe vera vanta differenti proprietà, alcune mutuate dalla tradizione e dall’uso e altre scoperte in seguito grazie a studi e ricerche. Questa pianta è utilizzata fin dall’antichità per lenire alterazioni cutanee quali piccoli tagli, ustioni, anche quelle solari, punture di insetto ed eczemi. Per pelli delicate e soggette a screpolature si può impiegare Natur Unique Aloe Attiva Gel Puro 99.9% Titolato.
L’aloe vera sottoforma di succo da bere può migliorare problematiche che si manifestano a livello del tratto digerente, nello specifico contrasta la stitichezza. Infatti favorisce il transito intestinale e si oppone alla dispepsia o altre alterazioni gastriche in quanto le mucillagini presenti nella soluzione creano un film protettivo sulle pareti dello stomaco che favorisce la cicatrizzazione del tessuto.
Gli estratti, inoltre, aiutano a mantenere normali i livelli di zucchero e colesterolo nel sangue, per questo motivo prodotti a base di aloe vera vengono utilizzati come coadiuvanti nelle diete dimagranti. Da vari studi, come “Pharmacological Update Properties of Aloe Vera and its Major Active Constituents”, che fa il punto della situazione sulle evidenze emerse fino ad ora, si evince che c’è un crescente interesse per alcuni metaboliti dell’aloe vera, che hanno dimostrato proprietà antibatteriche, antivirali e antitumorali.
Nel 2018 l’EFSA ha evidenziato che i derivati dell’idrossiantracene possono essere cancerogeni. Tali sostanze non sono presenti solo nell’aloe ma anche nella senna, un’altra pianta utilizzata per il suo effetto lassativo. Già nel 2013 era stato segnalato che l’impiego di tali estratti doveva essere fatto per breve tempo e in dosi non elevate, ma alcuni anni dopo si è deciso, per questioni di sicurezza alimentare, di vietare totalmente gli integratori con azione lassativa e gli alimenti a base di idrossiantracene e derivati in quanto potevano dare danni a livello del DNA. L’Italia ha recepito questa indicazione con una circolare che modifica l’allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006 in cui si ribadisce il divieto di utilizzo di aloe-emodina, emodina, derivati dell’idrossiantracene e dantrone. Per questo motivo attualmente non sono vendibili esclusivamente le preparazioni che contengono tale attivi, estratti dalle parti più esterne della foglia, mentre sono consentiti i prodotti che si ricavano dalla polpa sia per uso topico che orale. Diverse aziende indicano sulla confezione l’assenza di queste sostanze, un esempio è Equilibra Aloe Vera Extra 1000 ml.
L’utilizzo di preparati a base di aloe, nella maggior parte delle persone, non provoca effetti collaterali ma bisogna prestare attenzione in alcune situazioni specifiche. L’applicazione topica può creare alterazioni localizzate solo in presenza di un’allergia a uno o più attivi della pianta. Per i preparati ad uso orale, invece, qualora la soluzione non venga opportunamente depurata dagli antrachinoni si possono manifestare diarrea, squilibri elettrolitici, soprattutto ipokaliemia, e problematiche renali. I formulati di aloe da assumere per bocca dovrebbero essere evitati da chi ha delle infiammazioni intestinali, da chi soffre di gastrite ma anche da chi ha il diabete in quanto l’azione ipoglicemizzante della pianta potrebbe sommarsi a quella dei farmaci. Dovrebbero evitarne l’impiego anche donne in gravidanza e allattamento, bambini al di sotto dei 12 anni di età e chi utilizza farmaci cortisonici, diuretici tiazidici e glicosidi cardiotonici perché potrebbe interferire con la loro azione.
Fonti
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