Gli assorbenti igienici usa e getta sono stati introdotti sul mercato nel 1900 e hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione nella vita delle donne. Con il passare del tempo questi tamponi, utilizzati per assorbire il flusso mestruale, sono diventati più sottili e maggiormente confortevoli. Attualmente si sta lavorando per proporre delle alternative ecologiche, che consentono di ridurre la quantità di rifiuti che non possono essere differenziati e sono state elaborate soluzioni come la coppetta mestruale, le mutande assorbenti e i salvaslip lavabili.
Scopriamo tutte le alternative ecologiche agli assorbenti usa e getta, così da capire quali sono maggiormente adatte alle proprie esigenze.
La ricerca di alternative ai classici assorbenti è mossa da differenti motivazioni, in primis c’è la volontà di ridurre l’irritazione che i materiali plastici possono dare, in seconda istanza tale scelta viene fatta per diminuire i rifiuti non riciclabili o compostabili. Infatti, gli assorbenti usa e getta sono molto inquinanti, costituiscono, insieme ai pannolini, circa il 4,5 % dei rifiuti domestici annui. Per evitare di produrre così tanti scarti che non possono avere una nuova vita si possono scegliere soluzioni monouso compostabili, come Farmac Zabban Soavì Nature 14 Assorbenti Notte Ali, disponibile anche nella versione giorno. Questi prodotti possono essere gettati nel bidone dell’organico, qualora il proprio comune di residenza lo autorizzi. Scegliendo dispositivi in cotone come Lady Presteril Cotton Power Assorbenti Notte con Ali, disponibile anche nella versione interna, Lady Presteril Cotton Power Assorbenti Interni Normali, oltre a rispettare il pianeta si scongiurano irritazioni e fastidi intimi.
Un altro motivo che può indurre a scegliere delle alternative agli assorbenti classici monouso è il risparmio economico, infatti, nel 2024 il governo italiano ha alzato nuovamente l’IVA dei prodotti per l’igiene femminile, che ora si attesta sul 10%. Anche se la spesa per le alternative riutilizzabili agli assorbenti monouso è cospicua, questa verrà ammortizzata negli anni in quanto si tratta di presidi che possono essere utilizzati per lungo tempo prima di essere gettati via.
Attualmente sono disponibili differenti alternative agli assorbenti classici, queste si trovano facilmente sia nei negozi fisici che in quelli online.
Gli assorbenti lavabili sono del tutto uguali, per forma e utilizzo, a quelli usa e getta. Al posto delle strisce adesive hanno dei bottoni che consentono di tenerli in posizione e vengono prodotti in differenti lunghezze e imbottiture per far fronte a un flusso leggero, moderato o abbondante, alcuni esempi sono Selencare assorbente lavabile e Crianza Natural Assorbenti Mestruali Ecofit Regular Plus. Prima dell’acquisto si consiglia di informarsi circa il materiale con cui sono realizzati, di norma la parte esterna, quella a contatto con la pelle, è fatta con un filato naturale, come cotone, flanella di cotone e velluto di bambù, a volte si usa anche la microfibra, una stoffa sintetica che viene sconsigliata a chi ha delle allergie. Per la parte interna si utilizza una stoffa impermeabile ma traspirante, quelle più impiegate sono Poliuretano Laminato (PUL) di poliestere o di cotone, nylon microporoso o pile wind pro. Chi desidera utilizzare esclusivamente degli assorbenti lavabili ne dovrebbe acquistare una quindicina di differenti misure, tale quantità risulta essere sufficiente per l’intero ciclo.
I migliori assorbenti lavabili:
L’intimo assorbente consta di un classico slip che ha un inserto centrale capace di accogliere il flusso e tamponare gli odori. In commercio si possono acquistare differenti modelli, di vari colori e gradi di assorbimento, a tal proposito si può citare Lovable Period Panties Slip Flusso Medio o flusso abbondante. Si consiglia di sostituire le mutande assorbenti ogni 6 ore, nonostante abbiano un’altissima capacità assorbente, infatti, possono essere usate anche per le perdite urinarie.
Le migliori mutande assorbenti:
La coppetta mestruale è un piccolo contenitore a forma di calice realizzato in silicone medicale, un materiale morbido che si può arrotolare per essere posto nel canale vaginale. Una volta in sede il presidio crea un effetto ventosa, ciò evita la fuoriuscita del flusso mestruale. Si consiglia di rimuovere la coppetta ogni 6-8 ore, a tale scopo occorre pizzicare il silicone per allentare la presa sulle pareti vaginali. Alcune coppette mestruali in commercio sono Mooncup Coppetta Mestruale, Lybera Coppetta Mestruale e Farmacare FarmaCup Coppetta Mestruale. Solitamente si può scegliere tra due misure, da selezionare in base all’età della donna e alle gravidanze avute.
I ginecologi sono favorevoli all’utilizzo della coppetta mestruale, l’importante è usarla e sanificarla nel modo corretto. La sicurezza di questo presidio viene ribadita da una meta analisi pubblicata su The Lancet nel 2019, in cui è emerso che, dopo una familiarizzazione con il dispositivo, la maggior parte delle donne ha adottato tale metodo nella loro routine quotidiana. La presenza di effetti avversi, come escoriazioni a livello vaginale o alterazione della microflora che qui risiede, si è manifestata esclusivamente in individui isolati, a causa di allergie o sensibilità personale.
Le migliori coppette mestruali:
Il disco mestruale è simile alla coppetta mestruale, a differenza di questa, però, ha una forma schiacciata e va posto più in profondità, si deve fissare sotto alla cervice. Per rimuoverlo si possono sfruttare un cordino o un anello di silicone ancorati al dispositivo stesso. Il disco mestruale, grazie alla sua forma, consente anche di avere rapporti sessuali mentre lo si indossa, cosa che non è possibile con la coppetta mestruale.
Le spugne mestruali sono un’alternativa ecologica ai tamponi interni, perché non si gettano dopo il singolo utilizzo. Prima di inserirla nel canale vaginale occorre inumidirla e strizzarla, la rimozione richiede un po’ di pratica visto che non è presente un filo o altri appigli che ne agevolano l’estrazione. Tale dispositivo, come il disco, può essere tenuto durante i rapporti sessuali. Si consiglia di cambiare la spugna dopo un massimo di 4-5 ore, in seguito è opportuno lavarla con cura e sanificarla per evitare la proliferazione batterica.
Il lavaggio e la manutenzione delle alternative ecologiche e riutilizzabili e agli assorbenti monouso sono due aspetti importantissimi per farli durare a lungo e per scongiurare infezioni batteriche.
L’intimo assorbente dovrebbe essere messo in acqua fredda e in seguito sottoposto a un lavaggio a mano. Si consiglia di porre gli slip assorbenti in lavatrice di rado, ciò preserva l’integrità delle fibre elastiche e farà durare queste mutande fino a 2 anni.
Gli assorbenti riutilizzabili dovrebbero essere preventivamente messi in ammollo in acqua fredda per togliere i residui, poi smacchiati con del sapone di Marsiglia e infine messi in lavatrice con cicli a 40 o a 60 °C. Si raccomanda di non impiegare candeggina o altri prodotti aggressivi, ciò consente di far durare tali presidi fino a 4-5 anni.
La coppetta mestruale dopo la rimozione dovrebbe essere lavata con del sapone intimo e subito riutilizzata, a fine ciclo bisogna sterilizzarla facendola bollire per 5-6 minuti in un pentolino pieno d’acqua, dedicato solo per quest’uso, e infine riporla nell’apposito sacchettino. Ripetere questa procedura anche prima di indossarla.
Fonti:
Quando si parla di assorbenti ci si riferisce a un tampone in grado di assorbire dei fluidi. Quelli più conosciuti sono gli assorbenti igienici pensati per trattenere il flusso mestruale ma esistono
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