Esistono prodotti salute e integratori ricavati a partire dal fegato del merluzzo! Non si tratta di un pesce d’aprile, ma di una vera e propria soluzione di benessere e salute per l’intero organismo. Si può dire che il pesce sia stato incapsulato per la realizzazione di formulazioni utili per il benessere cardiovascolare e tenere sotto controllo trigliceridi e colesterolo, ma anche per integrare la vitamina D. Una sorta di panacea derivante dal mondo marino, che spesso viene associata agli integratori di omega 3.
Cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti riguardanti l’olio di fegato di merluzzo:
Ottenuto a partire dal fegato fresco di pesci appartenenti al genere Gadus (comunemente definiti merluzzi), l’olio di fegato di merluzzo è un rimedio utilizzato da tempo per trattare diverse patologie dell’organismo umano. Nel 1800, Peter Möller intuì che la malattia che stava colpendo adulti e bambini, ovvero il rachitismo, fosse correlata alla malnutrizione e ai bassi livelli di vitamina D. Dato, però, che il fegato di alcuni pesci era ricchissimo di tale vitamina, decise che somministrare olio di fegato di merluzzo fosse la soluzione a questa nuova piaga e così fu. Questa tipologia di olio di fegato di merluzzo è rinomata per l’elevato contenuto in grassi polinsaturi (in particolare omega 3) con proprietà antidolorifiche, antinfiammatorie e anticoagulanti. Le informazioni e gli studi attualmente disponibili in letteratura scientifica vedono l’olio di fegato di merluzzo correlato a benefici che potrebbero essere realmente utili per la riduzione dei trigliceridi nel sangue e della pressione e per ridurre i livelli di proteine nelle urine in presenza di problemi renali associati al diabete. Tutto ciò non risulta, però, confermato dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare), che non ha approvato alcun claim che giustifichi queste proposte d’utilizzo terapeutico all’interno di farmaci. Anzi, l’Efsa ha rigettato le proposte di claim secondo cui l’olio di fegato di merluzzo sarebbe utile per il benessere della pelle e delle articolazioni. Ma quindi questa sostanza è utile oppure no? L’assunzione di integratori che contengano questa sostanza di origine animale, può coadiuvare quadri patologici che richiedono comunque un trattamento farmacologico o un consulto del proprio medico e si fondano sull’elevata concentrazione di vitamina A e D all’intero di quest’olio.
Spesso l’olio di fegato di merluzzo è venduto in flaconi che contengono soluzioni oleose e per questo la dose consigliata è quella di 1 cucchiaio al giorno per 3-4 mesi. È possibile assumere l’olio di fegato di merluzzo in qualunque momento della giornata, ma è preferibile durante i pasti. In questo modo si unisce alla composizione del pasto e facilita il suo assorbimento a livello intestinale. Il momento migliore dell’anno per assumere l’olio di fegato di merluzzo è sicuramente la stagione invernale, periodo dell’anno in cui si riduce la sintesi endogena di vitamina D a causa di una ridotta esposizione alla luce solare e quindi l’integrazione di questa sostanza oleosa ricca di vitamina D e A, ma anche di omega 3 e antiossidanti, può essere estremamente utile.
Esiste un vasto catalogo di prodotti che contengono olio di fegato di merluzzo, utile per il benessere dell’organismo. Una delle forme più comode da utilizzare e quindi più diffusa sul mercato farmaceutico, è LongLife Olio Fegato di Merluzzo 1000mg Perle, sotto forma di perle da ingerire con acqua durante i pasti. L’integratore ricco di vitamine A, D e acidi grassi della serie omega 3, secondo quanto riportato dalla casa produttrice, è in grado di stimolare il sistema immunitario e favorire il benessere degli occhi.
Altro integratore alimentare molto simile è Solgar Merl-Oil A&D 100perle, che utilizza la stessa forma farmaceutica e presente le stese indicazioni.
Una forma differente è invece rappresentata da Pharma Line Liovital AD Flaconcini che contiene olio di fegato di merluzzo, arricchito con polline e pappa reale, ma anche vitamine A, B1, D ed E, glicina e zinco.
Si tratta di un integratore multicomponente in flaconcini da bere, che viene utilizzato per il benessere psicofisico in caso di spossatezza e come ricostituente in caso di inappetenza o dieta troppo restrittiva. Come già ripetuto, nonostante ci siano molteplici studi sull’olio di fegato di merluzzo, le sue indicazioni non sono affiancate da claims approvati e quindi spesso si utilizzano questi integratori per il loro elevato tenore di vitamina A e D, e quindi come supplemento vero e proprio di vitamine.
L’assunzione degli integratori a base di olio di fegato di merluzzo potrebbe avere interazione con alcuni farmaci e aumentare, ad esempio, gli effetti dei farmaci antipertensivi, degli anticoagulanti e dei principi attivi antiaggreganti. Infatti, questa sostanza di derivazione animale ha la capacità di abbassare la pressione e di rallentare la coagulazione del sangue e quindi potrebbe sommarsi all’azione dei principi attivi di questi altri medicinali. Inoltre, è bene evitare di assumere olio di fegato di merluzzo durante la gravidanza o l’allattamento di propria iniziativa senza che sia stato un medico a suggerirlo. Anche in caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico prima di assumere l’integratore alimentare.
Tra gli effetti collaterali più frequenti dell’olio di fegato di merluzzo sono inclusi eruttazioni, alito cattivo, bruciori di stomaco e perdita di sangue dal naso. Per questo l’assunzione durante i pasti potrebbe ridurre il rischio di ritrovarsi alle prese con questi fastidi gastrici. Infine, a dosi molto elevate l’olio di fegato di merluzzo potrebbe aumentare il rischio di emorragie, nausea e feci molli e causare un accumulo eccessivo di vitamina A e di vitamina D. Prima di assumere un integratore di olio di fegato di merluzzo si consiglia un consulto con il proprio medico, che saprà valutare ogni caso specifico.
Fonti:
-(EN) M Brustad, T Braaten e E Lund, Predictors for cod-liver oil supplement use — the Norwegian Women and Cancer Study, in European Journal of Clinical Nutrition, vol. 58, n. 1, 15 dicembre 2003, pp. 128–136
-Archana Mishra, Ashok Chaudhary e Sanjeev Sethi, Oxidized omega-3 fatty acids inhibit NF-kappaB activation via a PPARalpha-dependent pathway, in Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology, vol. 24, n. 9, 2004-9, pp. 1621–1627
-Marleen A.H. Lentjes, Ailsa A. Welch e Angela A. Mulligan, Cod Liver Oil Supplement Consumption and Health: Cross-sectional Results from the EPIC-Norfolk Cohort Study, in Nutrients, vol. 6, n. 10, 16 ottobre 2014, pp. 4320–4337
Paura delle api e voglia di scacciarle via? Ma se fossero proprio loro a realizzare dei fantastici gloss per le labbra o delle creme nutrienti per i capelli? A volte, la natura
Quando si cercano soluzioni per affrontare le allergie primaverili, spesso l'unica alternativa che viene in mente è l'utilizzo di medicinali a base di principi attivi antistaminici. Ovvero, dei farmaci che agiscono andando
Scrivi un commento