L’acqua è l’elemento essenziale della nostra vita quotidiana: la beviamo, la usiamo per cucinare, per lavare frutta e verdura.
Sebbene l’acqua del rubinetto in Italia sia sottoposta a controlli rigorosi e sia sicura da bere, molti desiderano migliorarne ulteriormente la qualità. Che sia per eliminare il sentore di cloro, che può essere davvero fastidioso, ridurre il calcare, o per avere la certezza di bere un’acqua del tutto priva di impurità e residui, esistono diverse soluzioni per depurare l’acqua di casa. In questo articolo scopriamo proprio i vari metodi e strumenti disponibili, dai più semplici ed economici ai sistemi più avanzati.
Ecco di cosa parleremo.
Investire in un depuratore d’acqua domestico, qualsiasi esso sia, porta una serie di vantaggi. Ovviamente partiamo dal presupposto che utilizzate l’acqua del rubinetto non solo per cucinare ma anche per berla quotidianamente, una scelta che sempre più persone adottano per motivi di sostenibilità (significa infatti ridurre drasticamente la produzione e lo smaltimento delle bottiglie di plastica) ma anche economici, visto che acquistare regolarmente l’acqua minerale in bottiglia ha un costo non indifferente soprattutto sul lungo periodo.
E adesso ecco qualche buon motivo per iniziare a depurare l’acqua di casa.
Questo è sicuramente il metodo più diffuso, semplice ed economico per chi vuole iniziare a depurare l’acqua di casa con un minimo investimento e la massima praticità. Si tratta di caraffe solitamente in plastica, che integrano un filtro, di solito a carboni attivi: l’acqua del rubinetto passa attraverso questo filtro e viene ripulita da cloro, sedimenti più grossolani e migliorata nel sapore e nell’odore. Poi, passa nel contenitore dell’acqua e può essere bevuta utilizzando direttamente la caraffa filtrante per versarla.
I vantaggi maggiori sono sicuramente la facilità di utilizzo e soprattutto il costo contenuto, si va da un minimo di circa 15 euro, ad esempio, per la caraffa Brita Aluna da 2,4 litri.
Per la caraffa filtrante Laica Carmen da 2,3 litri si spendono circa 20 euro, mentre ci vogliono di circa 35 euro per l’ampia caraffa di Philips AWP2938WHT/10 da 4 litri.
Tra gli svantaggi invece segnaliamo la capacità comunque limitata (anche i modelli più ampi vanno riempiti più volte al giorno, soprattutto se in famiglia siete tanti) e il fatto che il filtro vada sostituito abbastanza frequentemente, il che incide non poco sul costo sul lungo periodo. Inoltre, le caraffe filtranti possono essere abbastanza ingombranti quindi non tutti i frigoriferi sono abbastanza capienti da ospitarle.
Altrettanto pratici ed efficienti sono i filtri da rubinetto. Si tratta di piccoli dispositivi, molto compatti e spesso universali per adattarsi ad ogni tipologia, che si applicano direttamente al rubinetto della cucina e possono essere attivati con un semplice interruttore, in modo da avere acqua filtrata per quando si deve utilizzare l’acqua per bere o cucinare e acqua non filtrata per quando si deve lavare. La maggioranza di questi dispositivi funziona attraverso una cartuccia filtrante a carboni attivi, che trattiene le particelle di cloro o di altre sostanze che potrebbero compromettere il sapore e la qualità dell’acqua.
Il vantaggio principale è che sono facilissimi da installare senza bisogno dell’aiuto di un tecnico, e che permettono di avere acqua pulita in ogni momento, semplicemente aprendo il rubinetto di casa come si farebbe sempre. Un altro vantaggio è il costo contenuto: per il filtro Laica Venezia per esempio spenderete circa 25 euro mentre per il sistema filtrante Brita On Tap V circa 29 euro.
Ovviamente, anche in questo caso dovrete prevedere dei costi aggiuntivi per il ricambio dei filtri: è importante controllare la quantità massima di litri d’acqua che sono in grado di depurare, per evitare di far passare l’acqua attraverso un filtro vecchio e poco efficiente.
Le soluzioni che abbiamo visto finora erano tutte semplici e pratiche ma, se desiderate un sistema più avanzato, dovete sicuramente prendere in considerazione un depuratore d’acqua sottolavello. Questi sistemi si installano appunto agganciandosi al tubo del rubinetto sotto il lavello (di solito è indispensabile l’intervento di un tecnico per connetterli alla rete idrica) e funzionano secondo diversi principi: ci sono quelli che sfruttano i filtri a carboni attivi, i sistemi di ultrafiltrazione e quelli a osmosi inversa, probabilmente ad oggi la tecnologia di depurazione più efficace.
Tutti sono in grado di ripulire perfettamente l’acqua da ogni elemento potenzialmente dannoso, andando ad effettuare una depurazione più profonda ed efficace rispetto ai metodi visti in precedenza.
Lo svantaggio risiede nel costo decisamente elevato (di solito ci vuole un investimento di almeno 1000 euro, per esempio per gli apparecchi firmati Grohe) e nell’ingombro: questi sistemi infatti occupano abbastanza spazio nella parte sottostante al lavello. Inoltre, richiedono una manutenzione periodica accurata per funzionare in modo efficace.
Come abbiamo visto, le differenze tra i sistemi di depurazione dell’acqua sono molte quindi ognuno deve valutare le proprie esigenze.
Le caraffe filtranti sono la scelta migliore per chi vive da solo o in coppia, quindi ha necessità di una quantità non elevata d’acqua da bere ogni giorno, mentre i sistemi di depurazione sottolavello sono la soluzione più completa ed efficace, ma anche la più costosa: si tratta di un investimento a lungo termine, che potreste prendere in considerazione se il sapore e l’odore dell’acqua sono particolarmente sgradevoli o se avete tubature molto vecchie, per essere sicuri di migliorare la qualità dell’acqua in modo importante. I filtri per rubinetto sono la soluzione intermedia per chi cerca la praticità di avere sempre acqua pulita direttamente dal rubinetto ad un costo contenuto e con la minima manutenzione.
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