(Questo articolo, pubblicato nel Magazine di Trovaprezzi.it il 24 dicembre 2019, è stato aggiornato in data 25 dicembre 2020)
Natale è una delle feste più attese e amate da adulti e bambini di tutto il mondo: dal primo dicembre, l’atmosfera diventa magica e l’incanto natalizio, tra profumi e addobbi luminosi, conquista un po’ tutti. Non tutti i paesi, però, festeggiano il Natale allo stesso modo: sia che lo celebriate come ricorrenza religiosa sia che per voi sia un evento laico, ci sono eventi, usanze e ricorrenze che contraddistinguono ogni parte del mondo.
Basta pensare all’Italia, dove ogni regione ha le sue tradizioni: in tutto il Sud la cena della Vigilia riveste una particolare importanza mentre al Nord è il pranzo del 25 dicembre ad essere il maggior momento di festa, a Milano si mangia il Panettone e a Napoli gli struffoli, a Bergamo e Verona i bambini aspettano Santa Lucia e a Roma non possono mancare gli zampognari. E nel resto del mondo che cosa succede tra il 24 e il 26 dicembre? Anche se quest’anno avremo un Natale del tutto particolare, come lo è stato l’intero 2020, non lasciamoci sfuggire la magia di questa giornata, magari accogliendo in casa nostra qualche tradizione divertente e golosa delle diverse parti del mondo: quest’anno ci sarà abbastanza spazio per farle entrare!
E adesso, facciamo un giro tra i paesi dei diversi continenti alla scoperta di alcune delle tradizioni natalizie più antiche.
Una delle caratteristiche immancabili del Natale negli Stati Uniti sono le decorazioni che addobbano case e giardini: ogni abitazione viene letteralmente sommersa di luci, palline, catene di caramelle e dolcetti, pupazzi colorati che persino si muovono cantando Jingle Bells o altri canti natalizi! Insomma, un tripudio di luci e colori che rende l’atmosfera immediatamente allegra e festosa in ogni casa. La sera prima di Natale i bambini preparano dolcetti da lasciare a Santa Claus e appendono le calze al camino. Gli alberi di Natale sono sempre molto grandi e riccamente addobbati ma il più famoso del paese è quello del Rockfeller Center, un gigantesco abete rosso che viene acceso con una spettacolare cerimonia richiamando un grande pubblico.
Anche in Canada si celebra uno spettacolo magico durante il periodo natalizio. Nella splendida città di Toronto, il 30 novembre si svolge la Cavalcade of Lights, che segna l’inizio ufficiale della stagione natalizia: la prima Cavalcata ebbe luogo nel 1967 per celebrare la nuova costruzione del Municipio di Toronto. L’evento è qualcosa di magico e sorprendente: un incredibile spettacolo di luci, un concerto, pattinaggio sul ghiaccio ma soprattutto l’accensione del grande Albero di Natale, illuminato da oltre 300mila lampadine a basso consumo energetico che brillano fino al nuovo anno. I piatti tipici di questo periodo sono il tronchetto di Natale e la tourtiere, un pasticcio di carne e patate di origini francesi. Le case vengono addobbate con corone d’alloro.
Nelle Filippine, il sabato prima del 25 dicembre nella città di San Fernando, conosciuta come “La Capitale del Natale nelle Filippine” si assiste ad uno spettacolo incredibile: il festival delle Lanterne Giganti è un appuntamento che richiama visitatori da tutto il mondo. Undici villaggi partecipano alla ricorrenza e si sfidano per vincere il titolo della lanterna più bella: una tempo, erano semplici creazioni dal diametro di circa 60 centimetri, realizzate in carta giapponese per origami e illuminate da una candela; oggi le lanterne sono elaborate creazioni nei materiali più svariati e illuminate con lampadine elettriche che brillano, dando vita a spettacolari e caleidoscopici giochi di luce. Dopo la messa del 24 dicembre, ogni famiglia condivide un tradizionale pasto filippino a base di prosciutto, pollo arrosto, cioccolata calda e frutta.
Il Giappone non è un paese dove si celebra il Natale con particolare interesse: non si tratta infatti di una festa nazionale perché i cristiani rappresentano una minoranza. Pur essendo poco sentita dal punto di vista religioso, il Natale è comunque diventato una ricorrenza che porta gioia, serenità e allegria a chi la festeggia. Non è un caso che in molte città giapponesi vengano allestiti addobbi, luci e decorazioni, proprio come avviene nelle città occidentali; a Tokyo viene addirittura allestito un grande mercatino di Natale, in perfetto stile nordico, che richiama visitatori da diverse parti del paese. A differenza della nostra tradizione, non è la famiglia il centro di questa festa: la sera della vigilia, le coppie cenano fuori casa e si scambiano regali, mentre il 25 dicembre è abitudine diffusa pranzare al KFC con il pollo fritto, la pietanza più consumata in Giappone il giorno di Natale!
Proseguiamo il nostro viaggio in Colombia, un paese dove l’inizio delle festività natalizie è segnato dal Giorno delle Candeline, celebrato l’8 dicembre per festeggiare la Vergine Maria e l’Immacolata Concezione. In questo giorno, i colombiani accendono candele e lanterne di carta per illuminare finestre, balconi e cortili: le città si riempiono di elaborati giochi di luce molto suggestivi, ma è a Quimbaya che vengono messi in scena gli spettacoli più affascinanti. La cena del 24 dicembre e il pranzo del 25 dicembre i colombiani amano mangiare ogni genere di prelibatezza tradizionale mentre il 28 dicembre si festeggia il Dia de los Innocentes: una giornata di barzellette e scherzi per mantenere il buonumore nel periodo tra Natale e Capodanno!
Un altro paese latino e fortemente cattolico in cui il Natale assume un valore particolare è certamente il Venezuela, dove la religiosità di questa festa è ancora autentica, molto più che in Europa. Il presepe è il vero protagonista delle festività natalizie venezuelane: le famiglie allestiscono il proprio in ogni casa già i primi giorni di dicembre, organizzando delle vere e proprie gare a chi ha realizzato il presepe più bello e affascinante. Una particolare tradizione di questo periodo è il Furto e la Ricerca del Bambino: qualcuno simula il furto dell’immagine sacra di Gesù, la nasconde per 3 giorni e tutti i bambini del paese, vestiti da angeli, vergine Maria e Re Magi, devono cercarla in ogni strada!
San Nicola è conosciuto anche in Austria ma qui non è solo lui a vagare per le strade la notte del 6 dicembre: in quella data, anche il malvagio Krampus si aggira di notte nelle città austriache, per punire i bambini che sono stati cattivi. Il mostruoso complice di San Nicola è una creatura demoniaca dalle sembianze animalesche, che cattura i bimbi cattivi e li porta via con sé, spaventandoli con campane e catene cigolanti. Le città, grandi e piccole, durante il periodo natalizio si trasformano in veri e propri villaggi di Natale: è uso allestire con mercatini, alberi di Natale e decorazioni luminose ogni strada e piazza. Il 6 gennaio si conclude ufficialmente il periodo natalizio: in questa data, i giovani sfilano per le città cantando canzoni tipiche.
In Germania, il periodo natalizio comincia presto: il giorno di San Martino, 11 novembre, i bambini illuminano le strade con fiaccole e lanterne costruite da loro. Per celebrare l’arrivo del 25 dicembre, i tedeschi fanno una “Corona d’Avvento” fatta di rami di abete o pino con quattro candele colorate e ogni domenica dell’avvento accendono una candela: nelle settimane precedenti al Natale, le case tedesche si riempiono di deliziosi profumi di dolci fatti in forno e biscotti speziati, i famosi Lebkuchen. Un’altra usanza tedesca è quella di festeggiare San Nicola: il 6 dicembre, in groppa a un mulo, il Santo passa a lasciare piccole sorprese nelle scarpe di tutti i bambini buoni, che la mattina seguente troveranno monete, cioccolatini, arance e piccoli giocattoli.
Il Natale in Danimarca è molto sentito e non solo il 25 dicembre: già dai primi giorni del mese, l’atmosfera diventa magica e ogni dettaglio nelle strade, in televisione e nelle case parla di festa e allegria. Una delle tradizioni immancabili è la Ghirlanda dell’Avvento: una grande ghirlanda addobbata con quattro candele, che vengono accese ogni domenica di dicembre, non può mancare in nessuna casa danese. E persino la televisione si attiene al calendario dell’avvento e trasmette, dal 1 al 24 dicembre, una serie in 24 episodi molto amata dai bambini. La cena della Vigilia comincia nel tardo pomeriggio con oca arrosto, maiale, patate caramellate e, come dessert, un dolce a base di riso con panna montata, vaniglia, mandorle e amarene: chi trova la mandorla intera, avrà un anno fortunato!
In Spagna non è Babbo Natale che porta i regali ma i Re Magi: i bambini spagnoli non ricevono i loro regali la notte del 25 dicembre ma devono aspettare il 6 gennaio, giorno in cui si celebra la Cabalgada de Reyes Magos, ovvero l’arrivo dei Re Magi, che sfilano in ogni città portando regali ai piccolini. Tuttavia, l’atmosfera in Spagna si fa festosa già dall’8 dicembre, giorno in cui si celebra l’Immacolata (famosa la cerimonia che si tiene nella cattedrale di Siviglia). Il 22 dicembre si tiene la grande Lotteria di Natale, un avvenimento molto sentito, a cui gli spagnoli partecipano in massa sperando di vincere i ricchi premi in palio. La cena della Vigilia e il pranzo del 25 dicembre sono entrambe importanti e ricche, mentre la notte del 24 dicembre ci si scambiano piccoli doni e si intonano canti tradizionali, i cosiddetti villancicos.
Queste sono solo alcune delle tradizioni natalizie che troviamo in giro per il mondo: ogni nazione, ogni città, ogni paese festeggia Natale a modo suo e la cosa più bella di queste usanze è rinnovarle e riscoprirle anno dopo anno.
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