Computer portatile vs fisso: quale scegliere

Quando si vuole acquistare un nuovo PC, potrebbe non essere semplice risolvere il dilemma “portatile o fisso?”. Ecco i fattori da prendere in esame.
Di Giuseppe Servidio 13 Febbraio 2024
PC portatili versus PC fissi

Checché se ne dica, il mercato dei computer è tutt’altro che morto. Ogni anno i produttori sfornano nuovi PC e, per quanto ci siano dei ciclici e fisiologici periodi di flessione nelle vendite, rimane un settore ancora molto “caldo”.

Vista la grande offerta, scegliere quale modello acquistare potrebbe essere un’impresa tutt’altro che semplice da portare a termine. Una cosa che può sicuramente aiutare per fare una prima grande scrematura è capire se si vuole un computer portatile o un computer fisso. Per chi mastica un po’ di informatica potrebbe sembrare una scelta banale acquistare la tipologia più adatta nel proprio caso, mentre per chi non è avvezzo a questo mondo, il dilemma potrebbe risultare decisamente amletico.

Il vero “gioco”, in quest’ultimo caso, è riuscire a individuare pro e contro di ambedue le tipologie di computer — già, perché entrambe presentano punti di forza e di debolezza — e fare una valutazione onesta e obiettiva, che prenda in considerazione le proprie necessità e i propri scenari d’utilizzo.

Fare una disamina punto per punto dei vari aspetti da tenere in considerazione, quindi, è il modo migliore per potersi dare una risposta esaustiva prima di mettere mano al proprio portafogli.

Computer portatile vs fisso: portabilità e flessibilità

Un computer portatile permette di lavorare ovunque

La portabilità di un laptop è superiore a quella di un PC fisso

Lato portabilità e flessibilità, c’è veramente poco da dire. Qui sono i portatili a fare da padroni, come il loro nome descrittivo suggerisce. Grazie alla loro compattezza e leggerezza, i laptop sono l’ideale per chi è sempre in movimento e non ha un ufficio fisico o, comunque, fisso.

È il caso, per esempio, di tutti quei professionisti che viaggiano molto per incontrare i propri clienti, tra cui scrittori e giornalisti freelance, blogger, fotografi, videomaker, sviluppatori Web, analisti, studenti universitari, e così via.

D’altra parte anche alcuni modelli di computer fissi possono offrire una certa “portabilità”, seppur con dei limiti. Ne è un esempio il Mac mini di Apple che, pur essendo difatti un fisso, ha dimensioni compatte e può tranquillamente essere messo in uno zaino e portato con sé (a patto di avere delle periferiche a cui collegarlo una volta giunti a destinazione).

Ovviamente, lo stesso discorso vale per i mini PC Windows, come l’ottimo HP Z2 Mini G9, perfetto per l’esigenza di professionisti che lavorano tendenzialmente in ufficio ma che, di tanto in tanto, potrebbero avere la particolare necessità di portarsi il lavoro a casa (o in qualunque altro posto) mettendo in borsa il computer stesso.

In ogni caso, non tutti hanno bisogno di portarsi il computer in giro. Se si ha la tendenza a lavorare a una postazione fissa, anziché utilizzare il laptop a mo’ di PC fisso, potrebbe quindi essere consigliabile optare per l’acquisto di un modello fisso.

Computer portatile vs fisso: prestazioni, consumi e prezzo

Un computer fisso è ideale per chi lavora sempre nello stesso posto

I PC fissi solitamente hanno un miglior rapporto prezzo-potenza

In linea generale i computer fissi riescono a garantire prestazioni superiori rispetto ai portatili appartenenti alla medesima fascia di prezzo. Molto spesso, infatti, integrano processori più potenti, schede grafiche discrete e un sistema di raffreddamento migliore, il che li rende adatti per compiti più intensivi come il gaming, il coding, la grafica, il montaggio video, il photo-editing e, più in generale, in tutti quei contesti e processi dove è richiesta una certa potenza bruta.

C’è da dire, comunque, anche i portatili moderni garantiscono una certa potenza e possono essere adoperati anche per compiti complessi. Il fattore da tenere in considerazione, in questi casi, sono i consumi. Più potenza, significa un maggior dispendio energetico, con la conseguenza che l’autonomia del portatile potrebbe andare pesantemente giù.

È vero: un portatile può essere collegato all’alimentazione elettrica in caso di necessità ma, dal momento che questo non è sempre possibile (basti pensare ai professionisti che viaggiano molto sui mezzi pubblici), nella scelta di un eventuale portatile sarebbe meglio optare per un modello dotato di una buona autonomia.

In relazione al prezzo, nella scelta tra un portatile e un fisso, bisogna tener conto non solo del budget a propria disposizione, ma anche alcuni aspetti che hanno una correlazione diretta con il tipo di PC che si intende acquistare.

Se da un lato è vero che acquistando un computer fisso si può avere un rapporto prezzo-prestazioni potenzialmente migliore rispetto all’acquisto di un portatile, è vero anche che al computer bisogna poi aggiungere le periferiche (mouse, tastiera e monitor in primis).

Computer portatile vs fisso: conclusioni finali

Passiamo ora alle conclusioni finali tra computer portatile versus fisso. Non si può definire l’uno migliore dell’altro in termini assoluti. Quello che bisogna valutare prima di procedere all’acquisto sono i possibili scenari d’utilizzo che si andrà a fare del computer.

Se nella maggioranza dei casi lo si utilizza in casa o in ufficio, l’acquisto di un fisso è di sicuro la scelta migliore, soprattutto se si hanno delle periferiche già pronte all’uso che possono essere “riciclate” su un nuovo PC.

Se, invece, le proprie giornate di studio o lavoro si svolgono in vari luoghi (ad esempio tra l’università e la propria abitazione oppure tra l’ufficio, il proprio appartamento e/o le sedi dei propri clienti), l’acquisto di un portatile (da usare solo occasionalmente come un PC fisso da collegare al monitor), potrebbe risultare la scelta più azzeccata.

Pubblicato il 13 Febbraio 2024
Giuseppe Servidio
Giuseppe Servidio

Web writer e ghostwriter freelance, classe 1996. Da che ricorda ha sempre avuto una spiccata passione per la scrittura e la tecnologia, ma mai avrebbe immaginato di fonderle nel lavoro che avrebbe fatto da “grande”. Nel periodo delle elementari scrisse la sua prima raccolta di racconti, con cui sperava già di diventare uno scrittore professionista. Crescendo si è accorto...Leggi tutto

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