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TV 120 Hz vs 144 Hz: cosa cambia e quali sono i vantaggi

Scopriamo le differenze tra le due frequenze di aggiornamento e tutti i vantaggi correlati.
Di Nicola Zucchini Buriani Aggiornato il 28 Gennaio 2025
5 minuti di lettura
120 hz vs 144 hz

L’aumento della frequenza di aggiornamento è stata una delle principali novità introdotte sul mercato TV nel corso degli ultimi anni. I prodotti a 100 o 120 Hz sono in realtà presenti da tempo ma solo di recente, con l’arrivo delle console di ultima generazione e delle schede grafiche (GPU) per PC con nuove architetture, è giunta anche la possibilità di sfruttare i segnali a 120 Hz in ingresso. Queste migliorie hanno trasformato i televisori in monitor extra-large perfetti per il gaming.

Le tendenze più recenti hanno poi portato ad alzare ulteriormente l’asticella: ai modelli a 120 Hz si sono progressivamente aggiunti quelli che arrivano a gestire fino a 144 Hz. Quest’ultima categoria ha conosciuto una prima decisa espansione nel 2024 e crescerà ancora in futuro, quando arriveranno anche frequenze ancora più alte, ad esempio i 165 Hz che dal 2025 faranno capolino su alcune TV LG. Vediamo quindi di fare il punto della situazione, per capire cosa è cambiato nel mercato e come orientarsi negli acquisti.

I TV a 120 Hz

Come abbiamo scritto in apertura, i modelli a 120 Hz sono tutt’altro che una novità: esistono da oltre 10 anni ed erano già presenti su alcuni TV al Plasma, ormai non più in commercio da tempo. Raddoppiare la frequenza di aggiornamento rispetto ai canoni 50 o 60 Hz apre del resto la strada a funzioni interessanti. Ne abbiamo parlato in dettaglio in questo articolo. In poche parole si parte dallo standard usato nei vari Paesi (solitamente 50 Hz per l’Europa o 60 Hz per territori anglosassoni e asiatici) e si utilizza il margine di manovra aggiuntivo, garantito dai 120 Hz, per migliorare le immagini in movimento.

Il peso dei 120 Hz è però cresciuto enormemente grazie al gaming: la diffusione di sistemi, console e PC, capaci di gestire videogiochi a 120 fotogrammi al secondo ha imposto un cambio di passo, spinto ovviamente dall’introduzione di HDMI 2.1, che ha dato la possibilità di usare questo tipo di sorgenti in ingresso. Un gamer che deve acquistare un TV oggi non può prescindere da un prodotto almeno a 120 Hz con HDMI 2.1, pena il non poter sfruttare a fondo la propria PlayStation 5, Xbox Series X o il PC da gioco.

La disponibilità di modelli è molto ampia: i 120 Hz non sono più presenti solo sui top di gamma ma si trovano anche su fasce di prezzo più basse. Da notare poi che ci sono marche che non hanno ancora abbracciato i 144 Hz. Un esempio è Sony, che su tutta la gamma 2024 propone i 120 Hz, a partire dalla serie Bravia 7 con Mini LED. In fase di acquisto consigliamo di controllare sempre la possibilità di gestire i 120 Hz, specialmente sui prodotti di fascia media: molti prodotti si fermano a 60 Hz, come ad esempio Hisense U6N.

TV Sony Mini LED Bravia 7 2024

TV Sony Mini LED Bravia 7 a 120 Hz

I TV a 144 Hz

Partiamo subito con il punto fondamentale: quando e a chi serve un televisore capace di arrivare a 144 Hz? La risposta è molto semplice: i 144 Hz sono utili solo per chi possiede PC da gioco molto prestanti e li vuole usare sul grande schermo. Le console non sono infatti capaci di gestire una frequenza di aggiornamento così alta, così come i PC che non montino componenti di un certo livello. Un computer può infatti teoricamente supportare i 144 Hz ma per usarli davvero, con giochi di ultima generazione, è imprescindibile dotarsi di una configurazione molto potente.

Quali sono i benefici apportati ai 144 Hz? Rispetto ai 120 Hz aumenta ancora la fluidità, a beneficio soprattutto dei giochi più dinamici. Sfruttare una frequenza di aggiornamento più alta significa aumentare il numero di fotogrammi e in questo modo anche la nitidezza delle immagini in movimento. In pratica le immagini che scorrono su schermo sono più a fuoco. Il secondo beneficio consiste in una risposta ai comandi ancora più rapida. Questo aspetto interessa maggiormente chi gioca a titoli più competitivi, ad esempio quelli online.

120hz vs 144hz

60 Hz vs 144 Hz: la sfocatura è molto più visibile a frequenze di aggiornamento più basse

Con un prodotto a 120 Hz la risposta è ormai già rapidissima su molti TV: generalmente siamo ben sotto i 10 millisecondi. I 144 Hz garantiscono quello spunto in più che può venire utile per utenti particolarmente sensibili ed esigenti, come i già citati gamer che si cimentano negli e-sport. Per un utente medio pochi millisecondi possono sembrare ininfluenti ma per la categoria citata a volte fanno la differenza tra una vittoria e una sconfitta, non a caso molti monitor da gioco pensati per gli e-sport competitivi online hanno tempi di risposta quasi istantanei.

Acquistare oggi un televisore a 144 Hz non implica necessariamente una spesa consistente. Ovviamente molti top di gamma sono già a 144 Hz: citiamo ad esempio gli LG G4 e i Samsung S95D . Se però non si può o non si vuole spendere tanto, le alternative ci sono: due modelli che consigliamo sono Hisense U7N e TCL C805, prodotti completi e soprattutto con un eccellente rapporto qualità/prezzo.

TCL C805

TV TCL Mini LED C805 a 144 Hz

Pubblicato il 2 Settembre 2023
Nicola Zucchini Buriani
Nicola Zucchini Buriani

Da sempre grande appassionato di tecnologia, ha cominciato con i computer da bambino, passando da Amiga ai PC per arrivare poi ai Mac, i sistemi con cui oggi produce tutti i contenuti pubblicati sul web. Nel frattempo si è sempre dilettato con i videogiochi, altra grande passione che coltiva tuttora. Non solo giochi moderni ma anche retrogame, con una collezione...Leggi tutto

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