Sekiro: Shadows Die Twice è un recente videogioco disponibile nella versione per Xbox One, nella versione per PS4 e nella versione per PC, ed è sicuramente uno dei più interessanti del momento – probabilmente uno tra i migliori videogiochi di tutto il 2019.
Prodotto dal famoso Hidetaka Miyazaki e pubblicato da From Software (Dark Souls III e Dark Souls II: Scholar of the First Sin, tra gli altri), questo gioco ci porta nel Giappone del XVI secolo, nei panni di Sekiro, un guerriero immortale chiamato ad affrontare forze demoniache determinate a conquistare il mondo. Sekiro è armato della sua fidata katana, la tradizionale spada giapponese, e di un braccio artificiale trasformato in arma.
Si è detto che Sekiro è “immortale”, ma non è necessariamente la parola migliore per definire il protagonista. I combattimenti sono difficili, tremendamente impegnativi, e prima di capire come superare i vari nemici saranno necessarie molte prove. E, dunque, il guerriero shinobi morirà spesso; sarà la magia a restituirgli la vita, rigettandolo continuamente nella mischia e negandogli la pace eterna.
Voto: 10/10
Come ogni gioco moderno, anche Sekiro: Shadows Die Twice è scandito da molti passaggi cinematrografici, vale a dire scene in cui si posa il controller e si guardano gli eventi, come appunto si guarda un film. È una parte davvero spettacolare di questo gioco: la costruizione degli ambienti è magistrale, così come la gestione della cinepresa (virtuale), della fotografia e della messa in scena. Spesso di dice che un videogioco ha “qualità cinematografica”, ma raramente tale affermazione è concreta come nel caso di Sekiro: Shadows Die Twice.
Le parti giocate sono altrettanto strepitose. I combattimenti si affrontano usando la spada e il braccio artificiale, che si rivela un’arma piuttosto versatile. Gli scontri sono dinamici e veloci, nei movimenti del protagonista e in quelli degli avversari, sempre con una precisione di altissimo livello. Potrebbe risultare difficile abituarsi a seguire l’azione (e a morire spesso), ma ne vale la pena.
Voto: 7/10
Volendo trovare un difetto in Sekiro: Shadows Die Twice, è che si tratta di un gioco molto difficile. Bisognerà impegnarsi, accettare continui fallimenti, ed è lecito affermare che non è un gioco per tutti. Ma chi saprà superare le difficoltà, e le frustrazioni, sarà premiato con una grande bellezza. Insomma, questo vi fa affrontare le pene dell’inferno, ma ne vale la pena.
C’è un sistema di crescita: Sekiro può diventare più forte migliorando Forza, Postura e Vitalità. Non sarà facile però, perché solo sconfiggendo i boss si possono ottenere i desiderati vantaggi, necessari tra l’altro se si spera di superare le sfide via via più difficili. Bisognerà sapersi adattare ai vari nemici, e saper improvvisare all’occorrenza per trovare risposte tattiche che sul primo momento vi sembreranno semplicemente impossibili.
Sekiro inoltre può imparare nuove abilità, alcune delle quali saranno temporanee e altre permanenti. Ancora più importante: è il giocatore stesso che dovrà migliorare, per riuscire a finire questo gioco.
C’è un sistema di artigianato e creazione con il quale è possibile modificare la protesi e trasformarla di volta in volta, secondo l’opportunità del momento: potrà diventare un’arma da fuoco, un rampino per raggiungere nuove aree di gioco, e molto altro. Le risorse però non sono infinite: bisognerà agire con cautela e pianificare con attenzione. Infine, per affrontare le missioni potrete contare su un massimo di cinque oggetti da portarvi addosso.
Resta un gioco incredibilmente difficile: i combattimenti vi metteranno a dura prova, e probabilmente vi faranno venire voglia di rinunciare – una cosa che riguarda persino i giocatori più esperti. Un aspetto di questo gioco che si può interpretare come un difetto, visto che anche i più bravi potrebbero scoprire che ci vogliono ore a superare un certo passaggio. E per quanto la grafica sia bellissima, c’è il rischio che diventi noioso.
Abbiamo accennato al fatto che Sekiro può tornare dalla morte, dopo una sconfitta. Diversamente da ciò che si potrebbe pensare, questo non rende le cose più facili. A ogni resurrezione, infatti, si avvicina la possibilità di una “vera morte”, e quando questa arriva si perdono moltissimi progressi di gioco.
Voto: 8/10
Hidetaka Miyazaki è i suoi collaboratori hanno dato vita a una storia piuttosto complessa. A cominciare dal rappresentazione del Giappone del Medioevo, con la società feudale arricchita di potenti elementi fantastici presi dal folklore e dalla mitologia. Seguendo Sekiro, avremo poi modo di condividere le riflessioni su vita e morte, con passaggi dalle profonde implicazioni filosofiche.
Non manca una buone dose di realismo, in particolare nel modo in cui sono rappresentate le tensioni politiche tra il governo nazionale e il signore locale Genichiro Ashin.
Trama e ambientazione principale si costruiscono un po’ alla volta, grazie anche al fatto che giocando ci si trova spesso a tornare in aree già visitate, dove si trovano nuove informazioni e nuovi luoghi, che in precedenza erano preclusi.
Voto: 8/10
Sekiro: Shadows Die Twice è un gioco d’azione con elementi di gioco di ruolo, ambientato nel Giappone feudale. È particolarmente difficile e questo lo rende poco adatto ai giocatori occasionali, e in generale indicato per un pubblico più ristretto rispetto alla maggior parte degli altri giochi.
È un gioco che punisce severamente gli errori, e di tanto in tanto si ha la netta sensazione che sia semplicemente eccessivo. Trova il suo maggior valore proprio nella difficoltà particolarmente alta, ma non trascura una grafica moderna e convincente, e una parte narrativa approfondita.
Per chi è pronto ad accettare la sfida, è un gioco più che raccomandabile. Se però siete persone che vogliono solo rilassarsi qualche minuto con i videogiochi, probabilmente non fa per voi – ma sappiate che state rinunciando a uno tra i migliori giochi del 2019.
Questo videogioco è disponibile nelle tre versioni: Sekiro: Shadows Die Twice per PC , Sekiro: Shadows Die Twice per Xbox One e Sekiro: Shadows Die Twice per PlayStation 4.
Sony ha intenzione di portare su PC un maggior numero di giochi esclusivi per PS4 e PS5. A svelarlo è il rapporto aziendale del 2020, nel quale l’azienda afferma: “prenderemo in considerazione la possibilità
Ubisoft ha da poco pubblicato i risultati finanziari che hanno svelato che per l’azienda, il mondo dei videogiocatori PC ha prodotto più guadagno rispetto alle altre piattaforme. Risultati relativi al primo quarto
Scrivi un commento