Snapdragon 865 è troppo costoso. Sarebbe questo il motivo per cui alcune aziende, tra cui LG e Google, avrebbero deciso di non adottarlo sui loro dispositivi di punta. Il processore di Qualcomm annunciato a dicembre 2019 e già usato su alcuni dei più recenti top di gamma come gli eredi di Xiaomi Mi 9 e di Sony Xperia 1, verrà impiegato anche sul successore di OnePlus 7T Pro. Essendo però il suo costo molto elevato influirà notevolmente sul prezzo finale di vendita.
Proprio per questo motivo pare che l’erede di Google Pixel 4 potrebbe avere sotto la scocca il SoC Snapdragon 765G, pensato perlopiù per la fascia media di mercato, ovvero per quei dispositivi che verranno venduti con prezzi compresi tra i 400 e i 700 euro. Attualmente i top di gamma arrivano a superare facilmente i 1000 euro, basti pensare al recente Galaxy S20, la cui versione base di listino parte da 929 euro, fino agli oltre 1300 euro del modello Ultra.
Tra le ragioni del costo elevato ci sarebbe quasi sicuramente la connettività 5G: il processore Snapdragon 865 infatti deve essere abbinato al modem X55, mentre sullo Snapdragon 765G il modem per la rete 5G è integrato nel chip. Questa differenza costringe i tecnici a dover lavorare con un design della scheda madre più complesso, aumentando dunque il prezzo relativo allo sviluppo e di conseguenza quello di vendita.
Sarebbe questo il motivo che porta diversi produttori a creare dispositivi sempre più grandi, in modo da collocare le componenti in maniera adeguata non solo per una corretta dissipazione del calore, ma anche per far si che la ricezione non ne risenta.
Le indiscrezioni su Google e LG non sono ancora ufficiali, ma a riportarle è il noto portale XDA-Developers.
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