Confronta nella pagina Condizionatore a pompa di calore di Trovaprezzi.it le migliori offerte sul mercato. Il condizionatore a pompa di calore è in grado di invertire il ciclo termodinamico del gas refrigerante, lavorando all’occorrenza per raffreddare o riscaldare. A fianco dei modelli fissi con split o monoblocco, trovano posto i comodi condizionatori portatili con pompa di calore. Differenziati per potenza e consumi, i vari modelli sono sempre accompagnati dall’energy label che classifica i condizionatori pompa di calore A+++ come i più virtuosi.
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Per l’acquisto di un condizionatore a pompa di calore portatile, monoblocco o mono split, l’esborso varia da 200 euro a 1.000 euro circa. Ad incidere sul budget necessario sono tipologia, potenza e funzionalità presenti. In generale, i modelli portatili, come l’Olimpia Splendid Dolceclima Air Pro 14 HP Wi-Fi, costano meno delle soluzioni fisse. Un prodotto di fascia medio-alta, ad esempio, ha un prezzo di circa 400/500 euro.
I condizionatori a pompa di calore di fascia alta lavorano in modo veloce e silenzioso, limitando al massimo i consumi. È questo il caso, ad esempio, del Daikin FTXM35R + RXM35R, un modello provvisto di sensore di movimento doppio per evitare il flusso d’aria diretto. Certificato di classe A+++, si mantiene al di sotto dei 19 dB.
Il vantaggio principale del condizionatore a pompa di calore è di produrre, alternativamente, aria fredda oppure calda. Per farlo, sfrutta la valvola a 4 vie che riesce ad invertire il ciclo del gas refrigerante. In estate, quindi, immette aria fresca ed espelle quella calda, lavorando in maniera opposta in inverno.
Il consumo di un condizionatore a pompa di calore può variare da circa 300 a oltre 1.000 kWh. A determinare tali variazioni, oltre al tipo di utilizzo, è la classe di efficienza energetica. Un modello di classe A++, come il Panasonic Serie TZ mono split, consuma 335 kWh per raffreddare e 800 per riscaldare.
Un condizionatore a pompa di calore è in grado di produrre sia aria fredda che calda. Grazie alla valvola a 4 vie, infatti, il ciclo di raffreddamento può essere invertito così da assicurare confort domestico sia in estate che in inverno. I modelli a pompa di calore montano motori inverter capaci di regolare la potenza in modo dinamico e automatico per mantenere costante la temperatura negli ambienti. Non mancano, però, differenze fra modelli fissi e condizionatori portatili con pompa di calore. Alla prima famiglia, appartengono i classici condizionatori con motore e split separati e i modelli monoblocco, come l’Olimpia Splendid Unico Edge 30 HP EVA, con compressore integrato nella struttura. Anche i portatili, fra cui il compatto Argo Odin Plus, accorpano motore e split in un unico telaio che, però, può essere spostato agilmente grazie alle ruote poste sul fondo. Quale che sia la tipologia scelta, il condizionatore a pompa di calore avrà la necessità di smaltire verso l’esterno l’aria fredda o calda catturata all’interno. E per farlo, occorrerà approntare un buco nel muro da collegare, se necessario, ad un tubo. I consumi dipendono da tanti fattori, legandosi in particolare alla potenza. È pur vero che, in modalità riscaldamento, il condizionatore a pompa di calore brucia sempre più energia che in fase di raffreddamento. Proprio per questo, l’etichetta energetica dell’elettrodomestico prevede sempre due valori ben distinti. Un condizionatore a pompa di calore A+++ in raffreddamento, difficilmente avrà lo stesso comportamento lavorando in inverno. Più comunemente, per produrre calore, la classe di efficienza si abbasserà ad A+ o A++.
Con circa 200 euro, ci portiamo a casa un condizionatore a pompa di calore portatile entry-level. Ma per una soluzione fissa, l’esborso inevitabilmente sale, partendo da circa 400 euro per superare anche i 1.000 euro. Parliamo di modelli monoblocco o con motore esterno e unico split interno. Ma se ci stiamo orientando su un condizionatore dual split o multi split, la cifra lieviterà ulteriormente. Per l’acquisto di un condizionatore a 4 o 5 split, ad esempio, non è difficile oltrepassare i 3.000 euro. Quale che sia la tipologia o la configurazione scelta, la potenza ha una ricaduta diretta sul prezzo. Espressa in BTU/h, ha valori variabili da 7.000 a oltre 24.000. Anche la presenza di funzionalità smart o modalità d’uso avanzate può esercitare un peso diretto sul costo. Gestione via app o comandi vocali, sensori di presenza e rilevatori di finestre aperte, sistemi di vaporizzazione dell’aria: ecco alcune features da valutare con attenzione in ottica budget. Per la nostra selezione, ci siamo concentrati sui modelli fissi mono split da 9.000 BTU/h, procedendo dall’opzione più economica alla più costosa. Midea BreezeleSS è un condizionatore a pompa di calore essenziale e funzionale. Venduto a circa 500 euro, non si fa mancare il Wi-Fi, mettendo in campo la classe di efficienza A++ in raffreddamento e A+ in riscaldamento. Con circa 700 euro a disposizione, però, acquistiamo il Samsung WindFree Avant, un modello di fascia media capace di erogare il flusso d’aria in modo omogeneo e mai fastidioso. Provvisto di filtri di qualità e l’avanzata funzione di pulizia automatica AutoClean, è un modello smart silenzioso e potente. A chi cerca davvero il massimo, infine, Trovaprezzi.it consiglia il Mitsubishi Kirigamine Zen, un prodotto premium sia nel funzionamento che nel design. Eccezionalmente efficiente, è anche disponibile in elegante colorazione nera. Il tutto per circa 1.000 euro.
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