L’archiviazione perfetta: guida all’acquisto dei migliori hard disk interni

Nonostante il sempre maggiore impiego delle memorie di tipo SSD, apprezzate principalmente per la loro velocità, gli hard disk interni di tipo meccanico rappresentano ancora la soluzione più diffusa per l’archiviazione digitale, sia per il consumatore medio, sia per l’ambito business. I motivi per cui un hard disk interno risulta sempre la risposta più bilanciata sono principalmente due: il rapporto capienza/prezzo e la versatilità, caratteristiche che permettono di trovare il prodotto perfetto per ogni più specifica esigenza. Questa guida ha lo scopo di accompagnare l’utente nella scelta dei migliori hard disk interni, raccogliendo diversi modelli per fascia di prezzo e tipologia di utilizzo.
migliore hard disk interno

Come scegliere gli hard disk interni

Di seguito riassunti i punti chiave da considerare in fase di acquisto:
 
Formato - Prima di considerare le diverse specifiche tecniche di un hard disk interno, è necessario specificare che le dimensioni di un HDD non rappresentano uno standard fisso, ma si differenziano principalmente in due formati ben precisi: il più diffuso è sicuramente quello dell’hard disk interno da 3.5 pollici, utilizzato nella maggior parte dei PC fissi casalinghi. Il secondo formato è quello degli hard disk interni da 2.5 pollici, più presente all’interno di PC portatili e console da gioco.
 
Capacità - Una volta individuato il formato corretto, una delle caratteristiche più interessante nella scelta di un hard disk interno è la capacità. Si tratta, in sostanza, della quantità massima di dati archiviabili su un HDD. A oggi, i tagli di capacità disponibili per gli hard disk interni sono tantissimi, da un quantitativo minimo – in media – di 1 TB, fino a tagli più capienti, che vanno a superare anche i 20 TB. 
 
Velocità – Uno dei fattori principali che aiutano a trovare gli hard disk interni più rapidi è la velocità di rotazione, misurata in RPM (giri al minuto), e nella maggior parte dei casi tradotta in modelli più economici da 5400 RPM e soluzioni più avanzate da 7200 RPM. Un altro fattore per determinare la velocità di un hard disk riguarda le dimensioni della cache.
 
Interfaccia - Si parla del tipo di connessione tra il PC e l’hard disk. L’interfaccia più diffusa è quella SATA, utilizzata in tutti i PC e dispositivi appartenenti al mercato consumer. Più in ambito business, invece, sono gli hard disk con interfaccia SAS.

Quanto costa un Hard Disk interno?

prezzo hard disk interno
La capacità di un hard disk interno ne influenza il prezzo in modo abbastanza proporzionale. All'aumentare dei GB, anzi a oggi dei TB, quindi, il prezzo sale progressivamente. Questo è già un ottimo indizio su ciò che si può acquistare con un preciso budget a disposizione. Un altro aspetto da considerare riguarda le differenze fra hard disk da 2.5 e 3.5 pollici. Più compatto e parco nei consumi, il primo è pensato per i notebook. Il secondo, invece, è più performante e dà il meglio di sé a bordo dei PC fissi. Va detto che, a parità di prezzo, il formato da 3.5 assicura una capacità superiore rispetto alla versione di formato più piccolo. Per aiutare nella scelta, abbiamo selezionato i modelli con il miglior rapporto qualità-prezzo, suddividendoli in tre fasce di prezzo. La fascia economica prevede come tetto massimo i 60 euro, che diventano 150 euro per quella media. Superata tale cifra, infine, si accede alla fascia alta, terreno dei modelli più evoluti in commercio. Questa fascia comprende, inoltre, modelli per tipologie di utilizzo molto specifiche, come videosorveglianza o sistemi NAS. È importante sottolineare che questa selezione comprende solo hard disk interni di tipo meccanico, e non tiene conto del mercato delle memorie SSD.
(Dati aggiornati a marzo 2023 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 60 euro)

Per poter trovare un hard disk interno dalla discreta capacità non si devono spendere cifre troppo importanti. Anche escludendo i prodotti entry-level più basilari, infatti, la fascia economica del mercato ha parecchio da offrire. Une delle soluzioni più bilanciate è la versione da 1 TB del Western Digital Blue HDD 3.5'' SATA. Si parla, nello specifico, di un hard disk interno 3.5" 1 TB, molto veloce per via delle 7200 rotazioni al minuto del disco. Molto simile è il Seagate Barracuda 3.5”, sempre con capacità da 1 TB. Ottimo in quanto a solidità costruttiva, appare anche particolarmente silenzioso. In più, la discreta cache da 64 MB garantisce a questo Hard Disk una notevole velocità con i dati più recenti. La stessa linea di Seagate offre un ottimo prodotto di fascia economica anche tra gli hard disk da 2.5”. Per la precisione, si fa riferimento al modello Seagate BarraCuda 2.5'' nella versione da 1 TB, forte della tecnologia MTC per garantire tempi di caricamento ridotti e una notevole velocità di trasferimento. Il Barracuda da 2.5” è, inoltre, un ottimo compromesso per chi vuole aggiornare la memoria interna di una console da gioco come PS4.

Fascia media (da 60 a 150 euro)

Quando la cifra a disposizione è compresa fra 60 e 150 euro, crescono le possibilità di acquistare un hard disk interno dalla notevole capacità. Tra i prodotti più appetibili di questa fascia di prezzo, la versione da 4 TB del Toshiba P300 garantisce ampia capacità di archiviazione a un prezzo inferiore ai 100 euro. Si tratta di un HDD da 3.5 pollici con interfaccia SATA3, capace di raggiungere una velocità di trasferimento dati di 6 Gigabit al secondo. I 4 TB a disposizione, inoltre, permettono non solo di salvare tantissimi file, compresa una libreria multimediale, ma anche di installare numerose applicazioni. Se, invece, si vogliono migliorare le prestazioni di un vecchio notebook portatile, senza sacrificare la grande capacità, la soluzione perfetta è rappresentata dal Western Digital WD_Black Performance Mobile nel taglio da 1 TB. Si ritorna, quindi, alla categoria degli hard disk meccanici da 2.5 pollici, ma con un focus particolare sulle alte prestazioni. Un compromesso molto valido anche per il gaming, specialmente per gli utenti che desiderano installare molto titoli sullo stesso hard disk. La fascia media degli hard disk interni mette a disposizione anche prodotti adatti ai sistemi NAS, come nel caso del Seagate IronWolf Pro. Con la versione da 4 TB di questo modello, infatti, si può contare su un prodotto molto efficiente, non solo dal punto di vista della velocità, ma anche della resistenza. Gli HDD della linea IronWolf Pro, infatti, sono pensati proprio per un utilizzo intensivo e per ridurre al minimo i rischi di perdita dei dati.

Fascia alta (oltre 150 euro)

La selezione si chiude con la fascia alta del mercato degli hard disk interni, al cui interno si incontrano i migliori HDD in circolazione. In ambito di hard disk 3.5 pollici, il modello da 2 TB di HP Hard Disk 3.5'' Serial ATA III riesce a offrire delle prestazioni molto solide, ma soprattutto un design perfetto per server e cabinet di vario tipo. La caratteristica più importante di questo prodotto è il sistema di collegamento hot-swap. Si tratta sempre di un hard disk dotato di interfaccia SATA, ma con la possibilità di scollegare e ricollegare l’HDD semplicemente a pressione. Rimanendo in ambito business, se si cerca un hard disk particolarmente capiente un modello di riferimento è sicuramente il Western Digital Ultrastar DC HC560 3.5''. In questo caso si passa a un hard disk dal design più tradizionale, ma forte di diverse funzioni avanzate, e soprattutto di una capacità di ben 20 TB. La linea Ultrasar viene proposta sia con interfaccia SATA, sia con interfaccia SAS, con una velocità di rotazione di 7200 RPM e tecnologia OptiNAND per la massima efficienza. Più semplice, infine, ma altrettanto indicato per rientrare tra i migliori hard disk interni di fascia alta, è il modello Seagate IronWolf 12TB. Si tratta di una soluzione dal prezzo sicuramente non indifferente, ma giustificata dalla grande capacità da 12 TB, utili per poter risparmiare spazio all’interno di un PC fisso senza altri hard disk aggiuntivi. La velocità di rotazione è di 7200 RPM, con una cache da 256 MB che si sposa più alle esigenze di archiviazione che all’installazione di applicazioni che richiedono tempi di caricamento più brevi.

Hard disk: la soluzione di archiviazione conveniente e versatile

HDD
Costruito nel 1956 da IBM, il primo disco rigido pesava circa una tonnellata e vantava una capacità di archiviazione dati di appena 5 MB. Benché tale valore oggi faccia sorridere, il meccanismo alla base dei modelli attualmente in commercio è rimasto pressoché lo stesso. Immaginando di aprire un hard disk interno, montato su un PC fisso o su un laptop portatile, si può osservare un vero e proprio disco sopra al quale si muove una testina. L'immagine richiama direttamente quella di un grammofono, ma in realtà il funzionamento è molto più simile a quello di una musicassetta. Guardando meglio, si può osservare che di dischi ce ne sono diversi e tutti sovrapposti l’uno sull’altro. Ciascuno è composto di vari strati circolari, uno dei quali è magnetico. Anche la testina di lettura contiene un nucleo elettromagnetico in grado di reagire alla carica del disco. A muovere la testina, invece, è l'unità di controllo posta su uno dei lati dell'hard disk. Alla ricezione di un input elettrico, la testina si sposta in modo rapidissimo sopra il piatto ma senza toccarlo, raggiungendo le zone di memoria in cui leggere, scrivere o sovrascrivere i dati sfruttando il magnetismo. Si parla di un meccanismo incredibilmente compatto e preciso, le cui prestazioni sono legate strettamente alla velocità di rotazione del disco stesso. La capacità del disco rigido è cresciuta in modo esponenziale nel corso degli anni. Oggi il prezzo di un Hard Disk 4TB (4000 MB) non è per nulla proibitivo e un modello del genere assicura una capacità di storage praticamente infinita. 
 
Hard disk interni da 4 TB più economici:

HD contro SSD: unità di archiviazione dati a confronto

Quando si parla di un hard disk interno, specialmente negli ultimi anni, il paragone con le unità SSD è quasi obbligatorio. Queste ultime, infatti, sono più recenti ed evolute, compatte e veloci. Tuttavia, mostrano ancora qualche limite rispetto al tradizionale hard disk meccanico. Di seguito, andremo a evidenziare Pro e Contro di entrambe le tipologie di prodotto: 
 
HDD
 
Hard Disk Drive è l'espressione per esteso dell'acronimo HDD. Si parla di un'unità di memoria di natura meccanica, il cui funzionamento è basato sul movimento di un disco e una puntina magnetici. Il punto di forza principale del classico è la capacità interna in relazione al prezzo. I modelli con capienza compresa entro i 500 GB sono i più convenienti in assoluto. Tuttavia, lo standard più venduto al momento prevede una memoria da 4 TB. Esistono dischi rigidi anche più grandi, ma va detto che raramente si sente l'esigenza di avere così tanto spazio a disposizione per gestire le operazioni quotidiane, eccezion fatta per realtà professionali molto specifiche. Rispetto alle unità SSD, però, gli Hard Disk appaiono notevolmente più lenti e tale caratteristica ha effetto sui tempi di caricamento nell’apertura dei programmi e sul trasferimento dei dati. Pur contando su una tecnologia rodata negli anni, gli HDD sono anche soggetti a più facile rottura in caso di urti. Infine, rispetto all'unità di memoria rivale, si mostrano più rumorosi e meno compatti. 
 
SSD
 
SSD sta per Solid State Drive, ossia unità allo stato solido. Questi prodotti sfruttano una tecnologia analoga a quella delle chiavette USB e, quindi, non prevedono movimenti meccanici per funzionare. Sono costituiti da una scheda sottile sulla quale trovano posto i chip elettronici che ne permettono il funzionamento. Proprio per questa loro natura, risultano essere nettamente più silenziosi di un classico hard disk. Inoltre, le unità SSD si mostrano nettamente più veloci nel gestire i flussi di dati e l’apertura dei programmi. Non a caso, la soluzione migliore per rendere il computer più reattivo è quella di sostituire hard disk con SSD, specialmente per quanto riguarda l’unità su cui viene installato il sistema operativo. I vantaggi offerti, dunque, sono molti, ma non manca qualche contro da considerare. Primo fra tutti, il costo. Pur essendosi abbassato progressivamente negli ultimi anni, il rapporto fra prezzo e spazio di archiviazione disponibile è abbastanza sfavorevole in confronto a un disco rigido tradizionale. Proprio per limitare la spesa, si tende spesso ad acquistare SSD con capacità di massimo 1 TB. Per chi ha bisogno di tanto spazio, quindi, le unità SSD non rappresentano la scelta ideale. Inoltre, le unità a stato solido hanno una durata nel tempo limitata. In altre parole, dopo un certo numero di accessi e scritture, la loro vita si esaurisce. 
 
Migliori SSD da 1 TB per qualità/prezzo:

L’alternativa SSHD: le caratteristiche degli hard disk ibridi

A metà strada fra hard disk interno e SSD si collocano i modelli ibridi. Denominati SSHD (Solid State Hybrid Drive), questi prodotti sono stati pensati per coniugare le migliori caratteristiche delle due tipologie più diffuse. A livello strutturale sono assimilabili agli hard disk meccanici, ma con l'aggiunta all'interno di una piccola memoria flash, paragonabile a una chiavetta USB. La capacità del disco rigido viene utilizzata, soprattutto, per archiviare dati e file. La memoria SSD ausiliaria, invece, è sfruttata per l'avvio del sistema operativo e l'apertura dei programmi più utilizzati. Un Hard Disk SSD interno, per fare un esempio, può prevedere 1 TB di capacità di archiviazione alla quale si affiancano pochi GB gestiti dall'unità a stato solido per velocizzare il computer. Pur limitata all'esecuzione di poche operazioni, questa tecnologia assicura un notevole miglioramento delle prestazioni generali della macchina, senza spese troppo importanti. Non a caso, gli SSHD trovano la propria naturale collocazione a bordo dei computer da gaming. Che siano PC desktop o portatili, poco cambia. Con un prodotto come Seagate Desktop SSHD si ha a disposizione tanto spazio per archiviare i pesanti file di gioco e, contemporaneamente, caricamenti più rapidi. Va comunque sottolineato che i cosiddetti SSHD sono prodotti destinati a durare ancora per pochi anni, considerando il costante abbassamento di prezzo delle memorie SSD, ma anche la sempre più diffusa abitudine di affiancare un SSD a un HDD separato, senza ricorrere a soluzioni ibride.

Le specifiche tecniche principali di un hard disk interno

Molti sono gli elementi che entrano in gioco quando si parla di qualità e prestazioni degli hard disk interni. Oltre alla semplice capacità, infatti, intervengono alcune caratteristiche tecniche indicate nella confezione di un hard disk, spesso fondamentali nella scelta del migliore prodotto.
 
Formato del disco
 
Il formato non è altro che la misura del diametro del piatto espressa in pollici. Gli hard disk in commercio si suddividono, in buona sostanza, in due gruppi: modelli da 2,5 e da 3,5 pollici. I primi sono più compatti e, proprio per questo, vengono montati di solito sui notebook portatili. La seconda tipologia, invece, rappresenta il formato standard per PC fissi e workstation. Le dimensioni, inoltre, hanno un peso anche sulle prestazioni. Un hard disk interno per notebook, ad esempio, può contare su una capacità massima che raramente supera 4 TB, e una velocità di rotazione mediamente inferiore a un HDD da 3,5". Di contro, i consumi energetici sono nettamente più bassi.  
 
Capacità 
 
La capacità di un hard disk si lega, giocoforza, al proprio formato. È fondamentale, quindi, inquadrare i frangenti di utilizzo più comuni per scegliere al meglio. Un PC portatile, il cui utilizzo base è in mobilità, sarà quasi sempre provvisto di disco da 2.5". Se si ha bisogno di una quantità di spazio superiore (oltre 4 TB), però, la soluzione da 3.5" resta la più indicata. In questo scenario, poi, è anche possibile aggiungere un secondo hard disk per incrementare lo spazio ulteriormente.
 
Velocità di trasferimento dati 
 
Per quanto riguarda la rapidità di un hard disk nel leggere e trasferire dati, a influenzare le prestazioni in modo più significativo è la velocità di rotazione del disco stesso. Essendo questo un punto chiave della guida, il capitolo successivo è specificamente dedicato all’argomento. In ogni caso, la velocità di trasferimento dati di un hard disk 2.5 o 3.5 si misura in MegaByte al secondo. In media, tale valore è compreso fra i 150 e i 220 MB/s.  
 
Cache 
 
Spesso poco considerata nell'ambito delle specifiche tecniche, la cache è una piccola memoria aggiuntiva che contiene i dati più recenti letti e scritti dal disco, ai quali è possibile accedere in modo molto veloce. Può variare in dimensioni da 32 a 256 MB. Maggiore è lo spazio dato a questa memoria, più ampio è il range di informazioni accessibili in modo rapido. Un principio molto simile a quello di una memoria RAM affiancata a una memoria ROM.

Velocità di rotazione: quanto conta ai fini delle prestazioni?

Per rispondere a questa domanda torna utile il principio fondamentale di funzionamento di un hard disk interno. La puntina che si muove sopra al disco si sposta da una sezione all'altra per scrivere e leggere le informazioni. Più è alta la velocità di rotazione del disco, più rapida sarà tale operazione. Misurabile in rotazioni per minuto (RPM), un HDD da 2,5 pollici si ferma, di solito, a quota 5400 RPM. Questo valore sta a significare che in un minuto il disco ruoterà 5400 volte sul proprio asse. Un hard disk da 3,5 pollici, invece, è in grado di raggiungere le 7200 rotazioni al minuto. Proprio per questo, la velocità generale sarà decisamente superiore. In linea generale, però, bisogna considerare che, a parità di RPM, la velocità di rotazione diminuisce se ci si sposta dal centro del disco verso l'esterno. Ciò significa che i dati posizionati nella parte interna saranno più veloci da raggiungere rispetto a quelli più periferici. Salendo di livello, ed entrando nel terreno dei modelli più evoluti, gli HDD montati sulle workstation e sui PC top di gamma possono raggiungere le 10.000 rotazioni al minuto, fino ai modelli Enterprise che vanno addirittura a superare i 15.000 RPM.

Tipologie di utilizzo: gli hard disk interni sono universali?

Sebbene un hard disk interno venga normalmente contraddistinto, oltre alla capacità, dal formato, è altrettanto vero che non tutti gli hard disk interni possono essere considerati universali. In linea di massima, un hard disk con interfaccia SATA può essere collegato a qualsiasi dispositivo compatibile con questo tipo di interfaccia. Tuttavia, per specifiche esigenze esistono specifiche tipologie di hard disk interno. Di seguito gli esempi più comuni.
 
Hard disk da gaming
 
Se si vuole acquistare un hard disk per un PC da gaming è necessario puntare su modelli dotati di un’alta velocità di lettura, affiancati da una cache abbastanza spaziosa. Chiaramente i tempi di caricamento risultano nettamente più bassi su un SSD; tuttavia, gli hard disk da gaming offrono una grande capacità per poter installare molti titoli senza preoccuparsi troppo dell’esaurimento dello spazio.
 
Hard disk gaming migliori per qualità/prezzo:
 
Hard disk per videosorveglianza
 
Alcune linee particolari di hard disk interni sono dedicate ai sistemi di videosorveglianza. Si citano, ad esempio, i prodotti della serie WD Purple di Western Digital. Si tratta di hard disk pensati per una maggiore efficienza nella scrittura dei dati, visto che il loro scopo è quello di salvare in tempo reale i filmati di tutte le telecamere collegate al sistema di sorveglianza.
 
Hard disk per sistemi NAS
 
Un’altra tipologia di hard disk è rappresentata dai modelli dedicati ai sistemi NAS. Per chi non conoscesse questo termine, i NAS sono dei computer accessibili da remoto via rete. Lo scopo più comune di un sistema NAS è l’archiviazione di backup e altri dati, accessibili in ogni momento da diverse postazioni. Per questo motivo, diversi brand hanno deciso di progettare dei modelli molto specifici di hard disk interni proprio per questo tipo di utilizzo. Si tratta di prodotti incentrati, in particolare, sulla sicurezza dei dati e sulla grande resistenza. Non a caso, a parità di prezzo un hard disk per NAS ha una capacità spesso inferiore a un classico hard disk per PC, in quanto i NAS prevedono delle configurazioni multi-HDD configurati in RAID.
Federico Parravicini
Federico Parravicini

Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente potuto trasformare le sue passioni in un bagaglio per affrontare la sua futura vita professionale. Da amante del cinema, ha...Leggi tutto

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