La Dymo LabelWriter 550 è una stampante per etichette a tecnologia termica. Ciò significa che non viene utilizzato alcun tipo di inchiostro per la stampa, ma è necessario dotarsi di una carta specifica compatibile con questo tipo di tecnologia. A differenza di prodotti più semplici, come ad esempio la Dymo LetraTag LT-100H, questo modello permette di stampare su formati più grandi e non sui classici nastri. È possibile utilizzare etichette di diverse dimensioni, dalle più piccole per la semplice organizzazione dei documenti fino ai ticket o le etichette per una spedizione. Uno dei grandi punti di forza della stampante, in questo senso, è proprio la capacità di riconoscere automaticamente il formato dell’etichetta caricata nel dispositivo, in modo da non dover adattare manualmente la stampa alle dimensioni dell’etichetta. Le dimensioni sono decisamente compatte e tali da non creare un ingombro eccessivo su una scrivania o un piano di lavoro. Non si tratta, tuttavia, di un prodotto completamente portatile, in quanto è richiesta una connessione cablata sia per il PC, sia per l’alimentazione. Dal punto di vista delle prestazioni, la Dymo LabelWriter 550 è decisamente più rapida rispetto alla precedente LabelWriter 450, raggiungendo un valore massimo di ben 62 etichette al minuto. Lato software, invece, è disponibile in dotazione l’applicazione DYMO Connect. Questo programma permette di creare e personalizzare in maniera rapida ed intuitiva oltre 60 modelli di etichette, in modo da non dover regolare a mano le dimensioni su un classico software per videoscrittura. Tornando alla questione della stampa termica senza inchiostro, è necessario specificare che il prodotto funziona unicamente con etichette originali Dymo.
Dymo LabelWriter 550 in pillole:
- Stampante per etichette
- Tecnologia di stampa termica senza inchiostro o toner
- Riconoscimento automatico del formato di etichetta caricato
- Velocità di stampa fino a 62 etichette al minuto
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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